«Tu
non mi vuoi bene?»
Quante
volte ve lo siete sentito dire dai vostri figli in tono accusatore? E quante
volte avete resistito alla tentazione di spiegar loro quanto li amavate? Un
giorno, quando i miei figli saranno abbastanza grandi da capire la logica che
spinge una madre a comportarsi in un certo modo, glielo dirò.
Ti
ho amato abbastanza da chiederti continuamente dove andavi, con chi e a che ora
saresti tornato.
Ti
ho amato abbastanza da insistere perché ti comprassi una bicicletta con i tuoi
soldi, anche se noi potevamo permettercela e tu no.
Ti
ho amato abbastanza da star zitta e lasciare che scoprissi da solo chi era
l'amico che ti eri scelto.
Ti
ho amato abbastanza da costringerti a restituire al proprietario del negozio la
cioccolata già morsicata e confessare: «L'ho rubata».
Ti
ho amato abbastanza da restar lì come un gendarme per più di due ore a
guardarti pulire la stanza, un lavoro che io avrei potuto fare in un quarto
d'ora. Ti ho amato abbastanza da dire: «Sì, vai pure al luna park. Non importa
se è il giorno della mamma».
Ti
ho amato abbastanza da lasciare che vedessi la rabbia, la delusione, il
disgusto e le lacrime nei miei occhi.
Ti
ho amato abbastanza da non scusarmi mai con gli altri per le tue mancanze o
cattive maniere.
Ti
ho amato abbastanza da ammettere di aver avuto torto e chiederti scusa. Ti ho
amato abbastanza da ignorare quello che dicevano o facevano «le altre madri».
Ti ho amato abbastanza da lasciare che inciampassi, cadessi, ti facessi male,
sbagliassi. Ti ho amato abbastanza da lasciare che ti prendessi le
responsabilità delle tue azioni, a sei, come a dieci, o a sedici anni.
Ti
ho amato abbastanza da sospettare che avevi mentito sulla presenza dei genitori
del tuo amico a quella festa, e lasciar correre... dopo aver scoperto che non
mi sbagliavo.
Ti ho amato abbastanza da metterti a terra, lasciarti andare la mano, non rispondere alle tue suppliche... perché imparassi a stare in piedi da solo.
Ti ho amato abbastanza da metterti a terra, lasciarti andare la mano, non rispondere alle tue suppliche... perché imparassi a stare in piedi da solo.
Ti
ho amato abbastanza da accettarti per quello che sei, non per quello che avrei
voluto che fossi.
Ma
soprattutto ti ho amato abbastanza da continuare a dire «No» anche sapendo che
mi avresti odiato. È stata questa la decisione più difficile.
- Erma Bombeck -
- Brian Weiss -
“Non dobbiamo essere influenzati dalle
opinioni altrui, anche se ci vengono da persone a noi care, come i nostri
familiari, i nostri capi o i nostri amici intimi. Così, noi siamo solidi e
radicati come la montagna.
Noi sappiamo, nel profondo del nostro cuore, che
incarniamo l’essenza perfetta di un essere spirituale.
Le parole degli altri
non possono rubarci la pace interiore o la gioia, a meno che noi non diamo loro
il potere di farlo.”
- Brian Weiss -
I bambini troppo spesso si trovano davanti a degli
ostacoli troppo pesanti per loro. Da soli non riusciranno ad affrontarli.
Il
loro disperato grido “aiutami per favore” non riescono ad esprimerlo in parole.
Noi possiamo imparare ad ascoltare queste richieste di aiuto silenziose.
- Gustav Birth -