O Signore,
ti amo perché tu mi ami abbastanza da volermi libero
e per questa libertà, rischiando la tua gloria,
sei venuto da noi uomo senza potenza
ma onnipotente d'Amore.
O Signore, ti amo perché questa spaventosa libertà
che tanto ci fa soffrire
è la stessa meravigliosa libertà
che ci permette di amare.
Allora, quando, piegati sotto la croce delle nostre giornate,
e talvolta cadendo,
quando, piangendo, gridando,
davanti alla croce del mondo, e talvolta urlando,
noi saremo tentati di bestemmiare, di fuggire,
o soltanto di sederci,
dacci la forza di rialzarci e di camminare ancora,
senza maledire la tua mano che si tende,
ma non porta le nostre croci,
se noi stessi non le portiamo,
come Tu hai portato la tua.
(Padre Michel Quoist)
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