Signore,
la Croce è troppo pesante per Te
e tuttavia Tu la porti
perché il Padre lo vuole, per noi.
Il suo carico
è superiore alle Tue forze
e tuttavia Tu non la rifiuti.
Cadi, ti rialzi e prosegui ancora.
Insegnami a capire
che ogni vera sofferenza
presto o tardi, in un modo
o nell’altro
risulterà alla fine troppo pesante
per le nostre spalle,
perché non siamo creati per
il dolore, ma per la felicità.
Ogni Croce sembrerà superiore alle forze.
Sempre si udirà il grido stanco
e pieno di paura: “Non ne posso più!”.
Signore, aiutami in quell’ora
con la forza della Tua pazienza e del Tuo Amore
affinché non mi perda d’animo.
Tu sai quanto grande può essere
il peso di una Croce.
Non ci imputare il diventar deboli,
ma aiutaci a rialzarci.
Rinnovami nella pazienza,
infondimi la Tua forza nell’anima.
Allora mi rialzerò di nuovo,
accetterò il mio peso e andrò oltre.
- don Romano Guardini -
In "L'essenza del Cristianesimo"
la Croce è troppo pesante per Te
e tuttavia Tu la porti
perché il Padre lo vuole, per noi.
Il suo carico
è superiore alle Tue forze
e tuttavia Tu non la rifiuti.
Cadi, ti rialzi e prosegui ancora.
Insegnami a capire
che ogni vera sofferenza
presto o tardi, in un modo
o nell’altro
risulterà alla fine troppo pesante
per le nostre spalle,
perché non siamo creati per
il dolore, ma per la felicità.
Ogni Croce sembrerà superiore alle forze.
Sempre si udirà il grido stanco
e pieno di paura: “Non ne posso più!”.
Signore, aiutami in quell’ora
con la forza della Tua pazienza e del Tuo Amore
affinché non mi perda d’animo.
Tu sai quanto grande può essere
il peso di una Croce.
Non ci imputare il diventar deboli,
ma aiutaci a rialzarci.
Rinnovami nella pazienza,
infondimi la Tua forza nell’anima.
Allora mi rialzerò di nuovo,
accetterò il mio peso e andrò oltre.
- don Romano Guardini -
In "L'essenza del Cristianesimo"
Felice Casorati
Se talvolta la noia attraversa la nostra solitudine,
non è forse perché viviamo in compagnia del nostro io e non in compagnia di Dio
che ci abita?
- Eugenie Smet -
"Abbiamo di Dio una falsa e povera immagine; e ci è difficile obbedire al primo comandamento (“Amerai Dio con tutto il cuore”) perchè ci sta di fronte un Dio assai poco amabile. Temibile piuttosto, onnipotente, sapiente architetto, sommo regolatore ed anche grande punitore. Non è amabile un Dio cosiffatto. E infatti non lo amiamo. Lo temiamo, lo rispettiamo, lo ammiriamo; ma l'amore – l'amore appassionato e passionale di cui parla la Bibbia – è un'altra cosa; e noi difficilmente riusciamo a riferirlo a lui. A questo punto c'è da chiederci se siamo cristiani , o addirittura se possiamo essere cristiani, finchè permane in noi un'idea di Dio che ci rende tanto arduo – addirittura quasi impossibile – quel primo comandamento dell'amore. Noi amiamo Dio e siamo cristiani nella misura in cui quell'idea si dissolve e ad essa ne subentra una più consona alla realtà del Dio – Amore...”
Adriana Zarri
da: "In quale Dio crediamo"
da: "In quale Dio crediamo"
Il volto di Cristo rappresenta per sempre l’icona
vivente dell’amore.
Questo volto dei volti, questo volto di un uomo, sfigurato
per amore e trasfigurato dall’amore, è il volto stesso di Dio.
(Olivier Clement)
Buona giornata a tutti :-)