Visualizzazione post con etichetta Lourdes. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Lourdes. Mostra tutti i post

domenica 11 febbraio 2024

11 febbraio 2024 - Nostra Signora di Lourdes, prega per noi.

 Col cuore colmo di gioia e di stupita meraviglia per la Tua Visita alla nostra terra, Ti ringraziamo o Maria per il dono della Tua premurosa attenzione per noi. La Tua luminosa presenza a Lourdes è il segno ancora nuovo della Tua bontà vigile e materna. Vieni in mezzo a noi per continuare a ripeterci l’appello che un giorno rivolgesti a Cana di Galilea: «Fate quello che Egli vi dirà» (Gv2,5). Accogliamo questo invito come segno della Tua missione materna per il popolo dei redenti, conferita a Te da Gesù sulla croce, nell’ora della passione. Saperti e sentirti Madre nostra ci riempie di gioia e di fiducia: con Te non saremo mai soli e abbandonati. Maria, Madre, speranza, rifugio, grazie.


Ave Maria…

Le tue parole a Lourdes, Maria del Cielo, furono preghiera e penitenza! Le accogliamo come eco fedele del Vangelo di Gesù, come programma lasciato dal Maestro a quanti vogliono accogliere il dono della vita nuova che rende gli uomini figli di Dio. Da Te oggi, o Maria, imploriamo una fedeltà e una generosità rinnovate per mettere in pratica questo grido evangelico. Preghiera, come abbandono fiducioso alla bontà di Dio, che ascolta ed esaudisce, al di là di ogni nostra richiesta; Penitenza, come cambiamento del cuore e della vita, per fidarci di Dio, assimilare il suo progetto di amore per noi.

Ave Maria…

Luce, acqua zampillante, vento, terra: sono i segni di Lourdes, piantati per sempre da Te, o Maria! Vogliamo, come i ceri di Lourdes, innanzi alla tua immagine venerata, brillare nella comunità cristiana, per la saldezza della nostra fede. Vogliamo accogliere l’acqua viva che Gesù ci dona nei sacramenti, come gesti del suo amore che guarisce e rigenera. Desideriamo camminare come gli Apostoli del Vangelo, al soffio della Pentecoste, per continuare a narrare che Dio ci ama e Cristo è morto e risorto per noi. Vogliamo anche amare i luoghi dove Dio ci ha posti e ci chiama ogni giorno a compiere la Sua volontà, i luoghi della nostra santificazione di ogni giorno.

Ave Maria…

Maria, Serva del Signore, Consolazione della Chiesa e dei cristiani, Guidaci oggi e sempre. Amen. Salve Regina…

Nostra Signora di Lourdes, prega per noi.
Sia benedetta la Santa ed Immacolata Concezione della Beatissima Vergine Maria, Madre di Dio


O bella Immacolata Concezione, io prostrato qui innanzi alla
benedetta vostra Immagine e riunito in ispirito agli innumerevoli
pellegrini, che nella grotta e nel tempio di Lourdes sempre Vi 
lodano e benedicono. 

Vi prometto perpetua fedeltà, e Vi consacro i
sentimenti del mio cuore, i pensieri della mia mente, i sensi del mio
corpo, e tutta la mia volontà. 

Deh! o Vergine Immacolata, procuratemi
innanzi tutto un posto nella Patria Celeste, e concedetemi la
grazia... e fate che venga presto il sospirato giorno, in cui arrivi a
contemplarvi gloriosa in Paradiso, e quivi per sempre lodarvi e 
ringraziarvi del tenero vostro patrocinio e benedire la SS, Trinità
che vi fece si potente e misericordiosa.
Amen.


Buona giornata a tutti :-)


www.leggoerifletto.it





giovedì 24 giugno 2021

Il testamento spirituale di Santa Bernadette Soubirous

 Per l’indigenza di mamma e papà

per la rovina del mulino, per il vino della stanchezza,
per le pecore rognose: grazie, mio Dio!

Bocca di troppo da sfamare che ero;
per i bambini accuditi, per le pecore custodite, grazie!

Grazie o mio Dio, per il Procuratore,
per il Commissario, per i Gendarmi,
per le dure parole di Peyremale.

Per i giorni in cui siete venuta, Vergine Maria,
per quelli in cui non siete venuta,
non vi saprò rendere grazie altro che in Paradiso.

Ma per lo schiaffo ricevuto, per le beffe, per gli oltraggi,
per coloro che mi hanno presa per pazza,
per coloro che mi hanno presa per bugiarda,
per coloro che mi hanno presa per interessata.
GRAZIE, MADONNA!

Per l’ortografia che non ho mai saputa,
per la memoria che non ho mai avuta,
per la mia ignoranza e per la mia stupidità, grazie!

Grazie, grazie, perché se ci fosse stata sulla terra
una bambina più stupida di me, avreste scelto quella!

Per la mia madre morta lontano,
per la pena che ebbi quando mio padre,
invece di tendere le braccia alla sua piccola Bernadette,
mi chiamò Suor Maria Bernarda: grazie, Gesù!

