Visualizzazione post con etichetta Pablo Neruda. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Pablo Neruda. Mostra tutti i post

sabato 18 novembre 2023

Ode alla pace - Pablo Neruda

                                              Sia pace per le aurore che verranno,
pace per il ponte, pace per il vino,
pace per le parole che mi frugano
più dentro e che dal mio sangue risalgono
legando terra e amori con l’antico canto;
e sia pace per le città all’alba
quando si sveglia il pane,
pace al libro come sigillo d’aria,
e pace per le ceneri di questi
morti e di questi altri ancora;
e sia pace sopra l’oscuro ferro di Brooklyn, al portalettere
che entra di casa in casa come il giorno,
pace per il regista che grida al megafono rivolto ai convolvoli,
pace per la mia mano destra 

che brama soltanto scrivere il nome
Rosario, pace per il boliviano segreto come pietra
nel fondo di uno stagno, pace perché tu possa sposarti;
e sia pace per tutte le segherie del Bio-Bio,
per il cuore lacerato della Spagna,
sia pace per il piccolo Museo
di Wyoming, dove la più dolce cosa
è un cuscino con un cuore ricamato,
pace per il fornaio ed i suoi amori,
pace per la farina, pace per tutto il grano
che deve nascere, pace per ogni
amore che cerca schermi di foglie,
pace per tutti i vivi,
per tutte le terre e le acque.
Ed ora qui vi saluto,
torno alla mia casa, ai miei sogni,
ritorno alla Patagonia, dove
il vento fa vibrare le stalle
e spruzza ghiaccio
l’oceano. Non sono che un poeta
e vi amo tutti, e vago per il mondo
che amo: nella mia patria i minatori
conoscono le carceri e i soldati
danno ordini ai giudici.
Ma io amo anche le radici
del mio piccolo gelido paese.
Se dovessi morire mille volte,
io là vorrei morire:
se dovessi mille volte nascere,
là vorrei nascere,
vicino all’araucaria selvaggia,
al forte vento che soffia dal Sud.
Nessuno pensi a me.
Pensiamo a tutta la terra, battendo
dolcemente le nocche sulla tavola.
Io non voglio che il sangue
torni ad inzuppare il pane, i legumi, la musica:
ed io voglio che vengano con me
la ragazza, il minatore, l’avvocato, il marinaio,
il fabbricante di bambole
e che escano a bere con me il vino più rosso.
Io qui non vengo a risolvere nulla.

Sono venuto solo per cantare
e per farti cantare con me.

- Pablo Neruda -



- Fammi contare le tue cicatrici. –
- Perchè? –
- Perchè così posso vedere quante volte hai avuto bisogno di me e io non c’ero. 



L’attrasse a sé e le cercò le labbra.

Fu un bacio casto, tiepido, lieve tuttavia ebbe l’effetto di una scossa tellurica nei loro sensi. Entrambi percepirono la pelle dell’altro prima mai così precisa e vicina, la pressione delle loro mani, l’intimità di un contatto anelato fin dagli inizi del tempo. 
Li invase un calore palpitante nelle ossa nelle vene nell’anima, qualcosa che non conoscevano o che avevano del tutto scordato, perché la memoria della carne è fragile. Tutto scomparve intorno ed ebbero coscienza solo delle labbra unite che prendevano e ricevevano. 

L’ardore di quel bacio non li abbandonò per molti giorni e riempì di fantasmi delicati le loro notti, lasciando il ricordo sulla pelle, come una bruciatura. 

La gioia di quell’incontro li rapiva, facendoli levitare per strada, li spingeva a ridere senza motivo apparente, li risvegliava concitati nel mezzo di un sonno. Si toccavano le labbra con la punta delle dita ed evocavano esattamente la forma della bocca dell’altro.

- Isabel Allende – 
da: "D’amore e ombra"




Di notte sogno che tu ed io siamo due piante che son cresciute insieme con radici intrecciate… 
e che tu conosci la terra e la pioggia come la mia bocca, perché di terra e di pioggia siamo fatti.

