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sabato 8 febbraio 2014

No alla stupidità - di +Andrea Gemma

Quando sono dinanzi a situazioni,
frutto lampante di stupidità
d' uomini che non sentono ragioni,
sono tentato un po' di vanità.
Io non giungo-mi dico-a tali azioni,
a tali eccessi di imbecillità:
domando alla mia mente le ragioni
che esaltano dell'uomo la dignità.
Nulla supplire può alla mente
nell'uomo razionale e intelligente:
guai a sostituirla con l'istinto,
con l'adesione a critica alle mode
e a tutto ciò che l'animo corrode:
uomo sii te stesso! Allora hai vinto.

+Andrea Gemma


Chi viene Condannato ?

Nessuno vuol condannarsi volontariamente, sono le nostre azioni che ci escludono dalla beatitudine. Allo stesso modo ,nessuno vuole trascorrere i suoi anni di vita sulla terra sprofondando nell'odio e nel desiderio di far del male al prossimo, ma di fatto c'è gente che lo fa, cosi come c'è gente che verrà esclusa non perché lo desidera ,ma perché ciò è la conseguenza delle sue azioni .
L'aver commesso peccati gravi .
La Libera decisione di mantenere uno stato di non pentimento rispetto a tali azioni .
Se questi due fattori si manifestano contemporaneamente ,non è difficile capire che, indipendentemente dalla religione, l'esclusione dalla beatitudine appare come una conseguenza logica.

+Andrea Gemma



"La Chiesa non può muoversi coi tempi; semplicemente perché i tempi non si muovono. La Chiesa può solo infangarsi coi tempi e corrompersi e puzzare coi tempi. Nel mondo economico e sociale, come tale, non c'è attività, eccettuata quella specie di attività automatica che è chiamata decadenza: l'appassire dei fiori della libertà e la loro decomposizione nel suolo originario della schiavitù. 
In questo, il mondo si trova per molte cose allo stesso piano dell'inizio dell'oscuro medioevo. E la Chiesa ha lo stesso compito di allora: salvare tutta la luce e la libertà che può essere salvata, resistere a quella forza del mondo che attrae in basso, e attendere giorni migliori. 
Una Chiesa vera vorrebbe certo fare tutto questo, ma una Chiesa vera può fare di più. Può fare di questi tempi di oscurantismo qualcosa di più di un tempo di semina; può farli il vero opposto dell'oscurità. 
Può presentare i suoi ideali in tale e attraente e improvviso contrasto con l'inumano declivio del tempo da ispirare d'un tratto agli uomini qualcuna delle rivoluzioni morali della storia, così che gli uomini oggi viventi non siano toccati dalla morte finché non abbiano visto il ritorno della giustizia. Non abbiamo bisogno, come dicono i giornali, di una Chiesa che si muova col mondo. Abbiamo bisogno di una Chiesa che muova il mondo".

Gilbert Keith Chesterton, da The New Witness


SVEGLIATEVI!!!!!! 
I bambini... il pasto preferito di satana... poi vengono le famiglie.


Preghiera di Davide penitente

Pietà di me, o Dio, secondo la tua misericordia;
nella tua grande bontà cancella il mio peccato.
Lavami da tutte le mie colpe,
mondami dal mio peccato.
Riconosco la mia colpa,
il mio peccato mi sta sempre dinnanzi.
Contro di te, contro te solo ho peccato,
quello che è male ai tuoi occhi, io l’ho fatto;
perciò sei giusto quando parli,
retto nel tuo giudizio.
Ecco, nella colpa sono stato generato,
nel peccato mi ha concepito mia madre.
Ma tu vuoi la sincerità del cuore
E nell’intimo mi insegni la sapienza.
Purificami con issopo e sarò mondo;
lavami e sarò più bianco della neve.
Fammi sentire gioia e letizia,
esulteranno le ossa che hai spezzato.
Distogli lo sguardo dai miei peccati,
cancella tutte le mie colpe.
Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
Non respingermi dalla tua presenza
E non privarmi del tuo santo spirito.
Rendimi la gioia di essere salvato,
sostieni in me un animo generoso.
Insegnerò agli erranti le tue vie
E i peccatori a te ritorneranno.
Liberami dal sangue, Dio , Dio mia salvezza,
la mia lingua esalterà la tua giustizia.
Signore, apri le mie labbra
E la mia bocca proclami la tua lode;
poiché non gradisci il sacrificio

e se offro olocausti, non li accetti.
Uno spirito contrito è sacrificio a Dio,
un cuore affranto e umiliato, Dio tu non disprezzi.
Nel tuo amore fa grazia a Sion,
rialza le mura di Gerusalemme.
Allora gradirai i sacrifici prescritti,
l’olocausto e l’intera oblazione,
allora immoleranno vittime sopra il tuo altare.

Salmo 50


Buona giornata a tutti :-)








giovedì 6 febbraio 2014

Le azioni straordinarie di Satana - Padre Gabriele Amorth -



E’ necessario in modo particolare dedicare la nostra riflessione alle cosiddette azioni straordinarie del Diavolo che, in alcuni casi, Dio ovviamente lascia accadere.

1. Sofferenze fisiche causate da Satana

Numerose biografie (San Giovanni della Croce, San Giovanni Vianney, Padre Pio da Pietrelcina ecc.) rivelano che durante le loro vite terrene, i santi erano tormentati dal Demonio. Erano flagellati e bastonati dal Maligno. È importantissimo sottolineare che qui il Diavolo non influisce internamente sulla persona per cui gli individui non necessitano le preghiere di esorcismo. Sembra che il Signore permettesse questi assalti straordinari per renderli ancora più forti in Lui.