Grazie per aver abbeverato di amarezza
questo cuore troppo tenero che mi avete dato.

Per Madre Giuseppina che mi ha proclamata:
“Buona a nulla”.
GRAZIE!

Per i sarcasmi della madre Maestra, la sua voce dura,
le sue ingiustizie, le sue ironie,
e per il pane della umiliazione, grazie!

Grazie per essere stata quella cui la Madre Teresa
Poteva dire: “Non me ne combinate mai abbastanza”.

Grazie per essere stata quella privilegiata
dai rimproveri, di cui le mie sorelle dicevano:
“Che fortuna non essere come Bernadette.
Grazie di essere stata Bernadette,
minacciata di prigione perché vi avevo vista,
Vergine Santa!

Guardata dalla gente come bestia rara;
quella Bernadette così meschina che a vederla si diceva:
“Non è che questa?!”.

Per questo corpo miserando che mi avete dato,
per questa malattia di fuoco e di fumo,
per le mie carni in putrefazione,
per le mie ossa cariate, per i miei sudori,
per la mia febbre, per i miei dolori sordi e acuti,
GRAZIE MIO DIO!

Per quest’anima che mi avete data, per il deserto della aridità interiore,
per la vostra notte e per i vostri baleni,
per i vostri silenzi e i vostri fulmini;
per tutto,
per Voi assente e presente, grazie! Grazie o Gesù!




PREGHIERA A SANTA BERNADETTE

O Santa Bernadette,
fanciulla semplice e pura,
che hai contemplato diciotto volte a Lourdes
la bellezza dell'Immacolata
e hai pregato con Lei
e che poi hai voluto nasconderti nel chiostro di Nevers
e offrirti a Dio per i peccatori,
ottienimi quello spirito di purezza, di semplicità,
di mortificazione e di preghiera
che condurrà anche me
alla visione di Dio e di Maria in Cielo. Amen.

Pater, Ave, Gloria



Il canto dell’anima
 
“Siate capaci di colmare la terra di Misericordia!
Riempite tutte le solitudini di oggi, tutte le
assenze di amore, tutte le nostalgie di accoglienza.
Siate mani di risurrezione.
Abbiate la gioia di Cristo Risorto
e presente in mezzo a noi;
la gioia della preghiera che giura sull’impossibile.
La gioia della fede, del chicco di grano,
seminato, forse per tanto tempo,
nell’oscurità della terra, squarciato dalla morte,
dalla persecuzione, dal dolore,
e che diventa, adesso,
spiga di pane, di primavera”.



La  benedizione della Vergine Maria discenda su di noi.
Amen
La benedizione di tutti i Santi e Sante ci custodisca in questa notte.
Amen
L'angelo custode ci protegga dalle insidie del nemico maligno.
Amen.
Nel  nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo


Buona giornata a tutti. :-)

giovedì 11 febbraio 2021

Lourdes: cronistoria delle 18 apparizioni della Signora della Grotta a Bernadette

 Prima apparizione (11 febbraio 1858)

Con le tre sorelle minori e altre ragazze, la piccola veggente era intenta a raccogliere la legna sulla riva del fiume Gave; giunta in prossimità della Grotta di Massabielle, Bernadette così descrive l'incontro: "tutto ad un tratto avvertii un gran rumore simile ad un colpo di tuono. 

Guardai a destra, a sinistra e sugli alberi della sponda, ma niente si muoveva; pensai di essermi ingannata, ma udii un nuovo rumore simile al primo, Oh! Allora ebbi paura e mi alzai in piedi. Non sapevo che cosa pensare, allorché girando la testa verso la grotta, vidi in una delle aperture della roccia soltanto una rosa selvatica agitarsi come se ci fosse un forte vento. 

Quasi nel medesimo tempo uscì dall'interno della Grotta una nube color oro; poco dopo, una Signora giovane e bella, come non ne avevo mai viste, vestita di bianco, con una fascia azzurra che scendeva lungo l'abito, aveva sui piedi una rosa d'oro che brillava e portava sul braccio un Rosario dai grani bianchi, legati da una catenella d'oro lucente, come le due rose ai piedi. La Signora venne a collocarsi all'ingresso dell'ogiva, sopra la rosa selvatica. Subito mi guardò, mi sorrise, e mi fece cenno di avanzare, come se Ella fosse la mia mamma. La paura mi era passata, ma mi sembrava di non sapere più dove ero. Mi stropicciai gli occhi, ma la Signora era sempre là che continuava a sorridermi ed a farmi capire che non mi ingannavo. Senza rendermi conto di quello che facevo, presi il Rosario dalla tasca e mi misi in ginocchio. La Signora approvò con un cenno del capo e prese fra le dita la corona del Rosario che teneva sul braccio destro. Quando volli iniziare la recita del Rosario e portare la mano alla fronte, il mio braccio restò come paralizzato e solamente dopo che la Signora si fu segnata, potei fare anche io come Lei. La Signora mi lasciò pregare da sola, faceva sì passare fra le dita i grani della corona, ma non parlava; soltanto alla fine di ogni decina diceva con me: Gloria Patri, et Figlio, et Spiritui Sancto. Finita la recita del Rosario la Signora rientrò all'interno della roccia e la nube d'oro disparve con Lei".

