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lunedì 5 giugno 2023

Un uomo e il suo cane

Un uomo camminava per una strada con il suo cane. Si godeva il paesaggio, quando ad un tratto si rese conto di essere morto.
Si ricordò di quando stava morendo e che il cane che gli camminava al fianco era morto da anni. Si chiese dove li portava quella strada.
Dopo un poco giunsero a un alto muro bianco che costeggiava la strada e che sembrava di marmo, in cima a una collina s'interrompeva in un alto arco che brillava alla luce del sole.
Quando vi fu davanti, vide che l'arco era chiuso da un cancello che sembrava di madreperla e che la strada che portava al cancello sembrava di oro puro. Con il cane s'incammino verso il cancello, dove a un lato c'era un uomo seduto a una scrivania. 
Arrivato davanti a lui, gli chiese: scusi, dove siamo?
~Questo è il paradiso signore... rispose l'uomo.
Wow, e non si potrebbe avere un po' d'acqua?
~Certo, signore... entri pure, dentro ho dell'acqua ghiacciata.
L'uomo fece un gesto e il cancello si aprì.
Non può entrare anche il mio amico? - disse il viaggiatore indicando il suo cane.
~Mi spiace, signore, ma gli animali non li accettiamo.
L'uomo pensò un istante, poi fece dietro front e tornò in strada con il suo cane...
Dopo un'altra lunga camminata, giunse in cima a un'altra collina in una strada sporca che portava all'ingresso di una fattoria, con un cancello che sembrava non essere mai stato chiuso.... non c'erano recinzioni di sorta.
Avvicinandosi all'ingresso, vide un uomo che leggeva un libro, seduto sotto un albero.
Mi scusi, - chiese. - non avrebbe un po' d'acqua?
~Sì, certo. Laggiù c'è una pompa, entri pure.
E il mio amico qui? - disse lui, indicando il cane.
~Vicino alla pompa dovrebbe esserci una ciotola.
Attraversarono l'ingresso, ed effettivamente poco più in là c'era un'antiquata pompa a mano, con a fianco una ciotola. Il viaggiatore riempì la ciotola e diede una lunga sorsata, poi la offrì al cane... continuarono così finché non furono sazi, poi tornarono dall'uomo seduto all'albero.

Come si chiama questo posto? - chiese il viaggiatore.

~Questo è il paradiso.

Beh, non è chiaro... laggiù in fondo alla strada uno mi ha detto che era quello il paradiso.

~Ah, vuol dire quel posto con la strada d'oro e la cancellata di madreperla? No, quello è l'inferno.

E non vi secca che usino il vostro nome?

~No, ci fa comodo che selezionino quelli che per convenienza abbandonano i loro migliori amici....

~(web)~



"Torniamo ai giorni del rischio,
quando tu salutavi a sera
senza essere certo mai
di rivedere l'amico al mattino.
E i passi della ronda nazista
dal selciato ti facevano eco
dentro il cervello, nel nero
silenzio della notte.
Torniamo a sperare
come primavera torna
ogni anno a fiorire.
E i bimbi nascano ancora,
profezia e segno
che Dio non s'è pentito.
Torniamo a credere
pur se le voci dai pergami
persuadono a fatica
e altro vento spira
di più raffinata barbarie.
Torniamo all'amore,
pur se anche del familiare
il dubbio ti morde,
e solitudine pare invalicabile".

- Davide M. Turoldo -




Buona giornata a tutti :-)

www.leggoerifletto.it

venerdì 17 marzo 2023

Itinerari e Oltre l'evidenza - Padre David Maria Turoldo

 Liberata l'anima ritorna
agli angoli delle strade
oggi percorse, a ritrovare i brani.
Lì un gomitolo d'uomo
posato sulle grucce,
e là una donna offriva al suo nato
il petto senza latte.
Nella soffitta d'albergo
una creatura indecifrabile:
dal buio occhi uguali
al cerchio fosforescente d'una sveglia
a segnare ore immobili.
E io a domandare alle pietre, agli astri,
al silenzio: chi ha veduto Cristo?