2. Possessione diabolica

Si tratta della forma più complessa dell'azione del Diavolo che si impossessa del corpo della vittima ma non dell'anima. L'uomo parla e agisce come vuole il Demonio. In questa situazione la persona non è in grado di sottrarsi al Maligno e non è responsabile delle proprie parole e delle proprie azioni. Questo stato è accompagnato da alcuni fenomeni: la vittima si esprime in una lingua sconosciuta, dimostra forza fisica straordinaria, riesce a spezzare le catene di ferro, scoprire le cose nascoste, leggere i pensieri di qualcun altro... La Bibbia riporta il caso dell'indemoniato di Gerasa che abbiamo ricordato in uno dei capitoli precedenti.

In pratica è possibile incontrare diversi casi di possessione che possiamo dividere per complessità, intensità e sintomatologia. Uno solo non basta per poter capire gli altri. I casi del genere sono per fortuna rari, ma esistenti. Una delle caratteristiche è che l'indemoniato energicamente rifiuta qualsiasi cosa di santo (benedetto), spesso bestemmiando. Bisogna essere cauti perché l'Immondo tenta di ingannarci trattenendo la nostra attenzione su particolari di minore importanza.

Frequentemente, qui si aggiungono suicidi e omicidi.

3. Vessazione diabolica

Per vessazione si intende una serie di problemi d'origine maligna come diversi disturbi e malattie, semplici o complessi, che a lungo andare possono tramutarsi in possessione. L'individuo a volte perde la coscienza, si comporta o parla in maniera anormale.

Menzionerò solamente alcuni eventi biblici per aiutare l'apprendimento di questo tipo d'azione. Nell'Antico Testamento abbiamo il giusto Giobbe che non era posseduto da Satana, ma esso, dopo avergli tolto i figli e tutto quello che aveva, continuava a tormentarlo con la malattia. Il Nuovo Testamento racconta la storia della donna ricurva e il caso del sordomuto, entrambi liberati dai mali che provocavano loro forti disturbi fisici. San Paolo non era plagiato da Satana, ma come egli stesso scrive, il Maligno lo torturava continuamente: "Perché non montassi in superbia per la grandezza delle rivelazioni, mi è stata messa una spina nella carne, un inviato di satana incaricato di schiaffeggiarmi, perché io non vada in superbia" (2 Cor 12, 7).

Abbiamo già detto che la possessione diabolica rappresenta un fenomeno raro. I sacerdoti, invece, incrociano gli individui che Satana tormenta attaccandone la salute, creando problemi economici, bloccando qualsiasi occupazione e facendo confusione nei sentimenti. Queste manifestazioni fanno parte dell'attività pastorale di un ministro di Dio, che quotidianamente deve affrontare situazioni del genere cercando di comprenderne la causa. In altre parole, deve capire se il disturbo ha origine malefica o no, e come affrontarlo.

Per poterlo valutare bene, il sacerdote deve tenere presente il fatto che ogni vittima è un caso singolo, che esiste un'enorme diversità tra i sintomi e un vastissimo spettro delle gravità dei disturbi. Le forme sono tantissime: attacco alla salute, problemi sul lavoro, disfunzione nella sfera sentimentale, difficoltà nelle relazioni interpersonali, ira immotivata, tendenza ad isolarsi, manie suicide...

4. Ossessione satanica

La persona afflitta da un male di questo tipo ha insensati pensieri d'ossessione, ma non riesce a liberarsene. Ha l'anima combattuta. La sua volontà è libera ma oppressa in gran parte da pensieri costringenti e ossessionanti. Si tratta di una serie d'inaspettati assalti che si ripetono in un lungo intervallo del tempo. L'individuo vive continuamente uno stato d'esaurimento, di disperazione, di depressione e di permanenti tentazioni di suicidio. Questi fatti ne condizionano regolarmente i sogni.

Solitamente la gente ritiene che questi fenomeni appartengono al settore della psichiatria. Assolutamente comprensibile! Dobbiamo dire, però, che in alcuni casi né l'adoperarsi di uno psichiatra e né l'aiuto di un medico possono fare qualcosa, il che deve far pensare ad un'azione del Diavolo e alla sua presenza. La scienza qui è impotente. Intendere e distinguere adeguatamente lo può solamente, con la misericordia di Dio, un sacerdote che nella sua attività collabori e preghi intensivamente.

5. Infestazioni diaboliche

Si intendono disturbi che si manifestano in alcuni posti, ad esempio - case, uffici, negozi, coltivazioni..., su diversi oggetti - letto, cuscini, bambole, automobili ..., e sugli animali. Nei propri scritti, Origene dice che in questi casi all'inizio del Cristianesimo si facevano esorcismi.

6. Sottomissione diabolica

Esprime l'atto di alleanza con Satana effettuato di propria volontà. È noto il rito dell'alleanza di sangue con il Demonio, che si realizza nel corso di una messa nera, accompagnato da tante oscenità. Questi rituali si sviluppano ancora segretamente nelle nostre città.

Per ognuno di noi è importantissimo sapere come si diventa protagonisti delle azioni straordinarie del Demonio. Se riusciamo a distinguerlo, saremo in grado di capire cosa dobbiamo fare per prevenire coinvolgimenti in qualsiasi area diabolica, o, se ne facciamo parte, sapremo cosa fare per liberarcene. Abbiamo quattro cause importanti:

1. Permesso di Dio

Niente, proprio niente succede casualmente nel mondo o nella vita di ciascuno di noi o, per meglio dire, senza il permesso di Dio. Lui sorveglia tutto: "Ma nemmeno un capello del vostro capo perirà" (Lc 21, 18). Siccome ci ha dato la libertà, permette il male ma non lo desidera mai. Una volta lasciato che accada, cercherà di mutarlo in bene. Il Signore acconsente a Satana di insidiarci e di tormentarci, ma ci dà sempre tutte le grazie per poterglisi opporre. Nella Sacra Scrittura leggiamo: "Se vuoi, osserverai i comandamenti; l'essere fedele dipenderà dal tuo buonvolere" (Sir 15, 15). In questa maniera ci aiuta a cogliere per noi stessi la grazia, a fortificarci nell'umiltà, nella pazienza, nell'esercizio spirituale...

