O Dio, creatore dell'universo, concedimi prima di tutto che io ti preghi bene, quindi che mi renda degno di essere esaudito, ed infine di ottenere da te la redenzione.
O
Dio, per la cui potenza tutte le cose che da sé non sarebbero, si muovono verso
l'essere; o Dio, il quale non permetti che cessi d'essere neanche quella realtà
i cui elementi hanno in sé le condizioni di distruggersi a vicenda; o Dio, che
hai creato dal nulla questo mondo di cui gli occhi di tutti avvertono l'alta
armonia; o Dio, che non fai il male ma lo permetti perché non avvenga il male
peggiore; o Dio, che manifesti a pochi, i quali si rivolgono a ciò che
veramente è, che il male non è reale.
O
Dio, per la cui potenza l'universo, nonostante la parte non adatta al fine, è
perfetto; o Dio, dal quale la dissimilitudine non produce l'estrema
dissoluzione poiché le cose peggiori si armonizzano con le migliori; o Dio, che
sei amato da ogni essere che può amare, ne sia esso cosciente o no; o Dio, nel
quale sono tutte le cose ma che la deformità esistente nell'universo non rende
deforme né il male meno perfetto né l'errore meno vero; o Dio, il quale hai
voluto che soltanto gli spiriti puri conoscessero il vero; o Dio, padre della
verità, padre della sapienza, padre della vera e somma vita, padre della
beatitudine, padre del bene e del bello, padre della luce intelligibile, padre
del nostro risveglio e della nostra illuminazione, padre della caparra mediante
la quale siamo ammoniti di ritornare a te: ti invoco.
O Dio
verità, fondamento, principio e ordinatore della verità di tutti gli esseri che
sono veri.
O Dio
sapienza, fondamento, principio e ordinatore della sapienza di tutti gli esseri
che posseggono sapienza.
O
Dio, vera e somma vita, fondamento, principio e ordinatore della vita degli
esseri che hanno vera e somma vita.
O Dio
beatitudine, fondamento, principio e ordinatore della beatitudine di tutti gli
esseri che sono beati.
O Dio
bene e bellezza, fondamento, principio e ordinatore del bene e della bellezza
di tutti gli esseri che sono buoni e belli.
O Dio
luce intelligibile, fondamento, principio e ordinatore della luce intelligibile
di tutti gli esseri che partecipano alla luce intelligibile.
O
Dio, il cui regno è tutto il mondo che è nascosto al senso; o Dio, dal cui
regno deriva la legge per i regni della natura.
O
Dio, dal quale allontanarsi è cadere, verso cui voltarsi è risorgere, nel quale
rimanere è aver sicurezza; o Dio, dal quale uscire è morire, al quale avviarsi
è tornare a vivere, nel quale abitare è vivere.
O
Dio, che non si smarrisce se non si è ingannati, che non si cerca se non si è
chiamati, che non si trova se non si è purificati.
O
Dio, che abbandonare è andare in rovina, a cui tendere è amare, che vedere è
possedere.
O
Dio, al quale ci stimola la fede, ci innalza la speranza, ci unisce la carità.
O
Dio, con la cui potenza vinciamo l'Avversario: ti scongiuro.
O
Dio, che abbiamo accolto per non soggiacere a morte totale; o Dio, dal quale
siamo stimolati alla vigilanza.
O
Dio, col cui aiuto sappiamo distinguere il bene dal male; o Dio, col cui aiuto
fuggiamo il male e operiamo il bene.
O
Dio, col cui aiuto non cediamo ai perturbamenti.
O
Dio, col cui aiuto siamo soggetti con rettitudine al potere e con rettitudine
l'esercitiamo.
O
Dio, col cui aiuto apprendiamo che sono anche di altri le cose che una volta
reputavamo nostre e sono anche nostre le cose che una volta reputavamo di
altri.
O
Dio, col cui aiuto non ci attacchiamo agli adescamenti e irretimenti delle
passioni.
O
Dio, col cui aiuto la soggezione al plurimo non ci toglie l'essere uno.
O
Dio, col cui aiuto il nostro essere migliore non è soggetto al peggiore.