- Padre David Maria Turoldo - 
Fonte:  "Gli occhi miei lo vedranno", Ed. Mondadori 1955

 Fotografia by Aldo Caruso - 2011

 Oltre l'evidenza

Padre,
non sappiamo più ascoltare;
Padre,
nessuno più ascolta nessuno:
nessuno sa fare più silenzio!
Abbiamo perso
il senso della contemplazione,
perciò siamo così soli e vuoti,
così rumorosi e insensati;
e inevitabilmente idolatri!
Anche quando l'angoscia ci assale
donaci, o Padre, di non dubitare;
o anche di dubitare,
ma insieme di sempre più credere:
di credere alla tua fedeltà,
al tuo amore
al di là di tutte le apparenze;
e con il tuo Spirito
sempre presente
nella nostra storia.

- David Maria Turoldo - 


Buona giornata a tutti :-)


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mercoledì 22 febbraio 2023

Ma quando da morte – Padre David Maria Turoldo

 Ma quando da morte passerò alla vita, 
sento già che dovrò darti ragione, Signore,
e come un punto sarà nella memoria
questo mare di giorni.
Allora avrò capito come belli
erano i salmi della sera;
e quanta rugiada spargevi
con delicate mani, la notte, nei prati,
non visto. Mi ricorderò del lichene
che un giorno avevi fatto nascere
sul muro diroccato del Convento,
e sarà come un albero immenso
a coprire le macerie. Allora
riudirò la dolcezza degli squilli mattutini
per cui tanta malinconia sentii
ad ogni incontro con la luce;
allora saprò la pazienza
con cui m'attendevi, a quanto
mi preparavi, con amore, alle nozze.

- Padre David Maria Turoldo -

Fonte: I Salmi




Soltanto nell’amore e nella morte non si può fingere. 
Chi nell’amore cerca di fingere, può illudersi di amare, ma non ama. 
Chi sta morendo non finge più, perché “ciò che diranno gli altri” ormai non lo interessa; egli cessa di pensare “per gli altri” e riflette unicamente “per sé”. L’amore e la morte hanno dunque, davvero, qualcosa in comune, come ritennero molti poeti. Hanno in comune quello stato d’animo di “ebbrezza” per cui l’individuo rinuncia totalmente a voler “apparire ciò che non è”, e quindi comprende l’inutilità di persistere nella finzione e nella vanità di ogni giudizio che non sia fondato sulla pura realtà.

- Ludovico Geymonat -
da “I sentimenti”



Non so dove vanno le persone quando cessano di esistere, ma so dove restano.

- Margaret Mazzantini -


Preghiera per la sera

Grande è il nostro Dio e grande è la sua potenza 
e la sua sapienza infinita.
 

Lodatelo cieli, sole, luna e pianeti,
 
con la lingua che vi è data per lodare il vostro creatore,

È anche tu, anima mia, canta l'onore del Signore ! 
Da lui, in lui e per lui sono tutte le cose: 
A lui lode, onore e gloria di eternità in eternità ! 

Ti rendo grazie, Creatore e signore, 
di avermi dato la gioia di contemplare la tua creazione, 
di ammirare l'opera delle tue mani. 

Cercherò di annunziare agli uomini 
lo splendore delle tue opere 
nella misura in cui il mio spirito finito 
può cogliere l'infinito.


Buona giornata a tutti :-)


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mercoledì 30 novembre 2022

Il male che fai resta con te, il bene che fai ritorna indietro

Una donna cuoceva del pane per i suoi familiari, e ne lasciava uno in più sul davanzale, per qualunque persona affamata che fosse passata di lì.
Ogni giorno un gobbo passava a prenderlo e, invece di esprimere gratitudine, mentre se ne andava, pronunciava queste parole: "il male che fai resta con te, il bene che fai ritorna indietro".
Questo andava avanti giorno dopo giorno.
A un certo punto la donna si arrabbiò: “neanche una parola di gratitudine" si disse.
Un giorno, esasperata, decise di farla finita con lui.
“Debbo liberarmi di questo gobbo" si disse.
E cosa fece? Aggiunse del veleno al pane che aveva preparato per lui. Mentre stava per metterlo sul davanzale della finestra, però, le sue mani tremavano.
“Cosa sto facendo?" si chiese. 
Subito buttò nel fuoco quel pane ne preparò un altro e lo lasciò sul davanzale. Come sempre arrivò il gobbo, prese il pane e pronunciò le solite parole: “il male che fai resta con te, il bene che fai ritorna indietro.”
Ogni giorno, quando la donna metteva il pane sul davanzale, pregava per il figlio che era andato lontano a cercare fortuna, perché tornasse sano e salvo visto che da mesi non aveva sue notizie.
Quella sera sentì bussare alla porta. Quando l'aprì, con sorpresa si trovò di fronte il figlio.
Era diventato magro e sottile, era affamato e debole.
Quando vide la madre disse: "mamma è un miracolo che io sia qui. Avrei potuto morire, ma passò di lì un vecchio gobbo. Io gli chiesi un po' di cibo, ed egli fu così gentile da darmi un intero filone di pane, dicendomi: "questo è quello che mangio ogni giorno: oggi lo do a te, perché ne hai più bisogno di me."
Sentendo queste parole, la madre impallidì, ricordandosi del pane avvelenato che aveva fatto quella mattina.
Se non l'avesse buttato, sarebbe stato mangiato dal figlio e sarebbe morto.
Allora capì il significato delle parole: “il male che fai resta con te, il bene che fai torna indietro". 

