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martedì 23 luglio 2013

In che modo ami? - Simona Oberhammer -

L'amore delle donne può manifestarsi in tanti modi. Eccone alcuni.

C'è la donna che ama annientando se stessa:
«Per lui farei tutto».
«La mia vita senza di lui non ha senso».
«Da quando mi ha lasciata mi sento morta».

C'è la donna che ama per tamponare le proprie insicurezze:
«Se a lui piaccio, allora piaccio».
«Mi sento sicura solo vicino a lui».
«Da quando mi ha lasciata mi sento persa».

C'è la donna che investe tutto sull'amore:
«Se lui mi ama, la mia vita ha un senso».
«Lui è l'uomo della mia vita, mi basta stare con lui e ho tutto».
«Solo con lui posso essere felice».

C'è la donna che è alla ricerca dell'amore dei suoi sogni:
«Lo vorrei bello, intelligente, avventuroso, disponibile, romantico…».
«Aspetto il mio principe azzurro… ».
«Lui deve essere proprio come da sempre lo sogno ».

C'è la donna che non ha più fiducia nell'amore:
«Basta, con gli uomini ho chiuso».
«Non mi impegno più in modo serio».
«Solo avventure brevi, niente di impegnativo».

C'è la donna che ama per paura di restare sola:
«Non so cosa ci sto a fare con lui, ma non ho il coraggio di lasciarlo».
«Lo sopporto, ma vorrei un'altro uomo».
«Vorrei chiudere questa relazione ma ho paura di pentirmi».

C'è la donna che si è ritirata dall'amore:
«L'amore non fa per me».
«Mi sento fredda e insensibile».
«Con l'amore ho chiuso».

C'è la donna che ha fatto dell'amore un'abitudine:
«Non so se lo amo ancora… ma siamo insieme da tanto…».
«Lui è li…è mio marito…».
«E' il mio ragazzo da anni…è ovvio che ci sposiamo».

C'è la donna che è stata tradita dall'amore:
«Tra noi c'era una perfetta sintonia e all'improvviso scopro che mi tradisce...».
«So che mi tradisce ma non riesco a lasciarlo».
«Dopo questo tradimento sono distrutta...».

C'è la donna che ama soffocando gli altri:
«Con tutto quello che ho fatto per te, questo è il tuo riconoscimento?».
«Dove sei? Cosa fai? Stai bene? Sono in ansia se non me lo dici!»
«Finché non mi telefoni non mi sento tranquilla».

C'è la donna che usa l'amore per rafforzare la sua autostima:
«Lui non mi piace ma voglio vedere se gli piaccio».
«No, non lo amo ma mi fa piacere essere desiderata».

C'è la donna che ama di un amore impaurito:
«E se lui mi lascia?».
«Quando non sto con lui, non mi sento tranquilla».
«Cosa farà adesso? Dove sarà? E se mi tradisce?».

E poi c'è la donna che ama perchè ha imparato a far sgorgare l'amore dalla sua anima. Ama prima di tutto se stessa e la propria interiorità. E' da questo fulcro che nasce l'amore privo di dipendenze, di aspettative, di insicurezze. Questa donna crede nell'amore ma non è disposta a tradire se stessa in nome dell'altro. Arricchisce l'amore delle sue passioni, della sua creatività, facendolo fluire nella vita come una risorsa che la completa…e la unisce profondamente alla sua anima…

Simona Oberhammer - La Via Femminile


dipinto di Paul David Bond


Io ero una di quelle convinte di non essere mai abbastanza per nessuno, sempre la seconda scelta, sempre la riserva. Poi, un giorno, una persona mi ha detto: 
"Dici che credi di non essere mai abbastanza per nessuno. Ma ti sei mai chiesta se queste persone sono abbastanza per te?"

- Beatrice Zacco - 



Voglio arrivare, quanto posso, lontano,
Attingere la gioia che ho nell’anima,
E cambiare i limiti che conosco,
E sentirmi crescere la mente e lo spirito;
Voglio vivere, esistere, "essere",
E udire le verità che sono dentro di me.

