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martedì 1 giugno 2021

L’esorcismo di Anneliese Michel, La vera storia di Emily Rose

Anneliese Michel (Leiblfing, 21 settembre 1952 – Klingenberg am Main, 1° luglio 1976) è stata una donna tedesca che si riteneva posseduta e si sottopose al rito di esorcismo. Alla sua drammatica vicenda si sono ispirate opere letterarie e cinematografiche, tra cui The Exorcism of Emily Rose diretto da Scott Derrickson e "Requiem" di Hans-Christian Schmid.



Biografia

Cresciuta in una piccola città della Baviera, in una famiglia cattolica di ceto medio-basso, nel 1968 Anneliese iniziò a soffrire di convulsioni le quali la tormentarono durante gli anni della scuola superiore. All'inizio si sottopose a visite mediche e le fu diagnosticata una forma di epilessia; le furono prescritti medicinali per curare sia l'epilessia che le convulsioni. Nonostante le cure mediche Anneliese sosteneva di vedere volti demoniaci in tutte le persone che la circondavano.

Primi sintomi

Tra i primi sintomi accusati dalla giovane c'erano paralisi degli arti, uno smisurato accrescimento del torace, rigidità improvvisa del corpo e l'impossibilità di parlare. Fu tuttavia in grado di tornare alle superiori e conseguire il diploma e di iscriversi, nel settembre 1973 all'università di Würzburg per realizzare il suo sogno di diventare una maestra elementare.

Quando le sue preghiere non l'aiutarono più a sopportare ciò che le succedeva, Annaliese si rivolse alla Chiesa, convinta di essere posseduta dal maligno, ma, in un primo tempo, la Chiesa non le concesse l'esorcismo invitandola a diventare più devota.


Le condizioni fisiche e psichiche di Anne peggiorarono, iniziò ad automutilarsi, mordere i membri della propria famiglia, mangiare insetti di vario genere sino a staccare e ingurgitare la testa di un uccello morto.

Inoltre si strappava i vestiti di dosso, guaiva come i cani per giorni sino a urinare sul pavimento e leccarlo. Convintasi che ciò che le accadeva fosse colpa del proprio peccato e di quelli che le stavano vicino, Anneliese prese a dormire su un pavimento di pietra come penitenza. Allo stesso tempo nei momenti in cui si riteneva posseduta distruggeva qualsiasi simbolo religioso le capitasse a tiro (crocifissi, quadri, rosari).



Durante la degenza nell'ospedale, i continui attacchi della ragazza convinsero i medici a riempirla di tranquillanti per farla stare calma e costringerla all'alimentazione forzata.

Esorcismo

Dopo ben cinque anni di lotta e ricerca i genitori iniziarono la ricerca di numerosi preti che potessero praticarle un esorcismo. Intanto Anne non aveva mai smesso di prendere i medicinali prescritti. Perché l'esorcismo potesse esser ordinato, la Chiesa aveva bisogno di verificare la reale possessione della ragazza. Dopo averla ufficialmente dichiarata posseduta nel settembre 1975, il vescovo Josef Stangl scelse come esorcisti il pastore Ernst Alt e padre Arnold Renz. Secondo i due esorcisti si manifestarono sette demoni tra cui Lucifero, Giuda, Legione e Belial. L'esorcismo andò avanti per quasi 10 mesi dal settembre '75 a giugno '76. Durante le varie sedute furono fatte parecchie foto e venne registrato un nastro di circa un'ora e mezza di durata in cui si sente Anneliese parlare con voci demoniache, in più lingue (oltre il tedesco, lingua madre, parlò in latino, greco, aramaico e altre lingue morte) molte volte sdoppiando la voce in due ben distinte. 


Durante questo periodo Anne perse molto peso perché si rifiutava di mangiare e bere a causa dei "demoni che glielo impedivano"; questo portò a un indebolimento e alla debilitazione del suo corpo, martoriato dalle proprie lesioni autoinflitte. Inoltre nei momenti di lucidità Anneliese non faceva altro che pregare e le continue genuflessioni le causarono la rottura di entrambe le ginocchia. Durante il rito di esorcismo Anneliese mostrava una forza impressionante, tanto che, in alcune sedute, per tenerla ci vollero parecchi uomini forti. Il rito avveniva generalmente tre volte a settimana.

La missione di salvezza

Anneliese scrisse delle lettere ai suoi esorcisti chiedendo la fine del rito e rivelando di aver avuto un incontro con la Vergine Maria che la mise davanti ad una scelta: esser liberata dai demoni e trovare la pace eterna subito, o continuare a subire la possessione subendo tutto il potere dei demoni per poter salvare il mondo e le anime di tutti. Anne scelse di rimanere posseduta per la salvezza del mondo interrompendo la pratica di esorcismo. Pronta a morire in "grazia" predisse la data della sua morte.

Morte e conseguenze
A mezzanotte del 1° luglio 1976 Anneliese, come aveva predetto nelle sue lettere, morì a soli 24 anni. Prima di morire chiese al prete di pregare per lei, le ultime parole andarono alla madre alla quale chiese scusa. 

L'autopsia rilevò come causa della morte la forte debilitazione causate dal malnutrimento e dal disidratamento (al momento della morte pesava solo 30 kg). Secondo gli agenti che svolsero le indagini e i medici che passarono al vaglio il caso, un'alimentazione forzata (tramite flebo) avrebbe potuto salvare la vita della giovane. 

