Un ragazzo aveva fatto una barchetta e mostrandola
diceva: “È mia, l’ho fatta io”. Un giorno, tutto giubilante, portò la sua
barchetta sulla riva del lago e la fece galleggiare nell’acqua limpida.
Improvvisamente una raffica di vento investì la barchetta portandola lontano fino a farla scomparire completamente. Il ragazzo ritornò a casa tutto triste senza quel suo gran tesoro andato perduto.
Improvvisamente una raffica di vento investì la barchetta portandola lontano fino a farla scomparire completamente. Il ragazzo ritornò a casa tutto triste senza quel suo gran tesoro andato perduto.
Passarono settimane e mesi. Poi un giorno il ragazzo,
passando davanti ad un negozio di giocattoli, vide, incredibilmente, proprio la
sua barchetta.
Era proprio la sua. Pieno di gioia, il ragazzo entrò nel negozio come un razzo e raccontò al proprietario la storia della barchetta esposta: essa era veramente di sua proprietà, perché l’aveva fatta lui.
Era proprio la sua. Pieno di gioia, il ragazzo entrò nel negozio come un razzo e raccontò al proprietario la storia della barchetta esposta: essa era veramente di sua proprietà, perché l’aveva fatta lui.
“Mi dispiace - disse il proprietario del negozio - ma
ora la barchetta è mia. Se la vuoi devi pagarla”.
Rattristatosi, il ragazzo uscì dal negozio. Era deciso
a riavere la sua barchetta, anche se ciò significava lavorare e risparmiare
fino ad avere il denaro sufficiente. Finalmente quel giorno arrivò: con il
denaro in mano entrò nel negozio, mise la somma guadagnata con tanta fatica sul
bancone e disse, rivolgendosi al negoziante: “Sono tornato per comperare la
barca; ora è mia”. E mentre usciva, continuava a dire felice: “Tu sei mia. Due
volte mia. “Mia” perché ti ho fatta, “mia” perché ora ti ho comperata”.
Dio, non solo ti ha creato, ma in Cristo egli ha
inoltre pagato il prezzo per comprarti e farti nuovamente suo.
Nessuno ha mai
commesso un errore più grande di colui che non ha fatto niente solo perché
poteva fare troppo poco.
- Edmund Burke -
«Dio eterno, immenso, che tutto dà, che tutto può, mi si è rivelato, in certo modo, nelle opere di creazione.
L'ho veduto, Dio, quasi furtivamente e da lontano, come Mosè; l'ho visto e sono rimasto muto, attonito di ammirazione e di stupore.
Ho saputo scoprire una qualche orma dei suoi piedi nelle opere della creazione ed in queste opere, fatte dalla sua mano, anche nelle più piccole, in quelle che parrebbero nulle, quale perfezione inesplicabile!
"Essere cristiani significa considerare
la via di Gesù Cristo come la via giusta per l’essere uomini – come quella via
che conduce alla meta, ad un’umanità pienamente realizzata e autentica (...). .
L’uomo può scegliere una via comoda e scansare ogni fatica. Può anche scendere
verso il basso, il volgare. Può sprofondare nella palude della menzogna e della
disonestà. Gesù cammina avanti a noi, e va verso l’alto. Egli ci conduce verso ciò che è grande, puro, ci conduce verso l’aria
salubre delle altezze: verso la vita secondo verità; verso il coraggio che non
si lascia intimidire dal chiacchiericcio delle opinioni dominanti; verso la
pazienza che sopporta e sostiene l’altro. Egli conduce verso la disponibilità
per i sofferenti, per gli abbandonati; verso la fedeltà che sta dalla parte
dell’altro anche quando la situazione si rende difficile. Conduce verso la
disponibilità a recare aiuto; verso la bontà che non si lascia disarmare
neppure dall’ingratitudine. Egli ci conduce verso l’amore – ci conduce verso
Dio"
(papa Benedetto XVI)
Domenica delle Palme
2010
«Dio eterno, immenso, che tutto dà, che tutto può, mi si è rivelato, in certo modo, nelle opere di creazione.
L'ho veduto, Dio, quasi furtivamente e da lontano, come Mosè; l'ho visto e sono rimasto muto, attonito di ammirazione e di stupore.
Ho saputo scoprire una qualche orma dei suoi piedi nelle opere della creazione ed in queste opere, fatte dalla sua mano, anche nelle più piccole, in quelle che parrebbero nulle, quale perfezione inesplicabile!
« L'utilità che a noi da esse deriva, attesta la bontà
di Colui che le ha fatte.
« La loro bellezza e la loro armonia dimostrano la sapienza di Lui.
« La loro bellezza e la loro armonia dimostrano la sapienza di Lui.
« La conservazione e la fecondità inesauribile
proclamano la sua potenza.
O Signore, quanto sono magnifiche le opere tue! Non le ha conosciute lo stolto e non vi ha posto mente».
O Signore, quanto sono magnifiche le opere tue! Non le ha conosciute lo stolto e non vi ha posto mente».
- Carlo Linneo -
Buona giornata a tutti. :-)