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lunedì 10 marzo 2014

“Dobbiamo avere paura del peccato, non del demonio” - da un'intervista con Padre Gabriele Amorth

Stiamo vivendo un periodo in cui satana è di moda: ne parla con verità tutta la Bibbia; ne parla spesso la Madonna a Medjugorje. 
Ma ne parlano anche troppo i media, specie la TV, confondendo le idee e, in effetti, reclamizzando maghi, cartomanti, imbroglioni di ogni specie; quando addirittura non reclamizza anche le sètte. 
Chi è meno informato e meno ci crede è il clero. Perché? E quando si ha bisogno del parere di un esorcista è difficilissimo trovarlo; perché? 
Tanti oggi si dànno alla magia, alle varie forme di occultismo, allo spiritismo; e quasi mai gli educatori sono in grado di dare una giusta informazione.
Si aggiungono poi tanti altri problemi. Ad esempio: come distinguere un male malefico da una malattia psichica? 

Di fronte a certe difficoltà e stranezze, giovano davvero le preghiere di liberazione? Quando invece è necessario ricorrere all’esorcista? 
A queste e ad altre domande risponde il libro di Padre Gabriele Amorth, “Esorcisti e psichiatri” (Edizioni Dehoniane), che può soddisfare quanti sono interessati a questi problemi. 
Ci preme sottolineare la raccomandazione dell’Autore: 
"Dobbiamo avere paura del peccato, non del demonio”
e l’insegnamento di Paolo VI: 

“Tutto ciò che ci difende dal peccato, ci difende dal maligno”

1. “Quando si sogna il maligno con contorni paurosi, può essere frutto solo della psiche o anche della sua presenza?” 

R.:Sappiamo che i sogni dipendono dal subconscio. 

Normalmente qualche incubo ce l’ha chiunque perché nel nostro subconscio tutti abbiamo dei ricordi paurosi, dei timori riguardo alla salute o a qualche disgrazia, ecc. Ma, alla domanda specifica che mi si fa, io direi che tutti i nostri sogni in parte possiamo pilotarli; ossia è necessario che quando siamo svegli, ci alimentiamo di tutto ciò che è positivo e che piace a Dio e stiamo attenti a ciò che vediamo e leggiamo. 
Così si elimina la presenza demoniaca e non avremo nessuna paura del demonio. 
La Bibbia non ci dice mai di temere il diavolo, ma “di resistergli forti nella fede, poiché egli si aggira attorno cercando chi divorare”. Dice anzi di “resistergli rivestiti dell’armatura di Dio”(1Pt 5,8-9; Ef 6,11). 
Purtroppo i mass-media, in particolare la TV, sotto questo aspetto stanno rendendo un pessimo servizio! Guardate “Misteri” e programmi del genere: si sono accorti che il demonio fa notizia. 
Io li considero tutti negativi, anche quello a cui ho partecipato. Tutti mettono le cose in burletta, ossia falsificano i fatti, ed è proprio quello che il demonio vuole: o che non si parli di lui, così può agire liberamente; o che si parli troppo di lui, così che sembri il protagonista della storia, mentre il protagonista è Cristo.
Per concludere, si devono evitare letture e spettacoli che possano inculcare paure, come gli horror e, specialmente per i ragazzini, giochi, album, cartoni animati veramente mostruosi. 

Come possono non avere incubi quando si nutrono di violenza e di figure raccapriccianti? E poi ci si deve sentire sicuri dell’aiuto di Dio, della protezione di Maria e dell’Angelo Custode.
[Quindi è più importante che mai, non passare dalla TV al letto, ma pregare prima del riposo, anche quando abbiamo molto sonno: il Signore ci renderà in abbondanza il tempo che avremo dato a Lui. 

Quanto è efficace, prima del riposo, il Rosario e la preghiera intima con il raccontare al Signore la nostra giornata! 
Allora veramente “io dormo ma il mio cuore veglia”, direbbe il Cantico. «L’adorazione prima del sonno mi dona di alzarmi al mattino pieno di gioia e di fiducia» mi confidava un amico. Quanti l’hanno provato! E chi ben comincia... ]





Non affaticarti troppo nel cercare questo Dio che brami e che tanto desideri amare. Se tu vuoi «entra» nel tuo cuore e troverai quello che cerchi.
Con una velocità senza misura, portati alla presenza di Dio e mettiti a colloquio con Lui. 
Egli ti sta aspettando. È pronto a lasciare tutta la corte celeste per mettersi a disposizione della sua creatura che ama infinitamente. In questo modo è la creatura che fa piacere al suo Creatore perché ritorna a Lui. È la storia del figliol prodigo che si ripete. Quel padre, che non si dava pace per il suo figlio lontano, vede ora tornare la sua creatura. Le va incontro, le fa festa, e con paterna tenerezza l'ascolta e la contempla, perché è frutto del suo amore. 


- Fra Modestino da Pietrelcina -


“Se siamo stati tentati in lui, sarà proprio in lui che vinceremo il diavolo. 
Tu fermi la tua attenzione al fatto che Cristo fu tentato; perché non consideri che egli ha anche vinto? 
Fosti tu ad essere tentato in lui, ma riconosci anche che in lui tu sei vincitore. Egli avrebbe potuto tener lontano da sé il diavolo; ma, se non si fosse lasciato tentare, non ti avrebbe insegnato a vincere, quando sei tentato.”

(Sant'Agostino, Enarrationes in Psalmos)


“Quando però il demonio usurpò l'onore di Dio dicendo: "Tutte queste cose ti darò se prostrato mi adorerai", allora lo scacciò indignato con le parole: "Vattene, Satana".
E ciò perché imparassimo dal suo esempio a sopportare con animo forte le ingiurie rivolte a noi, ma a non voler nemmeno sentire le ingiurie contro Dio.”

(S.Tommaso D'Aquino, Summa Theologiae, P. 3, q. 41)



“Papa Benedetto XVI ha visto questo scontro fra la luce e le tenebre: dentro la chiesa e nel mondo. 
Nella chiesa: l’immoralità e l’ambizione di chierici.
Nel mondo: il rifiuto di Dio”. 


- Cardinal Carlo Caffarra - 





Buona giornata a tutti :-)

giovedì 6 febbraio 2014

Le azioni straordinarie di Satana - Padre Gabriele Amorth -



E’ necessario in modo particolare dedicare la nostra riflessione alle cosiddette azioni straordinarie del Diavolo che, in alcuni casi, Dio ovviamente lascia accadere.

