O Gesù, sommo ed eterno sacerdote,
custodisci il tuo sacerdote dentro
il Tuo Sacro Cuore.
Conserva immacolate le sue mani unte
che toccano ogni giorno il Tuo Sacro Corpo.
Custodisci pure le sue labbra
arrossate dal Tuo Prezioso Sangue.
Mantieni puro e celeste il suo cuore
segnato dal Tuo sublime carattere sacerdotale.
Fa' che cresca nella fedeltà e nell'amore per Te
e preservalo dal contagio del mondo.
Col potere di trasformare il pane e il vino
donagli anche quello di trasformare i cuori.
Benedici e rendi fruttuose le sue fatiche
e dagli un giorno la corona della vita eterna.
- S. Teresa di Lisieux -
da: "Santa Teresa di Gesù Bambino, Opere complete"
Libreria Editrice Vaticana-Edizioni OCD, Roma 1997
"Mi ricordo di un sogno che devo
aver fatto verso quest'età (*) e che si è impresso profondamente nella mia
immaginazione.
Una notte ho sognato che uscivo per andare a passeggiare da sola in giardino; giunta al primo dei gradini che bisognava salire per arrivarci, mi fermai presa dallo spavento. Davanti a me, vicino al pergolato, si trovava un barile di calce, e su questo barile due piccoli orrendi diavoletti danzavano con un'agilità sorprendente, nonostante avessero dei ferri da stiro ai piedi. All'improvviso gettarono su di me i loro occhi fiammeggianti, ma al tempo stesso, sembrando molto più spaventati di me,si precipitarono giù dal barile e andarono a nascondersi nella stanza del guardaroba, che si trovava di fronte. Vedendoli così poco coraggiosi, volli sapere che cosa avrebbero fatto, e mi avvicinai alla finestra. I poveri diavoletti correvano sui tavoli e non sapevano come sfuggire al mio sguardo. Ogni tanto si avvicinavano alla finestra, guardando con aria agitata se io ero ancora lì e vedendomi ancora ricominciavano a correre come disperati.
Sicuramente questo sogno non ha nulla di straordinario, tuttavia credo che il Buon Dio abbia permesso che me ne ricordi per dimostrarmi che un'anima in stato di grazia non ha nulla da temere da diavoli che sono solo dei vigliacchi, pronti a scappare davanti agli sguardi di una bambina...
(*) 4 anni
Una notte ho sognato che uscivo per andare a passeggiare da sola in giardino; giunta al primo dei gradini che bisognava salire per arrivarci, mi fermai presa dallo spavento. Davanti a me, vicino al pergolato, si trovava un barile di calce, e su questo barile due piccoli orrendi diavoletti danzavano con un'agilità sorprendente, nonostante avessero dei ferri da stiro ai piedi. All'improvviso gettarono su di me i loro occhi fiammeggianti, ma al tempo stesso, sembrando molto più spaventati di me,si precipitarono giù dal barile e andarono a nascondersi nella stanza del guardaroba, che si trovava di fronte. Vedendoli così poco coraggiosi, volli sapere che cosa avrebbero fatto, e mi avvicinai alla finestra. I poveri diavoletti correvano sui tavoli e non sapevano come sfuggire al mio sguardo. Ogni tanto si avvicinavano alla finestra, guardando con aria agitata se io ero ancora lì e vedendomi ancora ricominciavano a correre come disperati.
Sicuramente questo sogno non ha nulla di straordinario, tuttavia credo che il Buon Dio abbia permesso che me ne ricordi per dimostrarmi che un'anima in stato di grazia non ha nulla da temere da diavoli che sono solo dei vigliacchi, pronti a scappare davanti agli sguardi di una bambina...
(*) 4 anni
Tratto da "Storia di un'anima", di Santa Teresa di Lisieux
"Come al solito una sera
avevo pregato il Signore di darmi i punti per la meditazione del giorno dopo.
Ricevetti questa risposta: « Medita sul profeta Giona e sulla sua missione ».
