lunedì 18 agosto 2014

Poesie tratte da «La voce a te dovuta» - Pedro Salinas



Lì, oltre il sorriso,
non ti si conosce più.

Vai e vieni, scivoli

per un mondo di valzer

gelati, all’ingiù;
e passando, i capricci,
gli impulsi ti carpiscono
baci senza vocazione,
a te, la momentanea
prigioniera dell’agevole.
«Che allegra!» dicono tutti.
Ed è che tu allora
tenti di essere altra,
così somigliante
a te stessa, che ho paura
di perderti, così.
Ti seguo. Attendo. So
che quando non ti osservino
gallerie né astri,
quando il mondo crederà
di sapere ormai chi sei
e dirà: «Sì, ora so»,
tu scioglierai,
con le braccia in alto,
dietro i capelli,
il nodo, guardandomi.
Senza rumore di cristallo
cadrà per terra,
maschera senza peso
ormai inutile, il riso.
E quando ti vedrai
nell’amore che io ti tendo sempre
come uno specchio ardente,
tu riconoscerai
un volto serio, grave,
una sconosciuta
alta, pallida e triste,
la mia amata. Che mi ama
al di là delle risa.


- Pedro Salinas - 

Poesie tratte da «La voce a te dovuta», 
Giulio Einaudi Editore – Torino 1979 Trad. italiano



Un’anima tu avevi
cosi chiara ed aperta

ch’io non potetti mai

nella tua anima entrare.

Andavo in cerca di aditi angusti,

d’alti e difficili passaggi…

Si andava alla tua anima

per aperti cammini.

Preparai un’alta scala

- sognavo di alte mura

che le fossero a guardia -,

però l’anima tua

era senza riparo
di muri e di recinti.

E ricercai la stretta porta

della tua anima,

ma non aveva accessi,

così franca com’era,

la tua anima.
Dov’è che cominciava?

Dov’è che aveva termine?

E rimasi per sempre seduto

sulle vaghe frontiere della tua anima.



- Pedro Salinas -

Poesie tratte da «La voce a te dovuta», 
Giulio Einaudi Editore – Torino 1979 Trad. italiano





Getta via i vestiti,
i connotati, i ritratti;
non ti voglio così,
travestita da altra,
figlia sempre di qualcosa.
Ti voglio libera, pura,
irriducibile: tu.

- Pedro Salinas - 






Buona giornata a tutti :-)