Nella vita di alcuni Dio permette l'opera del Maligno per ottenere la loro crescita spirituale. Distrugge lo scopo del Demonio per realizzare il proprio. Lo possiamo vedere in alcune persone carismatiche alle quali dà i doni (carismi) permettendo che capitino loro sventure e croci. Un uomo del nostro tempo, padre Pio, recentemente beatificato dal Santo Padre Giovanni Paolo II, sopportò dolori lancinanti portando le stigmate per cinquant'anni, come il nostro Signore Gesù Cristo. Ma a nessuno era mai venuto in mente di pregare perché gli fossero tolte. Si trattava di un'opera straordinaria di Dio che mirava a qualcosa di eccezionale. Ovviamente Satana non aveva alcun interesse che padre Pio portasse le stigmate (anche se può succedere che provochi fenomeni del genere per sedurre le anime con i falsi mistici).

L'esempio biblico di Giobbe ci fa vedere una persona sofferente, abbattuta da tantissime pene e sventure e infine dalla malattia. Qualche volta Dio acconsente il male per trasformarlo nel bene. Prove come queste non sono ancora mali in sé. Sopra le righe storte Dio scrive diritto. Se l'uomo confida in Lui, tutto il male gli sarà convertito in bene.

2. Radicarsi nel peccato

A scopo dimostrativo prendiamo il modello di Giuda dalla Scrittura che, sordo agli inviti di Cristo, continuava a radicarsi nel peccato e finì col suicidarsi.

Vediamo quell'incancrenirsi nel male come le perversioni sessuali oggi in aumento, la violenza, l'alcool, gli stupefacenti, l'odio, la bestemmia, gli aborti, l'infedeltà coniugale che provoca il divorzio e di conseguenza le sofferenze dei tanti coinvolti.

3. Sofferenze causate dai malefici

In questo caso l'individuo non ha nessuna colpa. Commette il misfatto chi fa un maleficio o ordina che venga fatto. Questo campo scivoloso dove nascono gli inganni richiede cautela per i possibili imbrogli, perversioni, suggestioni. Esistono dei modi per fare del male ad una persona tramite l'azione del Demonio con diversi riti, come la cosiddetta legatura, il malocchio, la maledizione... Il fatto che ci siano ecclesiastici che non credono nei malefici è inconcepibile. Come potranno allora combattere per i loro fedeli colpiti da mali di questo tipo?

Alcuni si domandano perché Dio permette che succedano cose del genere. L'uomo usa la sua libertà per il bene quanto per il male. Può aiutare e altrettanto far del male agli altri, spesso in maniera ingiusta e violenta. È persino in grado di pagare un assassino per uccidere qualcuno. Ugualmente, può corrompere un fattucchiere o un mago per combinare il maleficio ad una persona. Il Signore nel suo infinito amore desidera salvare ogni sua creatura. Nella sua bontà sollecita ognuno ad amare, perdonare e gioire per la felicità degli altri. Ma il Maligno non riposa mai. Insidia la mente umana con idee di superiorità, pensieri di vendetta e d'odio. E che cosa avviene? Accade che l'uomo che ha smesso di pregare, non vivendo più la sua intimità con Dio, non essendo in grazia, solo, abbandonato a se stesso, non ha più la forza di affrontare il Demonio. Il Male lo vince ed egli comincia a fare ciò che il Signore non vuole. Dio invece cerca di convertirlo.

Dobbiamo sapere che in tutto Dio rispetta le decisioni dell'uomo. L'ha creato libero e gli lascia fino all'ultimo la sua libertà. Desidera che i suoi figli tornino liberamente al Creatore.

In quel senso possiamo dire che Dio acconsente il male ma non abbandona l'uomo senza il suo aiuto, dandogli la forza di combattere il Diavolo.

4. Visite a luoghi e persone malefiche

I modi più classici e più frequenti che incontriamo sono le sedute spiritistiche dove si evocano gli spiriti, le pratiche di magia - bianca o nera, l'oroscopo, le visite a maghi, fattucchieri, veggenti (che usano i tarocchi, il caffè e leggono la mano), guaritori, sensitivi, radioestesisti, cartomanti, astrologi e tutti gli individui che praticano qualsiasi forma di occultismo. Qui si aggiunge l'adesione alle sètte ed i riti del satanismo che raggiungono il culmine con le messe nere. Sfortunatamente i mass-media offrono uno spettro di servizi del genere. Cinema e televisione ci servono i film pornografici e quelli colmi di violenza e di orrore, reclamizzando continuamente il rock satanico, che oggi ha le proprie chiese non soltanto nei campi sportivi e i prati ma anche in tutte le discoteche. Tutte queste pratiche sono in aumento. Infine possiamo constatare matematicamente: con il calo della fede cresce la superstizione e con essa le pratiche dell'occultismo. L'affermazione che la maggior parte degli ecclesiastici non si adopera contro questi fenomeni è sconcertante. È indispensabile informare ed educare con competenza i fedeli nelle chiese, particolarmente i giovani che vengono travolti da ignoranza e disinformazione nell'ambito del Diavolo per non uscirne più. I disturbi malefici purtroppo sono più diffusi tra di loro. 

Padre Gabriele Amorth




«[…] Che sono quelle leggi che opprimono le giuste libertà della Chiesa? 
Perché la violazione del domicilio dei Religiosi e la dispersione delle loro Comunità? Perché quelle misure contro le vocazioni Sacerdotali? Perché […] quegli attentati sacrileghi ai santuari cattolici, quelle scuole senza Dio, quegli ospedali senza Preti? 
Perché quelle leggi disgreganti la famiglia, quel togliere il Crocifisso dai cimiteri e dovunque, quell'odio a Dio inculcato nei fanciulli innocenti? Quella libertà sfrenata concessa a pubblicazioni corruttrici e alla propaganda di dottrine sovversive e scandalose? Quella violazione dei più sacri diritti, perché?... 

