Aiutami, Maria, a credere.
Dimmi cosa vuole dire credere alla Risurrezione di tuo Figlio.
Ecco te lo dico e non dimenticarlo.
Quando vedrai la tempesta schiantare la foresta
e i terremoti scuotere la terra
e il fuoco bruciare la tua casa
di' a te stesso: credo
che la foresta si rifarà
la terra tornerà nella sua immobilità
e io ricostruirò la mia casa.
Quando sentirai rumori di guerra e gli uomini moriranno di paura attorno a te «e si solleveranno popoli contro popoli e regni contro regni» (Matteo 24, 7), di' a te stesso con estremo coraggio: «Gesù mi aveva avvertito ed aveva aggiunto: "Non temete, alzate il capo perché la liberazione è vicina" » (Luca 21,28).
Quando il peccato ti stringerà alla gola e ti sentirai soffocato e finito, dì a te stesso: « Cristo è risorto dai morti ed io risorgerò dal mio peccato».
Quando la vecchiaia o la malattia tenterà di amareggiare la tua esistenza, di' a te stesso: «Cristo è risorto dai morti ed ha fatto cieli nuovi e terra nuova ».
Quando vedrai tuo figlio fuggire da casa in cerca di avventura e ti sentirai sconfitto nel tuo sogno di padre o di madre, dì a te stesso: « Mio figlio non sfuggirà a Dio e tornerà perché Dio lo ama ».
Quando vedrai spegnersi la carità attorno a te e vedrai gli uomini come impazziti nel loro peccato e ubriacati dai loro tradimenti, dì a te stesso: «Toccheranno il fondo ma torneranno indietro perché lontano da Dio non si può vivere ».
Quando il mondo ti apparirà come sconfitta di Dio e sentirai la nausea del disordine, della violenza, del terrore, della guerra dominare sulle piazze e la terra ti sembrerà il caos, dì a te stesso: « Gesù è morto e risorto proprio per salvare e la sua salvezza è già presente tra di noi ».
Quando tuo padre o tua madre, tuo figlio o tua figlia, la tua sposa, il tuo amico più caro, ti saranno dinanzi sul letto di morte e tu li fisserai nell' angoscia mortale del distacco, dì a te stesso e a loro: «Ci rivedremo nel Regno, coraggio».
Questo significa credere nella Risurrezione.
Ma non basta.
Credere al Cristo risorto significa ancora qualcosa.
Significa per suor Teresa di Calcutta sollevare il moribondo e per te fare altrettanto.
Significa per Luther King affrontare la morte e per te di non aver paura di affrontare la morte per i tuoi fratelli.
Significa per l'Abbé Schultz, il Priore di Taizé, aprire il suo convento alla speranza e per te di aprire la tua casa alla speranza.
Ogni missionario che parte è un atto di fede nella Risurrezione.
Ogni lebbrosario che si apre è un credo nella Risurrezione.
Ogni trattato di pace è un atto di fede nella Risurrezione.
Ogni impegno accettato è un atto di fede nella Risurrezione.
Quando perdoni al tuo nemico.
Quando sfami l'affamato.
Quando difendi il debole credi nella Risurrezione
Quando hai il coraggio di sposarti.
Quando accetti il figlio che nasce.
Quando costruisci la tua casa credi nella Risurrezione.
Quando ti alzi sereno al mattino
Quando canti al sole che nasce
Quando vai al lavoro con gioia credi nella Risurrezione.
Credere nella Risurrezione significa permeare la vita
di fiducia
significa dar credito al fratello, significa non aver paura di nessuno.
Credere nella Risurrezione significa pensare che Dio è padre, Gesù tuo fratello ed io, Maria, tua sorella e, se vuoi, tua Madre.
significa dar credito al fratello, significa non aver paura di nessuno.
Credere nella Risurrezione significa pensare che Dio è padre, Gesù tuo fratello ed io, Maria, tua sorella e, se vuoi, tua Madre.
(Padre Carlo Carretto)
Se credere è difficile, non credere è morte certa.
Se sperare contro ogni speranza è eroico, il non sperare è angoscia mortale.
Se amare ti costa il sangue, non amare è inferno.
- Carlo Carretto -
La preghiera è il sunto del nostro rapporto con Dio.
Potremmo dire che noi siamo ciò che preghiamo. Il grado della nostra fede è il
grado della nostra preghiera; la forza della nostra speranza è la forza della
nostra preghiera; il calore della nostra carità è il calore della nostra
preghiera. Né più né meno.
Carlo
Carretto, Lettere dal deserto
La chiamata di Dio è cosa misteriosa, perché avviene
nel buio della fede.
In più essa ha una voce sì tenue e sì discreta, che
impegna tutto il silenzio interiore per essere captata.
Eppure
nulla è così decisivo e sconvolgente per un uomo o una donna sulla terra,
nulla più sicuro e più forte.
Tale
chiamata è continua: Dio chiama sempre! Ma ci sono dei momenti caratteristici
di questo appello divino, momenti che noi segniamo sul nostro taccuino e che
non dimentichiamo più.
Carlo Carretto, Lettere dal deserto
"...come è
possibile per noi oggi testimoniare Cristo?
con la luminosità della nostra esistenza.
In famiglia, al lavoro, nei nostri rapporti.
Vertice della testimonianza è la carità.
In essa appare con chiarezza
la ragione per cui Gesù è venuto nel mondo
e ha donato se stesso sulla croce:
fare di tutti noi un popolo solo "
Massimo Camisasca
dal sussidiario.net
con la luminosità della nostra esistenza.
In famiglia, al lavoro, nei nostri rapporti.
Vertice della testimonianza è la carità.
In essa appare con chiarezza
la ragione per cui Gesù è venuto nel mondo
e ha donato se stesso sulla croce:
fare di tutti noi un popolo solo "
Massimo Camisasca
dal sussidiario.net
Noi vogliamo
accettare
Dalla tua mano, o
Dio,
noi vogliamo
accettare tutto.
Tu stendi la tua
mano
e abbatti i potenti
nella loro stoltezza.
Tu l’apri, la tua
dolce mano,
e tutto ciò che
vive,
colmi di
benedizione.
E anche se sembra
che il tuo braccio
si sia abbreviato,
accresci la nostra
fede
e la nostra
confidenza
così che ti
restiamo tutti fedeli.
E se sembra che
alle volte
tu allontani da noi
la tua mano,
fa’ che allora noi
sappiamo
che tu la chiudi
soltanto,
per raccogliere in
essa
una sovrabbondanza
di benedizione,
che tu la chiudi
soltanto,
per aprirla e
riempire ogni cosa,
che vive di
benedizione.
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