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lunedì 23 settembre 2013

Preghiera per chi non sa pregare


Signore, tu sai bene che non so pregare. Spesso recito a memoria alcune formule imparate dall'infanzia, ma il mio cuore è lontano dalle labbra.
Vorrei saper pregare, ma non so come fare, cosa dire, quale atteggiamento assumere.

Spesso ti prego solo quando sono nel bisogno, ma so che dovrei pregare continuamente, come tu ci hai esortato. Raramente ti lodo e ti ringrazio per tutto ciò che hai fatto e fai per me. Tu lo vedi quanto è misera la mia preghiera.

Anche quando partecipo alla Santa Messa non ricevo la Santa Comunione con le disposizioni dovute; perdona ogni mia profanazione.

Aiutami a confidare nella tua infinita misericordia ed insegnami a pregare innanzi tutto nel silenzio interiore. 
Quando prego riempio la mia mente di troppe parole vuote. Non so ascoltarti realmente, non so mettermi alla tua presenza, non mi rendo conto che tu sei un vero Padre.

Insisto nel chiederti di insegnarmi a pregare. Che il tuo Spirito mi ammaestri affinché nulla io faccia senza di Te, che la mia preghiera non sia vuota, egoista e superficiale.

Aiutami a capire che ogni momento della vita terrena è preziosissimo e che tutto ciò che non faccio per te ed in te non ha valore.
Signore, che io diventi preghiera vivente a lode e gloria della tua grazia!
 





Non per me
Ti prego
ma per chi non prega mai
e per chi vorrebbe ma non osa.

Non per me
domando forza
ma per chi non ce la fa nemmeno a domandare.

Non per me
invoco protezione
ma per chi, funambolo dell'esistenza,
barcolla sul baratro della disperazione.

Non per me
ma per gli altri è oggi la mia preghiera.

(Patrizio Righero)


A volte mi chiedo dove sei.
A volte mi chiedo se ci sei.
A volte mi chiedo perché non ti fai vivo,
perché non spazzi via tutto lo schifo che c’è in questo mondo.
A volte mi chiedo se per te conto qualcosa.
A volte mi chiedo se hai perso il mio indirizzo.
A volte mi chiedo perché non dici nulla quando ti chiamo.
A volte mi chiedo…
Quando finalmente non chiedo più nulla,
quando finalmente riesco a fare silenzio,
allora ti sento arrivare,
discreto,
come un vento leggero.
Quando finalmente non chiedo più nulla,
Tu ti fai risposta ad ogni perché.

(Eric Pearlman)





Preghiera della sera

Facci riposare, Signore nostro Dio, in pace
e facci rialzare, o nostro re, per la vita.
Stendi sopra di noi la tenda della tua pace,
 
correggici con il consiglio buono che viene da te
 
e salvaci per amore del tuo Nome.
Sii una protezione intorno a noi
e allontana da noi il nemico, la peste,
la spada, la fame e l'afflizione;
allontana Satana davanti a noi e dietro di noi
e nascondici all' ombra delle tue ali.
Perché tu sei un Dio che ci custodisce e che ci libera; 
perché tu sei un Dio che è re clemente e misericordioso. 
Custodisci il nostro uscire e il nostro entrare
nella vita e nella pace, da ora e in eterno.
Benedetto sei tu, Signore,
che custodisci il tuo popolo Israele per sempre.

(Haskivenu)









mercoledì 1 maggio 2013

Riparami Signore - Eric Pearlman -


Riparami, Signore.
Come si ripara
un motore in avaria,
una radio muta,
un vetro frantumato.
Riparami, perché in me
c’è qualcosa che non funziona.
C’è un difetto di fabbricazione
che mi rende
incomprensibile a me stesso.
Io non faccio quello che voglio
ma quello che detesto.
In me c'è in me il desiderio
di fare il bene
ma mi manca la capacità
di metterlo in pratica
e ad ogni ostacolo
scivolo e frano a terra.
Di fronte al male
la mia volontà si scioglie.
Vorrei essere acqua
e divento fango,
vorrei esser cielo
e divento fumo.
Non compio il bene che voglio
ma il male che non voglio.
Perché, Signore?
Chi manovra i fili
della mia vita?
Quando voglio fare il bene,
il male è accanto a me.
Ti dico di sì,
e un attimo dopo
ti volto le spalle.
Voglio la pace
e sono guerra.
Chi mi liberà da questa schiavitù?
Portami in braccio.
Di più.
Riparami dal di dentro.
Di più.
Rimettimi a nuovo.
Per essere me,
come tu mi hai pensato.