Seconda apparizione (14 febbraio 1858, domenica)

Dopo mezzogiorno, i bambini avevano raccontato alla madre dell'apparizione e volevano persuaderla ad andare con loro alla Grotta. Bernadette voleva fare una prova con l'acqua benedetta, per assicurarsi che l'apparizione fosse opera di Dio e non del demonio. Infatti si recò sul posto con le sorelle e alcune amiche e portò con sé una bottiglia con mezzo litro d'acqua benedetta. 

Inginocchiatasi nel punto in cui era avvenuta l'apparizione, Bernadette così narra: "Arrivate là, ciascuna prese il suo rosario e ci mettemmo in ginocchio per recitarlo. Avevo appena recitato la prima decina che scorsi la stessa Signora. Allora le gettai l'acqua benedetta dicendole: se venite da parte di Dio, vi prego di restare e di avvicinarvi, se no andatevene subito. La Signora si avvicinò divenendo sempre più presente, specialmente nell'udire il nome di Dio e per l'effetto dell'acqua santa. Quando ebbi finito di recitare il mio rosario, scomparve".
Nessun'altro oltre la veggente vide la Madonna.

Terza apparizione (18 febbraio 1858)

Al mattino Bernadette, accompagnata dalla signora Giovanna Maria Milet e dalla signorina Antonietta Peyret, entrarono nella Grotta e tutte insieme recitarono il santo Rosario. Quando il Rosario fu terminato, Antonietta Peyret disse a Bernadette di chiedere alla Signora se aveva qualcosa di comunicare e di metterlo per iscritto. Quando la Signora apparve, racconta Bernadette mi ha risposto: "Ciò che ho da dirvi non è necessario che lo mettiate per iscritto - poi mi ha detto - vuoi farmi il piacere di venire qui ancora per quindici giorni? Ed ancora Io non ti prometto di farti felice in questo mondo, ma nell'altro..." Bernardette promise di ritornare, con il permesso della madre. 

La sera di questo giorno il maresciallo d'alloggio d'Angla, comandante della brigata di Lourdes, informa dell'accaduto il suo superiore il tenente Bourriot, di stanza ad Argelès.



Quarta apparizione (19 febbraio 1858)

All'alba verso le ore 6,30 del mattino circa una ventina di persone si recarono alla grotta con Bernadette. La Santa Vergine le comparve e si mostrò soddisfatta che Bernadette fosse ritornata, mantenendo la promessa e le disse che in seguito le avrebbe fatto delle rivelazioni. 

In questa apparizione si manifesta il demonio che urla "Vattene via!.. Vattene via".

Quinta apparizione (20 febbraio 1858 )

Il mattino della quinta apparizione Bernadette, accompagnata dalla mamma, arrivò a Massabielle verso le sei e mezzo e l'apparizione dura una quarantina di minuti; ha come oggetto una preghiera insegnata "parola per parola" dalla Vergine a Bernadette. Verso le due del pomeriggio il comandante della gendarmeria Renault lascia Tabes e raggiunge Lourdes per fare una inchiesta sulle cose straordinarie che avvengono alla grotta.



Sesta apparizione (21 febbraio 1858)

Appena arrivò davanti alla Grotta, Bernadette si inginocchio, prese dalla tasca la corona e si mise a pregare; le apparve la Santa Vergine: "La Signora, staccando da me il suo sguardo per un momento, lo diresse al di sopra della mia testa; ed avendole chiesto che cosa la rattristasse, mi fisso di nuovo e disse: "Pregate per i peccatori!" Ben presto fui rassicurata dall'espressione serena e buona che le vidi sul volto e poi sparì." 

Nella sera stessa del 21 febbraio intervenne il commissario di polizia Jacomet che sottopose Bernadette a un interrogatorio. Infine suo padre le proibì di continuare ad andare nella Grotta. Il 22 febbraio la veggente fu portata dal fervore popolare nella Grotta, dove si inginocchiò per recitare il Rosario e pianse; non vi fu alcuna apparizione. Il padre tolse il divieto alla figlia con grande disapprovazione del commissario.



Settima apparizione (23 febbraio 1858)

Bernadette giunse all'alba, accompagnata dalla madre e dalle zie Bernarda e Basilia. Un centinaio di persone erano già sul posto tra i quali il dott. Dozous, l'attendente militare Lafitte. 

La Madonna comunicò a Bernadette tre segreti che riguardavano solamente lei, da non rivelare a nessuno. Per questo viene oggi chiamata l'apparizione dei segreti. La Signora, che non aveva ancora dichiarato il suo nome disse ancora a Bernadette: "Ora figlia mia, vai e dì ai preti che voglio sia eretta in questo luogo una cappella". Bernadette cercò il curato Peyramale per riferire il desiderio della Signora, ma il prete non volle crederle e incaricò la ragazza a chiedere il nome di questa Signora. In un secondo momento il curato, per poter credere alla visione, chiese che il roseto vicino alla Grotta sarebbe dovuto fiorire; questo sarebbe stato un segno che le apparizioni non erano frutto di un'illusione.