Non è forse tutto questo il realizzarsi a faccia scoperta, con mezzi che fanno credere legali, delle dottrine accettate e dei piani da tanto tempo deliberati nei conciliaboli massonici, già tante volte segnalati dai Sommi Pontefici, come distruttori di ogni morale, di ogni società e di ogni religione? 

A vedere il trionfo dell'errore, quasi padrone del mondo, o almeno di quanto è forza materiale e potere, quella apparente legalità con la quale si vuole legittimare tanto male, dovremmo noi disperare del presente e dell'avvenire? No, Sorelle, no mai! Gesù Cristo ha vinto Satana e il mondo! 

A Gesù Cristo appartiene ogni potenza; al Nome di Gesù Cristo ogni ginocchio si piega anche negli abissi. Le nazioni gli furono date in eredità. Mentre Egli lascia che il mostro infernale si dibatta ai suoi piedi in fugaci e falsi successi, Egli vince e trionfa. Gli Angeli cantano già la sua vittoria definitiva!»


Beata suor Maria Deluil-Martiny



Come quelle lenti che ingrandiscono gli oggetti, lo Spirito Santo ci fa vedere il bene e il male ingrandendoli. 

(S. Giovanni Maria Vianney)


"Compresi che il demonio è simile al vento. Quando il vento soffia, tutto si chiu­de; si tappano i buchi, le fessure, per difendersi. L'anima dovrebbe prendere le stes­se precauzioni contro Satana; dovrebbe chiudere tutto in lei, per non lasciare alcun accesso a questo spirito maligno."

Beata suor Maria di Gesù Crocifisso




La croce è la scala per il cielo.
La croce è la chiave che apre la porta del cielo.
La croce è la lampada che illumina il cielo e la terra.

Santo Curato d'Ars



buona giornata a tutti :-)








domenica 19 gennaio 2014

Antica supplica a san Michele -


I. Gloriosissimo arcangelo s. Michele, che pieno di fede, di umiltà, di riconoscenza, di amore, lungi dall’aderire alle suggestioni del ribelle Lucifero, o di intimidirvi alla vista degli innumerevoli suoi seguaci, sorgeste anzi pel primo contro di lui ed animando alla difesa della causa di Dio tutto il restante della Corte celeste, ne riportaste la più completa vittoria, ottenetemi, vi prego, la grazia di scoprire tutte le insidie, e resistere a tutti gli assalti di questi angioli delle tenebre, affinché, trionfando a vostra imitazione dei loro sforzi, meriti di risplendere un giorno sopra quei seggi di gloria da cui furono essi precipitati per non risalirvi mai più. Gloria.



II. Gloriosissimo arcangelo s. Michele, che destinato alla custodia di tutto il popolo Ebreo, lo consolaste nelle afflizioni, lo illuminaste nei dubbi, lo provvedeste di tutti i bisogni, fino a dividere i mari, a piover manna dalle nubi, a stillar acqua dai sassi, illuminate, vi prego, consolate, difendete, e sovvenite in tutti i bisogni l’anima mia, affinché, trionfando di tutti gli ostacoli che ad ogni passo s’incontrano nel pericoloso deserto di questo mondo, possa arrivare con sicurezza a quel regno di pace e di delizie, di cui la terra promessa ai discendenti di Abramo non era che una smorta figura. Gloria.

III. Gloriosissimo arcangelo s. Michele, che, costituito capo e difensore della cattolica Chiesa, la rendeste sempre trionfatrice della cecità dei gentili colla predicazione degli Apostoli, della crudeltà dei tiranni colla fortezza dei Martiri, della malizia degli eretici colla sapienza dei Dottori, e del mal costume del secolo colla purità delle Vergini, la santità dei Pontefici e la penitenza dei confessori, difendetela continuamente dagli assalti de’ suoi nemici, liberatela dagli scandali de’ suoi figliuoli, affinché, mostrandosi sempre in aspetto pacifico e glorioso, ci teniamo sempre più fermi nella credenza de’ suoi dogmi, e perseveriamo sino alla morte nell’osservanza de’ suoi precetti. Gloria.




IV. Gloriosissimo arcangelo s. Michele, che state alla destra dei nostri altari per portare al trono dell’Eccelso le nostre preghiere e i nostri sacrifizii, assistetemi, vi prego, in tutti gli esercizii della cristiana pietà, affinché compiendoli con costanza, con raccoglimento e con fede, meritino di essere di vostra mano presentati all’Altissimo, e da Lui ricevuti come l’incenso in odore di grata soavità. Gloria.

V. Gloriosissimo arcangelo s. Michele, che, dopo Gesù Cristo e Maria, siete il più potente mediatore tra Dio e gli uomini, al cui piede s’inchinano confessando le proprie colpe le dignità le più sublimi di questa terra, riguardate, vi prego, con occhio di misericordia la miserabile anima mia dominata da tante passioni, macchiata da tante iniquità, ed ottenetemi la grazia di superare le prime, e detestare le seconde, affinché, risorto una volta, non ricada mai più in uno stato sì indegno e luttuoso. Gloria.


VI. Gloriosissimo arcangelo s. Michele, che, come terror dei demoni, siete dalla divina bontà destinato a difenderci dai loro assalti nell’estrema battaglia, consolatemi, vi prego, in quel terribile punto colla vostra dolce presenza, ajutatemi col vostro insuperabil potere a trionfare di tutti quanti i miei nemici, affinché, salvato per mezzo vostro dal peccato e dall’Inferno, possa esaltare per tutti i secoli la vostra potenza e la vostra misericordia. Gloria.

VII. Gloriosissimo arcangelo s. Michele, che con premura più che paterna discendete pietosamente nel tormentoso regno del Purgatorio per liberarvi le anime elette, e seco voi trasportate nella eterna felicità, fate, vi prego, che, mediante una vita sempre santa e fervorosa, io meriti di andare esente da quelle pene sì atroci. Che se, per le colpe non conosciute, o non abbastanza piante e scontate, siccome già lo preveggo, mi vi andassi condannato per qualche tempo, perorate in allora presso il Signore la mia causa, movete tutti i miei prossimi a suffragarmi, affinché il più presto possibile voli al cielo a risplendere di quella luce santissima che fu promessa ad Abramo ed a tutti i suoi discendenti. Gloria.