1. Sofferenze fisiche causate da Satana

Numerose biografie (San Giovanni della Croce, San Giovanni Vianney, Padre Pio da Pietrelcina ecc.) rivelano che durante le loro vite terrene, i santi erano tormentati dal Demonio. Erano flagellati e bastonati dal Maligno. È importantissimo sottolineare che qui il Diavolo non influisce internamente sulla persona per cui gli individui non necessitano le preghiere di esorcismo. Sembra che il Signore permettesse questi assalti straordinari per renderli ancora più forti in Lui.

2. Possessione diabolica

Si tratta della forma più complessa dell'azione del Diavolo che si impossessa del corpo della vittima ma non dell'anima. L'uomo parla e agisce come vuole il Demonio. In questa situazione la persona non è in grado di sottrarsi al Maligno e non è responsabile delle proprie parole e delle proprie azioni. Questo stato è accompagnato da alcuni fenomeni: la vittima si esprime in una lingua sconosciuta, dimostra forza fisica straordinaria, riesce a spezzare le catene di ferro, scoprire le cose nascoste, leggere i pensieri di qualcun altro... La Bibbia riporta il caso dell'indemoniato di Gerasa che abbiamo ricordato in uno dei capitoli precedenti.

In pratica è possibile incontrare diversi casi di possessione che possiamo dividere per complessità, intensità e sintomatologia. Uno solo non basta per poter capire gli altri. I casi del genere sono per fortuna rari, ma esistenti. Una delle caratteristiche è che l'indemoniato energicamente rifiuta qualsiasi cosa di santo (benedetto), spesso bestemmiando. Bisogna essere cauti perché l'Immondo tenta di ingannarci trattenendo la nostra attenzione su particolari di minore importanza.

Frequentemente, qui si aggiungono suicidi e omicidi.

3. Vessazione diabolica

Per vessazione si intende una serie di problemi d'origine maligna come diversi disturbi e malattie, semplici o complessi, che a lungo andare possono tramutarsi in possessione. L'individuo a volte perde la coscienza, si comporta o parla in maniera anormale.

Menzionerò solamente alcuni eventi biblici per aiutare l'apprendimento di questo tipo d'azione. Nell'Antico Testamento abbiamo il giusto Giobbe che non era posseduto da Satana, ma esso, dopo avergli tolto i figli e tutto quello che aveva, continuava a tormentarlo con la malattia. Il Nuovo Testamento racconta la storia della donna ricurva e il caso del sordomuto, entrambi liberati dai mali che provocavano loro forti disturbi fisici. San Paolo non era plagiato da Satana, ma come egli stesso scrive, il Maligno lo torturava continuamente: "Perché non montassi in superbia per la grandezza delle rivelazioni, mi è stata messa una spina nella carne, un inviato di satana incaricato di schiaffeggiarmi, perché io non vada in superbia" (2 Cor 12, 7).

Abbiamo già detto che la possessione diabolica rappresenta un fenomeno raro. I sacerdoti, invece, incrociano gli individui che Satana tormenta attaccandone la salute, creando problemi economici, bloccando qualsiasi occupazione e facendo confusione nei sentimenti. Queste manifestazioni fanno parte dell'attività pastorale di un ministro di Dio, che quotidianamente deve affrontare situazioni del genere cercando di comprenderne la causa. In altre parole, deve capire se il disturbo ha origine malefica o no, e come affrontarlo.

Per poterlo valutare bene, il sacerdote deve tenere presente il fatto che ogni vittima è un caso singolo, che esiste un'enorme diversità tra i sintomi e un vastissimo spettro delle gravità dei disturbi. Le forme sono tantissime: attacco alla salute, problemi sul lavoro, disfunzione nella sfera sentimentale, difficoltà nelle relazioni interpersonali, ira immotivata, tendenza ad isolarsi, manie suicide...

4. Ossessione satanica

La persona afflitta da un male di questo tipo ha insensati pensieri d'ossessione, ma non riesce a liberarsene. Ha l'anima combattuta. La sua volontà è libera ma oppressa in gran parte da pensieri costringenti e ossessionanti. Si tratta di una serie d'inaspettati assalti che si ripetono in un lungo intervallo del tempo. L'individuo vive continuamente uno stato d'esaurimento, di disperazione, di depressione e di permanenti tentazioni di suicidio. Questi fatti ne condizionano regolarmente i sogni.

Solitamente la gente ritiene che questi fenomeni appartengono al settore della psichiatria. Assolutamente comprensibile! Dobbiamo dire, però, che in alcuni casi né l'adoperarsi di uno psichiatra e né l'aiuto di un medico possono fare qualcosa, il che deve far pensare ad un'azione del Diavolo e alla sua presenza. La scienza qui è impotente. Intendere e distinguere adeguatamente lo può solamente, con la misericordia di Dio, un sacerdote che nella sua attività collabori e preghi intensivamente.

5. Infestazioni diaboliche

Si intendono disturbi che si manifestano in alcuni posti, ad esempio - case, uffici, negozi, coltivazioni..., su diversi oggetti - letto, cuscini, bambole, automobili ..., e sugli animali. Nei propri scritti, Origene dice che in questi casi all'inizio del Cristianesimo si facevano esorcismi.

6. Sottomissione diabolica

Esprime l'atto di alleanza con Satana effettuato di propria volontà. È noto il rito dell'alleanza di sangue con il Demonio, che si realizza nel corso di una messa nera, accompagnato da tante oscenità. Questi rituali si sviluppano ancora segretamente nelle nostre città.

Per ognuno di noi è importantissimo sapere come si diventa protagonisti delle azioni straordinarie del Demonio. Se riusciamo a distinguerlo, saremo in grado di capire cosa dobbiamo fare per prevenire coinvolgimenti in qualsiasi area diabolica, o, se ne facciamo parte, sapremo cosa fare per liberarcene. Abbiamo quattro cause importanti:

1. Permesso di Dio

Niente, proprio niente succede casualmente nel mondo o nella vita di ciascuno di noi o, per meglio dire, senza il permesso di Dio. Lui sorveglia tutto: "Ma nemmeno un capello del vostro capo perirà" (Lc 21, 18). Siccome ci ha dato la libertà, permette il male ma non lo desidera mai. Una volta lasciato che accada, cercherà di mutarlo in bene. Il Signore acconsente a Satana di insidiarci e di tormentarci, ma ci dà sempre tutte le grazie per poterglisi opporre. Nella Sacra Scrittura leggiamo: "Se vuoi, osserverai i comandamenti; l'essere fedele dipenderà dal tuo buonvolere" (Sir 15, 15). In questa maniera ci aiuta a cogliere per noi stessi la grazia, a fortificarci nell'umiltà, nella pazienza, nell'esercizio spirituale...