Ringraziai il Signore, ma dentro di me cominciai a pensare: che meditazione
diversa dalle altre! Ciò nonostante, con tutta l'applicazione possibile,
m'impegnai a riflettere e in quel profeta scoprii me stessa, nel senso che
anch'io spesso mi rifiuto davanti a Dio, dicendo che qualcun altro potrebbe
compiere meglio la santa volontà di Dio, non comprendendo che Dio può tutto e
tanto più si rivela la Sua potenza, quanto più è misero lo strumento che
adopera. Dio mi ha fatto capire questo. Nel pomeriggio ci fu la confessione
della comunità. Quando feci presente al direttore spirituale il timore che mi
attanaglia l'anima a causa di questa missione, per la quale Dio mi usa come
strumento non idoneo, il padre spirituale mi rispose che, volenti o nolenti,
dobbiamo compiere la volontà di Dio e mi fece l'esempio del profeta Giona.
Finita la confessione pensavo tra me, come mai il confessore sapesse ché Dio mi
aveva ordinato di fare la meditazione su Giona; io non gliene avevo parlato. Ad
un tratto udii queste parole: « Il sacerdote, quando Mi sostituisce, non è Lui
che opera, ma sono io per suo tramite. I suoi desideri sono i Miei desideri ».
Vedo come Gesù difende i Suoi sostituti. Egli stesso entra nel loro
operare."
(Diario di S. Faustina
Kowalska, Q. II, 3)
O mio Signore, perché Voi siete stato così buono con me
ed io così ingrato con Voi? Abbiamo fatto a gara: io a fuggire da Voi, e Voi a
venirmi appresso; Voi a farmi del bene ed io a farVi del male; io ho
accresciuto i miei peccati, e Voi avete accresciuto le Vostre Grazie in me. Per
quale motivo io meritavo la luce che Voi mi donate?
Signore mio, io Vi ringrazio con tutto il cuore e spero di venire a ringraziarVi in Paradiso per tutta l’eternità. Io spero con il Vostro sangue di salvarmi, lo spero certo, giacché mi avete usato tante misericordie. Intanto spero che Voi mi diate la forza di non tradirVi più. Nella vita che mi resta io Vi voglio amare. Se in passato io Vi ho voltato le spalle, io mi pento e ora Vi amo sopra ogni cosa, Vi amo più di me stesso.
Eterno Padre, per i meriti di Gesù Cristo soccorrete un misero peccatore che Vi vuole amare.
Maria, mia speranza, aiutatemi. Impetratemi la Grazia di ricorrere sempre al vostro Figlio e a Voi ogni volta che il demonio mi tenta per offenderLo ancora. Amen.
Signore mio, io Vi ringrazio con tutto il cuore e spero di venire a ringraziarVi in Paradiso per tutta l’eternità. Io spero con il Vostro sangue di salvarmi, lo spero certo, giacché mi avete usato tante misericordie. Intanto spero che Voi mi diate la forza di non tradirVi più. Nella vita che mi resta io Vi voglio amare. Se in passato io Vi ho voltato le spalle, io mi pento e ora Vi amo sopra ogni cosa, Vi amo più di me stesso.
Eterno Padre, per i meriti di Gesù Cristo soccorrete un misero peccatore che Vi vuole amare.
Maria, mia speranza, aiutatemi. Impetratemi la Grazia di ricorrere sempre al vostro Figlio e a Voi ogni volta che il demonio mi tenta per offenderLo ancora. Amen.
(Sant’Alfonso Maria de Liguori)
“Non scoraggiatevi. Anche se è buio
intorno. Non tiratevi indietro, anche se avete la percezione di camminare nelle
tenebre. È di notte che è meraviglioso attendere la luce. Bisogna forzare
l’aurora a nascere, credendoci. Amici, forzate l’aurora. È l’unica violenza che
vi è consentita”.
don Tonino Bello
Buona giornata a tutti. :-)
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