L’Avvento è...tempo di attesa, di speranza e
di preparazione alla visita del Signore.
A questo impegno ci invitano anche la
figura e la predicazione di Giovanni Battista...Giovanni si è ritirato nel
deserto per vivere una vita molto austera e per invitare, anche con la sua
vita, la gente alla conversione; egli conferisce un battesimo di acqua, un rito
di penitenza unico, che lo distingue dai molteplici riti di purificazione
esteriore delle sette dell’epoca.
Chi è dunque quest’uomo, chi è Giovanni
Battista?
La sua risposta è di una umiltà sorprendente.
Non è il Messia, non è
la luce. Non è Elia tornato sulla terra, né il grande profeta atteso.
E’ il
precursore, semplice testimone, totalmente subordinato a Colui che annuncia;
una voce nel deserto, come anche oggi, nel deserto delle grandi città di questo
mondo, di grande assenza di Dio, abbiamo bisogno di voci che semplicemente ci
annunciano: “Dio c’è, è sempre vicino, anche se sembra assente”.
E’ una voce
nel deserto ed è un testimone della luce; e questo ci tocca nel cuore, perché
in questo mondo con tante tenebre, tante oscurità, tutti siamo chiamati ad
essere testimoni della luce.
Questa è proprio la missione del tempo di Avvento:
essere testimoni della luce, e possiamo esserlo solo se portiamo in noi la luce,
se siamo non solo sicuri che la luce c’è, ma che abbiamo visto un po’ di luce.
Nella Chiesa, nella Parola di Dio, nella celebrazione dei Sacramenti, nel
Sacramento della Confessione, con il perdono che riceviamo, nella celebrazione
della Santa Eucaristia dove il Signore si dà nelle nostre mani e cuori,
tocchiamo la luce e riceviamo questa missione: essere oggi testimoni che la
luce c’è, portare la luce nel nostro tempo.
- Papa Benedetto XVI -
"Restare bambino dinanzi a Dio è riconoscere il
proprio nulla, sperare tutto da Dio misericordioso, come un bambinello attende
tutto dal suo babbo; è non inquietarsi di alcunché, non guadagnare ricchezze…
Essere piccoli vuol dire anche non attribuire affatto a noi stessi le virtù che
pratichiamo, non crederci capaci di nulla, ma riconoscere che Dio
misericordioso pone il tesoro della virtù in mano al suo bimbo, perché questi
se ne serva quando ne ha bisogno; ma il tesoro è sempre di Dio."
- Santa Teresa di Lisieux -
Dio ci chiama alla comunione con sé, che si realizzerà
pienamente al ritorno di Cristo, e Lui stesso si impegna a far sì che giungiamo
preparati a questo incontro finale e decisivo.
Il futuro è, per così dire, contenuto nel presente o, meglio, nella presenza di Dio stesso, del suo amore indefettibile, che non ci lascia mai soli, non ci abbandona nemmeno un istante, come un padre e una madre non smettono mai di seguire i propri figli nel cammino di crescita.
Il futuro è, per così dire, contenuto nel presente o, meglio, nella presenza di Dio stesso, del suo amore indefettibile, che non ci lascia mai soli, non ci abbandona nemmeno un istante, come un padre e una madre non smettono mai di seguire i propri figli nel cammino di crescita.
Di
fronte a Cristo che viene, l'uomo si sente interpellato con tutto il suo
essere...ogni esistenza personale è chiamata a misurarsi con lui - in modo
misterioso e multiforme - durante il pellegrinaggio terreno, per essere trovata
"in lui" al momento del suo ritorno.
- papa Benedetto XVI -
dalla "Omelia nei Primi Vespri della
I Domenica di Avvento" - 26 novembre 2005
Buona giornata a tutti. :-)
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