- Pablo Neruda - 




Buona giornata a tutti. :-)


sabato 19 agosto 2023

Sarà come non fossimo mai stati - Pablo Neruda

Sarà come non fossimo mai stati. 
Un giorno moriremo entrambi, 
l’uno lontano dall’altra,
e nessuno si ricorderà più di noi.
Nessuno.
Nessuno si ricorderà 
del nostro tempo insieme,
così breve,
così eternamente breve,
da sembrare una vita.
Un giorno, non ci saremo più,
e chi si ricorderà di noi,
dei nostri primi giorni,
di te, di com’eri fragile e bianca,
e di me, che non parlarne è meglio?
Nessuno.
Un giorno, questo è certo,
non ci saremo più,
e chi potrà ricordarsi
del nostro piccolo mondo insieme,
così caldo, eppure così freddo,
così leggero, eppure così difficile
da levarsi di dosso? 
Nessuno.
Solo io e te, ora, possiamo ricordare,
dopo di noi, nessuno. 
E sarà come non fossimo mai stati.

- Pablo Neruda -


 [E' terribile pensare che siamo tutti uomini, tutti destinati, chi più chi meno, a portare il nostro fardello sotto un cielo sconosciuto, e che non vogliamo fare il minimo sforzo per capirci a vicenda.]

Per anni e anni, insomma, avevo vissuto senza accorgermene. Avevo fatto tutto quello che mi avevano detto di fare con scrupolo, meglio che potevo: ma senza cercare di conoscerne il motivo, senza cercare di capire. 

Un uomo deve avere una professione, e la mamma aveva fatto di me un medico; deve avere dei figli, e io ne avevo; deve avere una casa e una moglie, e io le avevo. 

Deve svagarsi, e io giravo in automobile e giocavo a bridge, a tennis. 

Deve prendersi delle vacanze, e io portavo la famiglia al mare. Continuavo a fare i gesti di ogni giorno, ma non creda che fossi infelice; avevo soltanto l’impressione di girare a vuoto. Allora mi sono sentito pervadere a poco a poco da un’inquietudine vaga, talmente vaga che non so come parlarne. 

Mi mancava qualcosa e non sapevo che cosa.

- Georges Simenon -
 da Lettera al mio giudice - Traduzione di Dario Mazzone


Buona giornata a tutti :-)


 

mercoledì 6 luglio 2022

L'insetto - Pablo Neruda

                                                      Dai tuoi fianchi ai tuoi piedi
voglio fare un lungo viaggio.
Son più piccolo di un insetto.
Vado per queste colline,
son colore d’avena,
hanno tracce sottili
che solo io conosco,
centimetri bruciati,
pallide prospettive.
Qui c’è una montagna.
Mai uscirò da essa.
Oh, che muschio gigante!
È un cratere, una rosa
di fuoco inumidito!
Per le tue gambe discendo
filando una spirale
o dormendo nel viaggio
e giungo alle tue ginocchia
di rotonda durezza
come alle cime dure
di un chiaro continente.
Verso i tuoi piedi scivolo
alle otto aperture,
dalle tue dita acuminate
lente, peninsulari,
e da esse al vuoto
del lenzuolo bianco
cado, cercando cieco
e affamato il tuo contorno
di anfora bruciante!

Pablo Neruda

Henri Pierre Picou (1824-1895), Aphrodite

De tus caderas a tus pies
quiero hacer un largo viaje.
Soy más pequeño que un insecto.
Voy por estas colinas,
son de color de avena,
tienen delgadas huellas
que sólo yo conozco,
centímetros quemados,
pálidas perspectivas.
Aquí hay una montaña.
No saldré nunca de ella.
¡Oh qué musgo gigante!
¡ Y un cráter, una rosa
de fuego humedecido!
Por las piernas desciendo
hilando una espiral
o durmiendo en el viaje
y llego a tus rodillas
de redonda dureza
como a las cimas duras
de un claro continente.
Hacia tus pies resbalo,
a las ocho aberturas,
de tus dedos agudos,
lentos, peninsulares,
y de ellos el vacío
de la sábana blanca
caigo, buscando ciego
y hambriento tu contorno
de vasija quemante!

Pablo Neruda




Buona giornata a tutti. :-)


lunedì 21 marzo 2022

Restare in silenzio - Pablo Neruda

Ora conteremo fino a dodici
e tutti resteremo fermi.
Una volta tanto sulla faccia della terra,
non parliamo in nessuna lingua;
fermiamoci un istante,
e non gesticoliamo tanto.