Morale: fai il bene e non smettere di farlo anche se al momento non è apprezzato.



«Avete messo un fazzoletto in una scatola profumata: quando lo riprendete, dopo qualche tempo, sarà anch'esso profumato.
Ebbene, sappiate che avviene lo stesso con la vostra vita psichica: essa si impregna delle emanazioni di tutti gli argomenti nei quali avete l'abitudine di immergervi e se quegli argomenti sono nauseabondi, non stupitevi se un giorno le stesse vibrazioni emaneranno da voi.
Non prendete alla leggera ciò che vi dico: si tratta di leggi che bisogna conoscere e saper applicare.
Fate quindi attenzione ai libri che leggete, ai film e agli spettacoli che guardate e alle conversazioni cui partecipate, perché nulla di tutto ciò resta senza conseguenze.
Fate lo sforzo di interessarvi a temi profondi, educativi; anche se per il momento superano la vostra comprensione totale.»

- Omraam Mikhaël Aivanhov -


Vieni, vieni, Signore
Questo è il vero lungo inverno del mondo:
Avvento, tempo del desiderio
tempo di nostalgia e ricordi
(paradiso lontano e impossibile!)
Avvento, tempo di solitudine
e tenerezza e speranza.
Oh, se sperassimo tutti insieme
tutti la stessa speranza
e intensamente
ferocemente sperassimo
sperassimo con le pietre
e gli alberi e il grano sotto la neve
e gridassimo con la carne e il sangue
con gli occhi e le mani e il sangue;
sperassimo con tutte le viscere
con tutta la mente e il cuore...
e dicessimo quest’unica parola
VIENI VIENI VIENI

Signore
vieni da qualunque parte del cielo
o degli abissi della terra
o dalle profondità di noi stessi
(ciò non importa) ma vieni,
urlassimo solo: VIENI!

Vieni Signore Gesù,
vieni nella nostra notte,
questa altissima notte
la lunga invincibile notte,
e questo silenzio del mondo
dove solo questa parola sia udita;
e neppure un fratello
conosce il volto del fratello
tanta è fitta la tenebra;
ma solo questa voce
quest’unica voce
questa sola voce si oda:
VIENI VIENI VIENI

Signore!
 
Padre David Maria Turoldo –
Da: Ballata della speranza da Il sesto angelo, Milano 1976


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martedì 19 aprile 2022

"Salmodia contro le armi - Padre Davide Maria Turoldo

Mentre sentivo gracchiare i vari telegiornali e osservavo gli occhi strabuzzati di cento politici e giornalisti pronti a invocare le armi, più armi, e più letali, ovviamente per costruire la pace, e difendere i bambini e i vecchi, sempre e comunque massacrati, pensavo a questa Salmodia che Davide Maria Turoldo
scrisse nel 1972, e che oggi continua a risuonare inascoltata.
 
