Come si sa, l'uomo ha
vagabondato per tutta la terra fondando diversi insediamenti che, nel corso dei
secoli, si sono sempre più allargati creando società diverse e poi nazioni.
Sebbene il piccolo
Gesù sia nato in Palestina, un paese caldo nel quale sicuramente non si trovano
alberi quali gli abeti, le popolazioni del nord del mondo usano addobbare
proprio pini e abeti in occasione del Natale.
Anche in Inghilterra,
paese del nord dell'Europa, ogni anno, il venticinque di dicembre, piazze e
giardini si illuminano di splendide decorazioni con cui la gente riveste gli
alberi che diventeranno il simbolo di questa festa così speciale.
In un villaggio
inglese viveva molti anni fa un bambino di nome Giacomo.
Era un bimbo molto
dolce e sensibile che la sorte aveva però toccato in modo speciale.
Non aveva
ricevuto infatti il dono della vista e si affidava ai racconti degli adulti o
degli amici per immaginare dentro di sé tutto ciò che lo circondava.
Se da un lato poteva
essere considerato sfortunato, da un altro aveva però ricevuto un regalo: il
suo angelo custode, che era davvero straordinario.
A questo angelo era
stato affidato proprio Giacomo e lui si dedicava al suo piccolo protetto con un
entusiasmo e una dedizione come solo fra gli abitanti del Paradiso si possono
trovare.
Il bimbo in realtà
non era mai solo e quello che non riusciva a immaginare con la fantasia gli
veniva dipinto direttamente nella mente dal suo attentissimo angelo.
A volte questa capacità
di intuire le forme della realtà lasciava tutti sbalorditi e alcuni
borbottavano a mezza voce che quel bambino riusciva a mettersi in contatto con
una dimensione sconosciuta.
Poteva anche
capitare, a chi si trovava vicino a lui, di udirlo bisbigliare con qualcuno
che, naturalmente, nessuno vedeva, chiedendo dettagli su questa o quella cosa
che si trovava lì appresso.
Giacomo non aveva mai parlato con nessuno di questo
prezioso amico, né con mamma né con papà, né, tanto meno, con i suoi giovani
amici, ma lo aveva semplicemente accolto nella sua vita come ognuno di noi
accoglie la parte più preziosa e profonda di se stesso.
Come ogni anno, anche
quella volta stava per arrivare la vigilia di Natale e i preparativi per
l'addobbo più bello fervevano in ogni famiglia.
Mamme, papà, nonni,
zii e parenti tutti non facevano che correre da un negozio all'altro per
riuscire a trovare qualcosa di veramente speciale con cui meravigliare i
piccoli e gli amici.
Ognuno lasciava
andare a briglia sciolta la propria fantasia e il villaggio, giorno dopo
giorno, si stava trasformando in un quadro animato, dove colori e luci
rendevano ogni cosa spettacolare e quasi irreale.
Naturalmente la
fantasia di Giacomo galoppava più di ogni altra e lui non faceva che chiedere e
richiedere, ora a questo e ora a quello, ma proprio in quell'occasione non
riusciva a creare dentro di sé l'immagine del "misterioso" albero di
Natale.
Spesso pregava il
buon Dio perché almeno quella volta, solo per pochi attimi, gli facesse dono
della vista permettendogli di ammirare quel prodigioso sfavillio di luci.
Sapeva bene che Dio era più buono di chiunque altro perché il suo amico segreto
gli aveva raccontato su di Lui delle storie meravigliose.
Giacomo intuiva
dentro di sé che quell'albero rappresentava qualcosa di ancor più prezioso e
profondo di quello che l'apparenza mostrava.
«Quelle luci che
giocano con le ombre dei rami sono come tanti sorrisi che si nascondono dentro
le pieghe dell'anima» gli sussurrò l'angelo.
«Ma perché si
mostrano solo la notte di Natale?» rispose Giacomo perplesso.
«Non si mostrano solo
in quella notte, ma ogni qualvolta l'uomo si sente particolarmente vicino a
Dio. E la notte di Natale è una di quelle volte.»
«Dimmi tu quale sarà
l'albero con i sorrisi più belli, perché io non potrò vederlo». Disse allora
sconsolato il bambino all'angelo.
«Mio dolce amico,
l'albero più bello sarà quello che brillerà nel tuo cuore!»
Giacomo stava ancora
riflettendo su quelle parole quando la mamma lo chiamò.
«Vieni, Giacomino, ti
farò toccare tutti gli oggetti che ho appeso al nostro albero: ci sono anche le
caramelle che ti piacciono tanto e papà ha appeso una bella sorpresa per te.
Sono sicura che ti piacerà tantissimo.»
"Com'è dolce la
voce della mamma! Dio è stato veramente buono con me" pensò il bambino,
assaporando il tepore che l'amore dei suoi genitori sapeva infondergli.
In quell'attimo dal
suo cuore sgorgò un'emozione così profonda che si sentì scosso da un brivido e,
guardando nella grande stanza, Giacomo vide brillare il suo albero di Natale.
Non solo Giacomo vide
per la prima volta tutto ciò che lo circondava, ma, affacciato alla finestra,
fra lo scintillio della neve, distinse chiaramente una figura luminosa che
agitava la mano verso di lui in segno di saluto.
Nessuno nel villaggio
dimenticò quel Natale in cui avvenne il miracolo del piccolo cieco, e, anche se
i medici diedero a quell'inconsueto fenomeno un nome scientifico, tutti vollero
sempre considerarlo solo e soltanto un miracolo.
Giacomo crebbe e
divenne un uomo. Non si chiese mai cosa fosse successo quella notte, ma accettò
pieno di gratitudine e basta.
Il suo misterioso
compagno sparì nello stesso attimo in cui lui riacquistò la vista, ma lui non
lo dimenticò mai.
Passarono gli anni e
Giacomo ebbe a sua volta dei figli e dei nipoti per i quali, ogni Natale, non
mancò mai di addobbare bellissimi alberi luminosi, ricordando loro che ogni
luce era un sorriso che durante l'anno essi avevano dedicato a Dio.
Ma arrivò un Natale
in cui Giacomo non ebbe più la forza di addobbare il grande abete che faceva
bella mostra di sé nella sala della sua casa e per lui lo fecero i figli e i
nipoti. E lo fecero con tanto amore che mai albero di Natale gli parve più
bello.
Seduto nella poltrona
preferita, il vecchio Giacomo guardava i suoi cari intorno all'albero
luccicante e pareva che la loro gioia riempisse tutto il mondo.
Il suo ultimo
pensiero fu: "Dio è stato veramente buono con me!" e lo sguardo andò
alla finestra, oltre la quale una figura luminosa, fra lo scintillio della
neve, lo stava aspettando.
- Leggenda popolare
della Gran Bretagna -
da: "Leggende Cristiane. Storie straordinarie di santi, martiri, eremiti e pellegrini", a cura di Roberta Bellinzaghi, © 2004 - Edizioni Piemme S.p.A.
Buona giornata a tutti. :-)
Nessun commento:
Posta un commento