I genitori, il prete e il pastore furono tutti indagati per omicidio colposo. Il processo iniziato a marzo 1978 si concluse con il riconoscimento da parte della giuria della colpa di negligenza e omicidio colposo a carico dei due chierici e dei genitori che furono condannati a 6 mesi di reclusione con la condizionale da considerare già scontati.

Una commissione di vescovi chiese espressamente al Vaticano di abolire il rito romano dell'esorcismo, ma la Chiesa si limitò a introdurre un nuovo rito nel 1998 chiamato De exorcismis et supplicationibus quibusdam.

Prima dell'inizio del processo i genitori chiesero di riesumare il corpo della figlia, sepolto in un cimitero dove vi sono sepolti figli illegittimi, vittime di suicidi o persone considerate gravi peccatori (assassini). 
La riesumazione venne chiesta soprattutto in seguito a una lettera che una suora carmelitana mandò ai genitori, parlando loro di una visione in cui il corpo della figlia, a distanza di quasi due anni dalla morte, non si era deteriorato (è da considerare che in quel periodo non tutti potevano permettersi bare con interno zincato dove il deterioramento avveniva più lentamente). 

Nonostante la salma sia stata riesumata non esiste nessuna foto pubblica del corpo che venne definito "decomposto come qualsiasi altro corpo".

Attualmente la tomba di Anneliese è stata spostata vicino alla sua casa natale ed è continua meta di pellegrinaggio. La chiesa cattolica dopo la morte istituì una commissione di inchiesta che definì la ragazza non posseduta, ma attualmente la posizione ufficiale è favorevole all'ipotesi della possessione.

Fede contro scienza

Ciò che portò Anneliese a credere di esser posseduta fu quasi certamente la sua forte religiosità. Nata e cresciuta in una famiglia cattolica, quando Anneliese aveva solo 4 anni sua madre partorì una figlia illegittima (morta a 8 anni in seguito ad un'operazione). Probabilmente Anneliese si sentiva in dovere di espiare anche le colpe della madre, che secondo la tradizione cattolica aveva fatto uno tra i peggiori dei peccati.
Dopo i primi attacchi di convulsioni e le prime visite mediche le fu diagnosticata un'epilessia del lobo temporale che, secondo i medici, le provocava sia le convulsioni che le visioni. È inoltre assodato dalla medicina che alcuni farmaci, soprattutto quelli usati nel passato che agiscono direttamente sul cervello, possono provocare allucinazioni in certi pazienti: questo e la psicosi che secondo i medici affliggeva la giovane ragazza furono la spiegazione di ciò che Anneliese vedeva, delle sue possessioni.
Il processo che seguì la morte vide ancora una volta uno scontro tra fede e scienza: l'accusa di omicidio colposo per i quali saranno riconosciuti colpevoli i due preti e i genitori della ragazza, viene giustificata dalla decisione di questi e della ragazza di abbandonare la medicina tradizionale per usare rimedi alternativi. Tale scelta fu presa dalla ragazza in accordo con i genitori e i sacerdoti in quanto la cura medica non si era rilevata efficace e le sue condizioni e i suoi sintomi peggioravano col tempo. 

Se, quindi, durante l'esorcismo la ragazza avesse continuato la cura e le fosse stata imposta l'alimentazione forzata tramite flebo (come già avvenne in passato quando fu ricoverata in ospedale), secondo l'accusa si sarebbe salvata o, in caso di morte, i genitori e i sacerdoti non sarebbero potuti esser considerati negligenti.


«Quando sento dire, Dio è buono, ci perdonerà; e in­tanto si continua a fare il male, quanta tristezza provo per quelle povere anime che ignorano cosa le attende nell'eternità!»

Santa Caterina da Genova



L'Esorcismo guarisce dai vizi che potremmo dire “diabolici”, tanto è grave la loro malizia ed il danno che fanno. Pensiamo soprattutto ai vizi spirituali dell’empietà, della superbia, dell’orgoglio, dell’ipocrisia, della frode, della crudeltà, dell’odio feroce e prolungato, della vendetta inesorabile e calcolata, vizi la cui attuazione suppone notevoli doti di intelligenza, abile capacità di fingere, sottile astuzia, freddo calcolo, determinazione nelle scelte, ostinazione della volontà, abile organizzazione dell’azione, qualità spirituali quindi risiedono sostanzialmente nello spirito, anche se poi si valgono dell’uso dei mezzi materiali. Pensiamo alla diabolica organizzazione dello sterminio nazista degli ebrei o alle stragi staliniste o ai genocidi compiuti negli anni passati in Africa o nei Balcani. 
Ora ricordiamoci che il demonio è appunto un puro spirito. Un’importante azione esorcistica in questo senso lato, ma in fin dei conti decisivo, è la confutazione di quelle che la Prima Lettera a Timoteo chiama “dottrine diaboliche”(4,1). 
Possiamo pensare alle dottrine che turbano e scandalizzano i fedeli inducendoli a peccare, possiamo pensare alle eresie ed alle dottrine che fanno perdere la fede. Qui i grandi esorcisti sono i pastori, gli educatori, i catechisti, i missionari. Possiamo pensare in modo speciale ai Frati Predicatori, ai Domenicani, che hanno ricevuto dalla Chiesa un mandato speciale di fugare le tenebre dell’errore e diffondere la luce della verità in vista della salvezza delle anime e della gloria di Dio. 