(dal libro "Le vostre zone erronee" -di Dorie Warshay)



Quando donne ottimiste, sagge e piene di coraggio si uniranno fra loro, la società cambierà profondamente. 
Quando un gruppo unito di donne senza paura emergerà, i tempi cambieranno drasticamente. 
Quando le donne, con la grande sensibilità e la profonda compassione di chi ha il compito di proteggere e allevare gli esseri viventi, entrano in azione, la società umana si trasforma radicalmente.


Buona giornata a tutti. :-)









domenica 9 giugno 2013

Prometto…. - Simona Oberhammer -


Prometto di credere in me stessa e valorizzarmi come una persona unica e speciale.
Prometto di amarmi senza coprirmi di critiche, se non assomiglio alla donna ideale del mio immaginario.
Prometto di non barattare una vita appassionata e creativa per una vita sicura ma in anestesia.
Prometto di amare, senza però farmi tagliare a fette, senza farmi infilare coltelli affilati nell'anima.
Prometto di piangere quando serve, senza però affogare nelle mie lacrime.
Prometto che smetterò di giustificarmi per ogni cosa che faccio, sentendomi sempre insicura delle mie scelte.
Prometto di spalancare le braccia al piacere, senza pensare che non me lo merito.
Prometto di non farmi spezzare la schiena dai sensi di colpa, se non sono sempre utile a tutti e tutto.
Prometto di far sentire le mie ragioni, senza cadere nelle trappole che mi spezzano le gambe.
Prometto di interessarmi a un uomo senza però aspettare disperata di fronte al telefono la sua chiamata.
Prometto di non usare più contro me stessa le parole come un rasoio, riempiendomi di tagli, senza ricordare che sotto quella pelle c'è una persona che merita amore.
Prometto di guardare le mie cicatrici come segni di una vita vissuta, senza piangere lacrime di autocommiserazione.
Prometto che non farò dipendere il mio valore solo da come mi guarda l'altro, senza considerare che c'è un insieme di aspetti dentro di me, non solo uno di quel momento.
Prometto di ridere, scherzare, gioire buttando nel cassonetto della spazzatura le facce tristi e grigie.
Prometto di sentire il mio pulsare creativo, senza lasciare che la vita di tutti giorni mi renda fredda e automatica.
Prometto che smetterò di fare l'arbitro implacabile di me stessa, facendomi perdere sempre, senza considerare che ho anche delle qualità.
Prometto di non abbandonare la mia natura istintuale, intuitiva e calda per trasformarmi in un automa senza vita.
Prometto di smettere di farmi cambiare dagli uomini, o di cambiare per tenermeli stretti, senza considerare che potrei essere interessante anche così come sono.
Prometto di nutrire il mio terreno interiore ogni giorno, senza lasciarlo diventare una terra arida, dove non cresce più niente.
Prometto di correre libera, fedele alla mia profonda natura.
Prometto di ascoltare la voce del femminile e di cantare insieme una canzone.
Prometto di essere la donna che voglio essere, per vivere intensamente la vita.
Prometto di vivere sempre accanto la mia anima… perché con il suo aiuto potrò mantenere tutte queste promesse…


(Simona Oberhammer)
Fonte: La Via Femminile di Simona Oberhammer, http://www.macrolibrarsi.it/libri/__codice-deu.php?pn=2668#cloud

 

Fallace è la grazia e vana è la bellezza, ma la donna che teme Dio è da lodare. 
E le sue opere la lodino alle porte della città.

- Proverbi 31, 30-31 -



La bellezza rimane solo uno schizzo, 
è il carattere a rendere una persona un capolavoro.


- Alma Gjini -


Spesso ci sono più cose naufragate in fondo a un'anima che in fondo al mare.

