«Scusatemi, è tutta colpa mia. Ho sbagliato
davvero tutto.
Credevo di aver capito, e non avevo capito proprio nulla.
Idiota. Scusatemi, è tutta colpa mia. Ci ho creduto davvero, e la cosa peggiore
è che ne ero persino convinta.
È tutta colpa mia, mia e di nessun altro.
Io,
l’idiota che ha creduto che impegnarsi nel proprio lavoro, dare il massimo,
porsi obiettivi e raggiungerli fosse la strada giusta.
Che il proprio lavoro
l’ha amato, mettendoci l’anima, troppa. Il cuore, troppo. La passione, troppa.
Sono io l’idiota che ha creduto che essere competenti fosse un valore aggiunto, non un minus.
Sono io l’idiota che ha creduto che essere competenti fosse un valore aggiunto, non un minus.
Competenti per scelta, non per grazia ricevuta.
Competenti per la
voglia di capire, conoscere, fare, saper fare.
Io, l’idiota che sulle cose
doveva picchiarci la testa, entrarci dentro a capofitto, studiarle, capirle.
Anche quando erano incomprensibili, anche quando il burocratese le rendeva un
incubo.
Io, l’idiota che non accettava di non saper fare, di non saper capire.
Io, l’idiota che alla fine ci arrivava, al suo obiettivo.
Scusatemi, è tutta
colpa mia. Non vi disturberò più, promesso. Davanti a me il mio curriculum.
Devo ulteriormente tagliarlo. È l’inappellabile verdetto delle agenzie di
lavoro. «Spaventa le aziende. Non la assumeranno mai. Tolga». Davanti a me una
foto ed una cartelletta. ”Premio eccellenze al lavoro 2011 Confindustria
Bergamo”. Fiori, fotografi, emozioni. No, taglia pure quello.
Era solo
apparenza. Faceva parte del gioco. Idiota, pure a quello hai creduto? Si, sono
io, sono la stessa idiota. Quella che a tre diversi colloqui viene scartata con
la stessa motivazione, per la stessa terribile, vergognosa colpa: essere
”troppo competente”.
Si, sono io l’idiota che vorrebbe riderci sopra fino alle
lacrime, ma proprio non ci riesce. Non ci riesco proprio, ma anche per questo
scusatemi, è solo colpa mia. Devo essere atterrata sull’universo sbagliato.
Un
errore di coordinate, credo. Scusatemi, se non riesco a ridere.
Se non riesco
nemmeno più a sorridere.
Se quando sento la parola ”domani”, davanti a me si
palesa solo un immenso, fagocitante, disperato buco nero. Perché gli anni
pesano, enormemente.
Un macigno sempre meno sopportabile, appesantito
ulteriormente da quei 25 anni di esperienza. E da quella parola fantastica,”esodata”.
Pesano, quando realizzi che tu, per il mondo del lavoro, sei un nulla. Un
niente. L’articolo è scaduto, non interessa. Avanti un altro, grazie. Scusatemi
, se non riesco a ridere. Se a volte anche respirare fa un male atroce. Ma non
disturberò più, me lo ripeto, e ve lo ripeto. State tranquilli. Mi allontano
piano piano, con il passo lieve ed attento di chi non vuole assolutamente fare
rumore.
Mi allontano ogni giorno di più. Ma state tranquilli. È solo colpa
mia».
- Lettera di una disoccupata pubblicata da
"L'Eco di Bergamo" -
Durante la Grande Depressione in Central Park i piccioni
portavano le briciole ai passanti.
- Groucho Marx -
Le beatitudini
del 2000
Beati coloro
che hanno scelto
di vivere sobriamente
per condividere i loro beni
con i più poveri.
che hanno scelto
di vivere sobriamente
per condividere i loro beni
con i più poveri.
Beati coloro che rinunciano
a più offerte di lavoro
per risolvere
il problema dei disoccupati.
a più offerte di lavoro
per risolvere
il problema dei disoccupati.
Beati i funzionari
che sveltiscono
gli iter burocratici
e tentano di risolvere i problemi
delle persone non informate.
che sveltiscono
gli iter burocratici
e tentano di risolvere i problemi
delle persone non informate.
Beati i banchieri,
i commercianti
e gli agenti di vendita
che non approfittano
delle situazioni
per aumentare i loro guadagni.
i commercianti
e gli agenti di vendita
che non approfittano
delle situazioni
per aumentare i loro guadagni.
Beati i politici e i sindacalisti,
che si impegnano a trovare
soluzioni concrete
alla disoccupazione.
che si impegnano a trovare
soluzioni concrete
alla disoccupazione.
Beati noi
quando smetteremo di pensare:
"Che male c'è nel frodare,
tanto lo fan tutti".
quando smetteremo di pensare:
"Che male c'è nel frodare,
tanto lo fan tutti".
Allora la vita sociale
sarà un'anticipazione
del Regno dei Cieli.
sarà un'anticipazione
del Regno dei Cieli.
- Paul Abela -
Buona giornata a tutti. :-)