Non c’è attività duratura e intelligente di costruzione della città senza una radice contemplativa, che è la capacità di silenzio, di deserto interiore, di pausa, in cui si riceve la Parola di Dio, la si ascolta e quindi si costruisce anche dal punto di vista intellettuale una certa visione del mondo.
Cosicché il fare non sia determinato solo dalle urgenze, dalle necessità, ma sia ritmato da questo progetto che nasce da un ascolto della Parola e da un atteggiamento di deserto, di silenzio contemplativo.
Quanto maggiori sono le responsabilità di una persona, tanto più si devono trovare ogni giorno più lunghe ore di silenzio contemplativo.
Bisogna cercarlo, e lottare per averlo, per non farsi travolgere dalle cose, dalla valanga di parole dette a vanvera, di giudizi affrettati.
Il silenzio è sempre difficile.
Il silenzio bianco ancor di più: il silenzio nero è pura assenza di suoni, quello bianco è sintesi di tutti i colori. Ed è questo che bisogna imparare a esercitare. Superare, guardare in faccia la paura del silenzio, nella quale emergono alcuni mostri interiori, per imparare che si possono esorcizzare e si può dare loro un senso.
"La loquacità è la cattedra della vanagloria, dalla quale essa usa mettersi in vista e far pompa di sé.
La loquacità è indice dell'ignoranza, la porta della maldicenza, il battistrada della scurrilità, il manutengolo della menzogna.
La loquacità è indice dell'ignoranza, la porta della maldicenza, il battistrada della scurrilità, il manutengolo della menzogna.
Essa distrugge la compunzione, provoca l'accidia, precorre la sonnolenza, dissipa la meditazione, disperde il raccoglimento, raffredda il fervore, dissolve l'orazione".
- San Giovanni Climaco -
un padre della Chiesa
un padre della Chiesa
Non si è mai parlato tanto come nella nostra epoca.
Mai una valanga imponente di parole vuote, inutili e prive di senso si è abbattuta sulla testa della gente.
Tutti vogliono "partecipare". Ma pochi hanno qualcosa da dire perché pochi sono capaci di silenzio e di sforzo di riflessione.
Mai una valanga imponente di parole vuote, inutili e prive di senso si è abbattuta sulla testa della gente.
Tutti vogliono "partecipare". Ma pochi hanno qualcosa da dire perché pochi sono capaci di silenzio e di sforzo di riflessione.
Che cosa vuoi di più, o anima, e che cos'altro cerchi fuori di te, dal momento che dentro di te hai le tue ricchezze, le tue delizie, la tua soddisfazione, la tua sazietà e il tuo regno, che è il tuo Amato, che la tua anima desidera e cerca?
- Card. Carlo Maria Martini -
da: "Il Dio nascosto" Ed. Centro Ambrosiano
da: "Il Dio nascosto" Ed. Centro Ambrosiano
Buona giornata a tutti. :-)
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