- Victor Hugo - 


"Bello però, il verbo che va insieme alla promessa: mantenere. Man tenere, che è un tenere per mano."


- Erri De Luca - 



Sai cosa diceva mia nonna? Che anche dopo anni e anni di matrimonio tutte le volte che vedeva suo marito tornare da lavoro dalla finestra della cucina le tremavano le gambe dall’ emozione. 
Mi faceva sempre l’esempio delle mandorle, che a volte hanno due noccioli all’ interno: diceva che lei e suo marito erano così, erano legati stretti come due noccioli di mandorla.
Sai come sono fatti i noccioli di mandorla? Stanno uno incastrato nell’ altro, uno concavo e uno convesso, devono adattarsi e combaciare.
Ecco, finché non troverai una persona che ti faccia sentire così, una persona che sia il tuo nocciolo di mandorla, allora potrai star certa che non sarà la persona con cui passare il resto della tua vita.


Buona giornata a tutti :-)

www.leggoerifletto.it






lunedì 13 maggio 2013

Quando le donne sono affamate …. - Oberhammer Simona -


Certe volte le donne hanno molta fame. 

Aprono il frigorifero e vorrebbero ingoiare tutto quello che c'è dentro. Entrano in una pasticceria e vorrebbero ingurgitare ogni cosa, fino a scoppiare. 
Mangiano la cioccolata e vorrebbero non smettere mai. 
Mangiano i biscotti e ne finiscono due pacchi. 
Mangiano le patatine e vanno avanti fino a star male.
C'è una bocca affamata dentro di loro: grida per essere riempita, scalpita come una bestia selvaggia per ricevere ciò che vuole: cibo! cibo! cibo!

Ma il cibo è solo l'involucro di quello che la bocca affamata chiede. 

Dietro quella voglia famelica c'è di più: c'è la voglia di qualcosa che faccia sentire vive. 
E' la donna che arde di fame di se stessa, pallida della sua passione, a digiuno della sua anima.

Le donne affamate spesso non seguono la loro vera natura: hanno smesso di cantare, hanno intrappolato le loro parole da qualche parte, hanno appoggiato la penna, hanno scelto di essere “troppo in ordine”, “troppo carine” , “troppo compiacenti”, "troppo perfette", "tropo simpatiche", "troppo disponibili". 

Sono lontane dalla loro vita profonda, passionale, nutriente, rigenerante: spesso svalutano il proprio lavoro, si sentono in colpa se non sono disponibili per tutti, si autoimpongono di stare zitte, di non esprimersi, accantonano le loro aspirazioni, mettono sotto sale i loro desideri. 
Hanno arrotolato la passione e hanno stretto un laccio attorno, hanno scritto la parola “rassegnazione” sul muro della loro camera, hanno appoggiato la penna, hanno gettato la tela e poi giurato di guardare dall'altra parte, per non vederla più. 
Spesso queste donne hanno la sensazione di essere “immobilizzate” e in questo immobilismo si costringono a non andare, a non muoversi, a non pretendere, a non diventare, a non scoprire. 
La loro vita è “una bocca vuota” e il cibo diventa la metafora di un nutrimento che non arriva da un'altra parte.
Ma non è una situazione irreversibile.

È semplicemente necessario "un risveglio”.

Bisogna avvicinarsi all'anima, che giace da qualche parte con le ossa spezzate, e ricomporla.
Come fare?
Chiedendo a noi stesse cosa davvero desideriamo. Non è così difficile come sembra. Nel momento in cui ci chiniamo pietose sulla nostra anima esangue lei si rianima. Le basta poco. Un po’ di ascolto, una riflessione vera, una risposta sincera: rivolta a noi. 

Le donne sanno molto bene cosa vogliono, quando se lo chiedono con sguardo sincero. 
Conoscono il motivo di quella bocca affamata, di quelle mani tese per ricevere altro cibo. 
Quando risvegliamo la nostra anima lei non parla in modo criptato: ci dice a chiare lettere quale direzione prendere. 
E' un'amica sicura, fidata, compassionevole, stimolante….
lei ha le risposte che cerchiamo… e allora che, come per magia, quella bocca affamata si chiude e dentro di noi nasce una nuova energia, la voglia di vivere davvero la nostra vita...