(Mons. Andrea Gemma)




Indulgenza Plenaria per l'Assoluzione 

O mio Gesù, Tu sei la luce della Terra,
Tu sei la fiamma che tocca tutte le anime.
La tua misericordia
e il Tuo amore non conoscono limiti.
Noi non siamo degni del sacrificio
che hai fatto con la Tua morte sulla croce.
Eppure sappiamo che il Tuo amore per noi
è più grande dell'amore che abbiamo per te.
Donaci Signore il dono dell'umiltà
in modo da essere meritevoli del Tuo Nuovo Regno.
Riempici di Spirito Santo,
in modo da poter marciare avanti
e condurre il tuo esercito per proclamare,
la verità della Tua Parola Santa
e preparare i nostri fratelli e sorelle
per la Gloria della Tua Seconda Venuta sulla Terra.
Noi ti onoriamo,
noi Ti lodiamo,
Ti offriamo i nostri dolori,
le nostre sofferenze
come un dono per te per salvare le anime.
Ti amiamo Gesù.
Abbi pietà di tutti i Tuoi figli,
ovunque essi si trovino.
Amen



Buona giornata a tutti. :-)


mercoledì 15 gennaio 2020

Mons. Andrea Gemma e l'esorcismo

Nel processo di scristianizzazione in atto in Occidente, cioè di perdita di senso religioso della vita, a farne le spese sono stati anche gli angeli, nel senso che non se ne parla più né di quelli buoni né di quelli maligni. 

Questo, però, diciamo noi teologi, è un’estensione impropria. 
È vero che nella Bibbia ogni tanto si dice “l’angelo del Signore” per indicare un intervento di Dio. Però questo non significa che non si debba riconoscere che esistano nella creazione anche gli spiriti angelici. Basterebbe ricordare la vicenda di Tobia, cioè l’apparizione dell’angelo Raffaele. 
Basterebbe ricordare, venendo al Nuovo Testamento, l’annuncio a Maria da parte dell’angelo Gabriele. E via dicendo. 

Resta il fatto che questa preoccupazione di non esagerare nell’intervento angelico ha portato a una quasi cancellazione della loro missione, del loro intervento, della loro realtà. Se, invece, scorriamo la agiografia, cioè la vita dei santi, vediamo che l’intervento angelico è frequentissimo. 

Io sono devotissimo d’una santa abbastanza moderna, santa Gemma Galgani, la quale vedeva abitualmente il suo angelo custode. 

Tanto è vero che, spesso, il demonio che la voleva ingannare prendeva addirittura le forme del suo angelo custode. Sennonché, per una di quelle stupidità dello spirito maligno, esso si faceva facilmente riconoscere. 
Tempo fà un posseduto gridava e mi diceva: “Tu hai una grande forza, perché hai suscitato una generale ripresa del discorso sul demonio, mentre noi stavamo tanto bene quando questo discorso era velato”. 
Ecco, adesso sembrerebbe quasi colpa di noi esorcisti... Parlo al plurale. 
Io non mi metto in prima fila.
Comunque, l’aver taciuto sul demonio è stata una sua parziale vittoria. 

Il posseduto di cui ho parlato diceva: “Noi stavamo tanto bene, tranquilli. Mentre, invece, questo lungo discorso che voi state facendo ci sta provocando molto male”. 
Non dobbiamo dimenticare, e anche questa domanda l’ho fatta parecchie volte ai posseduti, che gli spiriti ribelli sono innumerevoli. 
Basterebbe ricordare l’episodio evangelico del demonio che si professa legione, dicendo “siamo in tanti”. 
La stessa cosa hanno confessato al sottoscritto parecchi dei posseduti che sono venuti sotto le mie mani. Proprio qui sorge un’ulteriore domanda. Papa Leone XIII ebbe quel famoso sogno sull’influenza del demonio nella società moderna, che lo portò a istituire l’Esorcismo breve che si recitava dopo la Messa, poi cancellato dalle riforme liturgiche. 
Papa Paolo VI parlò del “fumo di Satana” che era penetrato perfino nel tempio di Dio. Se c’è una coscienza di questa presenza maligna, perché non c’è una coscienza altrettanto forte del bisogno di contrastarla?

Questa è una grave deficienza della pastorale della nostra Chiesa. E io lo dico senza timore di essere smentito. 

Molti vescovi, devo dirlo sinceramente, non sentono questa necessità. Io ho domandato ad un posseduto che mi rimproverava, appunto, l’essere io un po’ fuori dal comune: “Perché molti dei miei confratelli non fanno la stessa cosa?” Sapete qual è stata la risposta del posseduto? “Perché molti dei tuoi confratelli hanno paura”. 
Non eseguono quello che hanno promesso, quello che sta nel loro potere. 
Se non interviene il vescovo, se non si interessa il vescovo, chi lo deve fare? Se è vero, come è vero, che l’ufficio di esorcista è stato affidato dall’autorità ecclesiastica ai vescovi. Il vescovo è, di natura sua, un esorcista. Quindi, sarebbe molto bello che tutti i vescovi, almeno saltuariamente, esercitassero questo ministero. 
Il demonio mi ha detto: se tutti i vescovi facessero come te, noi saremmo sconfitti.

Il guaio è che non tutti i vescovi fanno questo. Perché non lo fanno? 