Ottava apparizione (24 febbraio 1858)

La ragazza giunta vicino al roseto, vide la Signora e le riportò le condizioni del prete. Ella non rispose ma, con una voce serissima, espresse il desiderio che Bernadette pregasse per i peccatori. 

Poi la Signora affidò a Bernadette un Suo messaggio di penitenza e di preghiera: "Penitenza! Penitenza! Penitenza! Pregate Dio per la conversione dei peccatori! Baciate la terra in segno di penitenza in favore dei peccatori". Il roseto selvatico non fiorì tuttavia la gente non né rimase delusa, anzi furono molte le persone che credettero alle apparizioni. Il numero delle persone presenti a questa apparizione furono circa cinquecento come dalla dichiarazione scritta sul rapporto del maresciallo d'Angla indirizzato al suo superiore.




Nona apparizione (25 febbraio 1858)

Dopo qualche istante di preghiera Bernadette si alzò per dirigersi presso la Grotta, Nel passare spostò i rami del roseto selvatico ed andò a baciare la terra sotto la roccia, oltre il cespuglio. Discese poi il pendio, ed essendosi raccolta in se stessa, entrò di nuovo in estasi. Al termine di tre decine del Rosario, Bernadette si alzò, si mostrò incerta; tutta esitante si volse verso il Gave, e fece due o tre passi in avanti. Ad un tratto si fermò bruscamente, guardò indietro come chi si sente chiamare e ascoltò delle parole che sembravano giungere dal lato della roccia. Fece un segno affermativo, si rimise in cammino non più verso il Gave, ma verso la Grotta dalla parte sinistra. 

A tre quarti del pendio si fermò e volse tutto intorno uno sguardo pieno di smarrimento. Alzò la testa, come per interrogare la Signora; poi risolutamente si curvò e si mise a scavare la terra. La piccola cavità che aveva appena scavata, si riempì di acqua; dopo aver atteso un momento, bevve e si bagnò il volto; poi prese un po' di erba e la portò alla bocca. Più tardi Bernadette racconta: " Mentre ero in preghiera, la Signora mi ha detto con voce amichevole ma ad un tempo grave: "Andate a bere ed a lavarvi alla fonte". Siccome non sapevo dove fosse questa fonte e siccome pensavo che lì non c'e ne fosse altra, mi sono diretta verso il Gave. 

La Signora mi ha richiamato e mi ha fatto segno col dito di portarmi sotto la Grotta a sinistra; ho obbedito, ma non vedevo alcuna acqua. Non sapendo dove prenderne, ho scavato la terra e ne è venuta. Ho lasciato che si schiarisse un po', poi ho bevuto e quindi mi sono lavata".

Decima apparizione (26 febbraio 1858)

Contro ogni aspettativa, assai prima dell'alba, a Massabielle ci fu un afflusso di persone superiore a quello del giorno precedente. Bernadette si inginocchiò e dopo la recita del Santo Rosario salutò la Signora che la invitò a far penitenza e a pregare per i peccatori. Poi le disse: "Bacia la terra per la penitenza dei peccatori". Alla sera di quel giorno la veggente fu sottoposta a un severo interrogatorio condotto dal procuratore imperiale e da altri inquisitori. L'interrogatorio non ebbe alcun risultato: la ragazza disse che il giorno seguente sarebbe ritornata alla Grotta.

Undicesima apparizione (27 febbraio 1858)

Fin dalle tre del mattino per le strade che conducevano alla Grotta di Massabielle, molti soldati, inviati dal procuratore, furono presenti all'apparizione e restarono profondamente impressionati: la Madonna invitò di nuovo a pregare per i peccatori, ripetendo le parole e i gesti del 24 febbraio. Subito dopo Bernadette si recò a pregare in chiesa.

Dodicesima apparizione (28 Febbraio 1858)

Bernadette entra in estasi, recita alcune decine del Rosario. Improvvisamente ci si accorge che ella vorrebbe avanzare sulle ginocchia, ma la folla così densa glielo impedisce. Due soldati della guarnigione le aprono un passaggio, Bernadette percorre otto metri, poi ridiscende, ripetutamente bacia la terra, imbrattandosi le labbra e le mani. I presenti hanno la netta impressione che faccia tutto questo in segno di penitenza per i peccatori.

Tredicesima apparizione (1 marzo 1858)

Per la prima volta il padre di Bernadette accompagna la figlia alla Grotta "perché gente malevola avrebbe potuto insinuarsi tra la folla".

Quattordicesima apparizione (2 marzo 1858)

Quando Bernadette arrivò nella Grotta erano già presenti circa 1300 persone come risulta da un rapporto del commissario di polizia Jacomet. L'estasi lascia tutti sconcertati per la sua brevità. Le parole pronunciate dalla Vergine sono: 

"Andate a dire ai preti di fare costruire qui una cappella e desidero che qui si venga in processione."

