che riceviamo dalle mani di Dio.
Dio ci dà una giornata intera
da lui stesso preparata per noi.
Non vi è nulla di troppo
e nulla di "non abbastanza",
nulla di indifferente
e nulla di inutile.
È un capolavoro di giornata
che viene a chiederci di essere vissuto.
Noi la guardiamo
come una pagina di agenda,
segnata d'una cifra e d'un mese.
La trattiamo alla leggera
come un foglio di carta.
Se potessimo frugare il mondo
e vedere questo giorno elaborarsi
e nascere dal fondo dei secoli,
comprenderemmo il valore
di un solo giorno umano.
Quando
fra noi si interrompe la comunicazione, ne soffriamo tutti: quando nessuno ci
ascolta o ci comprende diventiamo come bombe pronte a esplodere.
L'ascolto
compassionevole, invece, porta alla guarigione: a volte dieci minuti di ascolto
profondo bastano a trasformarci e a riportare il sorriso sulle nostre labbra.
In
famiglia molti di noi hanno perso la capacità di ascoltare
ed
esprimersi con la parola amorevole, forse perché nessuno è capace di ascoltare
gli altri, dunque ci sentiamo molto soli anche all'interno della famiglia.
Abbiamo
perso la capacità di dire le cose con calma, ci irritiamo troppo facilmente;
ogni volta che apriamo la bocca ci escono parole acide e amare.
Abbiamo
perso la capacità di parlare con gentilezza, e senza questa capacità non c'è
modo di recuperare l'armonia, l'amore e la felicità.
- Thich Nhat Hanh -
su Essere Indaco
«Accanto
alle due realtà di religione e anti-religione esiste, nel mondo in espansione
dell’agnosticismo, anche un altro orientamento di fondo: persone alle quali non
è stato dato il dono del poter credere e che tuttavia cercano la verità, sono
alla ricerca di Dio.
Persone
del genere non affermano semplicemente: “Non esiste alcun Dio”.
Esse
soffrono a motivo della sua assenza e, cercando il vero e... il buono, sono
interiormente in cammino verso di Lui. Sono “pellegrini della verità,
pellegrini della pace”.
Pongono
domande sia all’una che all’altra parte.
Tolgono agli atei combattivi la loro falsa certezza, con la quale pretendono di sapere che non c’è un Dio, e li invitano a diventare, invece che polemici, persone in ricerca, che non perdono la speranza che la verità esista e che noi possiamo e dobbiamo vivere in funzione di essa.
Ma chiamano in causa anche gli aderenti alle religioni, perché non considerino Dio come una proprietà che appartiene a loro così da sentirsi autorizzati alla violenza nei confronti degli altri.
Queste persone cercano la verità, cercano il vero Dio, la cui immagine nelle religioni, a causa del modo nel quale non di rado sono praticate, è non raramente nascosta. Che essi non riescano a trovare Dio dipende anche dai credenti con la loro immagine ridotta o anche travisata di Dio.
Così la loro
lotta interiore e il loro interrogarsi è anche un richiamo per i credenti a
purificare la propria fede, affinché Dio – il vero Dio – diventi accessibile».
- Papa Benedetto XVI -
Buona giornata a tutti :-)
Nessun commento:
Posta un commento