(Eric Pearlman)




"Abbiamo la pazienza del tempo, non un’impazienza irritata o scandalizzata perché le parole non danno immediatamente, non esprimono immediatamente il loro significato o, come è stato detto e citato, non ci lasciano innamorati dell’Infinito. Il tempo che passa ci farà innamorati dell’Infinito in ogni cosa finita in cui noi ci imbatteremo!

Dobbiamo chiedere alla Madonna la grazia di essere parte della sua maternità, perché per questo siamo fatti e questa è la scoperta che forse abbiamo compiuto nei raduni di quest’anno; la scoperta che la vita ci è data, ci è richiamata, la vita ci è data perché fossimo richiamati a questo grande fatto: un bambino appena concepito sta nel cuore di sua madre." 


- Luigi Giussani - 


“Cari giovani, lasciatevi condurre dalla forza dell’amore di Dio, lasciate che questo amore vinca la tendenza a chiudersi nel proprio mondo, nei propri problemi, nelle proprie abitudini; abbiate il coraggio di “partire” da voi stessi per “andare” verso gli altri e guidarli all’incontro con Dio.”

- Messaggio di papa Benedetto XVI per la 28^ Giornata Mondiale della Gioventù -




‎... ci sono momenti... che non vuoi la compagnia... 
nemmeno della tua ombra...

Oggi è la festa di San Giuseppe lavoratore  
e primo giorno del mese di maggio dedicato alla Vergine Maria



Fioretto

Oggi, in onore della Madonna e di San Giuseppe, sposo castissimo della Beata Vergine e protettore dei lavoratori, quello che facciamo a livello di lavoro materiale, spirituale, culturale e di qualsiasi altro genere, facciamo per amore di Dio e per servire disinteressatamente i fratelli, senza attenderci alcuna ricompensa. Un tempo della nostra giornata dedichiamo agli altri senza attenderci compensi e premi.


Buona giornata a tutti :-) 

www.leggoerifletto.it











sabato 6 aprile 2013

Con questi quattro stracci - Eric Pearlam -



Con questi quattro stracci addosso,
non devo abbassare il capo
di fronte a nessuno,
non devo battere i pugni
sul tavolo della vita
per ottenere l’attenzione del cielo,
non devo sentirmi a disagio
alla mensa del tempo
e al brindisi della pace.

Mi bastano questi quattro stracci,
per entrare a pieno titolo
nel mondo delle creature di Dio,
per sfilare sulla passerella
di quanti sono amati
fin dall’eternità.

Con questi quattro stracci addosso,
assaporo l’eleganza di un universo
che abbraccia il mio orizzonte
più di quanto io possa immaginare.

Con questi quattro stracci addosso,
io sono al tuo cospetto,
un re,
un angelo,
un figlio prediletto,
Padre mio.
(Eric Pearlam)


Molte volte, nella nostra preghiera, chiediamo a Dio di essere liberati dal male fisico e spirituale, e lo facciamo con grande fiducia. 
Tuttavia spesso abbiamo l’impressione di non essere ascoltati e allora rischiamo di scoraggiarci e di non perseverare. 
In realtà non c’è grido umano che non sia ascoltato da Dio e proprio nella preghiera costante e fedele comprendiamo con san Paolo che «le sofferenze del tempo presente non ostacolano la gloria futura che sarà rivelata in noi» (Rm 8,18). 