Quindicesima apparizione (4 marzo 1858)

In quel giorno accorsero alla Grotta quasi ventimila persone. Bernadette estatica rimase con gli occhi fissi su qualcosa o qualcuno, poi mangiò ancora dell'erba. L'apparizione silenziosa sparì... Bernadette prima sorrise, poi si fece triste, fece il segno della croce, spense il cero e riprese il cammino verso casa.
La sera di quello stesso giorno un bambino di dodici anni che era stato bagnato con l'acqua nella sorgente guarì miracolosamente: si trattava di Jean Bouhorts che morì poi a 79 anni. Di questo giorno Bernadette disse: "Ero triste quando lei era triste, e quando sorrideva io sorridevo, mi diceva spesso che bisognava pregare per la conversione dei peccatori, allora io diventavo triste".

Sedicesima apparizione (25 marzo 1858 - Festa dell'Annunciazione)

Bernadette arrivò alla Grotta di primo mattino, trovò la Signora già in attesa, circondata da un chiarore di luce celeste in piedi sopra il roseto. Erano presenti moltissime persone. La ragazza iniziò a recitare come al solito il santo Rosario. La veggente chiese alla Madonna quale era il suo vero nome, non ebbe nessuna risposta; solo alla quarta richiesta, la Signora, prendendo un aspetto solenne e nello stesso momento umile, congiunse le mani, le portò all'altezza del petto, guardò il cielo, poi le riaprì e le tese verso Bernadette, infine disse con un tremito nella voce: 

"Io sono l'Immacolata Concezione!"

La veggente, non capendo il significato di questo termine, voleva domandare se non fosse anche la Madre di Dio, ma la Madonna era già scomparsa. Quest'apparizione era durata circa un'ora. Tale frase fu per Bernadette incomprensibile, nonostante ciò essa la ripeté alla gente che esclamò in un clamore di gioia. La ragazza corse a riferire al parroco don Peyramale, ripetendosi lungo il cammino le parole dette dalla Madonna. Quando la veggente giunse dal parroco costui le domandò: "La Signora è forse la Beatissima Vergine?" e Bernadette rispose: "No, io credo di no! È l'Immacolata Concezione". Appena sentì pronunciare quel titolo devozionale il parroco si convinse dell'apparizione poiché Bernadette non avrebbe mai potuto conoscere quel nome. Una signora istruita spiegò alla veggente cosa significasse quel nome, allora Bernadette fu certa che la "Signora" era la Madonna.

Diciassettesima apparizione (7 aprile 1858)


Erano le cinque del mattino, Bernadette era già in ginocchio e recitava il santo Rosario, nella mano destra aveva la sua corona e nella sinistra un cero acceso. Entrata in contemplazione non ritirò la mano quando il cero, consumatosi, continuò ad ardere sulle sue mani. Il dottor Dozous, che era con lei, notò questo fenomeno che durò circa un quarto d'ora. La veggente assistette all'apparizione, poi, sempre in estasi e in ginocchio, avanzò all'interno della Grotta, infine spostò le mani allontanandole l'una dall'altra e facendo così cessare l'azione della fiamma all'interno della sua mano sinistra. L'estasi era durata circa tre quarti d'ora, la presenza della fiamma all'interno della mano sinistra un quarto d'ora. A un esame medico si notò che la pelle della mano non aveva subito nessuna alterazione, e che Bernadette, in stato di normalità, era sensibile al calore della fiamma.
Dopo questo clamoroso miracolo la polizia fece chiudere la Grotta con barriere di legno, l'acqua fu dichiarata normale acqua curativa e Bernadette fu dichiarata pazza.

Diciottesima apparizione (16 luglio 1858)

Era la festa della Nostra amata Signora del Carmelo: Bernadette si recò in chiesa molto presto e fece la comunione. La sera si recò di nuovo in chiesa, quando si sentì chiamata ed esortata ad andare di nuovo alla Grotta dei miracoli. Così fece. Si spinse fin dove era possibile arrivare e si inginocchiò sulla riva del fiume Gave, vicino alle transenne che ostacolavano l'ingresso alla Grotta. In quella posizione iniziò a pregare; improvvisamente vide la Vergine Maria, al di là delle barriere che chiudevano la Grotta: e più bella che mai e le sorrideva; dopo poco disparve silenziosamente così come era comparsa. In tutte queste apparizioni i messaggi non furono lunghi e spesso gli incontri erano stati del tutto silenziosi.