Che strano momento sarebbe
senza trambusto, senza motori;
tutti ci troveremmo assieme
in un improvvisa stravaganza.

Nel mare freddo il pescatore
non attenterebbe alle balene
e l’uomo che raccoglie il sale
non guarderebbe le sue mani offese.

Coloro che preparano nuove guerre,
guerre coi gas, guerre col fuoco,
vittorie senza sopravvissuti,
indosserebbero vesti pulite
per camminare coi loro fratelli
nell’ombra, senza far nulla.

Ciò che desidero non va confuso
con una totale inattività.
È della vita che si tratta…

Se non fossimo così votati
a tenere la nostra vita in moto
e per una volta tanto non facessimo nulla,
forse un immenso silenzio interromperebbe la tristezza
di non riuscire mai a capirci
e di minacciarci con la morte.

Forse la terra ci può insegnare,
come quando tutto d’inverno sembra morto
e dopo si dimostra vivo.

Ora conterò fino a dodici
e voi starete zitti e io andrò via.

- Pablo Neruda - 

Alphonse Osbert (1857-1939), Christ and the Samaritan  

"Manda il tuo messaggero davanti a noi, Signore,
un angelo, un uomo, una donna
che ci insegnino a chinarci profondamente
sulla nostra vita, sul volto degli altri, sul cuore del mondo.
Manda il tuo messaggero
perché oggi nessuno ode nessuna voce;
manda ancora uomini e donne certi di Dio,
uomini e donne dal cuore in fiamme:
e tu a parlare dai loro roveti.
Vieni più vicino Signore.
Allunga ancora un po’ quella mano
che non hai mai cessato di tenderci
abbiamo bisogno di sentirti vicino, come acqua nel deserto,
come miele nei giorni dell’amarezza,
come vento e come fuoco
che riaccendono il sogno di un mondo nuovo,
un sogno caldo come quello di Gesù,
come quello dolce di Maria,
seminati nel cuore della vita
come perle di luce
nella carne di ogni creatura".
Amen.
 
.. risonanze di Turoldo dalla Fraternità di Romena ..

particolare dell'angelo - Basilica di san Giovanni Battista, Busto Arsizio (Italy)

Buona giornata a tutti :-)


iscriviti al mio canale YouTube



venerdì 21 maggio 2021

Speranza – Pablo Neruda

Ti saluto, Speranza, tu che vieni da lontano
inonda col tuo canto i tristi cuori.
Tu che dai nuove ali ai sogni vecchi.
Tu che riempi l'anima di bianche illusioni.
Ti saluto, Speranza, forgerai i sogni
in quelle deserte, disilluse vite
in cui fuggì la possibilità di un futuro sorridente,
ed in quelle che sanguinano le recenti ferite.
Al tuo soffio divino fuggiranno i dolori
quale timido stormo sprovvisto di nido,
ed un'aurora radiante coi suoi bei colori
annuncerà alle anime che l'amore è venuto.

- Pablo Neruda -




Amare significa abbracciare 
e nel contempo sopportare molte molte fini, 
e molti molti inizi, 
il tutto nella stessa relazione.

- Clarissa Pinkola Estés -
Da: “Donne che corrono coi lupi”



"La differenza tra mente e cuore?
La mente ti dirà la cosa più intelligente da fare
e il cuore ti dirà ciò che farai comunque."

- Wiz Khalifa -



L'amore, il vero amore,
implica forse la resa totale?
Questa è sempre stata 
la vera domanda.
E non è forse umano 
aspettarsi qualcosa,
per quanto piccolo, 
in cambio dell'amore?
Bisogna essere dei supereroi 
oppure degli dei?
Ci sono limiti al dare?
Si può sanguinare per sempre?

- Henry Miller -




Buona giornata a tutti. :-)

http://www.leggoerifletto.it

iscriviti alla mia pagina YouTube

venerdì 22 gennaio 2021

E ti bacio la bocca bagnata di crepuscolo - Pablo Neruda

 No, non voglio baciarti

in una giornata di sole.

Non voglio che sia estate.

Non voglio che sia in mezzo alla folla.

Vorrei baciarti in una di queste sere d'inverno,

quando il sole scolora nel grigio e nel freddo;

quando sarà più  facile

trovare, insieme,

l'alba dentro l'imbrunire.