O
Dio, col cui aiuto la morte è annullata nella vittoria.
O
Dio, che ci volgi verso di te.
O
Dio, che ci spogli di ciò che non è e ci rivesti di ciò che è.
O
Dio, che ci rendi degni di essere esauditi; o Dio, che ci unisci.
O
Dio, che ci induci alla verità piena.
O
Dio, che ci manifesti la pienezza del bene e non ci rendi incapaci di seguirlo
né permetti che altri lo faccia.
O
Dio, che ci richiami sulla via.
O
Dio, che ci accompagni alla porta.
O
Dio, il quale fai sì che si apra
a coloro che picchiano.
O
Dio, che ci dai il pane della vita 3.
O
Dio, che ci asseti di quella bevanda
sorbendo la quale non avremo più sete;
O
Dio, che accusi il mondo sul peccato, la giustizia e
il giudizio.
O
Dio, col cui aiuto non ci sottraggono la convinzione coloro che non credono.
O
Dio, col cui aiuto riproviamo coloro i quali affermano che le anime non possono
meritare presso di te.
O
Dio, col cui aiuto non diveniamo schiavi degli elementi che causano debolezza e privazione.
O
Dio, che ci purifichi e ci prepari ai premi divini: viemmi incontro benevolo.
In
qualsiasi modo io possa averti pensato, il Dio Uno sei tu e tu vieni in mio
aiuto, una eterna e vera sussistenza, dove non ci sono discordia, oscurità,
cangiamento, bisogno, morte, ma somma concordia, somma chiarezza, somma
attuosità, somma ricchezza, somma vita, dove nulla manca, nulla ridonda, dove
colui che genera e colui che è generato sono una
medesima cosa.
O
Dio, cui sono soggette tutte le cose prive di autosufficienza, cui obbedisce
ogni anima buona; per le cui leggi ruotano i poli, le stelle compiono le loro
orbite, il sole rinnova il giorno, la luna soffonde la notte, e tutto il mondo,
mediante le successioni e i ritorni dei tempi, conserva, per quanto la materia
sensibile lo comporta, la grande uniformità dei fenomeni attraverso i giorni
con l'alternarsi del giorno e della notte, attraverso i mesi con le lunazioni,
attraverso gli anni con i ritorni di primavera, estate, autunno e inverno,
attraverso i lustri col compimento del corso solare, attraverso i secoli col
ritorno delle stelle alle loro origini.
O
Dio, per le cui leggi esistenti per tutta la durata della realtà non si
permette che il movimento difforme delle cose mutevoli sia turbato, ma che
venga ripetuto, sempre secondo uniformità, nella dimensione rotante dei tempi;
per le cui leggi è libera la scelta dell'anima e sono stati stabiliti premi per
i buoni e pene per i cattivi con leggi fisse e universali.
O Dio
dal quale provengono a noi tutti i beni e sono allontanati tutti i mali.
O
Dio, sopra del quale non c'è nulla, fuori del quale nulla e senza del quale
nulla.
O
Dio, sotto il quale è il tutto, nel quale il tutto, col quale il tutto.
Che
hai fatto l'uomo a tua immagine e somiglianza, il che
può comprendere chi conosce se stesso: ascolta, ascolta, ascolta me, mio Dio,
mio signore, mio re, mio padre, mio fattore, mia speranza, mia realtà, mio
onore, mia casa, mia patria, mia salvezza, mia luce, mia vita; ascolta,
ascolta, ascolta me nella maniera tua, soltanto a pochi ben nota.
Ormai
io te solo amo, te solo seguo, te solo cerco e sono disposto ad essere soggetto
a te soltanto, poiché tu solo con giustizia eserciti il dominio ed io desidero
essere di tuo diritto. Comanda ed ordina ciò che vuoi, ti prego, ma guarisci ed
apri le mie orecchie affinché possa udire la tua voce.
Guarisci
ed apri i miei occhi affinché possa vedere i tuoi cenni. Allontana da me i
movimenti irragionevoli affinché possa riconoscerti.
Dimmi
da che parte devo guardare affinché ti veda, e spero di poter eseguire tutto
ciò che mi comanderai.
