Ho messo tutto insieme:
la miseria e la superbia,
gli errori e la presunzione,
i peccati e la vergogna.
Così,
con questo fardello
sulle mie spalle,
dopo tanto girovagare,
sono tornato da te.
E tu ti sei commosso, Signore.
Mi hai guardato
e ti sei commosso.
Hai versato lacrime di padre
e mi ha abbracciato.
E io, povero uomo,
che cosa posso pretendere di più
dal mio Dio?
(Eric Pearlman)
|
Nella nostra preghiera siamo chiamati a dire «sì» a Dio, a rispondere con questo «amen» dell’adesione, della fedeltà a Lui di tutta la nostra vita. Questa fedeltà non la possiamo mai conquistare con le nostre forze, non è solo frutto del nostro impegno quotidiano; essa viene da Dio ed è fondata sul «sì» di Cristo, che afferma: mio cibo è fare la volontà del Padre (cfr Gv 4,34).
Benedetto XVI - Udienza Generale 30 maggio 2012 |
Nessun commento:
Posta un commento