Spirito di Vita,
che in principio
aleggiavi sull'abisso,
aiuta l'umanità del
nostro tempo a comprendere
che l'esclusione di
Dio la porta a smarrirsi nel deserto del mondo,
e che solo dove
entra la fede fioriscono la dignità e la libertà
e la società tutta
si edifica nella giustizia.
Spirito di
Pentecoste,
che fai della
Chiesa un solo Corpo,
restituisci noi
battezzati a un'autentica esperienza di comunione;
rendici segno vivo
della presenza del Risorto nel mondo,
comunità di santi
che vive nel servizio della carità.
Spirito Santo,
che abiliti alla
missione,
donaci di
riconoscere che, anche nel nostro tempo,
tante persone sono
in ricerca della verità
sulla loro
esistenza e sul mondo.
Rendici
collaboratori della loro gioia
con l'annuncio del
Vangelo di Gesù Cristo,
chicco del frumento
di Dio,
che rende buono il
terreno della vita
e assicura
l'abbondanza del raccolto.
Amen.
(papa Benedetto XVI)
Col dono dello Spirito Santo,
l'uomo può arrivare nella
fede a contemplare e a gustare il mistero del piano divino.
- papa Paolo VI -
“Ricevete lo Spirito Santo”
Gli eventi pasquali - la passione, la morte e la risurrezione di Cristo - sono
anche il tempo della nuova venuta dello Spirito Santo, come Paraclito e Spirito
di verità. Sono il tempo del «nuovo inizio» della comunicazione del Dio uno e
trino all'umanità nello Spirito Santo, per opera di Cristo Redentore. Questo
nuovo inizio è la redenzione del mondo: «Dio infatti ha tanto
amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito» (Gv 3,16). Già ..., nel dono
del Figlio si esprime la più profonda essenza di Dio, il quale, come amore, è
fonte inesauribile di generosità. Nel dono fatto dal Figlio si completano la
rivelazione e l'elargizione dell'eterno amore: lo Spirito Santo, che nelle
imperscrutabili profondità della divinità è una Persona-dono, per opera del
Figlio, cioè mediante il mistero pasquale, in modo nuovo viene dato agli
apostoli e alla Chiesa e, per mezzo di essi, all'umanità e al mondo intero.
L'espressione definitiva di questo mistero si ha
nel giorno della Risurrezione. In questo giorno Gesù di Nazareth, «nato dalla
stirpe di Davide secondo la carne» - come scrive l'apostolo Paolo - viene
«costituito Figlio di Dio con potenza secondo lo Spirito di santificazione
mediante la risurrezione dai morti» (Rom 1,3-4). Si può dire così che
l'«elevazione» messianica di Cristo nello Spirito Santo raggiunga il suo
culmine nella Risurrezione, nella quale egli si rivela anche come Figlio di
Dio, «pieno di potenza». E questa potenza, le cui fonti zampillano
nell'imperscrutabile comunione trinitaria, si manifesta, prima di tutto, nel
fatto che il Cristo risorto, se da una parte adempie la promessa di Dio, già
espressa per bocca del Profeta: «Vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi
uno spirito nuovo, ...il mio spirito» (Ez 36,26-27), dall'altra compie la sua
stessa promessa, fatta agli apostoli con le parole: «Quando me ne sarò andato,
ve lo manderò» (Gv 16,7). È lui: lo Spirito di verità, il Paraclito, mandato da
Cristo risorto per trasformarci nella sua stessa immagine di risorto.
- Beato Giovanni Paolo II -
Non opporre resistenza allo Spirito Santo: è questa la
grazia che io vorrei che tutti noi chiedessimo al Signore: la docilità allo
Spirito Santo, a quello Spirito che viene da noi e ci fa andare avanti nella
strada della santità, quella santità tanto bella della Chiesa. La grazia della
docilità allo Spirito Santo.
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