O Signore, la tua Croce ci svela il mistero del nostro
peccato: Tu, l'innocente, sei entrato nella storia che noi abbiamo fatto
marcire con il nostro orgoglio diventato sfida , egoismo, odio, violenza.
Tu hai sofferto la passione di tutta la storia dell'umanità
per rivelarci il dramma della libertà che, staccandosi da Dio, sperimenta
l'amarezza della fuga dalla Pace, dalla Luce, dall'Amore.
Ma la Croce, o Signore Gesù, soprattutto rivela il
mistero del Tuo Amore che è più forte dei nostri peccati, più tenace delle
nostre ribellioni, più potente della nostra vuota potenza.
O Gesù crocifisso, Tu sei la Speranza, che attraversa i
contorni percorsi dell'uomo di ogni tempo!
O Gesù Crocifisso, Tu sei la certezza che Dio ci ama
irrevocabilmente! O Gesù Crocifisso, le ferite ancora vive del Tuo amore e
della Tua bontà ci fanno esclamare con umile fiducia: " Abbi pietà di noi,
peccatori" (Lc 18,13), " Ricordati di noi ne Tuo Regno" (Lc
23,42). Amen.
- Card. Angelo Comastri -
da " La Croce, la potenza dell'Amore di Dio"
Che nessuno si vergogni dei segni sacri
della nostra salvezza, della croce che è la somma e il vertice dei nostri beni,
per la quale noi viviamo e siamo ciò che siamo. Portiamo ovunque la croce di
Cristo, come una corona. Tutto ciò che ci riguarda si compie e si consuma
attraverso di essa. Quando noi dobbiamo essere rigenerati dal battesimo, la
croce è presente; se ci alimentiamo di quel mistico cibo che è il corpo di Cristo, se ci vengono imposte le
mani per essere consacrati ministri del Signore, e qualsiasi altra cosa
facciamo, sempre e ovunque ci sta accanto e ci assiste questo simbolo di
vittoria. Di qui il fervore con cui noi lo conserviamo nelle nostre case, lo
dipingiamo sulle nostre pareti, lo incidiamo sulle porte, lo imprimiamo sulla
nostra fronte e nella nostra mente, lo portiamo sempre nel cuore. La croce è
infatti il segno della nostra salvezza e della comune libertà del genere umano,
è il segno della misericordia del Signore che per amor nostro si è lasciato
condurre come pecora al macello. Quando, dunque, ti fai questo segno, ricorda
tutto il mistero della croce e spegni in te l'ira e tutte le altre passioni. E
ancora, quando ti segni in fronte, riempiti di grande ardimento e rida' alla
tua anima la sua libertà. Conosci bene infatti quali sono i mezzi che ci
procurano la libertà.
- san Giovanni
Crisostomo -
La croce è
gloria di Cristo, esaltazione di Cristo. La croce è il calice prezioso e
inestimabile che raccoglie tutte le sofferenze di Cristo, è la sintesi completa
della sua passione. Per convincerti che la croce è la gloria di Cristo, senti
quello che egli dice: «Ora il figlio dell'uomo è stato glorificato e anche Dio
è stato glorificato in lui, e lo glorificherà subito» (Gv 13, 31-32). E di
nuovo: «Glorificami, Padre, con quella gloria che avevo presso di te prima che
il mondo fosse» (Gv 17, 5). E ancora: «Padre glorifica il tuo nome. Venne
dunque una voce dal cielo: L'ho glorificato e di nuovo lo glorificherò» (Gv 12,
28), per indicare quella glorificazione che fu conseguita allora sulla croce.
Che poi la croce sia anche esaltazione di Cristo, ascolta ciò che egli stesso
dice: Quando sarò esaltato, allora attirerò tutti a me (cfr. Gv 12, 32). Vedi
dunque che la croce è gloria ed esaltazione di Cristo.
-
Sant'Agostino -
Dinanzi alla morte, si spalanca il giorno del silenzio dove Dio
tace. Ma parla attraverso il figlio che è sceso fino nel profondo della terra
per mostrare la sua condivisione
con la condizione umana. Morto e sepolto. Ed è proprio colui che venuto nella
nostra carne, sceso in terra, che è sceso anche sotto terra, “agli inferi” come dice il Credo, dà speranza nella vita
eterna. Cristo, è sceso laddove secondo la tradizione ebraica c’erano le ombre
dei morti, coloro che l’avevano preceduto, ma non erano entrati in Paradiso
perché era serrato dopo la cacciata di Adamo. Il Signore, morendo appeso alla
Croce, lo ha riaperto, ed è sceso agli inferi: prendendo per mano i progenitori
Adamo ed Eva, e poi tutti i patriarchi e tutti i giusti che, pur essendo stati
santi, non avevano potuto entrarvi.
- Don Salvatore Lazzara -
http://www.allaquerciadimamre.it/
Come vorrei, o miei fratelli, incidervi nel cuore questa verità!
Se volete vivere un cristianesimo autentico,
aderite profondamente al Cristo in ciò che egli si è fatto per
noi,
onde poter giungere a lui in ciò che è e che è sempre stato.
È per questo che ci ha raggiunti,
per farsi uomo per noi fino alla croce.
Si è fatto uomo per noi.
- Sant'Agostino -
(Commento al Vangelo di san Giovanni 2, 3)