C'è un quadro famoso che rappresenta Gesù in un giardino
buio. Con la mano sinistra alza una lampada che illumina la scena, con la
destra bussa ad una porta pesante e robusta.
Quando il quadro fu presentato per la prima volta ad una
mostra, un visitatore fece notare al pittore un particolare curioso.
«Nel suo quadro c'è un errore. La porta è senza
maniglia».
«Non è un errore» rispose il pittore. «Quella è la porta
del cuore umano. Si apre solo dall'interno».
L'aeroporto di una città dell
'Estremo Oriente venne investito da un furioso temporale. I passeggeri
attraversarono di corsa la pista per salire su un DC3 pronto al decollo per un
volo interno.
Un missionario, bagnato fradicio, riuscì a trovare un
posto comodo accanto a un finestrino. Una graziosa hostess aiutava gli altri
passeggeri a sistemarsi.
Il decollo era prossimo e un uomo dell'equipaggio chiuse
il pesante portello dell'aereo.
Improvvisamente si vide un uomo che correva verso
l'aereo, riparandosi come poteva, con un impermeabile. Il ritardatario bussò
energicamente alla porta dell'aereo, chiedendo di entrare. L'hostess gli spiegò
a segni che era troppo tardi. L'uomo raddoppiò i colpi contro lo sportello
dell'aereo. L'hostess cercò di convincerlo a desistere. «Non si può... E' tardi...
Dobbiamo partire», cercava di farsi capire a segni dall'oblò.
Niente da fare: l'uomo insisteva e chiedeva di entrare.
Alla fine, l'hostess cedette e aprì lo sportello. Tese la mano e aiutò il
passeggero ritardatario a issarsi nell'interno.
E rimase a bocca aperta. Quell'uomo era il pilota
dell'aereo.
Attento! Non lasciare a terra
il pilota della tua vita.
- don Bruno Ferrero -
da: "C'è qualcuno lassù", ed. Elledici
Ognuno di
noi, quando si ferma in silenzio, ha bisogno di sentire non solo il battito del
proprio cuore, ma, più in profondità, il pulsare di una presenza affidabile,
percepibile coi sensi della fede e tuttavia molto più reale: la presenza di
Cristo, cuore del mondo...
- papa Benedetto XVI -
– dal "Angelus
del 01 giugno 2008" -
Nessuno, mai, riesce a dare l’esatta misura di ciò che
pensa, di ciò che soffre, della necessità che lo incalza, e la parola umana è
spesso come un pentolino di latta su cui andiamo battendo melodie da far
ballare gli orsi mentre vorremmo intenerire le stelle.
- Gustave Flaubert -
da: Madame Bovary