Nella vita di alcuni Dio permette l'opera del Maligno per ottenere la loro crescita spirituale. Distrugge lo scopo del Demonio per realizzare il proprio. Lo possiamo vedere in alcune persone carismatiche alle quali dà i doni (carismi) permettendo che capitino loro sventure e croci. Un uomo del nostro tempo, padre Pio, recentemente beatificato dal Santo Padre Giovanni Paolo II, sopportò dolori lancinanti portando le stigmate per cinquant'anni, come il nostro Signore Gesù Cristo. Ma a nessuno era mai venuto in mente di pregare perché gli fossero tolte. Si trattava di un'opera straordinaria di Dio che mirava a qualcosa di eccezionale. Ovviamente Satana non aveva alcun interesse che padre Pio portasse le stigmate (anche se può succedere che provochi fenomeni del genere per sedurre le anime con i falsi mistici).

L'esempio biblico di Giobbe ci fa vedere una persona sofferente, abbattuta da tantissime pene e sventure e infine dalla malattia. Qualche volta Dio acconsente il male per trasformarlo nel bene. Prove come queste non sono ancora mali in sé. Sopra le righe storte Dio scrive diritto. Se l'uomo confida in Lui, tutto il male gli sarà convertito in bene.

2. Radicarsi nel peccato

A scopo dimostrativo prendiamo il modello di Giuda dalla Scrittura che, sordo agli inviti di Cristo, continuava a radicarsi nel peccato e finì col suicidarsi.

Vediamo quell'incancrenirsi nel male come le perversioni sessuali oggi in aumento, la violenza, l'alcool, gli stupefacenti, l'odio, la bestemmia, gli aborti, l'infedeltà coniugale che provoca il divorzio e di conseguenza le sofferenze dei tanti coinvolti.

3. Sofferenze causate dai malefici

In questo caso l'individuo non ha nessuna colpa. Commette il misfatto chi fa un maleficio o ordina che venga fatto. Questo campo scivoloso dove nascono gli inganni richiede cautela per i possibili imbrogli, perversioni, suggestioni. Esistono dei modi per fare del male ad una persona tramite l'azione del Demonio con diversi riti, come la cosiddetta legatura, il malocchio, la maledizione... Il fatto che ci siano ecclesiastici che non credono nei malefici è inconcepibile. Come potranno allora combattere per i loro fedeli colpiti da mali di questo tipo?

Alcuni si domandano perché Dio permette che succedano cose del genere. L'uomo usa la sua libertà per il bene quanto per il male. Può aiutare e altrettanto far del male agli altri, spesso in maniera ingiusta e violenta. È persino in grado di pagare un assassino per uccidere qualcuno. Ugualmente, può corrompere un fattucchiere o un mago per combinare il maleficio ad una persona. Il Signore nel suo infinito amore desidera salvare ogni sua creatura. Nella sua bontà sollecita ognuno ad amare, perdonare e gioire per la felicità degli altri. Ma il Maligno non riposa mai. Insidia la mente umana con idee di superiorità, pensieri di vendetta e d'odio. E che cosa avviene? Accade che l'uomo che ha smesso di pregare, non vivendo più la sua intimità con Dio, non essendo in grazia, solo, abbandonato a se stesso, non ha più la forza di affrontare il Demonio. Il Male lo vince ed egli comincia a fare ciò che il Signore non vuole. Dio invece cerca di convertirlo.

Dobbiamo sapere che in tutto Dio rispetta le decisioni dell'uomo. L'ha creato libero e gli lascia fino all'ultimo la sua libertà. Desidera che i suoi figli tornino liberamente al Creatore.

In quel senso possiamo dire che Dio acconsente il male ma non abbandona l'uomo senza il suo aiuto, dandogli la forza di combattere il Diavolo.

4. Visite a luoghi e persone malefiche

I modi più classici e più frequenti che incontriamo sono le sedute spiritistiche dove si evocano gli spiriti, le pratiche di magia - bianca o nera, l'oroscopo, le visite a maghi, fattucchieri, veggenti (che usano i tarocchi, il caffè e leggono la mano), guaritori, sensitivi, radioestesisti, cartomanti, astrologi e tutti gli individui che praticano qualsiasi forma di occultismo. Qui si aggiunge l'adesione alle sètte ed i riti del satanismo che raggiungono il culmine con le messe nere. Sfortunatamente i mass-media offrono uno spettro di servizi del genere. Cinema e televisione ci servono i film pornografici e quelli colmi di violenza e di orrore, reclamizzando continuamente il rock satanico, che oggi ha le proprie chiese non soltanto nei campi sportivi e i prati ma anche in tutte le discoteche. Tutte queste pratiche sono in aumento. Infine possiamo constatare matematicamente: con il calo della fede cresce la superstizione e con essa le pratiche dell'occultismo. L'affermazione che la maggior parte degli ecclesiastici non si adopera contro questi fenomeni è sconcertante. È indispensabile informare ed educare con competenza i fedeli nelle chiese, particolarmente i giovani che vengono travolti da ignoranza e disinformazione nell'ambito del Diavolo per non uscirne più. I disturbi malefici purtroppo sono più diffusi tra di loro. 

Padre Gabriele Amorth




«[…] Che sono quelle leggi che opprimono le giuste libertà della Chiesa? 
Perché la violazione del domicilio dei Religiosi e la dispersione delle loro Comunità? Perché quelle misure contro le vocazioni Sacerdotali? Perché […] quegli attentati sacrileghi ai santuari cattolici, quelle scuole senza Dio, quegli ospedali senza Preti? 
Perché quelle leggi disgreganti la famiglia, quel togliere il Crocifisso dai cimiteri e dovunque, quell'odio a Dio inculcato nei fanciulli innocenti? Quella libertà sfrenata concessa a pubblicazioni corruttrici e alla propaganda di dottrine sovversive e scandalose? Quella violazione dei più sacri diritti, perché?... 

Non è forse tutto questo il realizzarsi a faccia scoperta, con mezzi che fanno credere legali, delle dottrine accettate e dei piani da tanto tempo deliberati nei conciliaboli massonici, già tante volte segnalati dai Sommi Pontefici, come distruttori di ogni morale, di ogni società e di ogni religione? 

A vedere il trionfo dell'errore, quasi padrone del mondo, o almeno di quanto è forza materiale e potere, quella apparente legalità con la quale si vuole legittimare tanto male, dovremmo noi disperare del presente e dell'avvenire? No, Sorelle, no mai! Gesù Cristo ha vinto Satana e il mondo! 

A Gesù Cristo appartiene ogni potenza; al Nome di Gesù Cristo ogni ginocchio si piega anche negli abissi. Le nazioni gli furono date in eredità. Mentre Egli lascia che il mostro infernale si dibatta ai suoi piedi in fugaci e falsi successi, Egli vince e trionfa. Gli Angeli cantano già la sua vittoria definitiva!»


