martedì 19 aprile 2022

"Salmodia contro le armi - Padre Davide Maria Turoldo

Mentre sentivo gracchiare i vari telegiornali e osservavo gli occhi strabuzzati di cento politici e giornalisti pronti a invocare le armi, più armi, e più letali, ovviamente per costruire la pace, e difendere i bambini e i vecchi, sempre e comunque massacrati, pensavo a questa Salmodia che Davide Maria Turoldo
scrisse nel 1972, e che oggi continua a risuonare inascoltata.
 
"Salmodia contro le armi
(appello a tutti gli operai)
 
L'America fabbrica armi
la Russia fabbrica armi
tutta l'Europa fabbrica armi.
L'America vende armi
l'Inghilterra e la Svezia vendono armi
la Francia e il Belgio e l'Olanda vendono armi
perfino l'Italia - il più festoso paese
d'Europa - vende armi...
Di chi sono le armi del Medio Oriente e d'Israele?
Di chi sono le armi del Sud-Africa,
dell'Angola, del Mozambico?
Di chi erano le armi del Biafra?
Di chi sono le armi del Vietnam,
del Vietcong, della Cambogia, dell'Indonesia?
Armi nucleari, armi atomiche,
missili, contromissili, armi chimiche,
gas nervino, armi batteriologiche,
armi psicologiche, armi
armi armi!
E torture!
Due volte distrutta la terra, tre volte
distrutta la terra, dieci volte
cento volte distrutta la terra.
E va bene: distruggeteci subito e sia
finita. Ma non dite:
noi siamo per la pace.
Purché nessuno più dica: la pace, la pace!
La civiltà, il futuro, il progresso,
l'unità del mondo!
E' vero il contrario; il dominio del mondo!
Il prestigio, la tua ricchezza
e la mia fame. La fame di due
miliardi di uomini, di cinque
miliardi di uomini, domani
di dieci miliardi di uomini:
questo oceano oscuro e ancora immobile.
Almeno esplodesse questo oceano cupo
e immobile; e Dio scendesse
ad agitarlo. Perché da soli
non possiamo, non possiamo!
Nessuno ci libera dai nuovi Faraoni
se Dio non scende a liberarci.
E a comperare armi sono sempre i poveri
e a fare le guerre sono sempre i poveri:
i potenti vendono, i poveri comperano.
E saranno sempre più poveri
mentre loro saranno sempre più ricchi.
I poveri non posseggono armi
i poveri non hanno diritti!
Almeno gli operai di tutto il mondo
capissero, almeno essi: tutti gli operai!
Che hanno da guadagnare gli operai
a costruire armi?
Tutte armi di morte contro di loro:
costruiscono la loro morte
con le loro stesse mani.
Mai visto le armi uccidere i padroni,
i molti Krupp del mondo;
io ho visto uccidere solo i poveri
e gli operai. Almeno gli operai capissero!
Anche in Russia è avvenuto,
anche in Ungheria è avvenuto;
così in Cecoslovacchia, così in Corea
e nel Vietnam e in varie parti dell'Africa
ed ora in tutta l'America del sud.
Armi dei ricchi e guerre dei poveri.
Tutto il resto è un nulla di nulla
anche la religione senza questo
è un correre dietro il vento.
L'obiezione di coscienza:
un lusso inutile;
il movimento per la pace,
una componente al sistema;
non valgono queste contestazioni:
moti di inutili disperazioni.
Solo l'Utopia porta avanti il mondo.
Vale solo questo: la nuova salvezza
deve venire da voi operai.
Inutili sono le barricate
da lunedì sera a venerdì mattina
perché dopo viene il weekend.
Non vedete che vi comperano
con una seicento e un televisore?
E intanto vendono le armi che voi fabbricate
perché sparino contro di voi.
Né vale più dire guerra di offesa
guerra di difesa: sono sempre guerre.
Queste idee sono sempre micidiali
quando giungono al potere.
Perciò Cristo non vuole il potere.
" Caino, che hai fatto di tuo fratello? "
Ma intanto bisogna ammazzare Caino!
Invece, " non uccidete Caino:
sarà ucciso sette volte
colui che uccide Caino! "
E' stato così, è sempre stato così.
La spirale della violenza doveva
essere distrutta fin dall'origine."

- Padre Maria Turoldo - 




"Lo Stato in guerra si permette tutte le ingiustizie, tutte le violenze, la più piccola delle quali basterebbe a disonorare l’individuo. 
Esso ha fatto ricorso, nei confronti del nemico, non solo a quel tanto di astuzia permessa, ma anche alla menzogna cosciente e voluta, e questo in una misura che va al di là di tutto ciò che si era visto nelle guerre precedenti. 
Lo Stato impone ai cittadini il massimo di obbedienza e di sacrificio, ma li tratta da sottomessi, nascondendo loro la verità e sottomettendo tutte le comunicazioni e tutti i modi di espressione delle opinioni ad una censura che rende la gente, già intellettualmente depressa, incapace di resistere ad una situazione sfavorevole o ad una cattiva notizia."

- Sigmund Freud - 


Buona giornata a tutti :-)


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