Quando ti senti solo, quando ti senti abbandonato, quando
ti senti messo da parte, quando pensi che nessuno si ricordi di te, affacciati
alla finestra, alza gli occhi e guarda il cielo stellato.
Quante luci riesci a
vedere? Quante ne immagini nello spazio ristretto del tuo limitato orizzonte?
Pensa... ciò che vedi ha una profondità infinita, le luci
che distingui sono nulla, gocce d'acqua nell'oceano del cielo profondo e
sconfinato.
Pensa... ogni stella si muove secondo una legge per lei
fissata dalla notte dei tempi, intorno a lei girano i pianeti, intorno ai
pianeti i satelliti, ognuno con una precisione millimetrica, secondo un tempo
che è stato dato ad ogni più piccolo essere come sua misura.
Moltiplica quelle luci, moltiplica quei movimenti,
moltiplica il tuo piccolo quadro di cielo all'infinito, e... sei infinitamente
distante dalla verità.
Pensa... dietro ad ognuna di quelle luci, dietro ad ogni
impercettibile movimento, dietro ad ogni realtà percepita dall'uomo con i suoi
strumenti imperfetti c'è qualcuno che quella realtà, quel movimento, la legge
che lo regola li ha creati. Tanta perfezione, per cosa?
Guarda te ora... guarda i tuoi occhi capaci di
comprendere e abbracciare ciò che è così tanto più grande di loro, guarda il
tuo cuore, quel cuore che ora senti piagato e pensa...
Il tuo cuore ha in sé un'ansia infinita di amore, un
desiderio infinito di assoluto, di Dio... ha un'ansia infinita di infinito.
Eppure il cuore per quanto grande è piccolo rispetto al corpo che lo contiene!
Eppure il cuore soffre più di qualsiasi altro organo, più di qualsiasi altra
parte del corpo!
Pensa... le cose piccole capaci di cose grandi! Gli occhi,
il cuore capaci di accogliere la più grande pena, ma anche la più grande
manifestazione di amore, quella di Dio!
"Chi è l'uomo perché te ne curi, chi è l'uomo perché
te ne ricordi? Eppure l'hai fatto poco meno degli angeli, di gloria e onore lo
hai coronato. Tutto hai messo ai suoi piedi".
Così recita un salmo.
Di fronte a quel cielo stellato ci sei tu, di fronte alla
più grande meraviglia del Creato ci sei tu, piccolo, fragile, smarrito,
turbato, ma ci sei.
Tu sei prezioso di più della più luminosa stella che
riesci a vedere ad occhio nudo dalla tua finestra, sei prezioso perché Dio ha
fatto tutto quello che ti sta davanti per te, perché potessi percepire un
frammento della sua potenza, della sua grandezza, un frammento del suo amore.
Se ad ogni stella, ad ogni pianeta, ad ogni molecola, ad
ogni atomo che sono inerti e senza vita ha dato il compito così grande di
celebrare la sua gloria, quanto più grande è il progetto su di te, sull'uomo
che si eleva su tutte le cose create e le domina con il suo pensiero!
Guarda lontano, guarda in alto; guarda ora dentro di te.
Scoprirai che quell'universo che ti sembra così
irraggiungibile, così perfetto e misterioso, davanti ai tuoi occhi è dentro di
te. E' un universo da esplorare, è un universo in cui
troverai le risposte che cerchi, è l'universo delle emozioni e dei
sentimenti che arricchiscono e illuminano il cielo sconfinato della tua anima.
Guarda, ma ad occhi chiusi: E vedrai dentro di te
accendersi tante stelle luminose. Vedrai che nel buio più profondo, proprio
come in quel cielo da cui tu ora hai distolto lo sguardo, spuntano fiori
stupendi, che tu non ti eri accorto di avere piantato.
Fratello, nel tuo cuore Dio ha seminato ciò che vuole tu
impari a guardare: vuole che tu nel tuo cuore riscopra l'amore con cui lui ti
guarda, vuole che tu almeno una volta ti fidi di lui.
E' ansioso di manifestarti il suo progetto meraviglioso
che ha in serbo per te, desidera che almeno una volta tu gli permetta di
entrare per farsi conoscere più da vicino.
Vuole incontrarti non nel cielo infinito, ma nella tua
pena, nella tua sofferenza, nella tua difficoltà di ogni giorno, nel tuo
bisogno di amore non soddisfatto, per trasformarli in canto di gioia, in inno
di lode a lui, che non ha smesso neanche un momento di occuparsi di te.
- Antonietta Milella -
Meditazione sul Salmo 8
Tu che esistevi prima dei monti
Tu che esistevi prima
dei monti e delle nubi,
prima del mare e dei
venti.
Tu il cui inizio è
prima dell'inizio di ogni cosa
e la cui gioia e dolore sono più antichi delle stelle.
Tu che eternamente giovane vagasti sopra le vie
lattee e attraverso le grandi tenebre fra di esse.
Tu che eri solo prima della solitudine
e il cui cuore era colmo di angoscia molto prima
del cuore degli uomini -
non mi dimenticare.
Ma come potresti tu ricordarmi.
Come potrebbe il mare ricordare la conchiglia
nella quale una volta mormorava.
e la cui gioia e dolore sono più antichi delle stelle.
Tu che eternamente giovane vagasti sopra le vie
lattee e attraverso le grandi tenebre fra di esse.
Tu che eri solo prima della solitudine
e il cui cuore era colmo di angoscia molto prima
del cuore degli uomini -
non mi dimenticare.
Ma come potresti tu ricordarmi.
Come potrebbe il mare ricordare la conchiglia
nella quale una volta mormorava.
Buona giornata a tutti. :-)