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sabato 18 gennaio 2020

Riconoscere Dio al centro della vita – Dietrich Bonhoeffer

Dio non si vergogna della bassezza dell'uomo, vi entra dentro (...) 
Dio è vicino alla bassezza, ama ciò che è perduto, ciò che non è considerato, l'insignificante, ciò che è emarginato, debole e affranto; dove gli uomini dicono "perduto", lì egli dice "salvato"; dove gli uomini dicono "no", lì egli dice "sì".
Dove gli uomini distolgono con indifferenza o altezzosamente il loro sguardo, lì egli posa il suo sguardo pieno di amore ardente e incomparabile. Dove gli uomini dicono "spregevole", lì Dio esclama "beato".
Dove nella nostra vita siamo finiti in una situazione in cui possiamo solo vergognarci davanti a noi stessi e davanti a Dio, dove pensiamo che anche Dio dovrebbe adesso vergognarsi di noi, dove ci sentiamo lontani da Dio come mai nella vita, proprio lì Dio ci è vicino come mai lo era stato prima.
Lì egli vuole irrompere nella nostra vita, lì ci fa sentire il suo approssimarsi, affinché comprendiamo il miracolo del suo amore, della sua vicinanza e della sua grazia.

- Dietrich Bonhoeffer -



Chi non conosce la necessità di lottare con le domande più profonde della sua vita e nell’attesa non tiene aperti gli occhi con desiderio finché la verità non gli si rivela, costui non può figurarsi nulla della magnificenza di questo momento in cui risplenderà la chiarezza; e chi vuole ambire all'amicizia e all’amore di altro, senza attendere che la sua anima si apra all’altro fino ad averne accesso, a costui rimarrà eternamente nascosta la profonda benedizione di una vita che si svolge tra due anime.
Nel mondo dobbiamo attendere le cose più grandi, più profonde, più delicate, e questo non avviene in modo tempestoso, ma secondo la legge divina della germinazione, della crescita e dello sviluppo.
... Attendere è un’arte che il nostro tempo impaziente ha dimenticato. Esso vuole staccare il frutto maturo non appena germoglia; ma gli occhi ingordi vengono soltanto illusi, perché un frutto apparentemente così prezioso è dentro ancora verde, e mani prive di rispetto gettano via senza gratitudine ciò che li ha delusi. Chi non conosce la beatitudine acerba dell’attendere, cioè il mancare di qualcosa nella speranza, non potrà mai gustare la benedizione intera dell’adempimento.

 - Dietrich Bonhoeffer -



...Là dove l'uomo non viene più considerato come un essere che sta sotto la protezione di Dio, né guardato come colui che reca in sé lo stesso soffio vitale divino, si comincia a teorizzare che se ne possa apprezzare il valore in termini esclusivamente funzionali e strumentali. 

Là fiorisce quella barbarie che ne distrugge irrimediabilmente la dignità...

Joseph Ratzinger - da "Creazione e peccato"




Buona giornata a tutti :-)



giovedì 13 dicembre 2018

Santa Lucia oggi 13 dicembre: ecco la vera storia


La vera storia di Santa Lucia è ambientata nel quarto secolo, in Sicilia, a Siracusa. Ci troviamo nel periodo delle persecuzioni contro i Cristiani.
Lucia è una donna di umili origini, la quale sembra essere destinata ad un buon futuro di moglie e madre. Un giorno, però, la vita di Lucia viene stravolta nel momento in cui scopre che sua mamma è gravemente ammalata: la donna si reca sulla tomba di Sant'Agata per chiederne la guarigione. 
La Santa le appare e le dice che se vuole vedere sua mamma di nuovo in vita dovrà mettere al primo posto le attenzioni per i bambini poveri e in secondo piano l'amore verso il suo fidanzato.
Lucia accetta e nel momento in cui torna a casa trova sua mamma miracolosamente guarita. Ecco allora che Lucia decide di donarsi a Gesà e di rompere il fidanzamento. La cosa scatenerà l'ira del suo compagno che la denuncerà come cristiana. Erano in vigore i decreti di persecuzione dei cristiani emanati dall'imperatore Diocleziano.