Benedetto XVI - Udienza Generale del 16 maggio 2012

dipinto di Agim Sulaj


Dovevo fare una scelta e così mi affidai ad una moneta. Dentro di me sapevo quello che realmente volevo ma ero indeciso, avevo paura. Alla fine decisi ugualmente di lanciarla, mi preparai. Tremavo perché ciò che scaturiva doveva essere la mia scelta. 
La mano sudava, il cuore batteva. Per la strada non passava nessuno, ero io stesso il giudice, l'arbitro che doveva verificare la correttezza... sceglierò ciò che esce... ma all'improvviso, quando ero quasi pronto mi si avvicina un bambino malconcio, sporco, denutrito ma con un sorriso meraviglioso. Lui non mi chiese nulla mi guardava. 
Non aveva scelto, lo aveva fatto qualcuno al suo posto ed ora stava cosi a pagarne le conseguenze. 
Smisi di sudare, aprii la mia mano e diedi a lui quella moneta. 
O testa o croce, quella era la miglior scelta che potevo fare.

- Domenico Torelli -




Cari giovani……. Che cosa lascerete voi alla prossima generazione? 
State voi costruendo le vostre esistenze su fondamenta solide, state costruendo qualcosa che durerà? 
State vivendo le vostre vite in modo da fare spazio allo Spirito Santo in modo da fare spazio allo Spirito Santo in mezzo ad un mondo che vuole dimenticare Dio, o addirittura rigettarlo in nome di un falso concetto di libertà? 
Come state usando i doni che vi sono stati dati, la “forza” che lo Spirito Santo è anche ora pronto a effondere su di voi? 
Che eredità lascerete ai giovani che verranno? Quale differenza voi farete? 
La forza dello Spirito Santo non ci illumina soltanto né solo ci consola. 
Ci indirizza anche verso il futuro, verso l’avvento del Regno di Dio. 
Che magnifica visione di una umanità redenta e rinnovata noi scorgiamo nella nuova era promessa dal vangelo odierno!

- Papa Benedetto XVI GMG Sidney 20 luglio 2008 -


Buona giornata a tutti. :-)















sabato 2 marzo 2013

Entro da titolare - Eric Pearlman -

Sono sempre stato in panchina,
pronto ad entrare in campo
quando qualcun altro non ce la faceva più,
quando non c’era di meglio,
quando si trattava di tappare un buco,
o di rammendare uno strappo.
L’ho fatto volentieri.
Senza rimpianti.

Ma nel tuo Regno, Signore,
entro da titolare,
fin dal primo minuto.
E non perché sono bravo,
disponibile,
efficiente,
brillante.
Niente di tutto questo.

Entro da titolare,
solo perché Tu
hai fiducia in me.
Più di quanta io
ne abbia in Te
e in me stesso.

(Eric Pearlman)


Alla maggior parte degli uomini e delle donne non è data, né per nascita né coi propri sforzi, la possibilità di diventare ricchi e potenti, mentre il sapere è alla portata di chiunque.

- Pitagora -




Quando scrivi la storia della tua vita non permettere a nessuno di tenere la tua penna......



«Non sono capace, non sono degno».

È la scusa principale tirata fuori da tutti quelli che, per un istante, sfiorano Dio: non sono all'altezza, sono un peccatore. 

Siamo sempre lì, inchiodati al nostro squallido moralismo: LASCIA FARE A DIO!

Pensiamo che Dio voglia farci superare un esame, che ponga delle condizioni.

No, sbagliato: siamo noi a porre delle condizioni, non Dio. Mai!

Gesù sorride: è un problema tuo, Pietro, a me stai bene così.
Io sono venuto per i malati, non per i sani.
Anche a me succede così: più mi scontro con i miei limiti e le mie fatiche, più avanzo scuse nei confronti del Signore. 
La buona notizia del vangelo è che Dio non ha bisogno di bella gente, di primi della classe, di giganti della fede: HA BISOGNO DI ME!


(Padre Mino Arsieni)



Buona giornata a tutti :-)


lunedì 18 febbraio 2013

Mi puoi sostituire? - Eric Pearlman -

Mi puoi sostituire, Signore?

