La Quaresima è tempo di preghiera, di silenzio e di ascesi, ma renderemo vane
queste attività dello spirito se ci allontanassimo da coloro con i quali
condividiamo normalmente la nostra giornata.
La liturgia odierna ci viene
incontro, ponendoci davanti al giudizio ultimo, inappellabile, nel quale saremo
valutati sui nostri gesti di sensibilità nei confronti degli altri. "Avevo
fame e mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e mi avete dato da bere".
L'uomo deve imitare, nel suo comportamento
verso gli altri, l'amore di Dio. Non si tratta solo di una buona opera o di
qualche cosa che noi facciamo in modo eccezionale.
Il discorso di Gesù è molto
più ampio. Sullo sfondo c'è il Regno di Dio verso il quale la storia cammina...
la nostra storia sacra.
Il Cristo da amare e servire lo incontriamo nel fatto
concreto, quotidiano, così come si presenta, non in modo accomodato, non
altrove. Da quando è divenuto uomo, si è fatto nostro fratello, uomo come noi e
bisognoso come noi, non c'è altro modo di raggiungerlo e di amarlo. "Ogni
volta che avete fatto queste cose ai miei fratelli, l'avete fatto a me".
Il nostro agire raggiunge una valenza religiosa, di santità non per quello che
facciamo, ma per volere di Cristo che accoglie per sé i nostri poveri gesti,
compiuti nel servizio fraterno. Non ci sfugga la magnanimità di Dio per tutti
gli uomini, sue creature. In confronto che cos'è l'opera delle nostre mani?
Eppure chi agisce da lode a Dio e chi riceve l'ottiene dalla Provvidenza
divina, che ha mosso per mezzo dello Spirito all'atto caritatevole.
Allora
bisogna credere che il problema di chi ci vive accanto, a cui possiamo portare
rimedio con l'amore, anche con un semplice "bicchiere d'acqua
fresca", è il segreto della storia umana.
- Monaci Benedettini Silvestrini -
...Per intraprendere seriamente il cammino verso la Pasqua e prepararci a celebrare la Risurrezione del Signore - la festa più gioiosa e solenne di tutto l’Anno liturgico - che cosa può esserci di più adatto che lasciarci condurre dalla Parola di Dio?
Per questo la Chiesa, nei testi evangelici delle domeniche di Quaresima, ci guida ad un incontro particolarmente intenso con il Signore, facendoci ripercorrere le tappe del cammino dell’iniziazione cristiana: per i catecumeni, nella prospettiva di ricevere il Sacramento della rinascita, per chi è battezzato, in vista di nuovi e decisivi passi nella sequela di Cristo e nel dono più pieno a Lui...
- Papa Benedetto XVI -
dal "Messaggio per la Quaresima 2011"
La Quaresima è come un lungo "ritiro", durante il quale
rientrare in se stessi e ascoltare la voce di Dio, per vincere le tentazioni
del Maligno e trovare la verità del nostro essere. Un tempo, possiamo
dire", di "agonismo" spirituale da vivere insieme con Gesù, non
con orgoglio e presunzione, ma usando le armi della fede, cioè la preghiera,
l’ascolto della Parola di Dio e la penitenza.
- Papa Benedetto XVI –
Angelus 21 Febbraio 2010
- Papa Benedetto XVI –
Angelus 21 Febbraio 2010
Beati gli occhi
che vedono ciò che voi vedete
Che io sappia
di essere piccolo come Zaccheo,
Signore Gesù,
- piccolo di statura morale -
ma dammi un po' di fantasia
per trovare il modo
di alzarmi un poco da terra
spinto dal desiderio di vederti passare,
di conoscerti e di sapere chi sei tu per me.
di essere piccolo come Zaccheo,
Signore Gesù,
- piccolo di statura morale -
ma dammi un po' di fantasia
per trovare il modo
di alzarmi un poco da terra
spinto dal desiderio di vederti passare,
di conoscerti e di sapere chi sei tu per me.