Simona Oberhammer
Fonte: La Via Femminile



Uno psicologo stava spiegando come gestire meglio lo stress. Quando sollevò un bicchiere d’acqua, tutto il pubblico immaginò che avrebbe posto la solita domanda: “Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto?”
Quello che invece domandò fu: “Quanto credete che pesi questo bicchiere d’acqua?”
Le risposte variarono da 250 a 400 grammi.
“Il peso assoluto non conta, - replicò lo psicologo - dipende dal tempo per cui lo reggo. Se lo sollevo per un minuto, non è un problema. Se lo sostengo per un’ora, il braccio mi farà male. Se lo sollevo per tutto il giorno, il mio braccio sarà intorpidito e paralizzato. 
In ogni caso il peso del bicchiere non cambia, ma più a lungo lo sostengo, più pesante diventa.” E continuò: “Gli stress e le preoccupazioni della vita sono come quel bicchiere d’acqua. Se ci pensate per un momento, non accade nulla. Pensateci un po’ più a lungo e incominciano a far male. E se ci pensate per tutto il giorno, vi sentirete paralizzati e incapaci di far qualunque cosa.” 
E’ importante ricordarsi di lasciare andare i nostri stress. 
Alla sera, il più presto possibile, posiamo i nostri fardelli. Non portiamoceli addosso per tutta la sera e tutta la notte. Ricordiamoci di posare il bicchiere.






La salute non è tutto, ma senza salute tutto è niente.


- Arthur Schopenhauer -



Amiche, avete un problema fisico? E risolvetevelo! Non ce l'avete? Createvelo, che tanto, anche se siete magre, i vostri fidanzati i culi delle altre in spiaggia li guardano lo stesso. 


- Geppi Cucciari - 


In questa nostra epoca ossessionata dalla magrezza molte donne hanno problemi con il proprio corpo. Da ogni parte ci viene detto che sembriamo troppo grasse se assomigliamo a donne e non ad adolescenti, per cui cerchiamo di mangiare meno. Forse dimagriamo, o forse il corpo si adegua e impara a cavarsela con meno calorie.
Qualcosa in noi, tuttavia, ha un'idea assai precisa della nostra struttura corporea e nel tempo tende a ripristinare il peso adeguato.
Quasi ogni donna che è sottoposta a una dieta avrà fatto, suo malgrado, questa dolorosa constatazione.

Incipit, Donne che mangiano troppo
Renate Göckel, psicologa e psicoterapeuta tedesca.



Buon appetito :-)




martedì 9 aprile 2013

Amare perdendo di vista se stesse - Simona Oberhammer -



Ci sono donne che amano con tutte se stesse, fino a perdere il proprio cuore - e la propria anima- da qualche parte.
Quando l'amore femminile viene dato perdendo di vista se stesse, ci si smarrisce. Si vaga disconnesse dal proprio nucleo interiore, dalla propria anima.
Ma se perdiamo la connessione interiore, l'amore diventa ben poca cosa: l'albero maturo pronto a donare i suoi frutti si trasforma in rami secchi. 

Non si possono formare frutti sani e rigogliosi se non c'è più la nostra calda presenza interiore. Se non c'è un fuoco vivo e palpitante che alimenta il nostro amore. Diventiamo fredde senza il nostro calore. 
Oppure possessive, nel tentativo di scaldarci. 
O ancora ossessive, nella ricerca di una stabilità che manca.
Certe volte le donne mi raccontano:
«Se non sono sempre con lui ho la sensazione di essere inutile, di non avere un mio valore ».
« Sono sospettosa, gelosa. Dove si troverà adesso? Con chi sarà in questo momento? Cosa starà facendo senza di me?» »Se lui mi lascia io cosa farò?».
«Gli piacerò abbastanza? Ho paura di perderlo».
«Sembrava una bellissima storia d'amore, di quelle che durano…invece, se mi guardo come sono ora, ecco come mi sento: invecchiata, risucchiata, ripiegata. Sono morta dentro».
«Con lui mi capita di sentirmi la metà di nulla ».
Sono frasi che parlano di un amore che guarda solo al di fuori.