Hanno molto da fare? Può darsi. Ma io penso che in questo caso lo spirito della menzogna abbia detto il vero. Non mantengono fede alle promesse che hanno fatto perché hanno paura, una paura misteriosa. Quasi come se trattare di questa materia significasse entrare in qualcosa di tenebroso, di misterioso, di esoterico. 

Invece no. Io esco dagli esorcismi, a parte un po’ di stanchezza fisica, ma esco sereno, tranquillo, contento. 

Padre Amorth suole dire: "io non ho paura del demonio, è lui che ha paura di me!"


- Mons Andrea Gemma -




Può il diavolo portare sfortuna?

Questa è una delle domande più frequenti che la gente fa ai sacerdoti perché pensano che soffrono di qualsiasi tipo di malattia. 
La prima cosa da rispondere è che, visto dalla prospettiva cristiana, parlare di fortuna o sfortuna, è un modo molto superficiale di vedere la cose.
Ho detto superficiale, anche se bisogna dire che parlando normalmente si potrebbe accettare, ma parlando teologicamente, no.

Tutto ciò che esternamente appare come sfortuna deve essere considerato come una prova; e tutto ciò che esternamente appare come fortuna deve essere considerato come una benedizione. 

In effetti Dio permette il male ed anche tutto ciò che è come il male, incluso il diavolo.
Ma come si può sapere se il diavolo è infiltrato in mezzo a tutti i mali che ci accadono?

Non si può sapere, visto che pur essendo reale è invisibile. 
Solamente quando i fatti sono completamente inspiegabili, sia per il modo in cui sono successi, sia per l'impossibile concatenazione fra di essi, allora si potrebbe pensare che c'è un qualsiasi tipo di causa diabolica.

Quindi il sacerdote deve rispondere che non si può sapere se questi avvenimenti sono prodotti dal diavolo o no. Ma se c'è un influsso maligno, l'unico modo di fermarlo è con la preghiera.
La preghiera, bisognerà rispondere, è ciò che attrae la benedizione divina e allontanerà il demonio. Sicuramente le persone chiederanno quante preghiere bisogna fare e quali.

La mia risposta è sempre questa: Quanto più si preghi tanto più attirerà la benedizione di Dio su di lei e sui suoi.La gente cerca modi complicati e quasi magici per trovare la pace, bisogna spiegargli che Dio è un Dio semplice. 

- Mons. Andrea Gemma - 

Il Crocifisso resti! 

Dieci anni sono stati necessari
per fare sì che il crocifisso santo
restasse esposto fra i simboli più cari
nei luoghi pubblici. Così pertanto 
ufficialmente si è risposto ai vari
indegni oltraggiatori il cui sol vanto
è d’esserne inflessibili avversari
d’ogni riferimento a Dio. In pianto
raccogliamo le voci d’espiazione
verso te, Signore, in riparazione
della pubblica offesa. Noi ti amiamo
o Martire divino, e ti adoriamo
perché con il tuo sangue ci hai redenti.
Abbi pietà di tutti i delinquenti.


Buona giornata a tutti. :-)


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sabato 8 febbraio 2014

No alla stupidità - di +Andrea Gemma

Quando sono dinanzi a situazioni,
frutto lampante di stupidità
d' uomini che non sentono ragioni,
sono tentato un po' di vanità.
Io non giungo-mi dico-a tali azioni,
a tali eccessi di imbecillità:
domando alla mia mente le ragioni
che esaltano dell'uomo la dignità.
Nulla supplire può alla mente
nell'uomo razionale e intelligente:
guai a sostituirla con l'istinto,
con l'adesione a critica alle mode
e a tutto ciò che l'animo corrode:
uomo sii te stesso! Allora hai vinto.

+Andrea Gemma


Chi viene Condannato ?

Nessuno vuol condannarsi volontariamente, sono le nostre azioni che ci escludono dalla beatitudine. Allo stesso modo ,nessuno vuole trascorrere i suoi anni di vita sulla terra sprofondando nell'odio e nel desiderio di far del male al prossimo, ma di fatto c'è gente che lo fa, cosi come c'è gente che verrà esclusa non perché lo desidera ,ma perché ciò è la conseguenza delle sue azioni .
L'aver commesso peccati gravi .
La Libera decisione di mantenere uno stato di non pentimento rispetto a tali azioni .
Se questi due fattori si manifestano contemporaneamente ,non è difficile capire che, indipendentemente dalla religione, l'esclusione dalla beatitudine appare come una conseguenza logica.

+Andrea Gemma



"La Chiesa non può muoversi coi tempi; semplicemente perché i tempi non si muovono. La Chiesa può solo infangarsi coi tempi e corrompersi e puzzare coi tempi. Nel mondo economico e sociale, come tale, non c'è attività, eccettuata quella specie di attività automatica che è chiamata decadenza: l'appassire dei fiori della libertà e la loro decomposizione nel suolo originario della schiavitù. 
In questo, il mondo si trova per molte cose allo stesso piano dell'inizio dell'oscuro medioevo. E la Chiesa ha lo stesso compito di allora: salvare tutta la luce e la libertà che può essere salvata, resistere a quella forza del mondo che attrae in basso, e attendere giorni migliori. 
Una Chiesa vera vorrebbe certo fare tutto questo, ma una Chiesa vera può fare di più. Può fare di questi tempi di oscurantismo qualcosa di più di un tempo di semina; può farli il vero opposto dell'oscurità. 
Può presentare i suoi ideali in tale e attraente e improvviso contrasto con l'inumano declivio del tempo da ispirare d'un tratto agli uomini qualcuna delle rivoluzioni morali della storia, così che gli uomini oggi viventi non siano toccati dalla morte finché non abbiano visto il ritorno della giustizia. Non abbiamo bisogno, come dicono i giornali, di una Chiesa che si muova col mondo. Abbiamo bisogno di una Chiesa che muova il mondo".

