sabato 7 settembre 2019

Ecco la vera spiegazione della vita - Beato Fulton J. Sheen

Gesù disse: “Lo spirito è pronto, ma la carne è debole” (Matteo 26, 41)
Lo psicologo che parte dall’idea che l’uomo è null’altro che un animale ammalato, non potrà mai ridonargli la pace..
Gli psichiatri del sesso fanno ricadere ogni responsabilità sul povero padre e sulla povera madre.. è una sciocchezza.
Ecco la vera spiegazione della vita.

L’uomo è composto di:
1) anima o mente; 

2) corpo o carne; ed è influenzato dall’ambiente costituito dal mondo che lo circonda.

Scopo della mente è di conoscere il vero; scopo del corpo di godere i piaceri per amore dell’anima; scopo del mondo di servire il corpo e l’anima per amore di Dio! Questo è il vero ordine.
La Chiesa ci dice che, per un abuso di libertà, la natura umana divenne disordinata e scentrata. Ne consegue che in ogni uomo vi è una tendenza a considerare ciascuno di essi, la mente, il corpo e il mondo, isolati l’uno dall’altro e da Dio.
Per esempio, la mente tende, per parte sua, ad esaltare l’io all’infinito da farne un Dio, indipendente da qualsiasi legge e autorità. 
Questa è la concupiscenza dell’egoismo od orgoglio. 
Vi è un secondo impulso da parte del corpo, la fame dei piaceri della carne, senza badare alle norme della retta ragione e alle esigenze della legge di Dio. Tale è la concupiscenza del sesso. 
Il terzo impulso è la tendenza ad usare il mondo, non come mezzo per raggiungere Dio, ma come fine a se stesso. E questa è la concupiscenza dei beni terreni o avarizia.

La Chiesa inoltre ci dice che esse sono simili a tre piccoli demoni che annidati nel fondo della nostra coscienza, tentano sempre di salire a disturbare la nostra ragione…
Guardate quanto saggia e scientifica, al contrario, è la psicologia Cattolica riguardo agli impulsi umani. I maggiori psicologi del mondo sono ristretti, nel senso che ammettono un solo impulso. Un tipo di psicologia riduce tutto al sesso, un altro al desiderio di asserzione; un altro ancora alla sicurezza. Ma nessuno al pari della Chiesa, li considera tutti e tre…
Ma veniamo al pratico. La posizione della Chiesa si può così riassumere:

1) Non allarmarti se sei tentato al male. Sarebbe anormale che tu non lo fossi.
2) Le tentazioni non provano che tu sia perverso; ma soltanto fatto di carne.
3) Non sei intrinsecamente corrotto, altrimenti tali istigazioni al male non ti disturberebbero.
4) Resistendo ad ogni tentazione nel nome di Dio, acquisti meriti per il Cielo. Ecco come provi l’amore per Dio, preferendo Lui e la sua legge al male e al peccato.
5) Resistendo continuamente alla tentazione, acquisti padronanza di te, condizione essenziale alla Pace Eterna, senza essere dominato da fattori esterni al pari di un alcolizzato, di un pervertito sessuale o di un materialista.

La Chiesa raccomanda la pratica delle tre virtù per poter vincere le tre tentazioni:

1) L’ umiltà per vincere l’egoismo, che ci fa credere migliori degli altri.
2) La castità per vincere la sensualità-lussuria, col dirci che il corpo è il tempio di Dio.
3) La beneficienza, la bontà e la carità per temperare la nostra avida cupidigia.

Se fossi ammalato chiameresti un medico. Dacché sei debole, rivolgiti al Signore.
Il secondo maggiore tormento è la noia.
La psicologia della Chiesa dà queste tre spiegazioni:

1) L’uomo è composto di corpo e di anima, di finito e infinito. Finché è sulla terra, sente la spinta di entrambi e si può paragonare ad uno scalatore, a mezza via su per le pareti scoscese. Al di sopra è la vetta verso cui tende; al di sotto l’abisso della rovina dove c’è il pericolo di cadere. In questa vita l’uomo è in uno stato di sospensione. Soltanto la perfezione di vita, il vero e l’Amore possono soddisfarlo. Perciò non trova pace finché non riposa in Dio!

2) La Chiesa ci dice che tale noia si accresce in proporzione diretta alla perdita di uno scopo nella vita, cioè della salvezza eterna della nostra anima immortale. Ciò spiega la stanchezza nei giovani. Appena imbarcati per i mari della vita sono disgustati del viaggio. Nulla da meravigliarsi! Può esservi niente di più insopportabile che veleggiare verso un pauroso ignoto senza sapere dove si vada, o se vi sia un’altra sponda?
Gli stanchi sono simili al figliol prodigo che fuggì dalla casa paterna. Aveva ragione ad aver fame; aveva torto a vivere delle ghiande dei maiali. Così essi hanno ragione di aspirare ad un amore, ad una verità, ad una vita più completa di quanto non abbiano. Ma sono tristi, infelici ed hanno torto perché cercano di soddisfare l’infinito, vivendo di ghiande, come se fossero stati creati solo per respirare, accoppiarsi e morire. Essi si sentono quasi soffocare, ma non si tratta che della snervante afflizione di essere separati da Dio. Respirano la stessa aria che emettono. Di qui la stanchezza dell’umanità.