VIII. Gloriosissimo arcangelo s. Michele, destinato a squillare la tromba annunziatrice del gran Giudizio, ed a precedere colla Croce il Figliuolo dell’uomo nella gran valle, fate che il Signore mi prevenga con un giudizio di bontà e di misericordia in questa vita, castigandomi a norma delle mie colpe, affinché il mio corpo risorga insieme coi giusti ad una immortalità beata e gloriosa, e si consoli il mio spirito alla vista di quel Gesù che formerà il gaudio e la consolazione di tutti quanti gli eletti. Gloria.



IX. Gloriosissimo arcangelo s. Michele, che costituito governatore di tutta l’umana natura, siete in modo speciale il Custode della cattolica Chiesa, e del visibil suo Capo, riunite al seno di questa eletta Sposa di Gesù Cristo, tutte le pecore erranti, gli infedeli, i turchi, gli ebrei, gli scismatici, i peccatori, affinché, adunati tutti in un sol ovile, possano cantare unitamente per tutti i secoli le sovrane misericordie: sostenete nella via della santità, e difendete da tutti i nemici l’infallibile interprete de’ suoi voleri, il suo Vicario sopra la terra il Romano Pontefice, affinché obbedendo sempre alla voce di questo pastore universale, non mai si allontanino sai pascoli della salute, ma crescano anzi ogni giorno nella giustizia così i sudditi come i magistrati, così i popoli come i Re, e compongano su questa terra quella società concorde, pacificata e indissolubile, che è l’immagine, il preludio e la caparra di quella perfetta ed eterna che comporranno con Gesù Cristo tutti i beati nel cielo. Gloria.

Oremus. Da nobis, omnipotens Deus, beati Michaeli Arcangeli honore ad summa proficere; ut cujus in terris gloriam praedicamus, ejus quoque precibus adjuvemur in coelis. Per Dominum, etc.

Giaculatoria a s. Michele: O glorioso o forte, arcangiol san Michele, siatemi in vita e in morte, proteggitor fedele.




"La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti ". 
(Efesini 6:12)





La battaglia del cristiano è spirituale: “Rivestitevi dell’armatura di Dio, per poter resistere alle insidie del diavolo. La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti.

Prendete perciò l’armatura di Dio, perché possiate resistere nel giorno malvagio e restare in piedi dopo aver superato tutte le prove. State dunque ben fermi, cinti i fianchi con la verità, rivestiti con la corazza della giustizia, e avendo come calzatura ai piedi lo zelo per propagare il vangelo della pace. Tenete sempre in mano lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutti i dardi infuocati del maligno; prendete anche l’elmo della salvezza e la spada dello Spirito, cioè la parola di Dio. Pregate inoltre incessantemente con ogni sorta di preghiere e di suppliche nello Spirito, vigilando a questo scopo con ogni perseveranza e pregando per tutti i santi, e anche per me, perché quando apro la bocca mi sia data una parola franca, per far conoscere il mistero del vangelo, del quale sono ambasciatore in catene, e io possa annunziarlo con franchezza come è mio dovere.”

Lettera agli Efesini (6, 11-20)




Preghiera agli Angeli



Possano gli angeli custodirmi fin dal mattino, 

Possano loro guidarmi attraverso la notte,
Possano loro consolarmi dalle afflizioni,
Possano loro aiutarmi a vincere la fatica.

Possano custodirmi ora nella loro anima,
Possano loro mantenermi migliore,
Possano loro vegliare il mio sonno,
Possano loro guardarmi attraverso il giorno.

Possano loro manifestarsi dandomi nuova fiducia,
Possano loro togliermi ogni dubbio,
Possano loro darmi la pace togliermi ogni paura,
Possano loro sentire ogni mia richiesta.

Possano gli angeli custodirmi sempre,
Se le mie preghiere non saranno sentite
E se l'angelo non si accorgesse di me
Che possa Dio essere sempre lì presente.


Buona giornata a tutti. :-)

www.leggoerifletto.it

venerdì 17 gennaio 2014

Non auguriamo mai il male a nessuno ..... come la benedizione benedice, la maledizione devasta (una testimonianza di Padre Gabriele Amorth) -

Ero nell’ufficio parrocchiale quando sono entrate due donne: la prima la conoscevo bene, ma l’altra non l’avevo mai vista. Quella che conoscevo mi ha detto:
“Padre, questa donna ha bisogno di lei”.
Mi sono rivolto alla nuova venuta e le ho chiesto per quale motivo si era rivolta a me. La fissavo in faccia; faceva strani segni con gli occhi e con le mani. Già mi era venuto in mente chi potesse essere e le ho detto:
“Signora, di chi ha paura? Qui non c’è il demonio, qui c’è Cristo Signore”.
E le ho messo davanti agli occhi il Crocifisso che tengo sulla scrivania.
A quel punto l’agitazione della donna si è fatta violenta, ma ero preparato al peggio e le ho gridato:
“Ma tu sei una maga! Che cosa vuoi da Dio?”.
Dapprima è rimasta sorpresa, e poi mi ha detto :
“Voglio essere liberata dal demonio perché il mio uomo sta morendo”.
Le ho risposto in tono perentorio:
“Di che cosa sta morendo il tuo uomo? Forse gli hai fatto una fattura o gli hai mandato una maledizione?”.

E lei tra le lacrime mi ha risposto che gli aveva gridato, con cattiveria:
“Ti pigliasse una cancrena!”.
Quella maledizione era giunta a segno e il suo uomo stava in ospedale morente, in camera di rianimazione.