Un amore che non è scaldato dalla propria presenza viva e intensa, dalla passione prima di tutto per se stesse.
Ma se amiamo in questo modo è difficile diventare delle persone interessanti, vitali e intensamente presenti. 
Si perde fiducia, dignità, capacità di far emergere le proprie potenzialità.
Ci si svaluta.
Amare perdendo di vista se stesse… significa camminare nel mondo dell' amore …senza la propria forza ... senza la propria anima ...

(Simona Oberhammer )

Fonte: Simona Oberhammer - La Via Femminile
Se vuoi saperne di più:
http://www.macrolibrarsi.it/libri/__codice-deu.php?pn=2668



La magia è un modo di percepire ciò che ci circonda.
La vita è piena di magia, per chi la vuole vedere.
Ed è quando inizi a guardati intorno con occhi diversi che iniziano ad accadere cose meravigliose.

- Simona Barè Neighbors -




Si dice che ogni persona è un’isola, e non è vero,
ogni persona è un silenzio,
questo sì, un silenzio,
ciascuna con il proprio silenzio,
ciascuna con il silenzio che è.

[José Saramago - La caverna]

 


Che ti diano gioia

Che il sole e la luna ti diano gioia,
che le stagioni ti diano gioia.
O tu che abiti il mondo sapendo
che è la Casa di tuo Padre,
a te soprattutto l'uomo tuo fratello
dia grande gioia.

- N. Hikmet -




Ama la Vita!
Perché è l’unico regalo che non riceverai due volte.



L’amore non è cieco, è presbite:
prova ne sia che comincia a scorger i difetti man mano che s’allontana.

- Oscar Wilde -





Buona giornata a tutti. :-)










sabato 5 gennaio 2013

Donne che cercano la forza nei codici maschili: La mascolinizzazione - Simona Oberhammer

Si sente dire di lei: «Sembra un uomo» e ancora: «La vedi e sembra femminile ma poi nei suoi comportamenti è dura».
Non sono solo commenti maschili. 

Molte volte sono le donne stesse a descriversi così. 
Durante i corsi Olofem circolano spesso queste condivisioni:

«Non sento la mia femminilità».
«Non mi sento donna».
«Alcune volte mi sembra di essere la brutta copia di un uomo».

Sono condivisioni secche, brevi. Oppure sussurrate con un sibilo. O lasciate cadere con una scrollata di spalle, come per scacciare un pensiero fastidioso. C’é rabbia, in quelle affermazioni. Oppure c’è dolore, tristezza. Ma c’è anche una specie di amaro trionfo, come per dimostrare l’evidenza di un fatto. Anche se fa male.
È la mascolinizzazione della donna.
Una situazione oggi in aumento.

Ma com’è una donna mascolinizzata? È una donna che ha sviluppato all’eccesso i codici maschili e represso quelli femminili. Può presentare una o più delle seguenti caratteristiche: è piuttosto aggressiva, poco dolce e affettuosa, non molto sensibile, poco sensuale, fin troppo energica e con la tendenza a sopraffare. E ancora: è poco comunicativa, vuole fare le cose esclusivamente da sola, accetta difficilmente aiuti, riconosce raramente i suoi sbagli, è piuttosto distaccata, non si fa coinvolgere dalle emozioni. 
È orgogliosa di essere logica e razionale. 
È competitiva, impositiva, superefficiente, rigida. 
Inoltre: è più calcolatrice che intuitiva. 
Considera gli atteggiamenti dolci e teneri come fuori luogo. 
È ruvida piuttosto che morbida e accogliente. 
Brusca piuttosto che tenera, autoritaria piuttosto che collaborativa.
La donna mascolinizzata spesso non ha un aspetto maschile.