Non per molto.

Forse bastano anche solo

un paio di giorni.

Prendi il mio posto.

Diventa me:

mettiti i miei pantaloni,

il mio giaccone blu,

il mio berretto di lana.

Timbra il cartellino alle 7

e, nella pausa pranzo,

vai tu a parlare col capo officina.

Quando torni a casa,

spiega tu a mia moglie

che anche questo mese sarà dura.

Spiega tu a Michele

che si deve tenere gli occhiali vecchi

ancora per un po'

perché mancano i soldi

per quelli nuovi.

Passa tu la notte da mia madre,

in quell'ospedale

che sembra una prigione.

Sistema tu,

almeno qualcuno dei mille casini

che mi sono piovuti addosso.

Non sono un vigliacco, Signore!

Se ti chiedo di prendere il mio posto

è solo perché ho paura

di non essere all'altezza

e so che tu potresti sistemare tutto.

Se ti chiedo di prendere il mio posto

è perché forse non ho ancora capito

che tu l'hai già preso una volta

e non hai scelto scorciatoie.

Ci sei stato dentro nella vita,

fino al collo,

fino alla croce

fino al mattino di Pasqua.

Resto io al mio posto, Signore.

Ma tu

stammi vicino.
(Eric Pearlam)




"Se vuoi diventare qualcuno, caro ragazzo, cara ragazza, genitore, sacerdote, vescovo, se vuoi diventare qualcuno, se vuoi raggiungere una certa maturità e la pienezza del tuo essere umano, ricordati: ciò deve costare. La croce è infissa al centro stesso dello sviluppo essenziale dell'uomo". 

- Beato Giovanni Paolo II -



Inno alla Carità, Inno all'Amore San Paolo

Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli,
ma non avessi la carità,
sarei un bronzo risonante o un cembalo squillante.
Se avessi il dono della profezia
e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza
e avessi tutta la fede in modo da spostare le montagne,
ma non avessi la carità,
non sarei nulla.
Se distribuissi tutti i miei beni per nutrire i poveri,
se dessi il mio corpo per essere arso,
e non avessi la carità,
non mi gioverebbe a nulla.
La carità è paziente,
è benigna la carità;
la carità non invidia, non si vanta,
non si gonfia, non manca di rispetto,
non cerca il proprio interesse, non si adira,
non tiene conto del male ricevuto,
ma si compiace della verità;
tutto tollera, tutto crede,
tutto spera, tutto sopporta.
La carità non verrà mai meno.
Le profezie scompariranno;
il dono delle lingue cesserà, la scienza svanirà;
conosciamo infatti imperfettamente,
e imperfettamente profetizziamo;
ma quando verrà la perfezione, sparirà ciò che è imperfetto.
Quando ero bambino, parlavo da bambino,
pensavo da bambino, ragionavo da bambino.
Da quando sono diventato uomo,
ho smesso le cose da bambino.
Adesso vediamo come in uno specchio, in modo oscuro;
ma allora vedremo faccia a faccia.
Ora conosco in parte, ma allora conoscerò perfettamente,
come perfettamente sono conosciuto.
Ora esistono queste tre cose: la fede, la speranza e la carità;
ma la più grande di esse è la carità.

S. Paolo – Prima lettera ai Corinzi 13,1



Gesù si mostra solidale con noi, con la nostra fatica di convertirci, di lasciare i nostri egoismi, di staccarci dai nostri peccati, per dirci che se lo accettiamo nella nostra vita Egli è capace di risollevarci e condurci all’altezza di Dio Padre. E questa solidarietà di Gesù non è, per così dire, un semplice esercizio della mente e della volontà. Gesù si è immerso realmente nella nostra condizione umana, l’ha vissuta fino in fondo, fuorché nel peccato, ed è in grado di comprenderne la debolezza e la fragilità. 

Benedetto XVI Omelia Domenica, 13 gennaio 2013




Buona giornata a tutti.