Il processo si svolse davanti all'arconte Pascasio. Minacciata di essere mandata in un lupanaro, tra le prostitute, Lucia rispose: "Il corpo si contamina solo se l'anima acconsente". Il dialogo serrato tra lei ed il magistrato vide piuttosto ribaltarsi le posizioni, tanto da vedere Lucia quasi mettere in difficoltà l'Arconte. Pascasio dunque ordinò che la giovane fosse costretta con la forza, ma lei diventò miracolosamente così pesante, che né decine di uomini né la forza di buoi riuscirono a spostarla. Lucia allora fu sottoposta al supplizio del fuoco, ma ne rimase totalmente illesa, sicché infine, piegate le ginocchia, fu decapitata, o secondo le fonti latine, le fu infisso un pugnale in gola (jugulatio). Morì solo dopo aver ricevuto la Comunione e profetizzato la caduta di Diocleziano e la pace per la Chiesa.
Privo di ogni fondamento, e assente nelle molteplici narrazioni e tradizioni, almeno fino al secolo XV, è l'episodio in cui Lucia si strappa - o le vengono cavati - gli occhi. L'emblema degli occhi sulla coppa, o sul piatto, sarebbe da ricollegarsi, semplicemente, con la devozione popolare che l'ha sempre invocata protettrice della vista a motivo del suo nome Lucia (da Lux, luce).


Il culto di Santa Lucia è legato al culto della Luce.

Nel primo cristianesimo portato nel nord Europa la storia di Santa Lucia si è “adattata” alle tradizioni locali al fine di facilitare la penetrazione del nuovo credo nel tessuto pagano.
Nel culto di Santa Lucia si trovano infatti moltissimi elementi presenti nella tradizione legata a culti di divinità pagane o alle cerimonie del cambio delle stagioni.
La stessa festa dedicata alla Santa e ora fissata al 13 dicembre era in origine intorno al 23 dicembre, cioè vicinissima al solstizio d’inverno (20 o 21 dicembre), da cui il detto “Santa Lucia il giorno più corto che ci sia




La paura atavica che il buio divenga perenne spiega bene l’attenzione verso tradizioni che esaltano la luce. In questo contesto, le feste del solstizio di inverno, in corrispondenza al Natale, e l’invocazione di una santa della luce, sono facilmente comprensibili.
Il legame con la santa è talmente forte da essere sopravvissuto e anzi esaltato dalla cultura 
protestante. Se infatti i mercatini di Natale tedeschi detti di San Nicola si sono trasformati in Mercatini del Bambin Gesù, nella lotta al culto dei santi, in Svezia Santa Lucia è molto venerata anche dalla cultura Luterana e rappresenta un importante legame tra Italia e Svezia. Ogni anno, infatti, viene eletta Santa Lucia di Svezia una ragazzina che raggiungerà Siracusa per prendere parte alla processione della santa.


Santa Lucia, in alcune aree del Nord Italia appare come portatrice di doni ai bambini, prima e in sostituzione di Babbo Natale (o San Nicola).
Questa tradizione pone la santa tra i vari personaggi che, tra dicembre e gennaio, 
coccolano i bambini: Babbo Natale/San Nicola, i Re Magi, la Befana e appunto, Santa Lucia.Verona la storia si riallaccia alla santa come portatrice di doni.
A causa di una
 forte epidemia di infezione agli occhi, nel 1200 i genitori decisero di far fare ai bambini un pellegrinaggio in onore della santa. 
Si trattava di compiere il pellegrinaggio a piedi scalzi e senza mantello, fino alla chiesa di Sant'Agnese, dedicata alla martire siracusana. Oggi, nel luogo dove un tempo sorgeva la chiesa, si trova invece la sede de comune scaligero: Palazzo Barbieri. 
I bambini si rifiutarono di partecipare al pellegrinaggio finché gli adulti non promisero che, al loro ritorno, la santa avrebbe portato loro dei doni.
Ancora oggi il 13 dicembre i bambini sono portati in chiesa per la benedizione agli occhi e la notte del 12 attendono dei doni.


E ora un ricordo personale. Il 13 dicembre 2001 il nord Italia fu sommerso da una neve eccezionale. Quel fenomeno meteorologico fu chiamato il Blizzard di Santa Lucia. Era una mattina come le altre e come tutte le mattina ero uscita per andare al lavoro. Nel corso della giornata la "bomba siberiana" irruppe nel nord Italia e nel tardo pomeriggio arrivò anche a Milano e la Lombardia, sommergendo la città con una nevicata eccezionale.




Tornai a casa in questa situazione .


Preghiera a Santa Lucia


O gloriosa martire della Cattolica Chiesa,
luce di santità ed esempio di fortezza,
pensando alle tue sublimi virtù,
nasce in me la brama di praticarle,
ma sono debole a tanto:
perciò a te mi volgo o vergine e ti prego
di ottenermi dal Sommo Bene la
costanza nell'effettuare il mio desiderio
ed una scintilla del tuo divino amore:
affinché io disprezzi, al par di te,
i vani piaceri terreni aspirando
solamente ai gaudi eterni.
Così sia.


Buona giornata a tutti. :-)