La vita è dono meraviglioso di Dio e nessuno ne è padrone,
l'aborto e l'eutanasia sono tremendi crimini contro la dignità dell'uomo,
la droga è rinuncia irresponsabile alla bellezza della vita,
la pornografia è impoverimento e inaridimento del cuore.
La malattia e la sofferenza non sono castighi ma occasioni per entrare nel cuore del mistero dell'uomo; nel malato, nell'handicappato, nel bambino e nell'anziano, nell'adolescente e nel giovane, nell'adulto e in ogni persona, brilla l'immagine di Dio.
La vita è un dono delicato, degno di rispetto assoluto: Dio non guarda all'apparenza ma al cuore; la vita segnata dalla Croce e dalla sofferenza merita ancora più attenzione, cura e tenerezza.
Ecco la vera giovinezza: è fuoco che separa le scorie del male dalla bellezza e dalla dignità delle cose e delle persone; è fuoco che riscalda di entusiasmo l'aridità del mondo; è fuoco d'amore che infonde fiducia ed invita alla gioia.
(Beato Giovanni Paolo II)
La
Chiesa non cessa mai di proclamare la verità che la pace nel mondo affonda le
sue radici nel cuore degli uomini, nella coscienza di ogni uomo e di ogni
donna.
La pace
può essere soltanto il frutto di un cambiamento spirituale, che inizia nel
cuore di ogni essere umano e che si diffonde attraverso le comunità.
La
prima di queste comunità è la famiglia.
È la
famiglia la prima comunità ad essere chiamata alla pace, e la prima comunità a
ricercare la pace – pace e amicizia fra gli individui e i popoli.
san Giovanni Paolo II, papa
"(...) vorrei scongiurare quel rischio,
che non credo sia del tutto ipotetico, che questo sistema di staccare quando un
gruppo ritiene si debba staccare, passi dal bambino, malato speciale come
Charlie, agli adulti, e che qualcuno un giorno possa venire a dire anche a me,
quando è ora, che è tempo di staccare.
Io lascio detto già adesso che non voglio che
nessuno stacchi nulla, si staccherà l’anima quando riterrà che il corpo sia
diventato insufficiente per contenerla".
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