Può essere vestita con abiti sexi, truccata accuratamente eppure nel comportamento sembra più vicina al maschile che al femminile.
Generalmente siamo abituati a considerare una donna femminile in base alle apparenze esterne.

Riteniamo che la femminilità sia collegata al modo di vestirsi, di truccarsi, al taglio dei capelli. Ma questo non è che un piccolo aspetto della femminilità. La vera femminilità nasce infatti dal comportamento, dall’ atteggiamento, dal modo di porsi e di comunicare.
In breve dai codici utilizzati.
Quante volte si può osservare una donna ben vestita e ben truccata ma, oltre alla prima apparenza, poco femminile?
Molte sono le donne indurite dal vuoto della loro femminilità.

Scrutano la vita con occhi d'acciaio.
Dure, rabbiose.
Le loro parole spesso prendono la forma di schegge di vetro, acute e letali.
Trafiggono gli altri.
Ma trafiggono anche se stesse.


(Simona Oberhammer)

Fonte: Simona Oberhammer - La Via Femminile

Se vuoi saperne di più:

 
·         Delle donne mi commuove il modo in cui si sforzano di essere felici.
       Le vedo che si arrabattano tra l’ufficio, i bambini, il supermercato, un marito noioso e incurante.   Ma loro continuano ad andare, a correre. E magari si comprano un vestito, un bel paio di scarpe, si truccano. Sempre alla ricerca ininterrotta, tenace, coraggiosa di un pezzettino di felicità.

(Carlo Fruttero)
 

Cara donna ti auguro……

…ti auguro di credere sempre nei tuoi sogni, perché senza saresti vuota
…ti auguro di non tradire mai te stessa, perché lontana dalla tua verità l'esistenza perde di senso
…ti auguro di credere sempre nell'amore, perché se dici “basta” dentro di te qualcosa muore
…ti auguro di non dimenticare mai gli altri, anche se la vita è difficile, perché ciascuno di loro è un pezzetto di te stessa
…ti auguro di continuare a ridere, ballare, saltare, cantare anche... se non ce n'è motivo, anche se le giornate sono piene di problemi, perché senza la gioia la vita diventa piatta e grigia
…ti auguro di guardare il mondo attraverso il contatto con la tua interiorità, perché solo così puoi vedere la realtà nella sua essenza
... ti auguro di lasciare spazio nel tuo cuore per il perdono, perché senza di esso si trasforma in pietra
... ti auguro di mantenere sempre la porta aperta alla passione, per vivere con intensità ogni piccola cosa
... ti auguro di portare sempre con te il rispetto, perché senza di esso è facile calpestare chi ci è vicino
... ti auguro di amare gli altri ma di non dimenticarti che anche tu meriti amore
... ti auguro di toccare le corde della spiritualità e di suonarle nella tua vita
... ti auguro di essere sempre te stessa, di seguire la voce della tua anima… perché lontana da essa la vita perde colore.

- Simona Oberhammer -

nella foto la poetessa Anais Nin
Ho pianto perché il processo grazie al quale sono divenuta donna è stato doloroso.
Ho pianto perché non sono più una bambina con la fede cieca di una bambina.
Ho pianto perché i miei occhi sono aperti sulla realtà.
Ho pianto perché non posso più credere e io amo credere.
Posso ancora amare appassionatamente anche senza credere.
Questo significa che amo umanamente.
Ho pianto perché d’ora in avanti piangerò meno.
Ho pianto perché ho perso il mio dolore e non sono
ancora abituata alla sua assenza.

