Ma quando da morte passerò alla vita,
sento già che dovrò darti ragione, Signore,
e come un punto sarà nella memoria
questo mare di giorni.
Allora avrò capito come belli
erano i salmi della sera;
e quanta rugiada spargevi
con delicate mani, la notte, nei prati,
non visto. Mi ricorderò del lichene
che un giorno avevi fatto nascere
sul muro diroccato del Convento,
e sarà come un albero immenso
a coprire le macerie. Allora
riudirò la dolcezza degli squilli mattutini
per cui tanta malinconia sentii
ad ogni incontro con la luce;
allora saprò la pazienza
con cui m'attendevi, a quanto
mi preparavi, con amore, alle nozze.
e come un punto sarà nella memoria
questo mare di giorni.
Allora avrò capito come belli
erano i salmi della sera;
e quanta rugiada spargevi
con delicate mani, la notte, nei prati,
non visto. Mi ricorderò del lichene
che un giorno avevi fatto nascere
sul muro diroccato del Convento,
e sarà come un albero immenso
a coprire le macerie. Allora
riudirò la dolcezza degli squilli mattutini
per cui tanta malinconia sentii
ad ogni incontro con la luce;
allora saprò la pazienza
con cui m'attendevi, a quanto
mi preparavi, con amore, alle nozze.
- Padre David Maria Turoldo -
Fonte: I Salmi
Soltanto nell’amore e nella morte non si può fingere.
Chi nell’amore cerca di fingere, può illudersi di amare, ma non ama.
Chi sta morendo non finge più, perché “ciò che diranno gli altri” ormai non lo interessa; egli cessa di pensare “per gli altri” e riflette unicamente “per sé”. L’amore e la morte hanno dunque, davvero, qualcosa in comune, come ritennero molti poeti. Hanno in comune quello stato d’animo di “ebbrezza” per cui l’individuo rinuncia totalmente a voler “apparire ciò che non è”, e quindi comprende l’inutilità di persistere nella finzione e nella vanità di ogni giudizio che non sia fondato sulla pura realtà.
Chi nell’amore cerca di fingere, può illudersi di amare, ma non ama.
Chi sta morendo non finge più, perché “ciò che diranno gli altri” ormai non lo interessa; egli cessa di pensare “per gli altri” e riflette unicamente “per sé”. L’amore e la morte hanno dunque, davvero, qualcosa in comune, come ritennero molti poeti. Hanno in comune quello stato d’animo di “ebbrezza” per cui l’individuo rinuncia totalmente a voler “apparire ciò che non è”, e quindi comprende l’inutilità di persistere nella finzione e nella vanità di ogni giudizio che non sia fondato sulla pura realtà.
- Ludovico Geymonat -
da “I sentimenti”
da “I sentimenti”
Non so dove vanno le persone quando cessano di
esistere, ma so dove restano.
- Margaret Mazzantini -
Hai mangiato il tuo pane?
Hai dormito tranquillo?
Hai potuto parlare? Tendere la mano?
Ti sei ricordato di guardare dalla finestra?
Hai sorriso al bussare della porta?
Se la morte c’è sempre, è la seconda.
Hai dormito tranquillo?
Hai potuto parlare? Tendere la mano?
Ti sei ricordato di guardare dalla finestra?
Hai sorriso al bussare della porta?
Se la morte c’è sempre, è la seconda.
La libertà sempre è la prima.
Preghiera per la sera
Grande
è il nostro Dio e grande è la sua potenza
e la sua sapienza infinita.
Lodatelo cieli, sole, luna e pianeti,
con la lingua che vi è data per lodare il vostro creatore,
È anche tu, anima mia, canta l'onore del Signore !
Da lui, in lui e per lui sono tutte le cose:
A lui lode, onore e gloria di eternità in eternità !
Ti rendo grazie, Creatore e signore,
di avermi dato la gioia di contemplare la tua creazione,
di ammirare l'opera delle tue mani.
Cercherò di annunziare agli uomini
lo splendore delle tue opere
nella misura in cui il mio spirito finito
può cogliere l'infinito.
e la sua sapienza infinita.
Lodatelo cieli, sole, luna e pianeti,
con la lingua che vi è data per lodare il vostro creatore,
È anche tu, anima mia, canta l'onore del Signore !
Da lui, in lui e per lui sono tutte le cose:
A lui lode, onore e gloria di eternità in eternità !
Ti rendo grazie, Creatore e signore,
di avermi dato la gioia di contemplare la tua creazione,
di ammirare l'opera delle tue mani.
Cercherò di annunziare agli uomini
lo splendore delle tue opere
nella misura in cui il mio spirito finito
può cogliere l'infinito.
Buona giornata a tutti :-)