Con voce severa le ho detto:
“Io non sono un santo e non faccio miracoli; sono un esorcista che, con l’aiuto e nel nome di Dio, scaccio i demoni. Ma la vita al tuo uomo non posso restituirla”.
A questo punto la donna ha fatto un balzo tale da salire in ginocchio sulla scrivania e ha allungato le braccia con l’intenzione di afferrarmi per il collo. Ero preparato a quella reazione del demonio e ho fatto in tempo a gridare:
“satana, in nome di Dio, fermati!”.
Ella, con gli occhi sbarrati e con la bocca spalancata, pur tenendo ancora le braccia tese verso il mio collo, è rimasta immobile: Dio mi aveva protetto. Allora ho gridato al demonio:
”In Nome di Dio, satana, ti ordino di non muoverti da questa posizione”.
Sono andato in Chiesa, ho messo la teca sul petto. Quando sono tornato nell’ufficio parrocchiale la donna era ancora nella posizione in cui l’avevo lasciata. Le ho ordinato di scendere dalla scrivania, di non tentare di avvicinarsi a me più di quella distanza di quando stava seduta.
Con l’Ostia consacrata ero più tranquillo e con voce risoluta le ho detto:
“Invece di piangere per il tuo uomo, dovresti piangere per le tante persone alle quali in vent’anni di carriera hai fatto del male”.
Ella con voce cavernosa mi ha gridato:
“Se il mio uomo muore farò del male a tutta la città”.
Io mi sono alzato di scatto, l’ho afferrata per le spalle e l’ho spinta fuori dall’ufficio e dalla chiesa gridandole:
“Con l’odio che hai nel cuore non sei degna di stare qui”.
Allora la donna che l’accompagnava mi ha detto:
“Padre, lei tratta tutti con gentilezza e non manda via quelli che sono posseduti dal demonio. Come mai quella lì l’ha cacciata via in malo modo?”.
Le ho risposto:
“Noi esorcisti possiamo aiutare a liberarsi dalla possessione demoniaca solo quelli che lo desiderano. Ma chi ha l’odio nel cuore non desidera essere liberato. E poi sta certa che entro un’ora la maga verrà di nuovo qui”.
Infatti poco dopo ella è ritornata e le ho detto che se voleva che le facessi l’esorcismo doveva darmi la dimostrazione che voleva essere liberata, portandomi tutto quello che aveva di magico.
Alle 15 ho riaperto la Chiesa e ho visto che le due donne stavano lì ad aspettarmi; avevano due grosse borse mi ha fatto rabbrividire: oltre ad attrezzi vari, come vassoi per bruciare l’incenso, c’erano candele rosse e nere, chiodi, spilli, limoni, fotografie da cui ritagliare il ritratto di una persona; e poi decine e decine di fatture già fatte. C’erano inoltre libri sulla magia, sulla stregoneria, sulle fatture, sulle messe nere, sulle orge sataniche e tante altre cose. Dopo aver cosparso il tutto per bene con l’acqua benedetta e dopo aver invocato Dio perché annullasse ogni maleficio, ho chiuso tutta quella roba in un armadio affinché nessuno la potesse trovare. Poi ho inviato la maga a tornare la sera con quattro uomini, quando la chiesa era chiusa. Sono arrivati puntuali. Mi ero reso conto che non era necessario consultare uno psichiatra, tanto era chiara la presenza demoniaca . Ho indossato i paramenti sacri e ho cominciato l’esorcismo. Ho subito comandato al demonio di non fare del male ad alcuno dei presenti, di non avvicinarsi a nessuno, di star lontano almeno mezzo metro da ognuno. Poi ho iniziato il rito. Ogni tanto la maga scattava in piedi, urlava, bestemmiava; io facevo finta di non sentirla. Ella allungava le mani intorno a sé, ma non toccava nessuno, tanto che il demonio ha urlato:
“Che avete messo qui davanti? Non riesco a passare!”.
Il demonio interrompeva spesso la preghiera; diceva che loro erano in tredici, mentre io ero solo e non sarei mai riuscito a cacciarli via. Gli comandavo in nome di Dio di tacere; e a quest’ordine si infuriava, e una volta mi ha gridato:
“Ma che cosa hai messo fra te e me? Una lastra di cristallo?”
Alla fine mi ha detto :
“Ma smettila! Lei non vuole essere liberata; altrimenti ti avrebbe portato tutto; invece nell’armadio della sua camera ha due borse di fattura già fatte e pronte per essere spedite”.
A questo punto la donna ha affermato di essere stanca, di non poter resistere più. Ho colto l’occasione per troncare l’esorcismo dicendole:
“Con i demoni stanchi io non combatto. Proseguiremo domani, ma a condizione che tu domani mattina mi porti le due buste di fatture che, a quanto mi ha detto il demonio, tieni nascoste nell’armadio. Ti aspetto domani alle sette”. L’indomani alle sette precise era davanti alla porta della chiesa con le borse; e piangendo mi ha detto:
“Il mio uomo sta morendo. Lo hanno messo nel polmone d’acciaio”.
Io le ho detto:
“Ora vai in ospedale a trovare il tuo uomo; ma a lui ci penserà Dio. Ritornerai questa sera alle 20, con gli uomini che ti hanno accompagnata ieri”.
Alle 19 erano già tutti in chiesa. Ho chiuso le porte, ho indossato i paramenti e mi sono preparato per la lotta. La maga non faceva altro che ripetermi di fare presto, perché i dottori avevano dato al suo uomo un’ora di vita.
Ho recitato poche preghiere, poi ho ripreso subito l’esorcismo imperativo.
A un certo punto, urlando, la donna ha cominciato a vomitare; dalla bocca è uscito un grumo di terra marrone e saliva. Mentre lo aspergevo con acqua benedetta, contavo; questo è il primo demonio. Seguitavo a pregare, a dare ordini, e uno dopo l’altro sono usciti altri dodici demoni. Allora una voce cavernosa mi ha gridato:
“io sono satana; non riuscirai a cacciarmi”.
Ho guardato l’orologio e ho visto che mezzanotte era passata da una decina di minuti. Ho detto:
“GIA' SIAMO NELLA FESTA DELL' IMMACOLATA CONCEZIONE. Satana, in Nome di Maria Santissima Immacolata ti ordino di uscire da questa donna e di andare dove Dio ti ha comandato di andare”.
Ho ripetuto questo comando una decina di volte, fino a quando la rauca voce del demone si è fatta di nuovo sentire:
“Basta con quel Nome, Non lo voglio più sentire!”. Ho risposto:
“demonio, quel Nome lo ripeterò per tutta la notte; se non vuoi sentirmi nominare il Nome di Maria Santissima Immacolata, Madre di Gesù, esci da questa donna e vattene via”.
Allora la maga ha ricominciato a vomitare, e dopo un urlo è caduta a terra svenuta. Era finalmente libera da tutti i demoni. Ci siamo messi a fare pulizia, mentre la maga dormiva. Usavo acqua benedetta, con molto alcool nel secchio; poi ho dato fuoco a un foglio e l’ho buttato sui residui vomitati con l’uscita dei tredici diavoli. Solo quando tutto era pulito ho ordinato alla maga, in nome di Dio, di alzarsi. Si è alzata molto lentamente, come se il demonio l’avesse fatta a pezzi. Le ho detto che quella mattina l’aspettavo in chiesa; si doveva confessare e comunicare. Così fu fatto.
Dopo pochi giorni, mentre mi trovavo in una casa per una preghiera di liberazione, ha squillato il telefono. La padrona è andata a rispondere e poi è venuta di corsa a riferirmi:
“Quella signora (che era una maga) mi ha detto di riferirle che suo marito sta bene. I medici, il giorno dell’Immacolata, sono rimasti stupiti: credevano di trovare il paziente morto e invece l’hanno trovato che stava meglio e voleva mangiare. Poi l’hanno riportato in corsia; migliorava a vista d’occhio e mangiava regolarmente. Prima di Natale è tornato a casa guarito”.