Beata suor Maria Deluil-Martiny



Come quelle lenti che ingrandiscono gli oggetti, lo Spirito Santo ci fa vedere il bene e il male ingrandendoli. 

(S. Giovanni Maria Vianney)


"Compresi che il demonio è simile al vento. Quando il vento soffia, tutto si chiu­de; si tappano i buchi, le fessure, per difendersi. L'anima dovrebbe prendere le stes­se precauzioni contro Satana; dovrebbe chiudere tutto in lei, per non lasciare alcun accesso a questo spirito maligno."

Beata suor Maria di Gesù Crocifisso




La croce è la scala per il cielo.
La croce è la chiave che apre la porta del cielo.
La croce è la lampada che illumina il cielo e la terra.

Santo Curato d'Ars



buona giornata a tutti :-)








domenica 19 gennaio 2014

Antica supplica a san Michele -


I. Gloriosissimo arcangelo s. Michele, che pieno di fede, di umiltà, di riconoscenza, di amore, lungi dall’aderire alle suggestioni del ribelle Lucifero, o di intimidirvi alla vista degli innumerevoli suoi seguaci, sorgeste anzi pel primo contro di lui ed animando alla difesa della causa di Dio tutto il restante della Corte celeste, ne riportaste la più completa vittoria, ottenetemi, vi prego, la grazia di scoprire tutte le insidie, e resistere a tutti gli assalti di questi angioli delle tenebre, affinché, trionfando a vostra imitazione dei loro sforzi, meriti di risplendere un giorno sopra quei seggi di gloria da cui furono essi precipitati per non risalirvi mai più. Gloria.



II. Gloriosissimo arcangelo s. Michele, che destinato alla custodia di tutto il popolo Ebreo, lo consolaste nelle afflizioni, lo illuminaste nei dubbi, lo provvedeste di tutti i bisogni, fino a dividere i mari, a piover manna dalle nubi, a stillar acqua dai sassi, illuminate, vi prego, consolate, difendete, e sovvenite in tutti i bisogni l’anima mia, affinché, trionfando di tutti gli ostacoli che ad ogni passo s’incontrano nel pericoloso deserto di questo mondo, possa arrivare con sicurezza a quel regno di pace e di delizie, di cui la terra promessa ai discendenti di Abramo non era che una smorta figura. Gloria.

III. Gloriosissimo arcangelo s. Michele, che, costituito capo e difensore della cattolica Chiesa, la rendeste sempre trionfatrice della cecità dei gentili colla predicazione degli Apostoli, della crudeltà dei tiranni colla fortezza dei Martiri, della malizia degli eretici colla sapienza dei Dottori, e del mal costume del secolo colla purità delle Vergini, la santità dei Pontefici e la penitenza dei confessori, difendetela continuamente dagli assalti de’ suoi nemici, liberatela dagli scandali de’ suoi figliuoli, affinché, mostrandosi sempre in aspetto pacifico e glorioso, ci teniamo sempre più fermi nella credenza de’ suoi dogmi, e perseveriamo sino alla morte nell’osservanza de’ suoi precetti. Gloria.




IV. Gloriosissimo arcangelo s. Michele, che state alla destra dei nostri altari per portare al trono dell’Eccelso le nostre preghiere e i nostri sacrifizii, assistetemi, vi prego, in tutti gli esercizii della cristiana pietà, affinché compiendoli con costanza, con raccoglimento e con fede, meritino di essere di vostra mano presentati all’Altissimo, e da Lui ricevuti come l’incenso in odore di grata soavità. Gloria.

V. Gloriosissimo arcangelo s. Michele, che, dopo Gesù Cristo e Maria, siete il più potente mediatore tra Dio e gli uomini, al cui piede s’inchinano confessando le proprie colpe le dignità le più sublimi di questa terra, riguardate, vi prego, con occhio di misericordia la miserabile anima mia dominata da tante passioni, macchiata da tante iniquità, ed ottenetemi la grazia di superare le prime, e detestare le seconde, affinché, risorto una volta, non ricada mai più in uno stato sì indegno e luttuoso. Gloria.


VI. Gloriosissimo arcangelo s. Michele, che, come terror dei demoni, siete dalla divina bontà destinato a difenderci dai loro assalti nell’estrema battaglia, consolatemi, vi prego, in quel terribile punto colla vostra dolce presenza, ajutatemi col vostro insuperabil potere a trionfare di tutti quanti i miei nemici, affinché, salvato per mezzo vostro dal peccato e dall’Inferno, possa esaltare per tutti i secoli la vostra potenza e la vostra misericordia. Gloria.

VII. Gloriosissimo arcangelo s. Michele, che con premura più che paterna discendete pietosamente nel tormentoso regno del Purgatorio per liberarvi le anime elette, e seco voi trasportate nella eterna felicità, fate, vi prego, che, mediante una vita sempre santa e fervorosa, io meriti di andare esente da quelle pene sì atroci. Che se, per le colpe non conosciute, o non abbastanza piante e scontate, siccome già lo preveggo, mi vi andassi condannato per qualche tempo, perorate in allora presso il Signore la mia causa, movete tutti i miei prossimi a suffragarmi, affinché il più presto possibile voli al cielo a risplendere di quella luce santissima che fu promessa ad Abramo ed a tutti i suoi discendenti. Gloria.



VIII. Gloriosissimo arcangelo s. Michele, destinato a squillare la tromba annunziatrice del gran Giudizio, ed a precedere colla Croce il Figliuolo dell’uomo nella gran valle, fate che il Signore mi prevenga con un giudizio di bontà e di misericordia in questa vita, castigandomi a norma delle mie colpe, affinché il mio corpo risorga insieme coi giusti ad una immortalità beata e gloriosa, e si consoli il mio spirito alla vista di quel Gesù che formerà il gaudio e la consolazione di tutti quanti gli eletti. Gloria.



IX. Gloriosissimo arcangelo s. Michele, che costituito governatore di tutta l’umana natura, siete in modo speciale il Custode della cattolica Chiesa, e del visibil suo Capo, riunite al seno di questa eletta Sposa di Gesù Cristo, tutte le pecore erranti, gli infedeli, i turchi, gli ebrei, gli scismatici, i peccatori, affinché, adunati tutti in un sol ovile, possano cantare unitamente per tutti i secoli le sovrane misericordie: sostenete nella via della santità, e difendete da tutti i nemici l’infallibile interprete de’ suoi voleri, il suo Vicario sopra la terra il Romano Pontefice, affinché obbedendo sempre alla voce di questo pastore universale, non mai si allontanino sai pascoli della salute, ma crescano anzi ogni giorno nella giustizia così i sudditi come i magistrati, così i popoli come i Re, e compongano su questa terra quella società concorde, pacificata e indissolubile, che è l’immagine, il preludio e la caparra di quella perfetta ed eterna che comporranno con Gesù Cristo tutti i beati nel cielo. Gloria.