Gilbert Keith Chesterton, da The New Witness


SVEGLIATEVI!!!!!! 
I bambini... il pasto preferito di satana... poi vengono le famiglie.


Preghiera di Davide penitente

Pietà di me, o Dio, secondo la tua misericordia;
nella tua grande bontà cancella il mio peccato.
Lavami da tutte le mie colpe,
mondami dal mio peccato.
Riconosco la mia colpa,
il mio peccato mi sta sempre dinnanzi.
Contro di te, contro te solo ho peccato,
quello che è male ai tuoi occhi, io l’ho fatto;
perciò sei giusto quando parli,
retto nel tuo giudizio.
Ecco, nella colpa sono stato generato,
nel peccato mi ha concepito mia madre.
Ma tu vuoi la sincerità del cuore
E nell’intimo mi insegni la sapienza.
Purificami con issopo e sarò mondo;
lavami e sarò più bianco della neve.
Fammi sentire gioia e letizia,
esulteranno le ossa che hai spezzato.
Distogli lo sguardo dai miei peccati,
cancella tutte le mie colpe.
Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
Non respingermi dalla tua presenza
E non privarmi del tuo santo spirito.
Rendimi la gioia di essere salvato,
sostieni in me un animo generoso.
Insegnerò agli erranti le tue vie
E i peccatori a te ritorneranno.
Liberami dal sangue, Dio , Dio mia salvezza,
la mia lingua esalterà la tua giustizia.
Signore, apri le mie labbra
E la mia bocca proclami la tua lode;
poiché non gradisci il sacrificio

e se offro olocausti, non li accetti.
Uno spirito contrito è sacrificio a Dio,
un cuore affranto e umiliato, Dio tu non disprezzi.
Nel tuo amore fa grazia a Sion,
rialza le mura di Gerusalemme.
Allora gradirai i sacrifici prescritti,
l’olocausto e l’intera oblazione,
allora immoleranno vittime sopra il tuo altare.

Salmo 50


Buona giornata a tutti :-)








domenica 12 gennaio 2014

Mons. Andrea Gemma e l'esorcismo -



Nel processo di scristianizzazione in atto in Occidente, cioè di perdita di senso religioso della vita, a farne le spese sono stati anche gli angeli, nel senso che non se ne parla più né di quelli buoni né di quelli maligni. 

Questo, però, diciamo noi teologi, è un’estensione impropria. 
È vero che nella Bibbia ogni tanto si dice “l’angelo del Signore” per indicare un intervento di Dio. Però questo non significa che non si debba riconoscere che esistano nella creazione anche gli spiriti angelici. Basterebbe ricordare la vicenda di Tobia, cioè l’apparizione dell’angelo Raffaele. 
Basterebbe ricordare, venendo al Nuovo Testamento, l’annuncio a Maria da parte dell’angelo Gabriele. E via dicendo. 

Resta il fatto che questa preoccupazione di non esagerare nell’intervento angelico ha portato a una quasi cancellazione della loro missione, del loro intervento, della loro realtà. Se, invece, scorriamo la agiografia, cioè la vita dei santi, vediamo che l’intervento angelico è frequentissimo. 

Io sono devotissimo d’una santa abbastanza moderna, santa Gemma Galgani, la quale vedeva abitualmente il suo angelo custode. 
Tanto è vero che, spesso, il demonio che la voleva ingannare prendeva addirittura le forme del suo angelo custode. Sennonché, per una di quelle stupidità dello spirito maligno, esso si faceva facilmente riconoscere. 
Tempo fà un posseduto gridava e mi diceva: “Tu hai una grande forza, perché hai suscitato una generale ripresa del discorso sul demonio, mentre noi stavamo tanto bene quando questo discorso era velato”. 
Ecco, adesso sembrerebbe quasi colpa di noi esorcisti... Parlo al plurale. 
Io non mi metto in prima fila.
Comunque, l’aver taciuto sul demonio è stata una sua parziale vittoria. 

Il posseduto di cui ho parlato diceva: “Noi stavamo tanto bene, tranquilli. Mentre, invece, questo lungo discorso che voi state facendo ci sta provocando molto male”. 
Non dobbiamo dimenticare, e anche questa domanda l’ho fatta parecchie volte ai posseduti, che gli spiriti ribelli sono innumerevoli. 
Basterebbe ricordare l’episodio evangelico del demonio che si professa legione, dicendo “siamo in tanti”. 
La stessa cosa hanno confessato al sottoscritto parecchi dei posseduti che sono venuti sotto le mie mani. Proprio qui sorge un’ulteriore domanda. Papa Leone XIII ebbe quel famoso sogno sull’influenza del demonio nella società moderna, che lo portò a istituire l’Esorcismo breve che si recitava dopo la Messa, poi cancellato dalle riforme liturgiche. 
Papa Paolo VI parlò del “fumo di Satana” che era penetrato perfino nel tempio di Dio. Se c’è una coscienza di questa presenza maligna, perché non c’è una coscienza altrettanto forte del bisogno di contrastarla?

