Cantavo di foglie, di foglie dorate,
e sulle foglie l'oro brillava.
Cantavo del vento,
ed il vento incantato tra le fronde e le foglie giocava.
Al lume del sole, al raggio di luna,
sul mare brillava la schiuma.
Un albero d'oro,
ad Ilmarin ermo,
su lidi e su spiagge profuma.
- J.R.R. Tolkien -
..
fotografia ©
fancycrave/unsplash
Sera di settembre
Un giorno quieto e fresco di settembre
muore nel suo sangue.
Colline e pendii sono infuocati
e palude e radura fiammeggiano.
Il vento rema attraverso le foglie
annunciando freddo e neve.
Così son già finite la primavera e l'estate.
Adesso aspettano l'autunno e la morte.
muore nel suo sangue.
Colline e pendii sono infuocati
e palude e radura fiammeggiano.
Il vento rema attraverso le foglie
annunciando freddo e neve.
Così son già finite la primavera e l'estate.
Adesso aspettano l'autunno e la morte.
Soffia lieve intorno alle fattorie silenziose
dove i pioppi stanno sanguinando
e le betulle spargono sopra il fieno esangue
la loro ricchezza appassita.
Ma i campi alzano il grano sui covoni
verso l'ultimo fuoco del giorno.
Poi il cielo si spegne, scompare la terra,
e cadono la sera e il buio.
dove i pioppi stanno sanguinando
e le betulle spargono sopra il fieno esangue
la loro ricchezza appassita.
Ma i campi alzano il grano sui covoni
verso l'ultimo fuoco del giorno.
Poi il cielo si spegne, scompare la terra,
e cadono la sera e il buio.
E le luci muoiono in tutte le case
mentre le stelle quietamente si accendono,
e la notte ha in suo potere l'intera nostra terra
e il cuore batte così debole
come se già fossero terminate la primavera e l'estate,
più disperatamente di adesso,
come se l'autunno dovesse fra poco rinfrescare
il mio sangue caldo.
- Halldis Moren Vesaas -
mentre le stelle quietamente si accendono,
e la notte ha in suo potere l'intera nostra terra
e il cuore batte così debole
come se già fossero terminate la primavera e l'estate,
più disperatamente di adesso,
come se l'autunno dovesse fra poco rinfrescare
il mio sangue caldo.
- Halldis Moren Vesaas -
(da Bellissime mani, 1936 - Traduzione di Bruno Berni)
L’acacia
piena di luna
L’acacia
piena di luna
geme nella notte d’argento.
geme nella notte d’argento.
Settembre
passa con una
vibrazione di vento, lunga.
vibrazione di vento, lunga.
Brilla a
tratti la volta
e il mio respiro si raccoglie,
e il mio respiro si raccoglie,
ascoltando
il vago discorso
tra l’acacia, il vento e la notte.
tra l’acacia, il vento e la notte.
Ah, che
pianga la mia anima
che mi pesa come il fango,
che mi pesa come il fango,
davanti
alla notte, che avanza
tutta vestita di bianco!
tutta vestita di bianco!
È stata
l’acacia bruna
o un lamento della mia anima?
o un lamento della mia anima?
Settembre
passa con una
lunga vibrazione di vento.
lunga vibrazione di vento.
- Marià
Manent -
(da Le acacie selvatiche, 1986)
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