Oremus. Da nobis, omnipotens Deus, beati Michaeli Arcangeli honore ad summa proficere; ut cujus in terris gloriam praedicamus, ejus quoque precibus adjuvemur in coelis. Per Dominum, etc.

Giaculatoria a s. Michele: O glorioso o forte, arcangiol san Michele, siatemi in vita e in morte, proteggitor fedele.




"La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti ". 
(Efesini 6:12)





La battaglia del cristiano è spirituale: “Rivestitevi dell’armatura di Dio, per poter resistere alle insidie del diavolo. La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti.

Prendete perciò l’armatura di Dio, perché possiate resistere nel giorno malvagio e restare in piedi dopo aver superato tutte le prove. State dunque ben fermi, cinti i fianchi con la verità, rivestiti con la corazza della giustizia, e avendo come calzatura ai piedi lo zelo per propagare il vangelo della pace. Tenete sempre in mano lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutti i dardi infuocati del maligno; prendete anche l’elmo della salvezza e la spada dello Spirito, cioè la parola di Dio. Pregate inoltre incessantemente con ogni sorta di preghiere e di suppliche nello Spirito, vigilando a questo scopo con ogni perseveranza e pregando per tutti i santi, e anche per me, perché quando apro la bocca mi sia data una parola franca, per far conoscere il mistero del vangelo, del quale sono ambasciatore in catene, e io possa annunziarlo con franchezza come è mio dovere.”

Lettera agli Efesini (6, 11-20)




Preghiera agli Angeli



Possano gli angeli custodirmi fin dal mattino, 

Possano loro guidarmi attraverso la notte,
Possano loro consolarmi dalle afflizioni,
Possano loro aiutarmi a vincere la fatica.

Possano custodirmi ora nella loro anima,
Possano loro mantenermi migliore,
Possano loro vegliare il mio sonno,
Possano loro guardarmi attraverso il giorno.

Possano loro manifestarsi dandomi nuova fiducia,
Possano loro togliermi ogni dubbio,
Possano loro darmi la pace togliermi ogni paura,
Possano loro sentire ogni mia richiesta.

Possano gli angeli custodirmi sempre,
Se le mie preghiere non saranno sentite
E se l'angelo non si accorgesse di me
Che possa Dio essere sempre lì presente.


Buona giornata a tutti. :-)

www.leggoerifletto.it

venerdì 17 gennaio 2014

Non auguriamo mai il male a nessuno ..... come la benedizione benedice, la maledizione devasta (una testimonianza di Padre Gabriele Amorth) -

Ero nell’ufficio parrocchiale quando sono entrate due donne: la prima la conoscevo bene, ma l’altra non l’avevo mai vista. Quella che conoscevo mi ha detto:
“Padre, questa donna ha bisogno di lei”.
Mi sono rivolto alla nuova venuta e le ho chiesto per quale motivo si era rivolta a me. La fissavo in faccia; faceva strani segni con gli occhi e con le mani. Già mi era venuto in mente chi potesse essere e le ho detto:
“Signora, di chi ha paura? Qui non c’è il demonio, qui c’è Cristo Signore”.
E le ho messo davanti agli occhi il Crocifisso che tengo sulla scrivania.
A quel punto l’agitazione della donna si è fatta violenta, ma ero preparato al peggio e le ho gridato:
“Ma tu sei una maga! Che cosa vuoi da Dio?”.
Dapprima è rimasta sorpresa, e poi mi ha detto :
“Voglio essere liberata dal demonio perché il mio uomo sta morendo”.
Le ho risposto in tono perentorio:
“Di che cosa sta morendo il tuo uomo? Forse gli hai fatto una fattura o gli hai mandato una maledizione?”.

E lei tra le lacrime mi ha risposto che gli aveva gridato, con cattiveria:
“Ti pigliasse una cancrena!”.
Quella maledizione era giunta a segno e il suo uomo stava in ospedale morente, in camera di rianimazione.