Questa è una grave deficienza della pastorale della nostra Chiesa. E io lo dico senza timore di essere smentito. 
Molti vescovi, devo dirlo sinceramente, non sentono questa necessità. Io ho domandato ad un posseduto che mi rimproverava, appunto, l’essere io un po’ fuori dal comune: “Perché molti dei miei confratelli non fanno la stessa cosa?” Sapete qual è stata la risposta del posseduto? “Perché molti dei tuoi confratelli hanno paura”. 
Non eseguono quello che hanno promesso, quello che sta nel loro potere. 
Se non interviene il vescovo, se non si interessa il vescovo, chi lo deve fare? Se è vero, come è vero, che l’ufficio di esorcista è stato affidato dall’autorità ecclesiastica ai vescovi. Il vescovo è, di natura sua, un esorcista. Quindi, sarebbe molto bello che tutti i vescovi, almeno saltuariamente, esercitassero questo ministero. 
Il demonio mi ha detto: se tutti i vescovi facessero come te, noi saremmo sconfitti.

Il guaio è che non tutti i vescovi fanno questo. Perché non lo fanno? 

Hanno molto da fare? Può darsi. Ma io penso che in questo caso lo spirito della menzogna abbia detto il vero. Non mantengono fede alle promesse che hanno fatto perché hanno paura, una paura misteriosa. Quasi come se trattare di questa materia significasse entrare in qualcosa di tenebroso, di misterioso, di esoterico. 

Invece no. Io esco dagli esorcismi, a parte un po’ di stanchezza fisica, ma esco sereno, tranquillo, contento. 
Padre Amorth suole dire: "io non ho paura del demonio, è lui che ha paura di me!"


(Mons Andrea Gemma)


Può il diavolo portare sfortuna?


Questa è una delle domande più frequenti che la gente fa ai sacerdoti perché pensano che soffrono di qualsiasi tipo di malattia. 
La prima cosa da rispondere è che, visto dalla prospettiva cristiana, parlare di fortuna o sfortuna, è un modo molto superficiale di vedere la cose.
Ho detto superficiale, anche se bisogna dire che parlando normalmente si potrebbe accettare, ma parlando teologicamente, no.

Tutto ciò che esternamente appare come sfortuna deve essere considerato come una prova; e tutto ciò che esternamente appare come fortuna deve essere considerato come una benedizione. 

In effetti Dio permette il male ed anche tutto ciò che è come il male, incluso il diavolo.
Ma come si può sapere se il diavolo è infiltrato in mezzo a tutti i mali che ci accadono?

Non si può sapere, visto che pur essendo reale è invisibile. 
Solamente quando i fatti sono completamente inspiegabili, sia per il modo in cui sono successi, sia per l'impossibile concatenazione fra di essi, allora si potrebbe pensare che c'è un qualsiasi tipo di causa diabolica.

Quindi il sacerdote deve rispondere che non si può sapere se questi avvenimenti sono prodotti dal diavolo o no. Ma se c'è un influsso maligno, l'unico modo di fermarlo è con la preghiera.
La preghiera, bisognerà rispondere, è ciò che attrae la benedizione divina e allontanerà il demonio. Sicuramente le persone chiederanno quante preghiere bisogna fare e quali.

La mia risposta è sempre questa: Quanto più si preghi tanto più attirerà la benedizione di Dio su di lei e sui suoi.La gente cerca modi complicati e quasi magici per trovare la pace, bisogna spiegargli che Dio è un Dio semplice. 

- Mons. Andrea Gemma - 



Il Crocifisso resti! 

Dieci anni sono stati necessari
per fare sì che il crocifisso santo
restasse esposto fra i simboli più cari
nei luoghi pubblici. Così pertanto 
ufficialmente si è risposto ai vari
indegni oltraggiatori il cui sol vanto
è d’esserne inflessibili avversari
d’ogni riferimento a Dio. In pianto
raccogliamo le voci d’espiazione
verso te, Signore, in riparazione
della pubblica offesa. Noi ti amiamo
o Martire divino, e ti adoriamo
perché con il tuo sangue ci hai redenti.
Abbi pietà di tutti i delinquenti.


Buona giornata a tutti :-)






giovedì 28 novembre 2013

L’esorcismo di Anneliese Michel, La vera storia di Emily Rose -

Anneliese Michel (Leiblfing, 21 settembre 1952 – Klingenberg am Main, 1° luglio 1976) è stata una donna tedesca che si riteneva posseduta e si sottopose al rito di esorcismo. Alla sua drammatica vicenda si sono ispirate opere letterarie e cinematografiche, tra cui The Exorcism of Emily Rose diretto da Scott Derrickson e "Requiem" di Hans-Christian Schmid.



Biografia

Cresciuta in una piccola città della Baviera, in una famiglia cattolica di ceto medio-basso, nel 1968 Anneliese iniziò a soffrire di convulsioni le quali la tormentarono durante gli anni della scuola superiore. All'inizio si sottopose a visite mediche e le fu diagnosticata una forma di epilessia; le furono prescritti medicinali per curare sia l'epilessia che le convulsioni. Nonostante le cure mediche Anneliese sosteneva di vedere volti demoniaci in tutte le persone che la circondavano.

