venerdì 29 dicembre 2017

Il linguaggio del cagnolino - Don Mauro Manzoni

Rincasavo frettolosamente nel tardo pomeriggio, desideroso solo di una buona doccia e il solito riposino sul divano. 
Ero stressato e un po' nervoso per dei problemi sorti al lavoro. 
Giornata di metà autunno, con una pioggerellina che entrava nelle ossa. Lungo la strada del ritorno, ho incontrato i soliti poveri, ai quali ho dato i soliti spiccioli, ricambiato dai soliti cenni di ringraziamento, ma con la solita insoddisfazione che mi rimaneva dentro dopo quel piccolo gesto di carità. 
Era facile, troppo facile, mettere le mani in tasca e sentirsi a posto in coscienza. 
Stavo attraversando la strada che porta a casa mia, quando mi sono accorto che dietro di me camminava un cagnolino tutto bagnato, col pelo arruffato. 
Mi fermavo e lui si fermava. Camminavo e lui camminava. 
Davanti al portone di casa ho tentato di accarezzarlo, ma lui si allontanava per poi ritornare vicino. 
L'acqua che scendeva la vinse sulla curiosità ed entrai in casa. 
Affacciandomi alla finestra vidi il cagnolino seduto con la testa che guardava in su verso la mia finestra. Allora decisi che aveva fame, scesi e offrii un po' di pane e un po' di latte in una scodella. Ma non dette neanche uno sguardo al cibo, fissava i miei occhi, facendo due passi indietro e ritornando vicino a me. Per tre o quattro volte si allontanava da me e poi ritornava. 
Non conoscendo affatto il linguaggio canino, intuii però che dovevo seguirlo. E così feci. Mi condusse ai margini di un prato, vicino ad un cespuglio robusto. Si sdraiò davanti ad una cagnolina che stava allattando quattro cuccioli. 
La bellezza di quella scena mi riempì il cuore di tenerezza e gli occhi di lacrime. 
Prima, non ha voluto né acqua né cibo, voleva solo che fossi presente. 
Non conosco il linguaggio degli animali, chissà quante volte non ho capito quello delle persone!

- Don Mauro Manzoni -



Per trovare la felicità, bisogna cercare la felicità degli altri. 
Il migliore, l'unico modo di servire se stessi, è servire gli altri uomini.

- Leone Tolstoi -


Non fidatevi di chi vi distrae dalla vera ricchezza, che siete voi, dicendovi che la vita è bella solo se si hanno molte cose; diffidate di chi vuol farvi credere che valete quando vi mascherate da forti, come gli eroi dei film, o quando portate abiti all'ultima moda. 
La vostra felicità non ha prezzo e non si commercia; non è una "app" che si scarica sul telefonino: nemmeno la versione più aggiornata potrà aiutarvi a diventare liberi e grandi nell'amore.

Papa Francesco -
Omelia 24 aprile 2016, Giubileo dei Ragazzi e delle Ragazze


Buona giornata a tutti. :-)