martedì 14 febbraio 2023

Sogno - Anne Sexton

                                                         Ero avvolta nella pelliccia
nera, nella pelliccia bianca
e tu mi svolgevi
e in una luce d'oro
poi m'incoronasti,
mentre fuori dardi di neve
diagonali battevano alla porta.
Mentre venti centimetri d neve
cadevano come stelle
in frammenti di calcio,
noi stavamo nel nostro corpo
(stanza che ci seppellirà)
e tu stavi nel mio corpo
(stanza che ci sopravviverà)
e all'inizio ti asciugai
i piedi con una pezza
perché ero la tua schiava
e tu mi chiamavi principessa.
Principessa!
Oh, allora
mi alzai con la pelle d'oro,
e mi disfeci dei salmi
mi disfeci dei vestiti
e tu sciogliesti le briglie
sciogliesti le redini,
ed io i bottoni,
e disfeci le ossa, le confusioni,
le cartoline del New England,
le notti di Gennaio finite alle dieci,
e come spighe ci sollevammo,
per acri ed acri d'oro,
e poi mietemmo, mietemmo,
mietemmo.

- Anne Sexton -


Anne Sexton (Newton, 9 novembre 1928 – Weston, 4 ottobre 1974) scrittrice e poetessa statunitense.
Nel 1967 ricevette il Premio Pulitzer per la poesia con Live or Die (1966), aggiungendosi ai numerosi e prestigiosi altri premi e cattedre. 
Dopo diversi tentativi di suicidio, il 4 ottobre del 1974, anno del suo divorzio, Anne Sexton scese in garage e dopo aver acceso il motore della sua macchina si lasciò morire per inalazione di monossido di carbonio.
È sepolta al Forest Hills Cemetery & Crematory a Jamaica Plain, Boston, Massachusetts.


I sorrisi più belli sono quelli delle persone più tristi, 
che prima di tutto sorridono a loro stesse. 
I sorrisi di chi protegge le cicatrici nel proprio cuore. 
Di chi non vuole abbandonare i propri sogni. 
Sono preziosi sorrisi colorati di ottimismo. 
Nonostante tutto e tutti… 

- Agostino Degas -


Imparare a stare bene da soli è il miglior modo per imparare a stare bene con gli altri. 
La compagnia sarà una scelta e non più una necessità. 
Cercheremo gli altri per essere un regalo reciproco, mai per riempire la nostra solitudine.


In un’altra vita ti avrei scritto, ora.
Ti avrei chiesto di correre qui da me, perché era tutto il giorno che non facevo altro che pensarti.
No, scusa, tutta la settimana.
Il mese. La vita.

- Masashi -




Buona settimana a tutti. :-)