Primi sintomi

Tra i primi sintomi accusati dalla giovane c'erano paralisi degli arti, uno smisurato accrescimento del torace, rigidità improvvisa del corpo e l'impossibilità di parlare. Fu tuttavia in grado di tornare alle superiori e conseguire il diploma e di iscriversi, nel settembre 1973 all'università di Würzburg per realizzare il suo sogno di diventare una maestra elementare.

Quando le sue preghiere non l'aiutarono più a sopportare ciò che le succedeva, Annaliese si rivolse alla Chiesa, convinta di essere posseduta dal maligno, ma, in un primo tempo, la Chiesa non le concesse l'esorcismo invitandola a diventare più devota.


Le condizioni fisiche e psichiche di Anne peggiorarono, iniziò ad automutilarsi, mordere i membri della propria famiglia, mangiare insetti di vario genere sino a staccare e ingurgitare la testa di un uccello morto.

Inoltre si strappava i vestiti di dosso, guaiva come i cani per giorni sino a urinare sul pavimento e leccarlo. Convintasi che ciò che le accadeva fosse colpa del proprio peccato e di quelli che le stavano vicino, Anneliese prese a dormire su un pavimento di pietra come penitenza. Allo stesso tempo nei momenti in cui si riteneva posseduta distruggeva qualsiasi simbolo religioso le capitasse a tiro (crocifissi, quadri, rosari).



Durante la degenza nell'ospedale, i continui attacchi della ragazza convinsero i medici a riempirla di tranquillanti per farla stare calma e costringerla all'alimentazione forzata.

Esorcismo

Dopo ben cinque anni di lotta e ricerca i genitori iniziarono la ricerca di numerosi preti che potessero praticarle un esorcismo. Intanto Anne non aveva mai smesso di prendere i medicinali prescritti. Perché l'esorcismo potesse esser ordinato, la Chiesa aveva bisogno di verificare la reale possessione della ragazza. Dopo averla ufficialmente dichiarata posseduta nel settembre 1975, il vescovo Josef Stangl scelse come esorcisti il pastore Ernst Alt e padre Arnold Renz. Secondo i due esorcisti si manifestarono sette demoni tra cui Lucifero, Giuda, Legione e Belial. L'esorcismo andò avanti per quasi 10 mesi dal settembre '75 a giugno '76. Durante le varie sedute furono fatte parecchie foto e venne registrato un nastro di circa un'ora e mezza di durata in cui si sente Anneliese parlare con voci demoniache, in più lingue (oltre il tedesco, lingua madre, parlò in latino, greco, aramaico e altre lingue morte) molte volte sdoppiando la voce in due ben distinte. 


Durante questo periodo Anne perse molto peso perché si rifiutava di mangiare e bere a causa dei "demoni che glielo impedivano"; questo portò a un indebolimento e alla debilitazione del suo corpo, martoriato dalle proprie lesioni autoinflitte. Inoltre nei momenti di lucidità Anneliese non faceva altro che pregare e le continue genuflessioni le causarono la rottura di entrambe le ginocchia. Durante il rito di esorcismo Anneliese mostrava una forza impressionante, tanto che, in alcune sedute, per tenerla ci vollero parecchi uomini forti. Il rito avveniva generalmente tre volte a settimana.

La missione di salvezza

Anneliese scrisse delle lettere ai suoi esorcisti chiedendo la fine del rito e rivelando di aver avuto un incontro con la Vergine Maria che la mise davanti ad una scelta: esser liberata dai demoni e trovare la pace eterna subito, o continuare a subire la possessione subendo tutto il potere dei demoni per poter salvare il mondo e le anime di tutti. Anne scelse di rimanere posseduta per la salvezza del mondo interrompendo la pratica di esorcismo. Pronta a morire in "grazia" predisse la data della sua morte.

Morte e conseguenze
A mezzanotte del 1° luglio 1976 Anneliese, come aveva predetto nelle sue lettere, morì a soli 24 anni. Prima di morire chiese al prete di pregare per lei, le ultime parole andarono alla madre alla quale chiese scusa. 

L'autopsia rilevò come causa della morte la forte debilitazione causate dal malnutrimento e dal disidratamento (al momento della morte pesava solo 30 kg). Secondo gli agenti che svolsero le indagini e i medici che passarono al vaglio il caso, un'alimentazione forzata (tramite flebo) avrebbe potuto salvare la vita della giovane. 

I genitori, il prete e il pastore furono tutti indagati per omicidio colposo. Il processo iniziato a marzo 1978 si concluse con il riconoscimento da parte della giuria della colpa di negligenza e omicidio colposo a carico dei due chierici e dei genitori che furono condannati a 6 mesi di reclusione con la condizionale da considerare già scontati.

Una commissione di vescovi chiese espressamente al Vaticano di abolire il rito romano dell'esorcismo, ma la Chiesa si limitò a introdurre un nuovo rito nel 1998 chiamato De exorcismis et supplicationibus quibusdam.

Prima dell'inizio del processo i genitori chiesero di riesumare il corpo della figlia, sepolto in un cimitero dove vi sono sepolti figli illegittimi, vittime di suicidi o persone considerate gravi peccatori (assassini). 
La riesumazione venne chiesta soprattutto in seguito a una lettera che una suora carmelitana mandò ai genitori, parlando loro di una visione in cui il corpo della figlia, a distanza di quasi due anni dalla morte, non si era deteriorato (è da considerare che in quel periodo non tutti potevano permettersi bare con interno zincato dove il deterioramento avveniva più lentamente). 