Buona giornata a tutti. :-)








 

domenica 9 agosto 2020

Miracoli - Alexis Carrel

Conversione di Alexis Carrel

Nel 1903, quando Alexis Carrel aveva trent'anni era già uno scienziato affermato e famoso. Gli si presentò l'occasione di partire per Lourdes, con un treno d'ammalati. Accettò con entusiasmo perché, da scienziato, voleva seriamente esaminare gli ammalati, per vedere se c'erano veramente, come assicuravano i racconti di Lourdes, delle reali modificazioni: quelle che chiamavano «miracoli». 
Durante il viaggio di andata in treno viene affidata alle speciali cure di Alexis Carrel una giovane molto malata da otto mesi Marie Bailly:, una peritonite tubercolare l'aveva ridotta in fin di vita, tanto che si temeva che morisse in viaggio. Egli disprezzava il fanatismo dei pellegrinaggi, dei preti dall'intelligenza chiusa, addormentati nella loro fede beata. Proprio durante il viaggio, ha già avuto delle discussioni sul fenomeno Lourdes e sui miracoli. Alla fine di una di esse, parla proprio anche di Marie Bailly e così conclude: «È in uno stato drammatico, ho dovuto già farle delle iniezioni di caffeina. Temo che mi muoia tra le mani: se guarisse quest'ammalata, sarebbe veramente un miracolo. Io crederei a tutto e mi farei frate!».

Davanti alla Grotta delle apparizioni i malati, alle ore due e quaranta del pomeriggio, sono sistemati con ordine, per una istruzione accompagnata da canti e invocazioni. Alexis Carrel ha proprio davanti a sé la barella con Marie Bailly, che ha un aspetto notevolmente cambiato: i riflessi lividi sono scomparsi, è meno pallida... Le buone suore l'avevano pochi minuti prima portata per il bagno alle piscine. Però non avevano voluto immergerla; si erano limitate a farle qualche lavaggio al ventre. Ed è Alexis stesso che, in terza persona, descrive quanto avviene sotto i suoi occhi, quando Marie Bailly guarisce proprio davanti a lui: «Sotto gli occhi aveva un miglioramento, evidente e rapido, delle condizioni generali. Chino sulla balaustra, tendeva tutte le sue facoltà di attenzione su Marie Bailly, non guardando più altro che lei... Il viso di Marie continuava a modificarsi; i suoi occhi erano volti, brillanti ed estasiati, verso la Grotta.

Un miglioramento importante si era verificato... D'un tratto Carrel si sentì impallidire. Vedeva, verso la cintura, la coperta abbassarsi a poco a poco al livello del ventre. Erano appena scoccate le tre alla basilica. Dopo qualche minuto la tumefazione del ventre sembrava completamente scomparsa. "Io credo di impazzire davvero" - pensava Carrel. "Come vi sentite?" - domandò a Marie. "Benissimo, non sono molto in forze, ma sento che sono guarita!" - rispose Marie, sottovoce. Non c'era più dubbio. Lo stato di Marie Bailly migliorava Ella era già irriconoscibile. Carrel non parlava più; non pensava più. Il fatto inatteso era talmente contrario a tutte le sue previsioni, che egli credeva di sognare!... Quel che era accaduto era la cosa impossibile, la cosa inattesa, il miracolo!».

Carrel ne fu talmente sconvolto, che per poco non impazzì. La notte successiva a un fatto così inatteso e straordinario, non riusciva a prendere sonno, uscì dall'albergo e scese sull'Esplanade, dove si fermò presso la statua dell'Immacolata e lì si abbandonò a una preghiera alla Vergine, che dà la misura di ciò che era avvenuto in lui: «Vergine dolce, soccorrevole verso gli infelici, che umilmente ti invocano, soccorrimi... La mia vita è stata finora un deserto; ti prometto, il deserto fiorirà».

Carrel era un uomo libero da settarismi e ideologie atee e come un uomo che cercava la verità. Così l'evento miracoloso avvenuto sotto i suoi occhi lo portarono alla realtà del miracolo a cui aveva assistito e, infine, alla fede cattolica. Da scienziato volle rendersi conto del fatto chiamato «miracolo» e continuò le sue ricerche in chiave scientifica, da credente. Attraverso i suoi studi, grazie alla libertà e onestà di cui fu sempre geloso, arrivò al soprannaturale, che gli apparve una realtà non meno valida e operante di quella sottoposta ai suoi strumenti di ricerca.

Il 3 Novembre 1938 (sei anni prima della morte), si rivolge così al Signore: 

«Nulla voglio per me, se non la vostra grazia. 
Ch'io sia nelle vostre mani come il fumo portato dal vento... 
Ogni minuto della mia vita, Signore, sia consacrato al vostro servizio. Nell'oscurità, nella quale vado brancolando, io vi cerchi senza posa. 
Sebbene cieco, mi sforzo di seguirvi: Signore, indicatemi la strada».

Accolse la bellezza del Vangelo, le esigenze della morale cristiana, e fu affascinato dal comandamento nuovo dell'amore dettato da Cristo che, se vissuto da tutti, creerebbe un mondo nuovo. 
Per Carrel «C'è una grande differenza fra Gesù di Nazareth e Newton; ed è che il precetto dell'amore reciproco, insegnato da Gesù, è una legge più importante della legge di gravitazione universale».



