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sabato 25 giugno 2016

Il crocifisso – don Bruno Ferrero

In un'antica cattedrale, appeso ad altezza vertiginosa, c'è un imponente crocifisso d'argento che ha due particolarità. La prima è la corona di spine sul capo di Gesù: è tutta d'oro massiccio tempestato di rubini e il suo valore è incalcolabile. 
La seconda particolarità è il braccio destro di Gesù: è staccato e proteso nel vuoto.
Una storia ne spiega il motivo.
Molti anni fa, una notte, un ladro audace e acrobatico progettò un piano perfetto per impadronirsi della splendida corona d'oro e rubini. Si calò da uno dei finestroni del tetto legato ad una corda e oscillando arrivò al crocifisso.
Ma la corona di spine era fissata molto solidamente e il ladro aveva solo un coltello per tentare di staccarla. Infilò la lama del coltello sotto la corona e fece leva con tutte le sue forze. Provò e riprovò, sudando e sbuffando. 
La lama del coltello si spezzò e anche la corda, troppo sollecitata, si staccò dal finestrone.
Il ladro si sarebbe sfracellato sul pavimento, ma il braccio del crocifisso si mosse e lo afferrò al volo.
Al mattino i sacrestani lo trovarono lassù, sano e salvo, tenuto saldamente (e affettuosamente) da Gesù crocifisso.

- don Bruno Ferrero - 
da: "La vita è tutto quello che abbiamo", ed. Elledici


Signore Gesù, aprici gli occhi: fa' che vediamo il fango e lo riconosciamo per quello che è, affinché una lacrima di pentimento ricostruisca in noi il pulito e lo spazio di una vera libertà.  


card. Angelo Comastri
da: "100 Preghiere"



Fa male guardare all'uomo crocifisso; ma è a quel luogo che, ancora oggi, possono guardare tutti gli abbandonati della terra, tutte le vittime innocenti della cieca violenza umana.

- Luca Diliberto -
da: "Luce sul mio cammino"



Aiutami, guariscimi, abbi compassione di me Signore Gesù Cristo, aiutami; non farmi peccare contro di te, perché mi sono smarrito.
Non fare che io segua la mia volontà, non fare che io vada in rovina con i miei peccati.
Abbi compassione della tua creatura, non disprezzarmi perché sono debole, non abbandonarmi perché in te mi rifugio, guarisci l’anima mia perché ho peccato contro di te.
Davanti a te sono tutti quelli che mi opprimono e io non ho scampo se non presso di te.
Signore, salvami per la tua misericordia.

Siano svergognati tutti quelli che si levano contro di me, quelli che cercano l’anima mia per distruggerla perché tu, Signore, sei potente in tutto e a te spetta la gloria, a Dio Padre e allo Spirito Santo, nei secoli dei secoli. Amen. 

Isaia di Scete tratto da Asceticon (logos 4,75)




Buona giornata a tutti. :-)