Anaïs Nin
Molte donne commettono l'errore di cercare un uomo con cui sviluppare una relazione senza aver sviluppato prima una relazione con se stesse; corrono da un uomo all'altro, alla ricerca di ciò che manca dentro di loro; la ricerca deve cominciare all'interno di sé.
Nessuno può amarci abbastanza da renderci felici se non amiamo davvero noi stesse, perchè quando nel nostro vuoto andiamo cercando l'amore, possiamo trovare solo altro vuoto.

Robin Norwood - Donne che amano troppo
 

venerdì 21 settembre 2012

Ci sono donne che si sentono profondamente diverse – Simona Oberhammer -

Ci sono donne che si sentono profondamente diverse.
Diverse perché i loro desideri non sono quelli di tutte le altre.
Diverse perché non si esprimono come tutte le altre.
Diverse perché vorrebbero andare in posti diversi da tutte le altre.
Diverse perché non pensano e non sentono come tutte le altre.
Queste donne si sentono così diverse da pensare di essere sbagliate. 
“Cos’ho che non va ?” si chiedono qualche volta con le lacrime agli occhi. “Perché sento queste cose?” si domandano sbigottite. 
Vorrebbero trasformarsi in quello che non sono. Ma non succede. 
Perché c’è una voce dentro di loro che parla e dice “Vai da un’altra parte”, “Segui un’altra strada”.
E’ la voce delle ali di farfalla. Sono ali che spesso le donne non sanno di avere. Perché non le vedono. Sono dietro di loro. Sono proprio quelle ali a renderle diverse: speciali. Sono quelle ali che le spingono a volare nessuno vola. A cercare dove nessuno cerca. A sperare dove nessuno spera. A cantare dove nessuno canta. Ad amare dove nessuno ama.
Sono ali grandi e maestose, dei colori della notte e del giorno. Sono cariche di promesse quelle ali. Basta muoversi verso la direzione in cui ti spingono, per iniziare a volare verso spazi misteriosi, ricchi di promesse tutte da scoprire…

(Simona Oberhammer)
Fonte: La via femminile



  In ogni istante della nostra vita
abbiamo un piede nella favola
e l'altro nell'abisso 

 - Paulo Coelho -



Ecco i 10 comandamenti per scegliere l'uomo giusto

1) Evitate sempre l’uomo amico. Noi le amiche già ce le abbiamo e ci bastano. E se proprio vogliamo dirla tutta, sono sicuramente più simpatiche loro.
2) Se credete che sia troppo bello per essere vero, probabilmente lo è. Lasciate perdere.
3) Se è bello, ricco, sensibile e simpatico è gay.
4) Terreste mai a casa una lavatrice che non funziona? Se anche il vostro lui non funziona, mandatelo in garanzia. E se proprio volete un consiglio, lasciatecelo.
5) Se sui tacchi a spillo lo superate in altezza, next. Meglio un paio di Manolo nell’armadio che un uomo in giro per casa.
6) Se vi manda messaggi subliminali mentre è insieme alla sua ragazza, rispediteli al mittente. Oltre a non lasciare lei, non “la darà” mai a voi.
7) …Sceglietelo preferibilmente orfano!
8) Evitate gli uomini che guardandovi si specchiano nei vostri occhi: non amano voi, ma l’idea che qualcuno si innamori di loro.
9) Se è appiccicoso, evitatelo. E’ estate, e già appiccichiamo da sole.

10) Gli uomini sono limitanti, oltre che limitati. Ad ogni livello. Limitano la nostra intraprendenza, le nostre possibilità di carriera, il nostro tempo, e perfino l’altezza dei nostri tacchi. Quando c’è un uomo nei paraggi l’unica cosa a non avere limite sono i problemi!







Vedo che coloro che hanno toccato la mia anima non sono riusciti a risvegliare il mio corpo, e coloro che hanno accarezzato il mio corpo non sono stati in grado di raggiungere la mia anima.

- Paulo Coelho -
da: "11 minuti" storia di una prostituta



Buona giornata a tutti. :-)

www.leggoerifletto.it