Il giorno di Natale marito e moglie erano in chiesa. Poi sono venuti nell’ufficio parrocchiale a ringraziarmi, si sono confessati e hanno fatto la comunione.


O Maria concepita senza peccato prega per noi che a te ricorriamo e a quanti a te non ricorrono. In particolare per i nemici della Santa Chiesa di Dio e per le anime che a te affidiamo. Amen.



















Nostro Signore disse al demone: "Tu che sei stato creato da me, che hai visto la mia giustizia, dimmi alla presenza di lei perchè sei caduto così miseramente, o cosa pensavi quando sei caduto".
Il diavolo rispose:
 "Ho visto tre cose in te: ho capito quanto fosse grande la tua gloria, pensando alla mia bellezza e al mio splendore; ritenevo che tu dovessi essere onorato sopra ogni cosa, osservando la mia gloria; per questo mi inorgoglii e decisi di non limitarmi ad essere tuo pari ma di superarti. Poi seppi che eri più potente di tutti e per questo desiderai essere più potente di te. In terzo luogo, vidi le cose future quali si presentano necessariamente e che la tua gloria e il tuo onore sono senza inizio e senza fine. Ebbene invidiai queste cose e dentro di me pensai che avrei sopportato di buon grado pene e tormenti purchè tu cessassi di esistere e con questo pensiero caddi miseramente; ecco perchè esiste l'inferno."

(Santa Brigida, Libro I, 34)



Come opporsi al diavolo:

“Sappi che il diavolo è come un cane da caccia sfuggito al guinzaglio: quando ricevi l’influsso dello Spirito Santo, ti corre incontro con le sue tentazioni e i suoi consigli; ma se gli opponi qualcosa di duro e amaro, fastidioso per i suoi denti, si allontana subito e non ti nuoce. Ora, cosa c’è di duro che si può opporre al diavolo, se non l’amore di Dio e l’obbedienza ai suoi comandamenti? Quando vedrà che quest’amore e quest’obbedienza si compiono alla perfezione in te, i suoi assalti, i suoi sforzi e la sua volontà verranno subito vanificati e infranti, poiché penserà che preferisci qualsiasi sofferenza piuttosto che contravvenire ai comandamenti di Dio” (Santa Brigida, Libro IV, 14)





Preghiera a Maria SS. per le Anime del Purgatorio più dimenticate

O Maria, pietà di quelle povere Anime che, 
chiuse nelle prigioni tenebrose del luogo di espiazione, 
non hanno alcuno sulla terra che pensi a loro.
Degnatevi, o buona Madre, 
abbassare su quelle abbandonate uno sguardo di pietà; 
ispirate a molti cristiani caritatevoli il pensiero di pregare per esse, 
e cercate nel Vostro Cuore di Madre 
i modi di venire pietosamente in loro aiuto.
O Madre del perpetuo soccorso, 
abbiate pietà delle Anime più abbandonate del Purgatorio.
Misericordioso Gesù, date loro il riposo eterno.Amen.


Tre Salve Regina

domenica 12 gennaio 2014

Mons. Andrea Gemma e l'esorcismo -



Nel processo di scristianizzazione in atto in Occidente, cioè di perdita di senso religioso della vita, a farne le spese sono stati anche gli angeli, nel senso che non se ne parla più né di quelli buoni né di quelli maligni. 

Questo, però, diciamo noi teologi, è un’estensione impropria. 
È vero che nella Bibbia ogni tanto si dice “l’angelo del Signore” per indicare un intervento di Dio. Però questo non significa che non si debba riconoscere che esistano nella creazione anche gli spiriti angelici. Basterebbe ricordare la vicenda di Tobia, cioè l’apparizione dell’angelo Raffaele. 
Basterebbe ricordare, venendo al Nuovo Testamento, l’annuncio a Maria da parte dell’angelo Gabriele. E via dicendo. 

Resta il fatto che questa preoccupazione di non esagerare nell’intervento angelico ha portato a una quasi cancellazione della loro missione, del loro intervento, della loro realtà. Se, invece, scorriamo la agiografia, cioè la vita dei santi, vediamo che l’intervento angelico è frequentissimo. 

