«Sono
troppo poche […] le teorie sul modo di allevare i bambini che assumono come
punto di partenza l’infanzia dei genitori.
Quello di trattare i
nostri figli altrettanto bene di quanto facciamo con noi stessi è un principio
reversibile: verso noi stessi dovremmo comportarci come ci comportiamo con i
nostri figli.
Tuttavia coloro che dentro di sé portano un bambino sofferente e
maltrattato, le cui esigenze non vengono mai prese in considerazione,
potrebbero fare confusione fra “trattare altrettanto bene” e “trattare allo
stesso modo”, e una simile confusione avrebbe esiti disastrosi: basta pensare
ai tre errori più frequenti che si possono fare allevando un figlio, che voglio
sommariamente elencare:
Dare al nostro figlio ciò che avremmo desiderato e non abbiamo mai avuto
Ciò significa
che al figlio viene dato ciò che corrisponde ai desideri del genitore, non
ai desideri del figlio: indipendentemente dalle sue esigenze e bisogni
reali, gli si offre quel che i genitori avevano desiderato per se stessi da
piccoli.
Con un’ulteriore complicazione: il bambino che il genitore porta
dentro di sé, sentendosi tuttora inascoltato nelle sue richieste, tenderà a
provare un sentimento di gelosia nei confronti del figlio, pretendendo da lui
obbedienza e gratitudine a mo’ di compensazione.
Servirci di nostro figlio per vivere la vita che noi non abbiamo potuto vivere
Il padre
che spinge il figlio alla professione che lui stesso aveva tanto sognato, la
madre che fa della figlia il sostituto di quel compagno adulto che il marito
non riesce a essere; i genitori che spingono i figli verso successi e traguardi
che sono essenzialmente degli status symbol… questi e altri ancora sono tutti
sistemi di subordinazione del sé autentico dei figli a vecchie e nuove
aspirazione dei genitori.
Fare a nostro figlio quel che è stato fatto a noi per giustificare e normalizzare la nostra infanzia
In mancanza di una scelta liberatoria quale quella di volgere
il nostro cammino, di rivedere, di ripensare, e soprattutto di capire che ciò
che ci hanno fatto era sbagliato, immeritato e non necessariamente fatto “per
il nostro bene”, noi genitori tendiamo inevitabilmente a riproporre ai figli,
anche se in forme diverse, gli stessi abusi che abbiamo dovuto subire
nell’infanzia.
In
ciascuno dei casi che ho appena menzionato il bambino bisognoso del passato che
vive dentro il genitore tende a sovrapporsi continuamente al bambino reale
del presente.
È soprattutto nell’ultimo caso citato, quello dell’abuso che si
trasmette da una generazione all’altra, che oggi si sta iniziando a prendere
coscienza della gravità del fenomeno. […] Come ha detto W. D. Wall, un esperto
inglese di psicologia dell’infanzia, “i figli crescono bene quando crescono
bene i loro genitori”.»
- Gloria Steinem -
Da: «Autostima»; titolo originale:
«Revolution from Within», Little, Brown & Company, 1992; traduzione
dall’inglese di Serena Lauzi e Annabianca Mazzoni, Milano, Rizzoli, 1992, pp.
99-100
Il
fondamento di ogni stato è l’educazione dei suoi giovani.
- Diogene -
L’educazione è semplicemente l’anima di una
comunità, che passa da una generazione all’altra.
- Gilbert K. Chesterton -
Buona giornata a tutti. :-)
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