Alexis Carrel nel 1891 si specializza in chirurgia. Negli anni 1898 e 1899 si dedica alla chirurgia e inizia a scrivere le prime pubblicazioni sulla chirurgia vascolare e sui carcinomi, per queste opere vince il concorso alla facoltà di medicina, dove viene assunto.

Nel 1912 Carrel come scienziato ebbe il premio nobel per la fisiologia e la medicina per i lavori sulle suture vascolari, sul trapianto degli organi e sulla coltivazione a lunga scadenza di tessuti in vitro, in particolare per aver inventato un nuovo metodo di sutura delle ferite profonde e per aver evitato le emorragie postoperatorie (a quel tempo frequentissime), trombosi ed altre complicanze.  



Buona giornata a tutti. :-)




lunedì 11 febbraio 2019

Preghiere d'intercessione alla Madonna di Lourdes




Preghiera a Nostra Signora di Lourdes

O Vergine Immacolata, Madre di Misericordia, 
salute degli infermi, 
rifugio dei peccatori, 
consolatrice degli afflitti, 
Tu conosci i miei bisogni, le mie sofferenze; 
degnati di volgere su di me uno sguardo propizio 
a mio sollievo e conforto.
Con l'apparire nella grotta di Lourdes, 
hai voluto ch'essa divenisse un luogo privilegiato, 
da dove diffondere le tue grazie, 
e già molti infelici vi hanno trovato il rimedio 
alle loro infermità spirituali e corporali.
Anch'io vengo pieno di fiducia ad implorare i tuoi materni favori; 
esaudisci, o tenera Madre, la mia umile preghiera, 
e colmato dei tuoi benefici, mi sforzerò d'imitare le tue virtù, 
per partecipare un giorno alla tua gloria in Paradiso. Amen.

3 Ave Maria ....
Nostra Signora di Lourdes, prega per noi.
Sia benedetta la Santa ed Immacolata Concezione della Beatissima Vergine Maria, Madre di Dio.



Preghiera alla Beata Vergine Maria di Lourdes

Docili all'invito della tua voce materna, 
o Vergine Immacolata di Lourdes, accorriamo
ai tuoi piedi presso la grotta, 
ove Ti degnasti di apparire per indicare ai peccatori 
il cammino della preghiera e della penitenza 
e per dispensare ai sofferenti le grazie 
e i prodigi della tua sovrana bontà.
O candida Visione di Paradiso, 
allontana dalle menti le tenebre dell'errore con la luce
della fede, solleva le anime affrante 
con il celeste profumo della speranza, ravviva gli
aridi cuori con l'onda divina della carità. 
Fa' che amiamo e serviamo il tuo dolce Gesù,
così da meritare la felicità eterna. Amen.



Preghiera alla Madonna di Lourdes

Maria, tu sei apparsa a Bernadette nella fenditura
di questa roccia.
Nel freddo e nel buio dell’inverno,
hai fatto sentire il calore di una presenza,
la luce e la bellezza.

Nelle ferite e nell’oscurità delle nostre vite,
nelle divisioni del mondo dove il male è potente,
porta speranza
e ridona fiducia!
Tu che sei l’Immacolata Concezione,
vieni in aiuto a noi peccatori.
Donaci l’umiltà della conversione,
il coraggio della penitenza.
Insegnaci a pregare per tutti gli uomini.
Guidaci alle sorgenti della vera Vita.
Fa’ di noi dei pellegrini in cammino dentro la tua Chiesa.
Sazia in noi la fame dell’Eucaristia,
il pane del cammino, il pane della Vita.
In te, o Maria, lo Spirito Santo ha fatto grandi cose:
nella sua potenza, ti ha portato presso il Padre,
nella gloria del tuo Figlio, vivente in eterno.
Guarda con amore di madre
le miserie del nostro corpo e del nostro cuore.
Splendi come stella luminosa per tutti
nel momento della morte.

Con Bernadette, noi ti preghiamo, o Maria,
con la semplicità dei bambini.
Metti nel nostro animo lo spirito delle Beatitudini.
Allora potremo, fin da quaggiù, conoscere la gioia del Regno
e cantare con te:
Magnificat!

Gloria a te, o Vergine Maria,
beata serva del Signore,
Madre di Dio,
Tempio dello Spirito Santo!




«L'Immacolata a Lourdes, nella sua apparizione, non dice: "Io sono stata concepita immacolatamente", ma: "Io sono l'Immacolata Concezione". 
Con ciò Ella determina non solo il fatto dell'Immacolata Concezione, ma anche il modo come questo privilegio Le appartiene. Perciò, non è qualcosa di accidentale, ma fa parte della Sua stessa natura. Ella stessa è la Concezione Immacolata».

