Cara Quaresima,
bentornata tra noi! So che non sei abituata ad essere
notata, ma quest'anno prometto di considerarti per quel che meriti,
un'occasione per alzare l'asticella.
Da oggi cominciano i quaranta giorni (che ricordano gli
anni di esodo degli ebrei, nel deserto, e i giorni di digiuno e tentazione di
Gesù, prima che iniziasse a predicare) che precedono la Pasqua.
La festa più
importante dei cristiani. No? Beh, così dovrebbe essere!
Da oggi iniziano giorni in cui poter, se non seguire i
precetti del digiuno ecclesiastico e dell'astinenza dalla carne il venerdì,
quantomeno rimettere in discussione le nostre priorità.
Provare a riempirci un
po' meno di cibo - e di cose materiali in genere - ad ascoltare ciò che abbiamo
dentro. E magari scoprire che molte frustrazioni, tristezze e malesseri, ci
vengono solo come conseguenza del nostro vivere in modo vorace, e che non
abbiamo un tempo infinito per accumulare piacere sulla terra, e che presto o
tardi si tornerà ad esser cenere (che dà il nome a questo speciale mercoledì) per
cui vale la pena di pensare a chi aspetta le nostre scuse, un nostro sorriso, o
un'attenzione che non abbiamo mai concesso.
E imparare - come recita un antico libro, il Qoelet - che
c'è un tempo giusto per ogni cosa, e vivere bene il tempo del digiuno, porta a
godere il tempo della festa. E se viviamo bene il tempo presente, arriveremo
pronti al nostro tempo per morire. Altrimenti tutta la nostra vita è inutile.
E Il tempo del ravvedimento, che c'è nell'ebraismo,
nell'islam, e in tutte le pratiche religiose, è l'unico modo per cambiare in
meglio, per far morire in noi le cose brutte e farne nascere di belle; per
diventare uomini e donne nuovi. Che poi, per chi ci crede, si esprime con il
termine risorgere.
Bentornata attesa!
- Diego Passoni -
Ceneri
Ceneri, segno per coloro che rifiutano una esistenza
dispersa in corse e accaparramenti...
Ceneri, fardello della quotidiana fatica che nasconde le
braci ancora calde della tenerezza...
Ceneri, polvere che si accumula su coloro che si mettono
sulla strada del servizio...
Ceneri, colore del nascondimento, di coloro che entrano
nel "segreto" della loro vita...
Ceneri, dono della libertà di chi ha lasciato e bruciato
tutto quanto è inutile alla verità...
Ceneri, gioia di coloro che intraprendono la via del ritorno
al Padre...
- don Luciano Cantini -
Verso la Quaresima. Il vero digiuno
Situazioni come quelle qui descritte non sono soltanto nel tempo di Isaia.
Non poche le vediamo anche tra noi. Altre esistono in maniera ben più grave e generalizzata nel Terzo Mondo.
Nell’Enciclica Dives in Misericordia, il Beato Giovanni Paolo II parla di «gigantesco rimorso costituito dal fatto che accanto agli uomini nelle società agiate e sazie… non mancano nella stessa famiglia umana degli individui, dei gruppi sociali che soffrono la fame… E il loro numero raggiunge decine e centinaia di milioni». Ma accanto a questo bisogno, pur così macroscopico e colossale, quanti altri bisogni, vicini e lontani, bussano alle nostre porte.
Non poche le vediamo anche tra noi. Altre esistono in maniera ben più grave e generalizzata nel Terzo Mondo.
Nell’Enciclica Dives in Misericordia, il Beato Giovanni Paolo II parla di «gigantesco rimorso costituito dal fatto che accanto agli uomini nelle società agiate e sazie… non mancano nella stessa famiglia umana degli individui, dei gruppi sociali che soffrono la fame… E il loro numero raggiunge decine e centinaia di milioni». Ma accanto a questo bisogno, pur così macroscopico e colossale, quanti altri bisogni, vicini e lontani, bussano alle nostre porte.
Non si tratta di esaurire soltanto la nostra attività in alcuni gesti concreti, si tratta anche qui di scavare nel profondo, di trovare quel luogo segreto nel quale le radici del nostro fare operoso, del dono di noi stessi e della nostra vita, dei nostri gesti di carità vengono irrorate dall’acqua della fede e dalla potenza della Parola di Dio.
All’uomo che rischia di dividersi in se stesso, di frazionarsi e di rompersi, dobbiamo offrire l’immagine di un uomo e di una comunità che vivano l’espressione orante della fede e il gesto generoso della carità come espressioni di un’unica realtà profonda: quella dell’uomo redento da Gesù Cristo, passato alla vita attraverso la morte per amore.
- Cardinale Carlo Maria Martini -
Buona giornata a tutti. :-)