Con te, Signore
risorto,
prendo la strada della vita:
lascio la morte delle parole cattive
per aprirmi all'amicizia;
lascio l'oscurità delle bugie
per essere limpido e sincero;
lascio i pugni e le canzonature
e tendo la mano per chiedere perdono;
allontano l'egoismo dalle mie mani
e dal mio cuore;
credo in te, Signore della vita,
che hai sconfitto la morte.
Con te, Signore,
cammino già sulla strada della vita!
Con te, Signore risorto,
cammino su una strada di resurrezione!
prendo la strada della vita:
lascio la morte delle parole cattive
per aprirmi all'amicizia;
lascio l'oscurità delle bugie
per essere limpido e sincero;
lascio i pugni e le canzonature
e tendo la mano per chiedere perdono;
allontano l'egoismo dalle mie mani
e dal mio cuore;
credo in te, Signore della vita,
che hai sconfitto la morte.
Con te, Signore,
cammino già sulla strada della vita!
Con te, Signore risorto,
cammino su una strada di resurrezione!
- Charles
Singer -
Un'alba a colori di gioia
"Noi annunciamo la risurrezione di Cristo quando
la sua luce rischiara i momenti bui della nostra esistenza e possiamo
condividerla con gli altri; quando sappiamo sorridere con chi sorride e
piangere con chi piange; quando camminiamo accanto a chi è triste e rischia di
perdere la speranza; quando raccontiamo la nostra esperienza di fede a chi è
alla ricerca di senso e di felicità.
Con il nostro atteggiamento, con la nostra
testimonianza, con la nostra vita, diciamo: Gesù è risorto! Lo diciamo con
tutta l’anima."
- Papa Francesco -
lunedì dell'Angelo 2015
lunedì dell'Angelo 2015
Un'alba a colori di gioia
Oggi
possiamo ancora dirci con gioia: Il Signore è risorto!
È veramente risorto!
Sono trascorsi due millenni da quando se lo dicevano le pie donne e gli
apostoli, stupiti e ancora come in sogno, come chi piange e ride insieme
davanti a una notizia incredibilmente bella.
Tu
eri la Gioia nel cuore del Padre, la purissima gioia dell’essergli Figlio e sei
venuto come sorriso divino a dissipare le nostre umane tristezze.
Annunzio di
gioia il tuo concepimento nel grembo verginale di Maria, evento di gioia la tua
nascita a Betlemme, notizia di gioia il tuo evangelo.
Prezzo di gioia fu la tua
croce e gioia per sempre la tua resurrezione.
Il Signore risorto ci comunica la
sua vita, la sua pace, la sua gioia.
Tutta la creazione ne è coinvolta, non
soltanto l’uomo; tutti gli elementi del cosmo sono investiti dell’energia
divina irrompente dal sepolcro di Cristo. In Cristo risorto tutto il mondo
viene purificato. La gioia pasquale è il canto della vita nuova, della santità
dei figli di Dio.
La
gioia del Risorto è la fonte della nostra pace. “La sera di quello stesso
giorno, il primo dopo il sabato, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si
trovavano i discepoli per timore dei giudei, venne Gesù, si fermò in mezzo a
loro e disse: - Pace a voi!- Detto questo mostrò loro le mani e il costato. E i
discepoli gioirono a vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: - Pace a voi!
Come il Padre ha mandato me, anch’io mando voi” (Gv 20,19-22).
La
scena è stupenda e commovente: Gesù appare ai discepoli riuniti insieme; li
abbraccia con il suo sguardo, dà loro il saluto di pace, infonde in essi lo
Spirito santo, fa vedere e toccare le sue piaghe, i segni della sua
crocifissione. Entra attraverso le porte chiuse, anche quelle del loro cuore
assorbito dalla tristezza e paralizzato dalla paura. Facendosi riconoscere
ravviva in loro la fede e la speranza, suscitando grande gioia. Anche oggi Gesù
è vivo e sta in mezzo a noi mostrandoci i segni del suo amore.
La
gioia dei discepoli è la nostra gioia.
È la gioia che fa ardere il cuore. … Due
discepoli erano in cammino … Verso il tramonto il grande, infaticabile
Pellegrino del mondo si accompagnò ai due discepoli sulla strada di Emmaus.
Essi non avevano nella loro bisaccia che una pesante riserva di tristezza: egli
subito la vide, vi mise sopra le mani per dissolverla, per far vedere che era
roba vecchia da buttare via.
E tanto vi riuscì che, arrivati ad Emmaus, invece
di tristezza poterono offrire anche a lui pane di festa. Fu però soltanto
quando egli scomparve che lo riconobbero e capirono donde veniva quell’ardore
che andava crescendo nel loro cuore mentre lo ascoltavano. Questa sembra una
storia di quel lontano giorno, invece è sempre la nostra attualità.
La fede,
infatti, conosce fin troppo la malinconia del “giorno che declina” e si tira
dietro spesso una fiacca speranza. Il sostegno della presenza di quel Compagno
di viaggio ci è indispensabile. Signore, con cuore di pellegrini, lungo le
strade di questo mondo, aneliamo alla tua presenza di pace e di gioia.
Dissetaci fin d’ora con quell’acqua viva che tu solo sai donare; diventeremo
così, per altri assetati, fontane di villaggio per una sosta di pace e di
ristoro.
Vieni
incontro a noi lungo i sentieri dei nostri umani smarrimenti, entra a porte
chiuse da noi e alita sui nostri volti la fragranza del tuo Spirito; allora
vivremo anche noi da risorti, annunziando con gioia a tutti gli uomini che tu
sei l’unico nostro Salvatore.
Concedici di camminare sulle piste della fede con
accesa nel cuore la stella della speranza come chi sa di andare sicuro verso l’aurora.
Allora tu, radiosa stella del mattino, brillerai nell’intimo del nostro cuore e
noi, figli della resurrezione, staremo in bianche vesti, con volti raggianti di
gioia, alla tua gloriosa presenza esultando per il trionfo dell’ Amore.
- Madre
Anna Maria Cànopi -
Fonte: Il
vangelo della gioia, Paoline Editoriale Libri, Milano 2001
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