3) La Chiesa ci dice che Dio fa in modo che l’anima sia ansiosa, delusa e stanca quando si allontana da Dio, perché essa possa ritornare a Lui. Con l’agitare continuamente le acque dell’anima con il Suo Dito, Egli tiene lontana la falsa pace. Disgustati ed inquieti, ci slanciamo allora sul Suo Sacro Cuore. La noia è sete dell’Infinito; la stanchezza sete di Dio, la disillusione desiderio dell’amore estatico di Dio…

Coloro che hanno la fede ed una completa filosofia di vita, non solo godono di questo mondo mentre lo hanno, ma vivono nella meravigliosa speranza di quell’altro dove Dio è voluttà dei puri.

Il mondo, per i Cattolici, è simile ad una impalcatura per la quale l’anima sale al Regno dei Cieli. Quando l’ultima anima ha superato quell’impalcatura per occupare i posti lasciati dagli angeli ribelli caduti, codesta viene invasa e distrutta dalle fiamme, non perché sia abietta, ma perché ha compiuto il suo lavoro. Ci ha ricondotti a Dio.

Se siamo deboli e fragili, la Chiesa ci comanda di non scoraggiarci. Se la vostra carne o sangue sono inclinati al male, la Chiesa vi trasfonde Carne e Sangue Divini nel Sacramento dell’Eucaristia, perché possiate superare le vostre debolezze. Se siete stanchi ricordatevi che non lo potreste mai essere se non foste creati per qualcosa di più del finito. Un maiale non è mai stanco e annoiato del suo stalletto, né una rondine del suo nido, ma l’uomo lo può essere della sua casa. E ciò perché sta proprio ritornando a Dio…

Io chiedo a voi che siete stanchi, infelici, tristi, depressi ed ansiosi, di uscirne da quest’inferno sgombrandolo per mezzo della Confessione, e di riempire la vostra anima di quel Pane di Vita e di quel Vino di cui si cibano i Vergini!

Anime senza guida, a voi mi rivolgo!

Basta con coloro che vi misurano per quello che vi è di più “abbietto” in voi: le vostre ghiandole, la vostra sensualità!
Imparate la vera psicologia del Corpo Mistico di Cristo, che vi definisce per ciò che di migliore e più elevato è in voi, per la vostra immagine e somiglianza al Dio che vi ha creati.
Il mondo vi definisce per il vostro ambiente; il Signore per il vostro destino! Provate e vedrete quanto il Signore è soave!
Alcuni dicono che abbiamo il nostro inferno in terra; è proprio così! Ma non tutto: lo iniziamo appena qui! Così avviene anche per il Cielo, per il Paradiso! Noi iniziamo pure esso qui!

E se potessi, tra i miei radio-ascoltatori indurre un’anima sola a superare le proprie ansie amando Dio con tutto il cuore, la mente e le forze, sarei l’uomo più felice della terra!

Nell’amore di Gesù!

- Beato Fulton J. Sheen -
da “Ancore sull’abisso – Radiomessaggio del 19 Marzo 1950”



Quando si fa silenzio intorno a me,
nelle ore del giorno e della notte,
un lamento che scende dalla Croce
mi colpisce e mi fa trasalire.

La prima volta che l’udii uscii dalla mia casa,
e cercando intorno trovai
un Uomo nel terrore della Crocifissione.
 "Lasciate che vi stacchi dalla Croce"
e cercai di togliere i chiodi dai suoi piedi!

Ma Egli mi rispose: 
"Lasciami dove sono!
Perché Io non scenderò dalla Croce fino a quando
tutti gli uomini, tutte le donne, tutti i fanciulli
non si uniranno insieme a distaccarmi"

Gli dissi allora: "Come posso sopportare il Vostro lamento?
Che cosa posso fare per Voi?"

Egli mi rispose: "Và per tutto il mondo, e dì a quelli
che incontrerai che c’è un Uomo su una Croce"


- Fulton J. Sheen -



Dio fa in modo che l’anima sia ansiosa, delusa e stanca quando si allontana, affinché essa possa ritornare a Lui. 
Con l’agitare continuamente le acque dell’anima con il Suo Dito, Egli tiene lontana la falsa pace. 
Disgustati ed inquieti, ci slanciamo allora sul Suo Sacro Cuore. 
La noia è sete dell’Infinito; la stanchezza sete di Dio, la disillusione desiderio dell’amore estatico di Dio…
Tale noia si accresce in proporzione diretta alla perdita di uno scopo nella vita, cioè della salvezza eterna della nostra anima immortale...
Se siamo deboli e fragili, la Chiesa ci comanda di non scoraggiarci. 
Se la vostra carne o sangue sono inclinati al male, la Chiesa vi trasfonde Carne e Sangue Divini nel Sacramento dell’Eucaristia, perché possiate superare le vostre debolezze. 
Se siete stanchi ricordatevi che non lo potreste mai essere se non foste creati per qualcosa di più del finito. 
Un maiale non è mai stanco e annoiato del suo stalletto, né una rondine del suo nido, ma l’uomo lo può essere della sua casa. E ciò perché sta proprio ritornando a Dio…

Io chiedo a voi che siete stanchi, infelici, tristi, depressi ed ansiosi, di uscirne da quest’inferno sgombrandolo per mezzo della Confessione, e di riempire la vostra anima di quel Pane di Vita e di quel Vino di cui si cibano i Vergini!

- Fulton John Sheen - 


Buona giornata a tutti. :-)


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