Tardi ti ho amato, bellezza
tanto antica e tanto nuova,
tanto antica e tanto nuova,
tardi ti ho amato!
Tu eri dentro di me e io stavo fuori,
ti cercavo qui,
ti cercavo qui,
gettandomi, deforme,
sulle belle forme delle tue creature.
Tu eri con me, ma io non ero con te.
Mi tenevano lontano da te
le creature che, pure,
se non esistessero in te,
non esisterebbero per niente,
le creature che, pure,
se non esistessero in te,
non esisterebbero per niente,
Tu mi hai chiamato
e il tuo grido ha vinto la mia sordità;
e il tuo grido ha vinto la mia sordità;
hai brillato tu
e la tua luce ha vinto la mia cecità;
e la tua luce ha vinto la mia cecità;
hai diffuso il tuo profumo:
ti ho respirato, e ora anelo a te;
ti ho gustato e ora ho fame e sete di te;
ti ho gustato e ora ho fame e sete di te;
mi ha toccato e ora ardo
dal desiderio della tua pace .
- Sant'Agostino -
Confessioni, 10,27
dal desiderio della tua pace .
- Sant'Agostino -
Confessioni, 10,27
Tutti sono doni del mio Dio, non io li ho dati a me stesso.
Sono beni, e tutti sono io.
E’ buono chi mi fece, anzi lui stesso è il mio bene,
e io esulto in suo onore per tutti i beni
di cui anche da fanciullo era fatta la mia esistenza.
Il mio peccato era di non cercare in lui, ma nelle sue creature,
ossia in me stesso e negli altri, i diletti, i primati, le verità,
precipitando così nei dolori, nelle umiliazioni, negli errori.
A te grazie, dolcezza mia e onore mio e fiducia mia, Dio mio,
a te grazie dei tuoi doni.
Tu però conservameli, così conserverai me pure,
e tutto ciò che mi hai donato crescerà e si perfezionerà,
e io medesimo sussisterò con te, poiché tu mi hai dato di sussistere.
- Sant'Agostino -
Confessioni X, 27, 38
Confessioni X, 27, 38