Con voce severa le ho detto:
“Io non sono un santo e non faccio miracoli; sono un esorcista che, con l’aiuto e nel nome di Dio, scaccio i demoni. Ma la vita al tuo uomo non posso restituirla”.
A questo punto la donna ha fatto un balzo tale da salire in ginocchio sulla scrivania e ha allungato le braccia con l’intenzione di afferrarmi per il collo. Ero preparato a quella reazione del demonio e ho fatto in tempo a gridare:
“satana, in nome di Dio, fermati!”.
Ella, con gli occhi sbarrati e con la bocca spalancata, pur tenendo ancora le braccia tese verso il mio collo, è rimasta immobile: Dio mi aveva protetto. Allora ho gridato al demonio:
”In Nome di Dio, satana, ti ordino di non muoverti da questa posizione”.
Sono andato in Chiesa, ho messo la teca sul petto. Quando sono tornato nell’ufficio parrocchiale la donna era ancora nella posizione in cui l’avevo lasciata. Le ho ordinato di scendere dalla scrivania, di non tentare di avvicinarsi a me più di quella distanza di quando stava seduta.
Con l’Ostia consacrata ero più tranquillo e con voce risoluta le ho detto:
“Invece di piangere per il tuo uomo, dovresti piangere per le tante persone alle quali in vent’anni di carriera hai fatto del male”.
Ella con voce cavernosa mi ha gridato:
“Se il mio uomo muore farò del male a tutta la città”.
Io mi sono alzato di scatto, l’ho afferrata per le spalle e l’ho spinta fuori dall’ufficio e dalla chiesa gridandole:
“Con l’odio che hai nel cuore non sei degna di stare qui”.
Allora la donna che l’accompagnava mi ha detto:
“Padre, lei tratta tutti con gentilezza e non manda via quelli che sono posseduti dal demonio. Come mai quella lì l’ha cacciata via in malo modo?”.
Le ho risposto:
“Noi esorcisti possiamo aiutare a liberarsi dalla possessione demoniaca solo quelli che lo desiderano. Ma chi ha l’odio nel cuore non desidera essere liberato. E poi sta certa che entro un’ora la maga verrà di nuovo qui”.
Infatti poco dopo ella è ritornata e le ho detto che se voleva che le facessi l’esorcismo doveva darmi la dimostrazione che voleva essere liberata, portandomi tutto quello che aveva di magico.
Alle 15 ho riaperto la Chiesa e ho visto che le due donne stavano lì ad aspettarmi; avevano due grosse borse mi ha fatto rabbrividire: oltre ad attrezzi vari, come vassoi per bruciare l’incenso, c’erano candele rosse e nere, chiodi, spilli, limoni, fotografie da cui ritagliare il ritratto di una persona; e poi decine e decine di fatture già fatte. C’erano inoltre libri sulla magia, sulla stregoneria, sulle fatture, sulle messe nere, sulle orge sataniche e tante altre cose. Dopo aver cosparso il tutto per bene con l’acqua benedetta e dopo aver invocato Dio perché annullasse ogni maleficio, ho chiuso tutta quella roba in un armadio affinché nessuno la potesse trovare. Poi ho inviato la maga a tornare la sera con quattro uomini, quando la chiesa era chiusa. Sono arrivati puntuali. Mi ero reso conto che non era necessario consultare uno psichiatra, tanto era chiara la presenza demoniaca . Ho indossato i paramenti sacri e ho cominciato l’esorcismo. Ho subito comandato al demonio di non fare del male ad alcuno dei presenti, di non avvicinarsi a nessuno, di star lontano almeno mezzo metro da ognuno. Poi ho iniziato il rito. Ogni tanto la maga scattava in piedi, urlava, bestemmiava; io facevo finta di non sentirla. Ella allungava le mani intorno a sé, ma non toccava nessuno, tanto che il demonio ha urlato:
“Che avete messo qui davanti? Non riesco a passare!”.
Il demonio interrompeva spesso la preghiera; diceva che loro erano in tredici, mentre io ero solo e non sarei mai riuscito a cacciarli via. Gli comandavo in nome di Dio di tacere; e a quest’ordine si infuriava, e una volta mi ha gridato:
“Ma che cosa hai messo fra te e me? Una lastra di cristallo?”
Alla fine mi ha detto :
“Ma smettila! Lei non vuole essere liberata; altrimenti ti avrebbe portato tutto; invece nell’armadio della sua camera ha due borse di fattura già fatte e pronte per essere spedite”.
A questo punto la donna ha affermato di essere stanca, di non poter resistere più. Ho colto l’occasione per troncare l’esorcismo dicendole:
“Con i demoni stanchi io non combatto. Proseguiremo domani, ma a condizione che tu domani mattina mi porti le due buste di fatture che, a quanto mi ha detto il demonio, tieni nascoste nell’armadio. Ti aspetto domani alle sette”. L’indomani alle sette precise era davanti alla porta della chiesa con le borse; e piangendo mi ha detto:
“Il mio uomo sta morendo. Lo hanno messo nel polmone d’acciaio”.
Io le ho detto:
“Ora vai in ospedale a trovare il tuo uomo; ma a lui ci penserà Dio. Ritornerai questa sera alle 20, con gli uomini che ti hanno accompagnata ieri”.
Alle 19 erano già tutti in chiesa. Ho chiuso le porte, ho indossato i paramenti e mi sono preparato per la lotta. La maga non faceva altro che ripetermi di fare presto, perché i dottori avevano dato al suo uomo un’ora di vita.
Ho recitato poche preghiere, poi ho ripreso subito l’esorcismo imperativo.
A un certo punto, urlando, la donna ha cominciato a vomitare; dalla bocca è uscito un grumo di terra marrone e saliva. Mentre lo aspergevo con acqua benedetta, contavo; questo è il primo demonio. Seguitavo a pregare, a dare ordini, e uno dopo l’altro sono usciti altri dodici demoni. Allora una voce cavernosa mi ha gridato:
“io sono satana; non riuscirai a cacciarmi”.
Ho guardato l’orologio e ho visto che mezzanotte era passata da una decina di minuti. Ho detto:
“GIA' SIAMO NELLA FESTA DELL' IMMACOLATA CONCEZIONE. Satana, in Nome di Maria Santissima Immacolata ti ordino di uscire da questa donna e di andare dove Dio ti ha comandato di andare”.
Ho ripetuto questo comando una decina di volte, fino a quando la rauca voce del demone si è fatta di nuovo sentire:
“Basta con quel Nome, Non lo voglio più sentire!”. Ho risposto:
“demonio, quel Nome lo ripeterò per tutta la notte; se non vuoi sentirmi nominare il Nome di Maria Santissima Immacolata, Madre di Gesù, esci da questa donna e vattene via”.
Allora la maga ha ricominciato a vomitare, e dopo un urlo è caduta a terra svenuta. Era finalmente libera da tutti i demoni. Ci siamo messi a fare pulizia, mentre la maga dormiva. Usavo acqua benedetta, con molto alcool nel secchio; poi ho dato fuoco a un foglio e l’ho buttato sui residui vomitati con l’uscita dei tredici diavoli. Solo quando tutto era pulito ho ordinato alla maga, in nome di Dio, di alzarsi. Si è alzata molto lentamente, come se il demonio l’avesse fatta a pezzi. Le ho detto che quella mattina l’aspettavo in chiesa; si doveva confessare e comunicare. Così fu fatto.
Dopo pochi giorni, mentre mi trovavo in una casa per una preghiera di liberazione, ha squillato il telefono. La padrona è andata a rispondere e poi è venuta di corsa a riferirmi:
“Quella signora (che era una maga) mi ha detto di riferirle che suo marito sta bene. I medici, il giorno dell’Immacolata, sono rimasti stupiti: credevano di trovare il paziente morto e invece l’hanno trovato che stava meglio e voleva mangiare. Poi l’hanno riportato in corsia; migliorava a vista d’occhio e mangiava regolarmente. Prima di Natale è tornato a casa guarito”.

Il giorno di Natale marito e moglie erano in chiesa. Poi sono venuti nell’ufficio parrocchiale a ringraziarmi, si sono confessati e hanno fatto la comunione.


O Maria concepita senza peccato prega per noi che a te ricorriamo e a quanti a te non ricorrono. In particolare per i nemici della Santa Chiesa di Dio e per le anime che a te affidiamo. Amen.



















Nostro Signore disse al demone: "Tu che sei stato creato da me, che hai visto la mia giustizia, dimmi alla presenza di lei perchè sei caduto così miseramente, o cosa pensavi quando sei caduto".
Il diavolo rispose:
 "Ho visto tre cose in te: ho capito quanto fosse grande la tua gloria, pensando alla mia bellezza e al mio splendore; ritenevo che tu dovessi essere onorato sopra ogni cosa, osservando la mia gloria; per questo mi inorgoglii e decisi di non limitarmi ad essere tuo pari ma di superarti. Poi seppi che eri più potente di tutti e per questo desiderai essere più potente di te. In terzo luogo, vidi le cose future quali si presentano necessariamente e che la tua gloria e il tuo onore sono senza inizio e senza fine. Ebbene invidiai queste cose e dentro di me pensai che avrei sopportato di buon grado pene e tormenti purchè tu cessassi di esistere e con questo pensiero caddi miseramente; ecco perchè esiste l'inferno."