Riammetti,
ti prego, il tuo schiavo fuggitivo, o Signore e Padre clementissimo. Dovrei
ormai aver sufficientemente scontato, abbastanza dovrei esser stato schiavo dei
tuoi nemici che tu conculchi sotto i tuoi piedi, abbastanza dovrei esser stato
ludibrio di cose ingannevoli.
Ricevi
me tuo servo che fugge da queste cose che mi accolsero non tuo mentre da te
fuggivo. Sento che devo ritornare a te; a me che picchio si apra la tua porta;
insegnami come si può giungere fino a te. Non ho altro che il buon volere; so
soltanto che le cose caduche e passeggere si devono disprezzare, le cose
immutabili ed eterne ricercare.
Ciò
so, o Padre, poiché questo solo ho appreso, ma ignoro da dove si deve partire
per giungere a te. Tu suggeriscimelo, tu mostrami la via e forniscimi ciò che
necessita al viaggio. Se con la fede ti ritrovano coloro che tornano a te,
dammi la fede; se con la virtù, dammi la virtù; se con il sapere, dammi il
sapere.
Aumenta
in me la fede, aumenta la speranza, aumenta la carità. O bontà tua ammirevole e
singolare.
A te io anelo e proprio a te chiedo i mezzi
con cui il mio anelito sia soddisfatto.
Infatti
se tu abbandoni, si va in rovina; ma tu non abbandoni perché sei il sommo bene
che sempre si è raggiunto se si è rettamente cercato; ed ha rettamente cercato
chiunque sia stato da te reso capace di cercare rettamente.
Fa',
o Padre, che anche io ti cerchi, ma difendimi dall'errore affinché mentre io ti
cerco, nessun'altra cosa mi venga incontro in vece tua.
Se
non desidero altra cosa che te, ti ritrovi al fine di grazia, o Padre.
Ma se
in me v'è il desiderio di qualche cosa di superfluo, purificami e rendimi degno
di vederti.
Per il resto affido alle tue mani, o Padre
sapientissimo ed ottimo, la salute di questo mio corpo fintantoché non so quale
vantaggio posso avere da esso per me e per coloro che amo. Per esso ti chiederò
ciò che secondo l'opportunità tu m'ispirerai. Prego soltanto l'altissima tua clemenza
che tu mi volga tutto verso di te e che non mi si creino ostacoli mentre tendo
a te e mi conceda che io, mentre ancora porto e trascino questo mio corpo, sia
temperante, forte, giusto e prudente, perfetto amatore e degno di apprendere la
tua sapienza e degno di abitare e abitatore del beatissimo tuo regno. Amen,
amen.
Una volta per tutte
ti è dato questo breve precetto:
"ama e fà quel che vuoi".
Se tu taci
taci per amore.
Se tu parli
parla per amore.
Se tu correggi
correggi per amore.
Se tu perdoni
perdona per amore.
Metti in fondo al cuore la radice dell'amore.
Da questa radice non può che maturare del bene.
(S.Agostino d'Ippona)
ti è dato questo breve precetto:
"ama e fà quel che vuoi".
Se tu taci
taci per amore.
Se tu parli
parla per amore.
Se tu correggi
correggi per amore.
Se tu perdoni
perdona per amore.
Metti in fondo al cuore la radice dell'amore.
Da questa radice non può che maturare del bene.
(S.Agostino d'Ippona)
Al Signore non siamo
ancora arrivati, ma il prossimo lo abbiamo sempre con noi. Prendi su di te il
peso di chi cammina con te, e arriverai a colui con il quale vuoi rimanere.
(S. Agostino)
(S. Agostino)
S. Agostino: Tu in realtà temi che più del non pregare possa nuocerti
il non farlo come si dovrebbe. Te lo posso dire in poche parole: prega (per
ottenere) la vita beata. La desiderano tutti; anche coloro che menano una vita
sregolata e pessima, non vivrebbero affatto così, se non fossero convinti di
essere o di poter divenire beati in quel modo. Che altro dunque conviene
chiedere nelle preghiere se non quel bene che bramano tanto i cattivi che i
buoni, ma al quale arrivano solo i buoni?
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