- Pablo Neruda - 

Da: "20 poesie d’amore e una canzone disperata", Edizioni Accademia

Lionello Balestrieri (1872 - 1958), "Il bacio"


La speranza ha due bellissime figlie: lo sdegno e il coraggio...
Lo sdegno per la realtà delle cose; il coraggio per cambiarle.

- Pablo Neruda -




Amo l'amore che si suddivide
in baci, letto e pane.
Amore che può essere eterno
e può esser fugace.
Amore che vuol liberarsi
per tornare ad amare.

- Pablo Neruda -



L'amore, mentre la vita ci incalza,
è semplicemente un'onda alta sopra le onde.

- Pablo Neruda -
da "Cento sonetti d'amore"



Oggi lasciate
che sia felice,
io e basta,
con o senza tutti,
essere felice
con l'erba
e la sabbia,
essere felice
con l'aria e la terra,
essere felice
con te, con la tua bocca,
essere felice.

- Pablo Neruda -
da "Ode al giorno felice" 



Buona giornata a tutti. :-)


iscriviti al mio canale YouTube:





sabato 9 gennaio 2021

Perchè tu possa ascoltarmi - Pablo Neruda

Perchè tu possa ascoltarmi
le mie parole
si fanno sottili, a volte,
come impronte di gabbiani sulla spiaggia.

Collana, sonaglio ebbro
per le tue mani dolci come l'uva.

E le vedo ormai lontane le mie parole.
Più che mie sono tue.
Come edera crescono aggrappate al mio dolore antico.

Così si aggrappano alle pareti umide.
E' tua la colpa di questo gioco cruento.
Stanno fuggendo dalla mia buia tana.
Tutto lo riempi tu, tutto lo riempi.

Prima di te hanno popolato la solitudine che occupi,
e più di te sono abituate alla mia tristezza.

Ora voglio che dicano ciò che io voglio dirti
perchè tu le ascolti come voglio essere ascoltato.

Il vento dell'angoscia può ancora travolgerle.
Tempeste di sogni possono talora abbatterle.
Puoi sentire altre voci nella mia voce dolente.
Pianto di antiche bocche, sangue di antiche suppliche.
Amami, compagna. Non mi lasciare. Seguimi.
Seguimi, compagna, su quest'onda di angoscia.

Ma del tuo amore si vanno tingendo le mie parole.
Tutto ti prendi tu, tutto. 
E io le intreccio tutte in una collana infinita
per le tue mani bianche, dolci come l'uva.

- Pablo Neruda -




 La sensualità affretta spesso la crescita dell’amore, così che la radice rimane debole e facile da strappare.

- Friedrich Nietzsche -



Non t'amo come se fossi rosa di sale, topazio

o freccia di garofani che propagano il fuoco:

t'amo come si amano certe cose oscure,

segretamente, tra l'ombra e l'anima.

T'amo come la pianta che non fiorisce e reca

dentro di sé, nascosta, la luce di quei fiori;

grazie al tuo amore vive oscuro nel mio corpo

il concentrato aroma che ascese dalla terra.

T'amo senza sapere come, né quando, né da dove,

t'amo direttamente senza problemi né orgoglio:

così ti amo perché non so amare altrimenti

che così, in questo modo in cui non sono e non sei,

così vicino che la tua mano sul mio petto è mia,

così vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno.


(Pablo Neruda)
Fonte: Cento Sonetti


Buona giornata a tutti. :-)







martedì 28 luglio 2020

Sete di te m'incalza – Pablo Neruda

Sete di te m'incalza nelle notti affamate.
Tremula mano rossa che si leva fino alla tua vita.
Ebbra di sete, pazza di sete, sete di selva riarsa.
Sete di metallo ardente, sete di radici avide.
Verso dove, nelle sere in cui i tuoi occhi non vadano
in viaggio verso i miei occhi, attendendoti allora.

Sei piena di tutte le ombre che mi spiano.
Mi segui come gli astri seguono la notte.
Mia madre mi partorì pieno di domande sottili.
Tu a tutte rispondi. Sei piena di voci.
Ancora bianca che cadi sul mare che attraversiamo.
Solco per il torbido seme del mio nome.
Esista una terra mia che non copra la tua orma.
Senza i tuoi occhi erranti, nella notte, verso dove.

