domenica 1 novembre 2020

Uniamoci al sentiero delle Beatitudini - don Tonino Lasconi

Dietro alle notizie di guerra, di terrorismo, di violenze, di ingiustizie, di corruzione, che potrebbe indurci al pessimismo, c’è una “moltitudine immensa” che nessuno può contare “di ogni nazione, tribù, popolo e lingua”, che “in piedi davanti al trono e davanti all’Agnello” grida a gran voce: 
“La salvezza appartiene al nostro Dio, seduto sul trono, e all’Agnello”. Questa moltitudine immensa non è composta soltanto dai santi del passato, quelli conosciuti e venerati e quelli che non hanno trovato posto nel calendario, viene rifornita continuamente da tutti coloro che, umilmente, senza finire mai in prima pagina, percorrono il sentiero delle Beatitudini. 
Chi di noi in questa moltitudine immensa, non annovera genitori, nonni, amici, colleghi generosi, forti nelle difficoltà e nelle sofferenze, miti, giusti e amanti della giustizia non soltanto per sé ma per tutti, misericordiosi, leali e trasparenti, sempre impegnati a creare pace e dialogo?
Allora, niente pessimismo. 
Con il sostegno e la protezione di questa “moltitudine immensa” - dei santi scritti nel calendario e di quelli presenti nella nostra memoria e nel nostro affetto - uniamoci al sentiero delle Beatitudini.

- don Tonino Lasconi -



Possiamo senz'altro immaginare la Chiesa come una vasta impresa di trasporto, di trasporto in paradiso; perché no?
Ebbene, mi chiedo: che cosa diventeremmo noi senza i Santi che organizzano il traffico?
Certo, da duemila anni questa compagnia di trasporto ha avuto non poche catastrofi: l'arianesimo, il nestorianesimo, il pelagianesimo, il grande scisma d'Oriente, Lutero..., per ricordare solo i deragliamenti e gli scontri più noti.
Ma senza i Santi, ve lo dico io, la cristianità sarebbe un gigantesco ammasso di locomotive capovolte, di carrozze incendiate, di rotaie contorte e di ferraglia che finisce di arrugginirsi sotto la pioggia.
Nessun treno circolerebbe più sulla strada ferrata invasa dall'erba.

- Georges Bernanos -
da: I santi nostri amici, 1947



Celebriamo la festa di Ognissanti in stile con globi di luce e di gioia, proclamando le beatitudini del Regno. 
Vivere la vocazione alla santità è sinonimo di parte della gioia di essere discepoli di Gesù, la gioia e la luce del mondo.
I santi che ci hanno preceduto lungo la strada, ci mostrano la testimonianza della loro vita, come noi stessi figli, che lavoriamo per il pane quotidiano, per mettere al centro i poveri, ed essere operatori di pace, e confortare gli afflitti, lottare per giustizia ecc ...
Vivere le Beatitudini nella vita quotidiana è la strada migliore alla santità, che è quello che Gesù ci mostra con la gioia del Vangelo.
Speriamo che la festa di Tutti i Santi, ci aiuti a "ricaricare le batterie" con la vocazione a cui siamo chiamati.
Una santità di tutti i giorni, che consuma il calcestruzzo e l'impegno per i sogni del Regno di Gesù.
Congratulazioni, cari amici! Riceviamo la gioia di essere benedetti!


Buona giornata a tutti. :-)


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