(Santa Brigida, Libro I, 34)



Come opporsi al diavolo:

“Sappi che il diavolo è come un cane da caccia sfuggito al guinzaglio: quando ricevi l’influsso dello Spirito Santo, ti corre incontro con le sue tentazioni e i suoi consigli; ma se gli opponi qualcosa di duro e amaro, fastidioso per i suoi denti, si allontana subito e non ti nuoce. Ora, cosa c’è di duro che si può opporre al diavolo, se non l’amore di Dio e l’obbedienza ai suoi comandamenti? Quando vedrà che quest’amore e quest’obbedienza si compiono alla perfezione in te, i suoi assalti, i suoi sforzi e la sua volontà verranno subito vanificati e infranti, poiché penserà che preferisci qualsiasi sofferenza piuttosto che contravvenire ai comandamenti di Dio” (Santa Brigida, Libro IV, 14)





Preghiera a Maria SS. per le Anime del Purgatorio più dimenticate

O Maria, pietà di quelle povere Anime che, 
chiuse nelle prigioni tenebrose del luogo di espiazione, 
non hanno alcuno sulla terra che pensi a loro.
Degnatevi, o buona Madre, 
abbassare su quelle abbandonate uno sguardo di pietà; 
ispirate a molti cristiani caritatevoli il pensiero di pregare per esse, 
e cercate nel Vostro Cuore di Madre 
i modi di venire pietosamente in loro aiuto.
O Madre del perpetuo soccorso, 
abbiate pietà delle Anime più abbandonate del Purgatorio.
Misericordioso Gesù, date loro il riposo eterno.Amen.


Tre Salve Regina

giovedì 28 novembre 2013

L’esorcismo di Anneliese Michel, La vera storia di Emily Rose -

Anneliese Michel (Leiblfing, 21 settembre 1952 – Klingenberg am Main, 1° luglio 1976) è stata una donna tedesca che si riteneva posseduta e si sottopose al rito di esorcismo. Alla sua drammatica vicenda si sono ispirate opere letterarie e cinematografiche, tra cui The Exorcism of Emily Rose diretto da Scott Derrickson e "Requiem" di Hans-Christian Schmid.



Biografia

Cresciuta in una piccola città della Baviera, in una famiglia cattolica di ceto medio-basso, nel 1968 Anneliese iniziò a soffrire di convulsioni le quali la tormentarono durante gli anni della scuola superiore. All'inizio si sottopose a visite mediche e le fu diagnosticata una forma di epilessia; le furono prescritti medicinali per curare sia l'epilessia che le convulsioni. Nonostante le cure mediche Anneliese sosteneva di vedere volti demoniaci in tutte le persone che la circondavano.

Primi sintomi

Tra i primi sintomi accusati dalla giovane c'erano paralisi degli arti, uno smisurato accrescimento del torace, rigidità improvvisa del corpo e l'impossibilità di parlare. Fu tuttavia in grado di tornare alle superiori e conseguire il diploma e di iscriversi, nel settembre 1973 all'università di Würzburg per realizzare il suo sogno di diventare una maestra elementare.

Quando le sue preghiere non l'aiutarono più a sopportare ciò che le succedeva, Annaliese si rivolse alla Chiesa, convinta di essere posseduta dal maligno, ma, in un primo tempo, la Chiesa non le concesse l'esorcismo invitandola a diventare più devota.


Le condizioni fisiche e psichiche di Anne peggiorarono, iniziò ad automutilarsi, mordere i membri della propria famiglia, mangiare insetti di vario genere sino a staccare e ingurgitare la testa di un uccello morto.

Inoltre si strappava i vestiti di dosso, guaiva come i cani per giorni sino a urinare sul pavimento e leccarlo. Convintasi che ciò che le accadeva fosse colpa del proprio peccato e di quelli che le stavano vicino, Anneliese prese a dormire su un pavimento di pietra come penitenza. Allo stesso tempo nei momenti in cui si riteneva posseduta distruggeva qualsiasi simbolo religioso le capitasse a tiro (crocifissi, quadri, rosari).



Durante la degenza nell'ospedale, i continui attacchi della ragazza convinsero i medici a riempirla di tranquillanti per farla stare calma e costringerla all'alimentazione forzata.

Esorcismo

Dopo ben cinque anni di lotta e ricerca i genitori iniziarono la ricerca di numerosi preti che potessero praticarle un esorcismo. Intanto Anne non aveva mai smesso di prendere i medicinali prescritti. Perché l'esorcismo potesse esser ordinato, la Chiesa aveva bisogno di verificare la reale possessione della ragazza. Dopo averla ufficialmente dichiarata posseduta nel settembre 1975, il vescovo Josef Stangl scelse come esorcisti il pastore Ernst Alt e padre Arnold Renz. Secondo i due esorcisti si manifestarono sette demoni tra cui Lucifero, Giuda, Legione e Belial. L'esorcismo andò avanti per quasi 10 mesi dal settembre '75 a giugno '76. Durante le varie sedute furono fatte parecchie foto e venne registrato un nastro di circa un'ora e mezza di durata in cui si sente Anneliese parlare con voci demoniache, in più lingue (oltre il tedesco, lingua madre, parlò in latino, greco, aramaico e altre lingue morte) molte volte sdoppiando la voce in due ben distinte. 


Durante questo periodo Anne perse molto peso perché si rifiutava di mangiare e bere a causa dei "demoni che glielo impedivano"; questo portò a un indebolimento e alla debilitazione del suo corpo, martoriato dalle proprie lesioni autoinflitte. Inoltre nei momenti di lucidità Anneliese non faceva altro che pregare e le continue genuflessioni le causarono la rottura di entrambe le ginocchia. Durante il rito di esorcismo Anneliese mostrava una forza impressionante, tanto che, in alcune sedute, per tenerla ci vollero parecchi uomini forti. Il rito avveniva generalmente tre volte a settimana.

La missione di salvezza

Anneliese scrisse delle lettere ai suoi esorcisti chiedendo la fine del rito e rivelando di aver avuto un incontro con la Vergine Maria che la mise davanti ad una scelta: esser liberata dai demoni e trovare la pace eterna subito, o continuare a subire la possessione subendo tutto il potere dei demoni per poter salvare il mondo e le anime di tutti. Anne scelse di rimanere posseduta per la salvezza del mondo interrompendo la pratica di esorcismo. Pronta a morire in "grazia" predisse la data della sua morte.

Morte e conseguenze
A mezzanotte del 1° luglio 1976 Anneliese, come aveva predetto nelle sue lettere, morì a soli 24 anni. Prima di morire chiese al prete di pregare per lei, le ultime parole andarono alla madre alla quale chiese scusa. 