Per questo sei la sete e ciò che deve saziarla.
Come poter non amarti se per questo devo amarti.
Se questo è il legame come poterlo tagliare, come.
Come, se persino le mie ossa hanno sete delle tue ossa.
Sete di te, sete di te, ghirlanda arroce e dolce.
Sete di te, che nelle notti mi morde come un cane.
Gli occhi hanno sete, perchè esistono i tuoi occhi.
La bocca ha sete, perchè esistono i tuoi baci.
L'anima è accesa di queste braccia che ti amano.
Il corpo, incendio vivo che brucerà il tuo corpo.
Di sete. Sete infinita. Sete che cerca la tua sete.
E in essa si distrugge come l'acqua nel fuoco.

- Pablo Neruda -


Henry John Stock (1853-1930), The Spirit of the Night

Se saprai starmi vicino,
e potremo essere diversi,
se il sole illuminerà entrambi
senza che le nostre ombre si sovrappongano,
se riusciremo ad essere “noi” in mezzo al mondo
e insieme al mondo, piangere, ridere, vivere.
Se ogni giorno sarà scoprire quello che siamo
e non il ricordo di come eravamo,
se sapremo darci l’un l’altro
senza sapere chi sarà il primo e chi l’ultimo
se il tuo corpo canterà con il mio perchè insieme è gioia…
Allora sarà amore
e non sarà stato vano aspettarsi tanto.

- Pablo Neruda -



T'amo senza sapere come, né quando, né da dove,
t'amo direttamente senza problemi né orgoglio:
così ti amo perché non so amare altrimenti.

- Pablo Neruda -





Buona giornata a tutti :-)



giovedì 13 febbraio 2020

La magia di un abbraccio - Pablo Neruda

“Quanti significati sono celati dietro un abbraccio? 
Che cos’è un abbraccio se non comunicare, condividere
e infondere qualcosa di sé ad un’altra persona? 
Un abbraccio è esprimere la propria esistenza 
a chi ci sta accanto, qualsiasi cosa accada, 
nella gioia e nel dolore. 
Esistono molti tipi di abbracci, 
ma i più veri ed i più profondi 
sono quelli che trasmettono i nostri sentimenti.
A volte un abbraccio, 

quando il respiro e il battito del cuore diventano tutt’uno, 
fissa quell’istante magico nell’eterno. 
Altre volte ancora un abbraccio, se silenzioso, 
fa vibrare l’anima e rivela ciò che ancora non si sa 
o si ha paura di sapere.
Ma il più delle volte un abbraccio 
è staccare un pezzettino di sé 
per donarlo all’altro 
affinché possa continuare il proprio cammino meno solo” 

- Pablo Neruda - 

da: "Poesie d'Amore e  di Vita", Guanda, Milano, 2008





"L'amore, mentre la vita ci incalza,
è semplicemente un'onda alta sopra le onde."

- Pablo Neruda -
da: Cento sonetti d'amore



Nella sua fiamma mortale la luce ti avvolge.
Assorta, pallida dolente, eretta davanti
alle vecchie spire del crepuscolo
che ti girano attorno.
Muta, amica mia,
sola in questa solitaria ora di morte
e colma di tutte le vite del fuoco,
pura erede del giorno distrutto.

Un grappolo di sole cade sulla tua veste scura.
Grandi radici notturne
improvvise ti salgono dall'anima
e quant' era in te occulto riaffiora
si che un popolo pallido e azzurro
si nutre di te, appena nato.

O grandiosa e feconda e magnetica schiava
del cerchio che avvicenda il nero all'oro:
in piedi, rappresenta una creazione così viva
che muoiono i suoi fiori e colma è di tristezza.

- Pablo Neruda -

 "La donna della fiamma" - Dante Gabriel Rossetti

Amo l'amore dei marinai
che baciano e se ne vanno.
Lasciano una promessa.
Mai più ritornano.
In ogni porto una donna attende:
i marinai baciano e se ne vanno.
Una notte si coricano con la morte
nel letto del mare.

da Farewell, in Crepuscolario


                    

Buona giornata a tutti :-)


seguimi ed iscriviti alla mia pagina YouTube: