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lunedì 8 ottobre 2018

Educazione e figli. I consigli di Maria Montessori

- Ricordate sempre che i bambini imparano da tutto ciò che li circonda. Siate il migliore esempio per loro.
- Se criticate molto i vostri figli, la prima cosa che impareranno sarà giudicare.
- Se li elogiate regolarmente, impareranno a dare valore alle cose.
- Se mostrate loro ostilità, impareranno a litigare.
- Se li ridicolizzate frequentemente, saranno timidi.
- Aiutate i vostri figli affinché crescano sicuri di sé stessi in ogni istante, solo      così potranno imparare a fidarsi degli altri.
- Se li sottovalutate, svilupperanno un sentimento negativo di colpevolezza.
- Fate loro capire che le loro idee ed opinioni sono sempre ben accette, in questo    modo si sentiranno bene con sé stessi.
- Se vivono in un ambiente in cui si sentono curati, integrati, amati e necessari,    impareranno a trovare l’amore nel mondo.
- Non parlate male dei vostri figli quando sono vicino a voi, e neanche quando    non lo sono.
- Concentratevi sulla loro crescita e il loro sviluppo, affinché avvengano in         maniera ottimale; date sempre valore alle cose positive dei vostri figli                 affinché  non rimanga spazio per le cose negative.
- Ascoltateli sempre e rispondete loro quando vi si avvicinano con una     domanda o un commento.
- Rispettateli nonostante abbiano commesso un errore. Correggeranno i loro     sbagli più in là nel tempo.
- Dovete essere disposti ad aiutare i vostri figli se hanno bisogno di qualcosa, -   ma dovete anche essere capaci di lasciare che trovino le cose da soli.
- Quando vi rivolgete a loro, fatelo sempre nel migliore dei modi. Offrite loro il   meglio di voi.

- Maria Montessori -




Quando un bambino si sente sicuro di sé stesso, smette di cercare costantemente l’approvazione degli adulti.

 – Maria Montessori - 



Il primo compito dell’educazione è agitare la vita, ma lasciandola libera perché si sviluppi. 

– Maria Montessori -

E tu, lo sai cosa sei?
Sei una meraviglia.
Sei unico.

In tutti gli anni che sono trascorsi
non c'è mai stato un altro bambino come te.

Le tue gambe, le tue braccia,
le tue dita abili,
il modo in cui ti muovi.

Potrai diventare uno Shakespeare,
un Michelangelo,
un Beethoven.

Hai la capacità di fare qualunque cosa:
ricavare cibo dalla terra o fare,
di tanti piccoli mattoni,
una grande casa;
guidare un treno,
pilotare un aereo
o insegnare matematica.

Si, sei una meraviglia.

E quando crescerai,
potrai allora far del male a un altro che sarà,
come te, una meraviglia?

Bisogna lavorare - tutti noi dobbiamo lavorare -
per rendere il mondo degno dei suoi bambini.

- J.Canfield & M.V.Hansen -
Fonte: “Brodo caldo per l'anima” di  Jack Canfìeid e  Mark Victor Hansen,  Armenia Edizioni, 2004



Buona giornata a tutti. :-)



giovedì 18 gennaio 2018

15 consigli per educare i nostri figli

Dal Metodo educativo di Maria Montessori abbiamo estrapolato 15 principi che possono essere considerati validi anche oggi, a distanza di quasi un secolo:

1. Educate con l’esempio: mamma e papà devono essere il migliore esempio per i figli. I bambini sono come spugne, apprendono da tutto ciò che li circonda: non solo dalle parole, ma soprattutto dai fatti.

2. Non criticateli sempre e soprattutto in pubblico: diventeranno degli adulti frustrati e saranno portati a giudicare il prossimo.

3. Elogiateli in maniera sincera per i comportamenti positivi che mettono in atto. Gli elogi li aiuteranno ad imparare a dare valore alle cose.

4. Non siate ostili e arrabbiati in loro presenza o nei loro confronti. Tenderanno a litigare più frequentemente se avranno a che fare con dei genitori perennemente arrabbiati.




5. Non ridicolizzateli mai o avranno una bassa autostima che sfocerà in una forte timidezza che difficilmente riusciranno a debellare nel corso del tempo.

6. Abbiate fiducia nelle loro capacità e nei loro sogni, aiutateli ad accrescere la loro autostima in modo da potersi relazionare agli altri dando loro fiducia a loro volta.

7. Mai sottovalutarli e dire loro che non potranno mai riuscire ad ottenere un obiettivo che si prefiggono o rischieranno di sviluppare sentimenti di frustrazione e tristezza, oltreché sensi di colpa.

8. Ascoltateli e rendeteli partecipi: si sentiranno importanti e svilupperanno fiducia in sé stessi poiché capiranno che tenete in alta considerazione le loro idee e opinioni.

9. Date loro tutte le cure e l’amore di cui siete capaci. Sentendosi amati impareranno a trovare l’amore nel mondo.


10. Non parlate mai male dei vostri bambini, né in loro presenza, né tantomeno quando sono assenti.

11. Curate la crescita emotiva dei vostri figli: un genitore ha il dovere di prestare grande attenzione alle competenze sociali ed emozionali proprie e dei propri figli, coltivando con impegno queste abilità del cuore.