L'autopsia rilevò come causa della morte la forte debilitazione causate dal malnutrimento e dal disidratamento (al momento della morte pesava solo 30 kg). Secondo gli agenti che svolsero le indagini e i medici che passarono al vaglio il caso, un'alimentazione forzata (tramite flebo) avrebbe potuto salvare la vita della giovane. 

I genitori, il prete e il pastore furono tutti indagati per omicidio colposo. Il processo iniziato a marzo 1978 si concluse con il riconoscimento da parte della giuria della colpa di negligenza e omicidio colposo a carico dei due chierici e dei genitori che furono condannati a 6 mesi di reclusione con la condizionale da considerare già scontati.

Una commissione di vescovi chiese espressamente al Vaticano di abolire il rito romano dell'esorcismo, ma la Chiesa si limitò a introdurre un nuovo rito nel 1998 chiamato De exorcismis et supplicationibus quibusdam.

Prima dell'inizio del processo i genitori chiesero di riesumare il corpo della figlia, sepolto in un cimitero dove vi sono sepolti figli illegittimi, vittime di suicidi o persone considerate gravi peccatori (assassini). 
La riesumazione venne chiesta soprattutto in seguito a una lettera che una suora carmelitana mandò ai genitori, parlando loro di una visione in cui il corpo della figlia, a distanza di quasi due anni dalla morte, non si era deteriorato (è da considerare che in quel periodo non tutti potevano permettersi bare con interno zincato dove il deterioramento avveniva più lentamente). 

Nonostante la salma sia stata riesumata non esiste nessuna foto pubblica del corpo che venne definito "decomposto come qualsiasi altro corpo".

Attualmente la tomba di Anneliese è stata spostata vicino alla sua casa natale ed è continua meta di pellegrinaggio. La chiesa cattolica dopo la morte istituì una commissione di inchiesta che definì la ragazza non posseduta, ma attualmente la posizione ufficiale è favorevole all'ipotesi della possessione.

Fede contro scienza

Ciò che portò Anneliese a credere di esser posseduta fu quasi certamente la sua forte religiosità. Nata e cresciuta in una famiglia cattolica, quando Anneliese aveva solo 4 anni sua madre partorì una figlia illegittima (morta a 8 anni in seguito ad un'operazione). Probabilmente Anneliese si sentiva in dovere di espiare anche le colpe della madre, che secondo la tradizione cattolica aveva fatto uno tra i peggiori dei peccati.
Dopo i primi attacchi di convulsioni e le prime visite mediche le fu diagnosticata un'epilessia del lobo temporale che, secondo i medici, le provocava sia le convulsioni che le visioni. È inoltre assodato dalla medicina che alcuni farmaci, soprattutto quelli usati nel passato che agiscono direttamente sul cervello, possono provocare allucinazioni in certi pazienti: questo e la psicosi che secondo i medici affliggeva la giovane ragazza furono la spiegazione di ciò che Anneliese vedeva, delle sue possessioni.
Il processo che seguì la morte vide ancora una volta uno scontro tra fede e scienza: l'accusa di omicidio colposo per i quali saranno riconosciuti colpevoli i due preti e i genitori della ragazza, viene giustificata dalla decisione di questi e della ragazza di abbandonare la medicina tradizionale per usare rimedi alternativi. Tale scelta fu presa dalla ragazza in accordo con i genitori e i sacerdoti in quanto la cura medica non si era rilevata efficace e le sue condizioni e i suoi sintomi peggioravano col tempo. 

Se, quindi, durante l'esorcismo la ragazza avesse continuato la cura e le fosse stata imposta l'alimentazione forzata tramite flebo (come già avvenne in passato quando fu ricoverata in ospedale), secondo l'accusa si sarebbe salvata o, in caso di morte, i genitori e i sacerdoti non sarebbero potuti esser considerati negligenti.


«Quando sento dire, Dio è buono, ci perdonerà; e in­tanto si continua a fare il male, quanta tristezza provo per quelle povere anime che ignorano cosa le attende nell'eternità!»

Santa Caterina da Genova



L'Esorcismo guarisce dai vizi che potremmo dire “diabolici”, tanto è grave la loro malizia ed il danno che fanno. Pensiamo soprattutto ai vizi spirituali dell’empietà, della superbia, dell’orgoglio, dell’ipocrisia, della frode, della crudeltà, dell’odio feroce e prolungato, della vendetta inesorabile e calcolata, vizi la cui attuazione suppone notevoli doti di intelligenza, abile capacità di fingere, sottile astuzia, freddo calcolo, determinazione nelle scelte, ostinazione della volontà, abile organizzazione dell’azione, qualità spirituali quindi risiedono sostanzialmente nello spirito, anche se poi si valgono dell’uso dei mezzi materiali. Pensiamo alla diabolica organizzazione dello sterminio nazista degli ebrei o alle stragi staliniste o ai genocidi compiuti negli anni passati in Africa o nei Balcani. 
Ora ricordiamoci che il demonio è appunto un puro spirito. Un’importante azione esorcistica in questo senso lato, ma in fin dei conti decisivo, è la confutazione di quelle che la Prima Lettera a Timoteo chiama “dottrine diaboliche”(4,1). 
Possiamo pensare alle dottrine che turbano e scandalizzano i fedeli inducendoli a peccare, possiamo pensare alle eresie ed alle dottrine che fanno perdere la fede. Qui i grandi esorcisti sono i pastori, gli educatori, i catechisti, i missionari. Possiamo pensare in modo speciale ai Frati Predicatori, ai Domenicani, che hanno ricevuto dalla Chiesa un mandato speciale di fugare le tenebre dell’errore e diffondere la luce della verità in vista della salvezza delle anime e della gloria di Dio. 

(Mons. Andrea Gemma)




Indulgenza Plenaria per l'Assoluzione 

O mio Gesù, Tu sei la luce della Terra,
Tu sei la fiamma che tocca tutte le anime.
La tua misericordia
e il Tuo amore non conoscono limiti.
Noi non siamo degni del sacrificio
che hai fatto con la Tua morte sulla croce.
Eppure sappiamo che il Tuo amore per noi
è più grande dell'amore che abbiamo per te.
Donaci Signore il dono dell'umiltà
in modo da essere meritevoli del Tuo Nuovo Regno.
Riempici di Spirito Santo,
in modo da poter marciare avanti
e condurre il tuo esercito per proclamare,
la verità della Tua Parola Santa
e preparare i nostri fratelli e sorelle
per la Gloria della Tua Seconda Venuta sulla Terra.
Noi ti onoriamo,
noi Ti lodiamo,
Ti offriamo i nostri dolori,
le nostre sofferenze
come un dono per te per salvare le anime.
Ti amiamo Gesù.
Abbi pietà di tutti i Tuoi figli,
ovunque essi si trovino.
Amen



Buona giornata a tutti. :-)