- San Massimiliano Maria Kolbe - 


Buona giornata a tutti. :-)





sabato 11 febbraio 2017

Nostra Signora di Lourdes -


Sedicesima apparizione (25 marzo 1858 - Festa dell'Annunciazione) 

Bernadette arrivò alla Grotta di primo mattino, trovò la Signora già in attesa, circondata da un chiarore di luce celeste in piedi sopra il roseto. 
Erano presenti moltissime persone. La ragazza iniziò a recitare come al solito il santo Rosario. 
La veggente chiese alla Madonna quale fosse il suo vero nome, non ebbe nessuna risposta; solo alla quarta richiesta, la Signora, prendendo un aspetto solenne e nello stesso momento umile, congiunse le mani, le portò all'altezza del petto, guardò il cielo, poi le riaprì e le tese verso Bernadette, infine disse con un tremito nella voce: "Io sono l'Immacolata Concezione!". 
La veggente, non capendo il significato di questo termine, voleva domandare se non fosse anche la Madre di Dio, ma la Madonna era già scomparsa. Quest'apparizione era durata circa un'ora. 
Tale frase fu per Bernadette incomprensibile, nonostante ciò essa la ripeté alla gente che esclamò in un clamore di gioia. La ragazza corse a riferire al parroco don Peyramale, ripetendosi lungo il cammino le parole dette dalla Madonna. Quando la veggente giunse dal parroco costui le domandò: "La Signora è forse la Beatissima Vergine?" e Bernadette rispose: "No, io credo di no! È l'Immacolata Concezione". 
Appena sentì pronunciare quel titolo devozionale il parroco si convinse dell'apparizione poiché Bernadette non avrebbe mai potuto conoscere quel nome. 
Una signora istruita spiegò alla veggente cosa significasse quel nome, allora Bernadette fu certa che la "Signora" era la Madonna.


Preghiera a Nostra Signora di Lourdes

Maria, tu sei apparsa a Bernardetta nella fenditura di questa roccia.
Nel freddo e nel buio dell’inverno,
hai fatto sentire il calore di una presenza,
la luce e la bellezza.
Nelle ferite e nell’oscurità delle nostre vite,
nelle divisioni del mondo dove il male è potente,
porta speranza
e ridona fiducia!
Tu che sei l’Immacolata Concezione,
vieni in aiuto a noi peccatori.
Donaci l’umiltà della conversione,
il coraggio della penitenza.
Insegnaci a pregare per tutti gli uomini.
Guidaci alle sorgenti della vera Vita.
Fa’ di noi dei pellegrini in cammino dentro la tua Chiesa.
Sazia in noi la fame dell’Eucaristia,
il pane del cammino, il pane della Vita.
In te, o Maria, lo Spirito Santo ha fatto grandi cose:
nella sua potenza, ti ha portato presso il Padre,
nella gloria del tuo Figlio, vivente in eterno.
Guarda con amore di madre
le miserie del nostro corpo e del nostro cuore.
Splendi come stella luminosa per tutti
nel momento della morte.
Con Bernardetta, noi ti preghiamo, o Maria,
con la semplicità dei bambini.
Metti nel nostro animo lo spirito delle Beatitudini.
Allora potremo, fin da quaggiù, conoscere la gioia del Regno
e cantare con te:

Magnificat!
Gloria a te, o Vergine Maria,
beata serva del Signore,
Madre di Dio,
Tempio dello Spirito Santo!
Amen!


Su più di 7000 dossiers di guarigioni depositati a Lourdes, dopo le apparizioni,ad oggi sono 69 i casi riconosciuti come miracoli dalla Chiesa.

Dei 69 miracoli riconosciuti più dell' 80% dei miracolati sono donne.
Il miracolato più giovane, al momento della guarigione, aveva 2 anni
I paesi d'origine dei miracolati sono la Francia (55 miracolati), l'Italia (8), il Belgio (3), la Germania (1), l'Austria (1) e la Svizzera (1).

Sei miracolati affermano d'essere stati guariti per intercessione di Nostra Signora di Lourdes, nonostante non fossero mai recati a Lourdes.

La maggior parte dei miracolati (49) é guarita a contatto con l'acqua di Lourdes e di essi 39 nelle piscine.





Preghiera a Nostra Signora di Lourdes

Maria, Nostra Signora di Lourdes,
Che la tua bellezza e il tuo sorriso rinfranchi il nostro cuore!
Che il tuo appello alla penitenza ci trovi disponibili e generosi!
Che le nostre comunità camminino con decisione nella sequela di Cristo, 
e si appoggino senza dubbi sulla fede di Pietro!
Che la manifestazione del tuo nome, « l’Immacolata Concezione », 
ci faccia sperare nell’innocenza ritrovata e desiderare la santità!
Che la luce della Pasqua, accesa al termine della prossima Quaresima, 
ravvivi in noi la fiamma della carità!
O Maria, Regina della pace, 
volgi il tuo sguardo sui popoli vittime della guerra!
O Maria, salus infirmorum, 
concedi ai malati la forza e la speranza!
O Maria, che hai vissuto la povertà, 
aiuta, per mezzo nostro, i più diseredati!
O Maria, Madre della Chiesa, 
ti preghiamo affinchè, come te, 
ognuno sappia dire « sì » agli appelli di Dio!
O Maria, Madre di Dio, 
portaci a cantare il Magnificat perchè il Regno di Dio ci è aperto!




Buona giornata a tutti. :-)