"Salmodia contro le armi
(appello a tutti gli operai)
 
L'America fabbrica armi
la Russia fabbrica armi
tutta l'Europa fabbrica armi.
L'America vende armi
l'Inghilterra e la Svezia vendono armi
la Francia e il Belgio e l'Olanda vendono armi
perfino l'Italia - il più festoso paese
d'Europa - vende armi...
Di chi sono le armi del Medio Oriente e d'Israele?
Di chi sono le armi del Sud-Africa,
dell'Angola, del Mozambico?
Di chi erano le armi del Biafra?
Di chi sono le armi del Vietnam,
del Vietcong, della Cambogia, dell'Indonesia?
Armi nucleari, armi atomiche,
missili, contromissili, armi chimiche,
gas nervino, armi batteriologiche,
armi psicologiche, armi
armi armi!
E torture!
Due volte distrutta la terra, tre volte
distrutta la terra, dieci volte
cento volte distrutta la terra.
E va bene: distruggeteci subito e sia
finita. Ma non dite:
noi siamo per la pace.
Purché nessuno più dica: la pace, la pace!
La civiltà, il futuro, il progresso,
l'unità del mondo!
E' vero il contrario; il dominio del mondo!
Il prestigio, la tua ricchezza
e la mia fame. La fame di due
miliardi di uomini, di cinque
miliardi di uomini, domani
di dieci miliardi di uomini:
questo oceano oscuro e ancora immobile.
Almeno esplodesse questo oceano cupo
e immobile; e Dio scendesse
ad agitarlo. Perché da soli
non possiamo, non possiamo!
Nessuno ci libera dai nuovi Faraoni
se Dio non scende a liberarci.
E a comperare armi sono sempre i poveri
e a fare le guerre sono sempre i poveri:
i potenti vendono, i poveri comperano.
E saranno sempre più poveri
mentre loro saranno sempre più ricchi.
I poveri non posseggono armi
i poveri non hanno diritti!
Almeno gli operai di tutto il mondo
capissero, almeno essi: tutti gli operai!
Che hanno da guadagnare gli operai
a costruire armi?
Tutte armi di morte contro di loro:
costruiscono la loro morte
con le loro stesse mani.
Mai visto le armi uccidere i padroni,
i molti Krupp del mondo;
io ho visto uccidere solo i poveri
e gli operai. Almeno gli operai capissero!
Anche in Russia è avvenuto,
anche in Ungheria è avvenuto;
così in Cecoslovacchia, così in Corea
e nel Vietnam e in varie parti dell'Africa
ed ora in tutta l'America del sud.
Armi dei ricchi e guerre dei poveri.
Tutto il resto è un nulla di nulla
anche la religione senza questo
è un correre dietro il vento.
L'obiezione di coscienza:
un lusso inutile;
il movimento per la pace,
una componente al sistema;
non valgono queste contestazioni:
moti di inutili disperazioni.
Solo l'Utopia porta avanti il mondo.
Vale solo questo: la nuova salvezza
deve venire da voi operai.
Inutili sono le barricate
da lunedì sera a venerdì mattina
perché dopo viene il weekend.
Non vedete che vi comperano
con una seicento e un televisore?
E intanto vendono le armi che voi fabbricate
perché sparino contro di voi.
Né vale più dire guerra di offesa
guerra di difesa: sono sempre guerre.
Queste idee sono sempre micidiali
quando giungono al potere.
Perciò Cristo non vuole il potere.
" Caino, che hai fatto di tuo fratello? "
Ma intanto bisogna ammazzare Caino!
Invece, " non uccidete Caino:
sarà ucciso sette volte
colui che uccide Caino! "
E' stato così, è sempre stato così.
La spirale della violenza doveva
essere distrutta fin dall'origine."

- Padre Maria Turoldo - 




"Lo Stato in guerra si permette tutte le ingiustizie, tutte le violenze, la più piccola delle quali basterebbe a disonorare l’individuo. 
Esso ha fatto ricorso, nei confronti del nemico, non solo a quel tanto di astuzia permessa, ma anche alla menzogna cosciente e voluta, e questo in una misura che va al di là di tutto ciò che si era visto nelle guerre precedenti. 
Lo Stato impone ai cittadini il massimo di obbedienza e di sacrificio, ma li tratta da sottomessi, nascondendo loro la verità e sottomettendo tutte le comunicazioni e tutti i modi di espressione delle opinioni ad una censura che rende la gente, già intellettualmente depressa, incapace di resistere ad una situazione sfavorevole o ad una cattiva notizia."

- Sigmund Freud - 


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lunedì 21 marzo 2022

Restare in silenzio - Pablo Neruda

Ora conteremo fino a dodici
e tutti resteremo fermi.
Una volta tanto sulla faccia della terra,
non parliamo in nessuna lingua;
fermiamoci un istante,
e non gesticoliamo tanto.

