giovedì 20 settembre 2012

Mi piaci quando taci perché sei come assente - Pablo Neruda -

Mi piaci quando taci perché sei come assente,
e mi ascolti da lungi e la mia voce non ti tocca.

Sembra che gli occhi ti sian volati via
e che un bacio ti abbia chiuso la bocca.

Poiché tutte le cose son piene della mia anima

emergi dalle cose, piene dell'anima mia.
Farfalla di sogno, rassomigli alla mia anima,
e rassomigli alla parola malinconia.

Mi piaci quando taci e sei come distante.

E stai come lamentandoti, farfalla turbante.
E mi ascolti da lungi, e la mia voce non ti raggiunge:
lascia che io taccia col tuo silenzio.

Lascia che ti parli pure col tuo silenzio

chiaro come una lampada, semplice come un anello.
Sei come la notte, silenziosa e costellata.
Il tuo silenzio è di stella, così lontano e semplice.

Mi piaci quando taci perché sei come assente.

Distante e dolorosa come se fossi morta.
Allora una parola, un sorriso bastano.
E son felice, felice che non sia così.



(Pablo Neruda)


Certo che le donne sono un’altra razza. 
Con la bandana o gli sguardi catarifrangenti da Barbie, 
con le grandi pance davanti o con l’uomo sbagliato addosso, 
innamorate di un gatto o tradite dall’ombra della felicità, 
abbandonate all’angolo di una piazza o tagliate da un improvviso dolore, 
si fermano un istante per piangere, poi sollevano il capo e riprendono la strada. 
Sono maestre di dignità le donne.

Non bisogna lasciarsi distrarre dall’ondeggiare dei fianchi se vogliamo capire qualcosa di loro, dobbiamo soltanto guardarle negli occhi 

perché i loro occhi dicono quello che le bocche sanno tacere.

Sì, le donne sono un’altra razza.
Spesso ci camminano a fianco così leggere che neanche ce ne accorgiamo.
Quasi sempre, però, ci precedono e basterebbe solo seguirle per capirne di più.
Seguirle con poco orgoglio e molto rispetto.
Per essere più uomini.
Un po’ più uomini, almeno.

(Antonello De Sanctis - "Nel mondo degli uomini")





Sono le donne difficili quelle che hanno più amore da dare...ma non lo danno a chiunque. 
Quelle che parlano quando hanno qualcosa da dire. 
Quelle che hanno imparato a proteggersi e a proteggere. 
Quelle che non si accontentano più.

Sono le donne difficili, quelle che sanno distinguere i sorrisi della gente, quelli buoni da quelli no. Quelle che ti studiano bene, prima di aprirti il cuore. 

Quelle che e non si stancano mai di cercare qualcuno che valga la pena. 
Quelle che vale la pena.
Sono le donne difficili quelle che sanno sentire il dolore degli altri. 
Quelle con l'anima vicina alla pelle. 
Quelle che vedono con mille occhi nascosti. 
Quelle che sognano a colori.

Sono le donne difficili che sanno riconoscersi tra loro. 


Sono quelle che, quando la vita non ha alcun sapore, danno sapore alla vita.


- Alma Gjini - 


Resta dubbio, dopo tanto discorrere, 
se le donne preferiscano essere
 

prese, comprese o sorprese.





Buona giornata a tutti :-)

www.leggoerifletto.it




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