Io sono devotissimo d’una santa abbastanza moderna, santa Gemma Galgani, la quale vedeva abitualmente il suo angelo custode. 
Tanto è vero che, spesso, il demonio che la voleva ingannare prendeva addirittura le forme del suo angelo custode. Sennonché, per una di quelle stupidità dello spirito maligno, esso si faceva facilmente riconoscere. 
Tempo fà un posseduto gridava e mi diceva: “Tu hai una grande forza, perché hai suscitato una generale ripresa del discorso sul demonio, mentre noi stavamo tanto bene quando questo discorso era velato”. 
Ecco, adesso sembrerebbe quasi colpa di noi esorcisti... Parlo al plurale. 
Io non mi metto in prima fila.
Comunque, l’aver taciuto sul demonio è stata una sua parziale vittoria. 

Il posseduto di cui ho parlato diceva: “Noi stavamo tanto bene, tranquilli. Mentre, invece, questo lungo discorso che voi state facendo ci sta provocando molto male”. 
Non dobbiamo dimenticare, e anche questa domanda l’ho fatta parecchie volte ai posseduti, che gli spiriti ribelli sono innumerevoli. 
Basterebbe ricordare l’episodio evangelico del demonio che si professa legione, dicendo “siamo in tanti”. 
La stessa cosa hanno confessato al sottoscritto parecchi dei posseduti che sono venuti sotto le mie mani. Proprio qui sorge un’ulteriore domanda. Papa Leone XIII ebbe quel famoso sogno sull’influenza del demonio nella società moderna, che lo portò a istituire l’Esorcismo breve che si recitava dopo la Messa, poi cancellato dalle riforme liturgiche. 
Papa Paolo VI parlò del “fumo di Satana” che era penetrato perfino nel tempio di Dio. Se c’è una coscienza di questa presenza maligna, perché non c’è una coscienza altrettanto forte del bisogno di contrastarla?

Questa è una grave deficienza della pastorale della nostra Chiesa. E io lo dico senza timore di essere smentito. 
Molti vescovi, devo dirlo sinceramente, non sentono questa necessità. Io ho domandato ad un posseduto che mi rimproverava, appunto, l’essere io un po’ fuori dal comune: “Perché molti dei miei confratelli non fanno la stessa cosa?” Sapete qual è stata la risposta del posseduto? “Perché molti dei tuoi confratelli hanno paura”. 
Non eseguono quello che hanno promesso, quello che sta nel loro potere. 
Se non interviene il vescovo, se non si interessa il vescovo, chi lo deve fare? Se è vero, come è vero, che l’ufficio di esorcista è stato affidato dall’autorità ecclesiastica ai vescovi. Il vescovo è, di natura sua, un esorcista. Quindi, sarebbe molto bello che tutti i vescovi, almeno saltuariamente, esercitassero questo ministero. 
Il demonio mi ha detto: se tutti i vescovi facessero come te, noi saremmo sconfitti.

Il guaio è che non tutti i vescovi fanno questo. Perché non lo fanno? 

Hanno molto da fare? Può darsi. Ma io penso che in questo caso lo spirito della menzogna abbia detto il vero. Non mantengono fede alle promesse che hanno fatto perché hanno paura, una paura misteriosa. Quasi come se trattare di questa materia significasse entrare in qualcosa di tenebroso, di misterioso, di esoterico. 

Invece no. Io esco dagli esorcismi, a parte un po’ di stanchezza fisica, ma esco sereno, tranquillo, contento. 
Padre Amorth suole dire: "io non ho paura del demonio, è lui che ha paura di me!"


(Mons Andrea Gemma)


Può il diavolo portare sfortuna?


Questa è una delle domande più frequenti che la gente fa ai sacerdoti perché pensano che soffrono di qualsiasi tipo di malattia. 
La prima cosa da rispondere è che, visto dalla prospettiva cristiana, parlare di fortuna o sfortuna, è un modo molto superficiale di vedere la cose.
Ho detto superficiale, anche se bisogna dire che parlando normalmente si potrebbe accettare, ma parlando teologicamente, no.

Tutto ciò che esternamente appare come sfortuna deve essere considerato come una prova; e tutto ciò che esternamente appare come fortuna deve essere considerato come una benedizione. 

In effetti Dio permette il male ed anche tutto ciò che è come il male, incluso il diavolo.
Ma come si può sapere se il diavolo è infiltrato in mezzo a tutti i mali che ci accadono?

Non si può sapere, visto che pur essendo reale è invisibile. 
Solamente quando i fatti sono completamente inspiegabili, sia per il modo in cui sono successi, sia per l'impossibile concatenazione fra di essi, allora si potrebbe pensare che c'è un qualsiasi tipo di causa diabolica.

Quindi il sacerdote deve rispondere che non si può sapere se questi avvenimenti sono prodotti dal diavolo o no. Ma se c'è un influsso maligno, l'unico modo di fermarlo è con la preghiera.
La preghiera, bisognerà rispondere, è ciò che attrae la benedizione divina e allontanerà il demonio. Sicuramente le persone chiederanno quante preghiere bisogna fare e quali.

La mia risposta è sempre questa: Quanto più si preghi tanto più attirerà la benedizione di Dio su di lei e sui suoi.La gente cerca modi complicati e quasi magici per trovare la pace, bisogna spiegargli che Dio è un Dio semplice. 

- Mons. Andrea Gemma - 



Il Crocifisso resti! 

Dieci anni sono stati necessari
per fare sì che il crocifisso santo
restasse esposto fra i simboli più cari
nei luoghi pubblici. Così pertanto 
ufficialmente si è risposto ai vari
indegni oltraggiatori il cui sol vanto
è d’esserne inflessibili avversari
d’ogni riferimento a Dio. In pianto
raccogliamo le voci d’espiazione
verso te, Signore, in riparazione
della pubblica offesa. Noi ti amiamo
o Martire divino, e ti adoriamo
perché con il tuo sangue ci hai redenti.
Abbi pietà di tutti i delinquenti.


Buona giornata a tutti :-)