Che strano momento sarebbe
senza trambusto, senza motori;
tutti ci troveremmo assieme
in un improvvisa stravaganza.

Nel mare freddo il pescatore
non attenterebbe alle balene
e l’uomo che raccoglie il sale
non guarderebbe le sue mani offese.

Coloro che preparano nuove guerre,
guerre coi gas, guerre col fuoco,
vittorie senza sopravvissuti,
indosserebbero vesti pulite
per camminare coi loro fratelli
nell’ombra, senza far nulla.

Ciò che desidero non va confuso
con una totale inattività.
È della vita che si tratta…

Se non fossimo così votati
a tenere la nostra vita in moto
e per una volta tanto non facessimo nulla,
forse un immenso silenzio interromperebbe la tristezza
di non riuscire mai a capirci
e di minacciarci con la morte.

Forse la terra ci può insegnare,
come quando tutto d’inverno sembra morto
e dopo si dimostra vivo.

Ora conterò fino a dodici
e voi starete zitti e io andrò via.

- Pablo Neruda - 

Alphonse Osbert (1857-1939), Christ and the Samaritan  

"Manda il tuo messaggero davanti a noi, Signore,
un angelo, un uomo, una donna
che ci insegnino a chinarci profondamente
sulla nostra vita, sul volto degli altri, sul cuore del mondo.
Manda il tuo messaggero
perché oggi nessuno ode nessuna voce;
manda ancora uomini e donne certi di Dio,
uomini e donne dal cuore in fiamme:
e tu a parlare dai loro roveti.
Vieni più vicino Signore.
Allunga ancora un po’ quella mano
che non hai mai cessato di tenderci
abbiamo bisogno di sentirti vicino, come acqua nel deserto,
come miele nei giorni dell’amarezza,
come vento e come fuoco
che riaccendono il sogno di un mondo nuovo,
un sogno caldo come quello di Gesù,
come quello dolce di Maria,
seminati nel cuore della vita
come perle di luce
nella carne di ogni creatura".
Amen.
 
.. risonanze di Turoldo dalla Fraternità di Romena ..

particolare dell'angelo - Basilica di san Giovanni Battista, Busto Arsizio (Italy)

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domenica 13 settembre 2020

Mangiate e alzatevi - Padre Davide Maria Turoldo

Signore, hai mai desiderato morire?
Sai cosa vuol dire: non farcela più,
perché il male è troppo grande, e amaro,
da renderci tanto infelici?
Dice un midrash antico che a volte
tu fai, a sera, delle nostre preghiere
un tappeto disteso nel cielo
e sopra tu pure ti prostri e preghi,
e questa sarebbe la tua preghiera:
- Di tanto male vi chiedo perdono, uomini…
Pensa al tuo popolo in mezzo al deserto:
- Fossimo morti per mano del Signore
in terra d’Egitto- per tua mano, Dio,
amante della vita!
E Giobbe a gridare:
- Perché le porte del grembo non chiuse?
Perché la pena ai miei occhi non nascose? -
Anche Cristo tentato di morire:
- Se tu sei il Figlio di Dio, buttati giù…-
anche lui sudando sangue, gridava:
- Padre, Padre, se è possibile …. -
Oh, le preghiere che salgono da tutti i deserti
dopo questo andare, e andare …
Come sono le preghiere di queste moltitudini
di braccianti, di deportati, di torturati, di uccisi?
Anche di te noi abbiamo pietà,
perché devi avere il cuore che scoppia,
e le notti che certo piangi per noi …
fino a farti pane, nostro cibo,
e a dirci: – Mangiate, alzatevi
che lungo è ancora il cammino. -
E noi andiamo ancora,
forti del tuo cibo;
solo perché tu ci ami
e noi ti amiamo,
Dio fatto in tutto simile a noi.

- Padre David Maria Turoldo -




"Dio è sempre nuovo, la sua opera è sempre nuova. 
Novità dei mondo è ogni vita che nasce, novità dei mondo è ogni morte. 
Assoluta novità di tutta la storia 

è sempre la perenne risurrezione di Gesù Cristo. 
E' l'Amore che è sempre nuovo. 
L’amore è la creatività in atto sull'onda della fantasia di Dio.
Non ci sono tempi per l'Amore. 
Ogni tempo è sempre per amare. 
Così è detto nella pienezza dei tempi". 

(Padre David Maria Turoldo)




Buona giornata a tutti. :-)