domenica 16 ottobre 2016

Regola fondamentale del Silenzio -

Silenzio  è  il  custode  della  giustizia. 
Nel  Silenzio  e  nella  speranza  starà  la  loro  fortezza. 
Sarà  necessario  guardarsi  con molta  attenzione  dal  parlar  molto  poiché  è scritto  (e  gli  esempi  sono  numerosi):  “Nel  molto  parlare  non  manca  la colpa, chi frena le labbra è prudente” (Proverbi 10,19). 
Inoltre chi è sconsiderato nel parlare ne sentirà danno. 
Chi  parla  molto  ferisce  la  sua  anima. 
Il  Signore  dice:  “Di  ogni  parola  infondata  gli  uomini  renderanno  conto nel  giorno  del giudizio”  (Matteo  12,36).  
Per  questo  motivo  ciascuno  pesi  le  sue  parole  e  metta  giusti  freni  alla sua  bocca  per  non scivolare e cadere a causa della sua lingua: la caduta sarà insanabile e mortale. 
Ciascuno,  dunque,  custodisca  la  sua  condotta  per  non  peccare  con  la lingua  e  si  sforzi  di  osservare  con  diligenza  ed attenzione il Silenzio che è custode della giustizia! 
Ricordiamo  sempre  ciò  che  il  Signore  dice  nel  Vangelo:  “Chi  vuol  essere grande  tra  voi  si  farà  vostro  servitore  e  chi  vuol essere  il  primo  tra  voi sarà  il  servo  di  tutti”  (Marco  10,43-44).
Se  qualcuno  vorrà  dare  di  più  il  Signore  stesso,  al  suo ritorno, lo ricompenserà. Tuttavia si usi quella discrezione chi è “maestra di ogni virtù”. Se non credi ascolta il Silenzio e troverai la risposta Maria  Ausiliatrice desidera  il  risveglio  della  fede  che  è  sentimento  della  singola  persona prima  ancora  di  diventare  motore di  una  comunità. 
Se  non  si  è  convinti dell’apparizione  oppure  non  si  possiede  ancora  il dono  della  fede  non  ci si  deve sentire esclusi da questo movimento perché, al contrario, si è al centro dell’azione di Maria Santissima. 
E’  bene  ricordare  che:  “Quando  però  verrà lo  Spirito  di  verità,  egli  vi guiderà  alla  verità  tutta  intera….  “  (Gv 16,13);  si deve  avere  il  coraggio di  ascoltare  la  propria  coscienza  più profonda  al  riparo  da  giudizi esterni affrettati:  si  darà  così tempo e modo allo Spirito Santo di agire e “sbloccare” le nostre posizioni più rigide. 
“Ecco, il Signore  passò.  Ci  fu  un  vento  impetuoso…  ma  il  Signore  non era  nel vento.  
Dopo  il  vento  ci  fu  un  terremoto,  ma il  Signore  non  era  nel terremoto. Dopo  il  terremoto  ci  fu  un  fuoco,  ma  il  Signore  non  era  nel fuoco.

Dopo  il  fuoco  ci  fu  il mormorio di un vento leggero….” (1Re 19,12) 
Può  capitare  anche  a  chi  crede  all’apparizione  di  faticare  a  capirne alcuni  aspetti;  nel  silenzio  della  preghiera  personale  si potranno cogliere le risposte preziose dello Spirito Santo alle proprie domande.




Se ami la verità sii amante del silenzio che, come il sole, ti illuminerà in Dio. Il silenzio ti libererà dalla falsa conoscenza e ti aprirà a Dio stesso.

- Isacco di Ninive - 
Un'umile speranza, Qiqajon



Non abbiamo spaventato Dio

Silenzio.
Attesa.
Sì: non abbiamo spaventato Dio.
Nonostante le nostre guerre, le nostre urla, i nostri schiamazzi inutili non abbiamo spaventato Dio.
Nonostante gli sprechi, gli scandali e la tecnocrazia non abbiamo spaventato Dio.
Nonostante la fame, l'ignoranza, l'inadeguatezza della nostra povera umanità non abbiamo spaventato Dio.
Silenzio.
Attesa.
Ma ne sei sicuro?
Sì: nonostante l'uomo si sia abituato a tutto, perfino a se stesso, non abbiamo spaventato Dio.
Ancora una volta si apre la notte del tempo, ancora una volta Lui non rinuncia a farsi piccolo, a spezzarsi per poterci accompagnare, di nuovo, su quei frantumati sentieri che abbiamo minato, su cui ci smarriamo, su quei sentieri che in salita, a fatica, percorriamo.
Silenzio.
Attesa.
Grazie, Signore, per essere quella unità che tanto ci manca, anche quest'anno.
Con tutto il cuore, che la carezza dell'eterno sorrida al tuo tempo.

- Luca Peyron -


Buona giornata a tutti. :-)




Nessun commento: