...Il senso del bene è stato impresso in noi, dice
Agostino.
A partire da ciò siamo ora in grado di comprendere correttamente il
brindisi di Newman prima per la coscienza e solo dopo per il Papa.
Il Papa non
può imporre ai fedeli cattolici dei comandamenti, solo perché egli lo vuole o lo ritiene
utile.
Una simile concezione moderna e volontaristica dell'autorità può
soltanto deformare l'autentico significato teologico del papato.
Così la vera
natura del ministero di Pietro è diventata del tutto incomprensibile nell'epoca
moderna precisamente perché in questo orizzonte mentale si può pensare
all'autorità solo con categorie che non consentono più alcun ponte fra soggetto
e oggetto. Pertanto tutto ciò che non proviene dal soggetto può essere solo una
determinazione imposta dall'esterno. Ma le cose si presentano del tutto diverse
a partire da un'antropologia della coscienza [...].
L'anamnesi infusa nel
nostro essere ha bisogno, per così dire, di un aiuto dall'esterno per diventare
cosciente di sé. Ma questo "dal di fuori" non è affatto qualcosa di
contrapposto, anzi è piuttosto qualcosa di ordinato ad essa: esso ha una
funzione maieutica, non le impone niente dal di fuori, ma porta a compimento
quanto è proprio dell'anamnesi, cioè la sua interiore specifica apertura alla
verità [...]
Il significato autentico dell'autorità dottrinale del Papa consiste nel fatto che egli è il garante della memoria cristiana. Il Papa non impone dall'esterno, ma sviluppa la memoria cristiana e la difende...
- card. Joseph Ratzinger -
da "L'elogio della coscienza" La verità interroga il cuore
Il significato autentico dell'autorità dottrinale del Papa consiste nel fatto che egli è il garante della memoria cristiana. Il Papa non impone dall'esterno, ma sviluppa la memoria cristiana e la difende...
- card. Joseph Ratzinger -
da "L'elogio della coscienza" La verità interroga il cuore
«Chi crede in Dio, nel Dio che proprio
nelle sembianze alterate del Crocifisso si manifestato come amore “sino alla
fine” (Gv 13,1), sa che la bellezza è verità e che la verità è bellezza, ma nel
Cristo sofferente apprende anche che la bellezza
della verità include offesa, dolore e persino l’oscuro mistero della morte.
Bellezza e verità possono rinvenirsi soltanto nell’accettazione del dolore, e
non nel suo rifiuto».
- card. Joseph Ratzinger il 10 marzo 2004 -
"Per quanto riguarda il restare fedeli
alla propria identità: sarebbe troppo poco se il cristiano con la sua decisione
per la propria identità interrompesse, per così dire, in base alla sua volontà,
la via verso la verità.
Allora il suo essere
cristiano diventerebbe qualcosa di arbitrario, una scelta semplicemente
fattuale.
Allora egli, evidentemente, non metterebbe in conto che nella
religione si ha a che fare con la verità.
Rispetto a questo direi che il
cristiano ha la grande fiducia di fondo, anzi, la grande certezza di fondo di
poter prendere tranquillamente il largo nel vasto mare della verità, senza
dover temere per la sua identità di cristiano.
Certo, non siamo noi a possedere
la verità, ma è essa a possedere noi: Cristo, che è la Verità, ci ha presi per
mano, e sulla via della nostra ricerca appassionata di conoscenza sappiamo che
la sua mano ci tiene saldamente. L’essere interiormente sostenuti dalla mano di
Cristo ci rende liberi e al tempo stesso sicuri. Liberi: se siamo sostenuti da
Lui, possiamo entrare in qualsiasi dialogo apertamente e senza paura.
Sicuri,
perché Egli non ci lascia, se non siamo noi stessi a staccarci da Lui. Uniti a
Lui, siamo nella luce della verità".
- papa Benedetto XVI, 21 dicembre 2012 -
- papa Benedetto XVI, 21 dicembre 2012 -
Ratzinger – prima da
cardinale, braccio destro di Giovanni Paolo II – e poi come Papa Benedetto XVI,
ha rappresentato e rappresenta infatti non solo l’ortodossia, la fedeltà alla
tradizione della Chiesa, ma anche una straordinaria intelligenza cattolica,
capace di dialogare col mondo senza sottomettersi ad esso e – anzi –
affascinando e attraendo le migliori intelligenze laiche.
- Antonio Socci -
Un Gesù che sia d'accordo con tutto e con tutti, un
Gesù senza la Sua santa ira, senza la durezza della verità e del vero amore,
non è il vero Gesù come lo mostra la Scrittura, ma una Sua miserabile
caricatura.
Joseph Ratzinger, "Guardare a Cristo", pag. 76, Jaca Book 1986
http://leggoerifletto.blogspot.it/2013/02/28-febbraio-2013-ore-2000-ciao-santo.html