Qann’ero
ragazzino,
mamma mia me diceva:
Ricordati, fijolo,
quanno te senti veramente solo
tu prova a recità n’Ave Maria.
L’anima tua da sola spicca er volo
e se solleva, come pe’ magìa.
Ormai so’ vecchio, er tempo m’è volato;
da un pezzo s’è addormita la vecchietta,
ma quer consijo nun l’ho mai scordato.
Come me sento veramente solo,
io prego la Madonna benedetta
e l’anima da sola pija er volo!
- Trilussa -
«Pronuntiamus, declaramus et definimus
divinitus revelatum dogma esse: Immaculatam Deiparam semper Virginem Mariam,
expleto terrestris vitae cursu, fuisse corpore et anima ad coelestem gloriam
assumptam.»
(Pio XII, "Munificentissimus Deus", 1 novembre 1950)
Per capire l’Assunzione dobbiamo guardare alla Pasqua, il grande Mistero della nostra Salvezza, che segna il passaggio di Gesù alla gloria del Padre attraverso la passione, la morte e la risurrezione.
Maria, che ha generato il Figlio di Dio nella carne, è la creatura più inserita in questo mistero, redenta fin dal primo istante della sua vita, e associata in modo del tutto particolare alla passione e alla gloria del suo Figlio. L’Assunzione al Cielo di Maria è pertanto il mistero della Pasqua di Cristo pienamente realizzato in Lei.
Ella è intimamente unita al suo
Figlio risorto, vincitore del peccato e della morte, pienamente conformata a
Lui. Ma l’Assunzione è una realtà che tocca anche noi, perché ci indica in modo
luminoso il nostro destino, quello dell’umanità e della storia. In Maria,
infatti, contempliamo quella realtà di gloria a cui è chiamato ciascuno di noi
e tutta la Chiesa.
- papa Benedetto XVI, Angelus, 15 agosto 2012
Chi
ama currit, volat, laetatur. Amare significa correre con il cuore verso
l'oggetto amato.
Ho
iniziato ad amare la Vergine Maria prima ancora di conoscerla... le sere al
focolare sulle ginocchia materne, la voce della mamma che recitava il
rosario.
[Dio]
creò la Vergine Maria, e cioè fece sorgere sulla terra una purezza così intensa
da potere, in seno a tanta trasparenza, concentrarsi fino ad apparirvi bambino.
Ecco, espressa nella sua forza e nella sua realtà, la capacità che
la purezza ha di far nascere il Divino in mezzo a noi.
Pierre Teilhard de Chardin -
L'Annunciazione di
Simone Martini. Dalla bocca dell'angelo fuoriesce la scritta in
caratteri dorati con la salutazione angelica.
mi presento a Te che sei la Regina del Cielo e della terra
come un povero piagato davanti ad una potente Regina.
Dall'alto trono dal quale tu siedi, non sdegnare,
Ti prego, di volgere gli occhi su di me, povero peccatore.
Dio Ti ha fatta così ricca per aiutare i poveri
e Ti ha costituita Madre di Misericordia
affinché Tu possa confortare i miserabili.
Guardami dunque e compatiscimi.
Guardami e non mi lasciare se non dopo avermi trasformato
da peccatore in Santo.
Mi rendo conto di non meritare niente, anzi, per la mia ingratitudine dovrei essere privato di tutte le grazie che per tuo mezzo ho ricevuto dal Signore; ma Tu che sei la Regina di Misericordia non cerchi i meriti, bensì le miserie per soccorrere i bisognosi. Chi è più povero e bisognoso di me?
O Vergine sublime, so che Tu, oltre ad essere la Regina dell'universo, sei anche la mia Regina. Voglio dedicarmi completamente ed in modo particolare al tuo servizio, affinché Tu possa disporre di me come Ti piace. Perciò Ti dico con San Bonaventura: "O Signora, mi voglio affidare al tuo potere discreto, perchè Tu mi sostenga e governi totalmente.
Non mi abbandonare". Guidami Tu, Regina mia, e non lasciarmi solo. Comandami, utilizzami a Tuo piacere, castigami quando non Ti ubbidisco, poiché i castighi che mi verranno dalle Tue mani mi saranno salutari.
Ritengo più importante essere tuo servo piuttosto che signore di tutta la terra. "Io sono tuo: salvami". O Maria, accoglimi come tuo e pensa a salvarmi. Non voglio più essere mio, mi dono a Te.
Se nel passato Ti ho servito male ed ho perduto tante belle occasioni per onorarti, in avvenire voglio unirmi ai tuoi servi più innamorati e fedeli.
No, non voglio che da oggi in poi qualcuno mi superi nell'onorarti e nell'amarti, mia amabilissima Regina. Prometto e spero di perseverare così, con il tuo aiuto. Amen.
- Libro di Isaia -
"Le rose del mio vecchio giardino"
Editore dei "Rayons" - 1934
Buona festa dell'Assunta a tutti. :-)
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