E avvenne, dopo questi avvenimenti,
che YHWH mise alla prova Abramo per la decima volta e gli disse: Abramo! Abramo
rispose nella lingua del santuario, e Abramo gli disse: Eccomi…Isacco disse:
Ecco il fuoco e la legna, ma dov’è l’agnello per l’olocausto? Abramo rispose:
Davanti a YHWH sta preparato per lui l’agnello per l’olocausto. Se no sei tu
l’agnello per l’olocausto. E andarono tutti e due assieme con un cuore
perfetto. E vennero nel luogo che YHWH aveva indicato e Abramo costruì
l’altare, dispose la legna, legò suo figlio Isacco e lo mise sull’altare sopra
la legna. E Abramo stese la mano e prese il coltello per immolare suo figlio
Isacco. Isacco prese la parola e disse ad Abramo suo padre: Padre mio, legami
bene, in modo che io non ti impedisca e che la tua offerta non sia resa
invalida, e che io non sia gettato nella fossa della perdizione del mondo
futuro. Gli occhi di Abramo si volsero verso gli occhi di Isacco e gli occhi di
Isacco si volsero verso gli angeli su in alto. Isacco li vide, ma Abramo non li
vide.
In quello stesso momento venne una voce dal cielo e disse: Venite a
vedere i due soli che ci sono al mondo. L’uno immola e l’altro è immolato.
Colui che immola non si rifiuta e colui che è immolato presenta la gola. E
l’angelo di YHWH lo chiamò dai cieli e gli disse: Abramo! Abramo rispose nella
lingua del santuario. Eccomi. Gli disse: Non stendere la mano sul ragazzo e non
fargli alcun male, poiché io so che tu ora temi YHWH e non gli hai negato il
tuo figlio, il tuo unico figlio. Abramo alzò gli occhi e guardò: ed ecco che vi
era un ariete tra gli alberi, impigliato per le corna. Abramo l’andò a prendere
e l’offrì in olocausto al posto di suo figlio.
Allora Abramo rese culto e pregò
il nome della Parola di YHWH e disse: Io ti prego, per il tuo stesso amore, o
YHWH. Tutto è scoperto e conosciuto davanti a te. Ora, non c’è stata divisione
nel mio cuore al momento in cui tu mi hai detto d’immolare Isacco mio figlio e
di renderlo polvere e cenere davanti a te. Ma subito io mi sono levato all’alba
e con zelo ho portato a compimento la tua Parola e con gioia ho eseguito la tua
decisione.
Ma ora, io ti prego per la tua misericordia, allorché i figli
d’Isacco si troveranno in un tempo di difficoltà, ricordati della legatura
d’Isacco loro padre ed ascolta la voce delle loro suppliche.
Esaudiscili e
liberali da ogni tribolazione.
Così le generazioni future diranno: Sulla
montagna del Santuario di YHWH dove Abramo offrì Isacco suo figlio, su questa
montagna gli è apparsa la gloria della Presenza di YHWH.
"Legami", Targûm su Gen. 22 (il testo riportato è tratto da S. P. Carbone – G. Rizzi, Le Scritture ai tempi di Gesù, op. cit., 109-110)
Si può fare un confronto con Midraš
Genesi Rabbah :
“Un’altra spiegazione: Disse R.
Jishaq: Quando Abramo stava per legare Isacco suo figlio, questi gli disse:
Padre, io sono giovane e ho paura che forse tremi il mio corpo per la paura del
coltello, mi faccia del male e forse la macellazione non sia valida e non ti
sia considerato quale sacrificio: dunque legami bene e subito.
E legò Isacco
suo Figlio (Gn 22,9).
Può un uomo legare un figlio di 37 anni senza il suo
consenso? Subito stese Abramo la sua mano (Gn 22,10).
Stendeva la mano per
prendere il coltello e dai suoi occhi scendevano le lacrime, e le lacrime che
provenivano dalla compassione paterna cadevano sugli occhi d’Isacco, tuttavia
egli era felice di eseguire la Volontà del suo Creatore, mentre gli angeli si
raccoglievano in schiere al disopra, e che cosa dicevano?
Sono deserte le
strade ed è cessato il transito per le vie, è stata infranta l’alleanza, ha
disprezzato la città (Is 33,8).
Non si compiace più di Gerusalemme e del
Santuario che aveva intenzione di dare in possesso ai discendenti di Isacco.
Non si tiene conto dell’uomo. Non sussiste il merito di Abramo. Nessuna
creatura è considerata ai suoi occhi. Disse Rabbi Aha: Abramo cominciò a
meravigliarsi: questi fatti non sono altro che fatti che portano stupore!
Ieri
dicesti: la tua discendenza prenderà il nome da Isacco (Gn 21,12), ed oggi hai
cambiato e hai detto: prendi tuo figlio (Gn 22,2).
Ed ora tu mi dici: Non
mettere le mani addosso al ragazzo!
Gli disse il Santo, che egli sia benedetto:
Abramo, non infrangerò mai la mia alleanza ed il detto delle mie labbra non
muterò (Sal 89,35), la mia alleanza manterrò con Isacco. Quando ti ho detto: Prendi
tuo figlio, non ti ho detto: Scannalo, ma: Fallo salire (gioco sul TE della
radice ’lh, che può voler dire ‘olocausto’ o ‘salire’). Te l’ho detto per
amore, l’hai fatto salire ed hai eseguito il mio ordine, ora fallo scendere.”
(il testo riportato è tratto da S. P. Carbone – G. Rizzi, Le Scritture ai tempi di Gesù, op. cit., 110)
Il Covid-19 si va diffondendo su tutta la Terra.
Preghiamo anche noi: Pietà di noi Signore. Contro di Te abbiamo peccato. Mostraci la Tua benevolenza, mostraci il Tuo amore.
Buona giornata a tutti.
Stefania