giovedì 9 gennaio 2014

Due - Valore di Erri de Luca


Quando saremo due saremo veglia e sonno
affonderemo nella stessa polpa
come il dente di latte e il suo secondo,
saremo due come sono le acque, le dolci e le salate,
come i cieli, del giorno e della notte,
due come sono i piedi, gli occhi, i reni,
come i tempi del battito
i colpi del respiro.
Quando saremo due non avremo metà
saremo un due che non si può dividere con niente.
Quando saremo due, nessuno sarà uno,
uno sarà l'uguale di nessuno
e l'unità consisterà nel due.
Quando saremo due
cambierà nome pure l'universo
diventerà diverso.

(Erri de Luca)



Il tempo che trascorri con le persone giuste, annulla l’amaro lasciato da quelle sbagliate.


C. Nateri



Proverai la tremenda ansia di non essere abbastanza. L’amore ci rende fragili.


- Gabriel Garcia Marquez -




L’uomo e la donna sono due scrigni chiusi a chiave, dei quali uno contiene la chiave dell’altro.

- Karen Blixen - 


Valore  - Erri de Luca

Considero valore ogni forma di vita, la neve, la fragola, la mosca.
Considero valore il regno minerale, l'assemblea delle stelle.
Considero valore il vino finché dura il pasto, un sorriso involontario, la stanchezza di chi non si è risparmiato, due vecchi che si amano.
Considero valore quello che domani non varrà più niente e quello che oggi vale ancora poco.
Considero valore tutte le ferite.
Considero valore risparmiare acqua, 
riparare un paio di scarpe, 
tacere in tempo, accorrere a un grido, 
chiedere permesso prima di sedersi, 
provare gratitudine senza ricordare di che.
Considero valore sapere in una stanza dov'è il nord, 
qual' è il nome del vento che sta asciugando il bucato.

Considero valore il viaggio del vagabondo, 
la clausura della monaca, 
la pazienza del condannato, qualunque  colpa sia.
Considero valore l'uso del verbo amare e l'ipotesi che esista un creatore.
Molti di questi valori non ho conosciuto.

(Erri de Luca)



“Da coriandolo di neve a valanga, da elemosina a scrigno,
da acino a mosto, da gradino a precipizio,
da cellula a organismo, da candela a rogo
dall’infimo succede il gigantesco, così pur’io
che uso il verbo amare.
In bocca ho una stanza di baci rinchiusi
che fanno il rumore di un alveare.
Poi il corpo si precipita alle labbra
come alla porta della città per applaudire.” 

- Erri De Luca – 

Buona giornata a tutti J



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