12. Non ignorateli mai, ma rispondete sempre quando vi parlano o cercano di comunicarvi qualcosa.

13. Tutti sbagliamo, anche i bambini, devono poterlo fare per imparare a vivere: davanti ai loro errori, rispettateli comunque. Gli sbagli saranno corretti nel tempo.

14. “Aiutiamoli a fare da soli”: aiutateli quando è necessario, ma abbiate anche la pazienza di lasciarli liberi di commettere errori in modo che trovino la strada migliore da sé.
15. Rivolgetevi ai vostri figli con gentilezza, con positività e affetto: è sicuramente il primo passo per garantire loro un sano equilibrio affettivo. Cercate sempre di offrire loro il meglio di voi. Ve ne saranno sempre grati!


E tu, lo sai cosa sei?
Sei una meraviglia.
Sei unico.

In tutti gli anni che sono trascorsi
non c'è mai stato un altro bambino come te.

Le tue gambe, le tue braccia,
le tue dita abili,
il modo in cui ti muovi.

Potrai diventare uno Shakespeare,
un Michelangelo,
un Beethoven.

Hai la capacità di fare qualunque cosa:
ricavare cibo dalla terra o fare,
di tanti piccoli mattoni,
una grande casa;
guidare un treno,
pilotare un aereo
o insegnare matematica.

Si, sei una meraviglia.


E quando crescerai,
potrai allora far del male a un altro che sarà,
come te, una meraviglia?


Bisogna lavorare - tutti noi dobbiamo lavorare -
per rendere il mondo degno dei suoi bambini.

- J.Canfield & M.V.Hansen -

Fonte: “Brodo caldo per l'anima” di  Jack Canfìeid e  Mark Victor Hansen,  Armenia Edizioni, 2004


A Francesca. 
Che il Signore ti benedica e ti protegga.





mercoledì 13 maggio 2015

"Si chiama speranza" - Franco Nembrini

"Si chiama speranza questa cosa che è l’unica cosa che i nostri figli ci chiedono."
"Tutto il segreto, tutta la meraviglia, tutta la bellezza dell’educazione sta in questo: che un figlio possa guardare suo padre e sua madre e sentire che c’è una promessa di bene nella vita di cui il padre e la madre sono testimonianza. 
Una promessa che lo incoraggia, che lo tiene su, che lo fa camminare speditamente, che lo tira fuori dalle sabbie mobili di un’incertezza che invece è la malattia del secolo: l’incertezza, l’insicurezza, una paura della realtà. 
E perciò, inevitabilmente, una cattiveria. 
Quante volte ce lo siamo ricordati: non si può rimanere a lungo tristi senza diventare cattivi, senza cedere a quell’istintività che spinge a diventare cattivi. 
Che cosa dunque aiuta l’uomo a governare la propria istintività? L’educazione!
Anni e anni di educazione paziente, cioè di un paziente lavoro per cui uno arriva a diciott’anni e ha visto tanto bene che gli è più facile praticare la virtù, come diceva il buon Dante:
«Quella cara gioia sopra la quale ogni virtù si fonda».
La virtù, essere virtuosi, essere buoni è possibile se si è molto felici; solo se si è molto felici si può provare a essere buoni. 

È un lavoro lungo e paziente: il problema non è insistere con l’altro perché sia buono, l’altro è quel che è, esattamente come noi; bisogna insistere nel farlo felice, bisogna insistere non nel chiedergli questo e quello, non nelle regole che pure sono necessarie, ma nella testimonianza di un bene grande. 
Perché un cuore felice governa di più la propria istintività, governa di più la propria capacità di male; conosce di più, governa di più la propria libertà.
Bisogna accompagnarsi in questa testimonianza di bene.
«Figlio mio, fai quello che ti dico perché io e la mamma e i nostri amici facciamo queste cose per essere felici come appunto siamo oggi». 

Questa è la questione: poter guardare negli occhi i propri figli e – senza bisogno di discorsi, senza bisogno di dirlo – far vedere un bene grande, un bene possibile, una positività vissuta. 
Si chiama speranza questa cosa che è l’unica cosa che i nostri figli ci chiedono."

- Franco Nembrini -
da: " Di padre in figlio. Conversazioni sul rischi di educare"



«Non ho bisogno di insegnare qualcosa ai bambini: sono loro che, stando in un ambiente favorevole, mi insegnano.»
- Maria Montessori - 

«Le nostre scuole dimostrano che i bambini di età diverse si aiutano a vicenda. Ci sono molte cose che nessun maestro può trasmettere ad un bambino di tre anni, ma un bambino di cinque anni può farlo con facilità.»

- Maria Montessori -


"Ci sono giornate,che i pensieri ti fanno cosi male,
che l'unica cosa che vorresti è un abbraccio.
Perché l'abbraccio è come l'acqua, ti disseta..."



Buona giornata a tutti. :-)