Signore Gesù,
fa' che io mi riconosca
nel primo dei pubblicani, dei peccatori,
quanto al disonesto accumulare
tante cose di mio gusto,
tante false sicurezze;
fa' che io mi riconosca fra i pubblicani,
ma mettimi in cuore una sana inquietudine,
almeno un po' di curiosità
per cercare te!
fa' che io mi riconosca
nel primo dei pubblicani, dei peccatori,
quanto al disonesto accumulare
tante cose di mio gusto,
tante false sicurezze;
fa' che io mi riconosca fra i pubblicani,
ma mettimi in cuore una sana inquietudine,
almeno un po' di curiosità
per cercare te!
Signore Gesù,
so che devi passare dalle mie parti,
dove sono io,
tu devi passare di qui: sei venuto apposta!
Ti prego, fammi trovare un albero,
fammi trovare qualcuno
che io ritenga più alto,
migliore di me,
per valermi della sua statura
e cercare di vedere te,
soprattutto per farmi vedere da te,
e sentirmi da te chiamare per nome.
so che devi passare dalle mie parti,
dove sono io,
tu devi passare di qui: sei venuto apposta!
Ti prego, fammi trovare un albero,
fammi trovare qualcuno
che io ritenga più alto,
migliore di me,
per valermi della sua statura
e cercare di vedere te,
soprattutto per farmi vedere da te,
e sentirmi da te chiamare per nome.
Che stupore!
Come mi conosci? Chi ti ha parlato di me?
Signore Gesù, ti prego, dimmi che oggi
ti vuoi fermare da me in casa mia,
come ospite, come amico che non parte più.
Come mi conosci? Chi ti ha parlato di me?
Signore Gesù, ti prego, dimmi che oggi
ti vuoi fermare da me in casa mia,
come ospite, come amico che non parte più.
Vieni, Signore
Gesù,
a riempire di gioia la mia vita
liberandomi dal peso ingombrante
di ciò che sono
e di ciò che possiedo da solo.
Sì, soprattutto liberandomi
dal peso ingombrante
di ciò che sono - o che ritengo di essere -
e di ciò che egoisticamente possiedo.
a riempire di gioia la mia vita
liberandomi dal peso ingombrante
di ciò che sono
e di ciò che possiedo da solo.
Sì, soprattutto liberandomi
dal peso ingombrante
di ciò che sono - o che ritengo di essere -
e di ciò che egoisticamente possiedo.
Vieni a darmi
l'entusiasmo di essere povero
nel cuore e ricco soltanto di te.
Io sono sicuro che mi ascolti,
perché sei già venuto a cercarmi,
e mi hai trovato come tesoro che era perduto;
mi hai riacquistato a prezzo di te stesso...
Tu per me hai fatto questo,
per me che nemmeno ti conoscevo.
Sono piccolo, meschino.
nel cuore e ricco soltanto di te.
Io sono sicuro che mi ascolti,
perché sei già venuto a cercarmi,
e mi hai trovato come tesoro che era perduto;
mi hai riacquistato a prezzo di te stesso...
Tu per me hai fatto questo,
per me che nemmeno ti conoscevo.
Sono piccolo, meschino.
Signore Gesù,
pastore grande, pastore buono,
sollevami sulle tue spalle per farmi vedere
anche il volto del Padre.
Che io sappia innalzarmi
soltanto facendomi sollevare da te
che per questo sei venuto:
per i piccoli che ti desiderano
e che ti protendono le braccia
per farsi sollevare da te
fino al cuore dell'eterno Padre
da cui sei venuto a rivelare l'infinito amore.
sollevami sulle tue spalle per farmi vedere
anche il volto del Padre.
Che io sappia innalzarmi
soltanto facendomi sollevare da te
che per questo sei venuto:
per i piccoli che ti desiderano
e che ti protendono le braccia
per farsi sollevare da te
fino al cuore dell'eterno Padre
da cui sei venuto a rivelare l'infinito amore.
Allora ogni giorno
vivrò con gioia
Il mio incontro con te
- la mia Pasqua - e sarò un continuo grazie,
un "amen-alleluia" senza fine.
Il mio incontro con te
- la mia Pasqua - e sarò un continuo grazie,
un "amen-alleluia" senza fine.
Madre Anna Maria Cànopi, Sergio Stevan
Oggi vengo a casa
tua, Milano, Paoline, 2000, pagg.8-10
Buona giornata a tutti. :-)
Nessun commento:
Posta un commento