giovedì 21 marzo 2013

I guerrieri della luce… - Paulo Coelho -


I guerrieri della luce hanno sempre un bagliore nello sguardo.
Essi vivono nel mondo, fanno parte della vita di altri uomini, e hanno iniziato il loro viaggio senza bisaccia e senza sandali.
In molte occasioni sono codardi.
Non sempre agiscono correttamente.
Soffrono per cose inutili, assumono atteggiamenti meschini, e a volte si ritengono incapaci di crescere.
Sovente si credono indegni di qualsiasi benedizione o miracolo.
Non sempre sono sicuri di ciò che stanno facendo.
Molte volte trascorrono la notte in bianco, pensando che la loro vita non ha alcun significato.
Per questo sono guerrieri della luce.
Perché sbagliano.
Perché si interrogano.
Perché cercano una ragione: e certamente la troveranno.

(Paulo Coelho)
Fonte: Guerriero della Luce





Facciamo ogni giorno l' "Atto di Consacrazione a San Michele Arcangelo"'


O grande Principe del cielo, difensore fedelissimo della Chiesa,
San Michele Arcangelo, io,
quantunque indegno di apparire dinanzi a te,
confidando tuttavia nella tua speciale bontà,
mi presento a te, accompagnato dal mio Angelo Custode e,
in presenza di tutti gli Angeli del cielo
che prendo a testimoni della mia devozione verso di te,
ti scelgo oggi come mio protettore
e particolare avvocato
e mi propongo fermamente di onorarti quanto più potrò. 

Assistimi durante tutta la mia vita,
affinché mai io offenda Dio né in opere né in parole né in pensieri.

Difendimi contro tutte le tentazioni del demonio,
specialmente riguardo la fede e la purezza,
e nell'ora della morte infondi la pace alla mia anima
e introducila nella Patria eterna.
San Michele Arcangelo,
difendici nella lotta affinché non periamo nell'estremo giudizio.
Amen.






William Wallace: Figli di Scozia! Io sono William Wallace!

Soldato Scozzese: William Wallace è alto due metri!

William Wallace: Sì, l'ho sentito dire. E uccide i nemici a centinaia.
E se ora fosse qui distruggerebbe gli inglesi con palle di fuoco dagli
 occhi e fulmini tonanti dal culo!
Sono io William Wallace e ho dinanzi agli occhi un intero esercito
di miei compatrioti decisi a sfidare la tirannia...
Siete venuti a combattere da uomini liberi...
e uomini liberi siete... senza libertà cosa farete? Combatterete?

Soldato Scozzese: No, non combatterò...

Soldato Scozzese: Contro quelli? No, fuggiremo! E resteremo vivi!

William Wallace: Certo, chi combatte può morire... chi fugge resta vivo,
almeno per un po'... Agonizzanti in un letto, fra molti anni da adesso...
siete sicuri che non sognerete di barattare tutti i giorni che avrete
vissuto a partire da oggi per avere l'occasione,
solo un'altra occasione, di tornare qui sul campo,
ad urlare ai nostri nemici che possono toglierci la vita
ma non ci toglieranno mai la libertà! 




L'ADDIO


"Dove state andando, padrone?" gridò Sam, benchè avesse finalmente capito quel
che stava succedendo.

"Ai Rifugi, Sam", disse Frodo.

"E io non posso venire"

"No, Sam. Non ancora, comunque, non oltre i Rifugi. Benché sia stato anche tu
Portatore dell'Anello, per poco tempo. Forse verrà la tua ora.
Non essere troppo triste, Sam [...]."

"Ma", disse Sam, e le lacrime incominciarono a sgorgargli dagli occhi
"credevo che anche voi voleste godervi la Contea, per anni e anni, dopo tutto
quello che avete fatto".

"Anche io lo credevo, un tempo. Ma sono stato ferito troppo profondamente, Sam.
Ho tentato di salvare la Contea, ed è stata salvata, ma non per merito mio. 
Accade sovente così, Sam, quando le cose sono in pericolo:
qualcuno deve rinunciare, perderle, affinchè altri possano conservarle. 
Ma tu sei il mio erede: tutto ciò che ebbi e che avrei potuto avere io, lo lascio a te;
e poi tu hai Rosa, ed Elanor, e verranno anche il piccolo Frodo e la piccola Rosa,
e Merry e Cioccadoro e Pipino, e forse altri che ancora non vedo. 
Le tue mani e il tuo cervello saranno necessari dappertutto. [...].

Coraggio, ora cavalca con me!"

JRR Tolkien


Un lungo addio



La sua elezione a pontefice era stata accolta da molti con freddezza. 

Un papa teologo. E tedesco per di più. 
Invece il suo magistero robusto, la sua cordialità riservata,
il suo stile paterno improntato a schiettezza e “normalità” hanno sciolto, 
quasi fin da subito, ogni  riserva per lasciare spazio a stima e affetto.

Poi, all’improvviso, l’annuncio che ha scosso la chiesa e il mondo.
Quelle parole pronunciate in latino, quasi sottovoce, hanno dato il via ad un 
lungo addio che si è concluso il 28 febbraio 2013.
Un lungo addio che ha offerto a tanti fedeli la possibilità di dirgli grazie, e a lui 
– Benedetto XVI – di spiegare le ragioni di una scelta storica.

Alla numerosissima folla accorsa da ogni parte del mondo per partecipare all’ultima
udienza, ha raccontato il suo cammino di uomo e di papa: «quando, il 19 aprile di
quasi otto anni fa, ho accettato di assumere il ministero petrino ho avuto la ferma
certezza che mi ha sempre accompagnato: questa certezza della vita della Chiesa
dalla Parola di Dio.
In quel momento, come ho già espresso più volte, le parole che sono risuonate 
nel mio cuore sono state: Signore, perché mi chiedi questo e che cosa mi chiedi?
È un peso grande quello che mi poni sulle spalle, ma se Tu me lo chiedi, 
sulla tua parola getterò le reti, sicuro che Tu mi guiderai, 
anche con tutte le mie debolezze.

E otto anni dopo posso dire che il Signore mi ha guidato, mi è stato vicino,
ho potuto percepire quotidianamente la sua presenza».

Un papa che parla con il cuore in mano.
Un uomo che ha trovato il coraggio di tornare ad essere un “povero cristiano”.







"Non siete cristiani finti, cristiani solo a parole.
Siete cristiani con la parola, con il cuore, con le mani.
Sentite come cristiani, parlate come cristiani e fate opera di cristiani.
Ma voi soli non potreste farlo.
E' Gesù che vi darà questo Spirito, vi darà la forza di rinnovare tutto:
non voi, ma Lui in voi".


- Card. J.M. Bergoglio, 2012 -


Buona giornata a tutti. :-)

www.leggoerifletto.it




























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