Nonostante la salma sia stata riesumata non esiste nessuna foto pubblica del corpo che venne definito "decomposto come qualsiasi altro corpo".

Attualmente la tomba di Anneliese è stata spostata vicino alla sua casa natale ed è continua meta di pellegrinaggio. La chiesa cattolica dopo la morte istituì una commissione di inchiesta che definì la ragazza non posseduta, ma attualmente la posizione ufficiale è favorevole all'ipotesi della possessione.

Fede contro scienza

Ciò che portò Anneliese a credere di esser posseduta fu quasi certamente la sua forte religiosità. Nata e cresciuta in una famiglia cattolica, quando Anneliese aveva solo 4 anni sua madre partorì una figlia illegittima (morta a 8 anni in seguito ad un'operazione). Probabilmente Anneliese si sentiva in dovere di espiare anche le colpe della madre, che secondo la tradizione cattolica aveva fatto uno tra i peggiori dei peccati.
Dopo i primi attacchi di convulsioni e le prime visite mediche le fu diagnosticata un'epilessia del lobo temporale che, secondo i medici, le provocava sia le convulsioni che le visioni. È inoltre assodato dalla medicina che alcuni farmaci, soprattutto quelli usati nel passato che agiscono direttamente sul cervello, possono provocare allucinazioni in certi pazienti: questo e la psicosi che secondo i medici affliggeva la giovane ragazza furono la spiegazione di ciò che Anneliese vedeva, delle sue possessioni.
Il processo che seguì la morte vide ancora una volta uno scontro tra fede e scienza: l'accusa di omicidio colposo per i quali saranno riconosciuti colpevoli i due preti e i genitori della ragazza, viene giustificata dalla decisione di questi e della ragazza di abbandonare la medicina tradizionale per usare rimedi alternativi. Tale scelta fu presa dalla ragazza in accordo con i genitori e i sacerdoti in quanto la cura medica non si era rilevata efficace e le sue condizioni e i suoi sintomi peggioravano col tempo. 

Se, quindi, durante l'esorcismo la ragazza avesse continuato la cura e le fosse stata imposta l'alimentazione forzata tramite flebo (come già avvenne in passato quando fu ricoverata in ospedale), secondo l'accusa si sarebbe salvata o, in caso di morte, i genitori e i sacerdoti non sarebbero potuti esser considerati negligenti.


«Quando sento dire, Dio è buono, ci perdonerà; e in­tanto si continua a fare il male, quanta tristezza provo per quelle povere anime che ignorano cosa le attende nell'eternità!»

Santa Caterina da Genova



L'Esorcismo guarisce dai vizi che potremmo dire “diabolici”, tanto è grave la loro malizia ed il danno che fanno. Pensiamo soprattutto ai vizi spirituali dell’empietà, della superbia, dell’orgoglio, dell’ipocrisia, della frode, della crudeltà, dell’odio feroce e prolungato, della vendetta inesorabile e calcolata, vizi la cui attuazione suppone notevoli doti di intelligenza, abile capacità di fingere, sottile astuzia, freddo calcolo, determinazione nelle scelte, ostinazione della volontà, abile organizzazione dell’azione, qualità spirituali quindi risiedono sostanzialmente nello spirito, anche se poi si valgono dell’uso dei mezzi materiali. Pensiamo alla diabolica organizzazione dello sterminio nazista degli ebrei o alle stragi staliniste o ai genocidi compiuti negli anni passati in Africa o nei Balcani. 
Ora ricordiamoci che il demonio è appunto un puro spirito. Un’importante azione esorcistica in questo senso lato, ma in fin dei conti decisivo, è la confutazione di quelle che la Prima Lettera a Timoteo chiama “dottrine diaboliche”(4,1). 
Possiamo pensare alle dottrine che turbano e scandalizzano i fedeli inducendoli a peccare, possiamo pensare alle eresie ed alle dottrine che fanno perdere la fede. Qui i grandi esorcisti sono i pastori, gli educatori, i catechisti, i missionari. Possiamo pensare in modo speciale ai Frati Predicatori, ai Domenicani, che hanno ricevuto dalla Chiesa un mandato speciale di fugare le tenebre dell’errore e diffondere la luce della verità in vista della salvezza delle anime e della gloria di Dio. 

(Mons. Andrea Gemma)




Indulgenza Plenaria per l'Assoluzione 

O mio Gesù, Tu sei la luce della Terra,
Tu sei la fiamma che tocca tutte le anime.
La tua misericordia
e il Tuo amore non conoscono limiti.
Noi non siamo degni del sacrificio
che hai fatto con la Tua morte sulla croce.
Eppure sappiamo che il Tuo amore per noi
è più grande dell'amore che abbiamo per te.
Donaci Signore il dono dell'umiltà
in modo da essere meritevoli del Tuo Nuovo Regno.
Riempici di Spirito Santo,
in modo da poter marciare avanti
e condurre il tuo esercito per proclamare,
la verità della Tua Parola Santa
e preparare i nostri fratelli e sorelle
per la Gloria della Tua Seconda Venuta sulla Terra.
Noi ti onoriamo,
noi Ti lodiamo,
Ti offriamo i nostri dolori,
le nostre sofferenze
come un dono per te per salvare le anime.
Ti amiamo Gesù.
Abbi pietà di tutti i Tuoi figli,
ovunque essi si trovino.
Amen



Buona giornata a tutti. :-)