domenica 20 novembre 2016

Il matrimonio - Kahlil Gibran

Allora nuovamente parlò Almitra, e domandò:

Che cos'è il Matrimonio, o Maestro?
Ed egli rispose dicendo:
Voi siete nati insieme
e insieme starete per sempre.
Insieme, quando le bianche ali della morte
disperderanno i vostri giorni.
Insieme nella silenziosa memoria di Dio.
Vi sia spazio nella vostra unità,
e tra voi danzino i venti dei cieli.
Amatevi l'un con l'altra,
ma non fatene una prigione d'amore:
Piuttosto vi sia tra le rive delle vostre anime
un moto di mare.
Riempitevi a vicenda le coppe,
ma non bevete da una coppa sola.
Datevi cibo a vicenda,
ma non mangiate dello stesso pane.
Cantate e danzate insieme e siate giocondi,
ma ognuno di voi sia solo,
come sole sono le corde del liuto,
sebbene vibrino di una musica uguale.
Datevi il cuore,
ma l'uno non sia rifugio all'altro.
Poiché soltanto la mano della Vita
può contenere i vostri cuori.
Ergetevi insieme, ma non troppo vicini:
poiché il tempio ha colonne distanti,
e la quercia e il cipresso
non crescono l'una all'ombra dell'altro.

- Kahlil Gibran - 
da: "Il Profeta"


Un segreto d'amore

Mentre sfogliava i suoi «dossier» matrimoniali, il diavolo notò con dispetto che c'era ancora una coppia, sulla terra, che filava d'amore e d'accordo. 
Decise di fare un'ispezione. 
Si trattava in realtà di una coppia comune: eppure sprigionava tanto amore che attorno ad essa pareva ci fosse un'eterna primavera. Il diavolo volle conoscere il segreto di quell'amore.
- Nessun segreto - gli spiegarono i due. - Viviamo il nostro amore come una gara: quando uno dei due sbaglia, è l'altro che se ne assume la colpa; quando uno dei due fa bene, è l'altro che ne ha le lodi; quando uno dei due soffre, è l'altro che ne ha consolazione; quando uno dei due gioisce, è l'altro che ne ricava piacere. Insomma, facciamo sempre a chi arriva per primo.
Al diavolo tutto ciò parve scemo. E se ne andò senza far loro del male. 
Ed è così che possono ancora esistere delle coppie felici sulla terra

- Dino Semplici -



Il matrimonio non è solo una crociera, ma anche una croce. 
A volte, quando tutto sembra naufragare, solo se ti aggrappi alla croce puoi galleggiare. Solo se impari a gestire le difficoltà e non a fuggirne puoi arrivare alla riva.
A lungo andare si verifica un paradosso: le coppie più felici sono quelle che hanno colto i frutti dei periodi infelici. 
La felicità, soprattutto in due, è un investimento a lungo termine. 
È una gioia coltivata, più grande di quella intuita al primo incontro.
Saggezza è riconoscere con Rilke che «tutto è gestazione; solo più tardi, nascita». 
In termini simili scrive Rabindranath Tagore: «Dormii e sognai che la vita era gioia. Mi destai e vidi che la vita era dovere. Lavorai, e il dovere era gioia»

- Robert Cheaib -
da "Il gioco dell' amore" pp. 82-83, Tau Editrice


Buona giornata a tutti. :-)